Consiglio Comunale del 23 Settembre 2014: la Cronaca

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Premessa doverosa.
Come nostra consuetudine pubblichiamo la cronaca del consiglio comunale del 23 settembre 2014. Come nostra abitudine non stiliamo un verbale oggettivo (che è compito, trascurato, del segretrentun%) ma descriviamo fedelmente ciò che ci ha più colpito aggiungendo nostre considerazioni e commenti.

Per questo, ma solo per questo, non è, e non può essere, obiettivo sulle opinioni.
Ma per questo, proprio per questo, è indiscutibilmente obiettivo sui fatti.
La cronaca seguente pur cercando di dare notizie e senso di questo Consiglio Comunale, non potrà forse trasferirvi completamente le impressioni e le sensazioni politiche emerse.
Ci proviamo in questa premessa.
I nodi della gestione decennale dell’amministrazione Sonego (alias MegaloSindaco) sono giunti o stanno per giungere tutti al pettine. Debiti per 4 milioni di euro, sforamenti del patto di stabilità che non permettono al comune di assumere personale e di contrarre mutui, struttura interna con necessità di adeguamenti formativi, un segretario nonché direttore generale da cambiare (non è stato fatto, ma come risaputo è un ex deputato leghista, canis canem non est).
Ci troviamo con grandiose opere e una montagna di soldi spesi che non hanno per nulla modificato o migliorato la vita dei cittadini di Gaiarine che si trovano ancora con un depuratore inattivo, con pezzi di paesi abbattuti, monumenti tolti e mai rimessi.
L’amministrazione che si è insediata si trova ingabbiata in questa situazione ed essendo priva di una “visione strategica” sembra non cambiare passo, insegue con “pezzetti di opere pubbliche” il consenso. Sembra addirittura timorosa ed in attesa dell’unica cosa che, secondo lei, la può salvare, ovvero contributi provinciali e regionali per fare altri “pezzetti” e così non naufragare, nel frattempo però aumenta le tasse di circa 500.000 ma forse 700.000 euro (bisogna fare bene i conti) ai cittadini di Gaiarine.
Le minoranze presenti in consiglio invece, pur con sfaccettature e modi di porsi diversi, hanno tutte tre messo in luce un capacità di leggere il futuro di questo comune e anche una buona capacità dialettica tale mettere in difficoltà questa maggioranza, costretta, in più occasioni, ad annaspare giustificandosi con mezzucci ed espedienti.
Noi che naturalmente stiamo dalla parte delle minoranze dovremmo essere felici di queste manifeste difficoltà della maggioranza, ma come cittadini di Gaiarine sensibili ai destini del bene collettivo della nostra comunità siamo tragicamente preoccupati.
Se la megalomania del precedente sindaco ci ha portato allo sfascio, cosa potrà accadere ora con una amministrazione che appare incapace di cambiare rotta?

Iniziamo.
Consiglio Comunale importante questa sera.
Tra i punti all’ODG la presentazione del bilancio previsionale 2014 (un anno dopo) e anche la cittadinanza dimostra con una numerosa presenza la volontà di partecipare, ascoltare e capire cosa succede e cosa succederà nel suo comune. Si conferma il sostegno compatto dei gruppi di opposizione tra i quali ci distinguiamo nell’Esserci.
Si comincia tutti presenti (vedi qui)  tranne, inopinatamente, il consigliere Andretta, che arriverà con qualche minuto di ritardo.

1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 29 LUGLIO 2014 (DAL N. 18 AL N.21);
Viene richiesta una minima rettifica al verbale, concessa.
Si vota: 11 favorevoli, astenuto il consigliere Bressan perché assente al consiglio in questione.

2. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 SETTEMBRE 2014 (DAL N. 22 AL N. 26);
Viene richiesto dal consigliere Bressan, anche a nome del consigliere Capuzzo, non essendoci traccia nel verbale numero 26, l’integrazione della richiesta che gli stessi consiglieri avevano fatto di rinuncia del gettone di presenza e della conseguente destinazione alla disponibilità in ambito sociale e culturale, nell’attesa di capire dal bilancio come e dove.

Siamo di fronte all’ennesimo “super lavoro” di verbalizzazione del segretrentun%.. Essendo quest’uomo oberato di lavoro dovendo, povero lui, anche occuparsi, in qualità di Direttore Generale dell’AATO (Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veneto Orientale per il servizio idrico e fognature), purtroppo non ha il tempo di riportare nei verbali le parole e le volontà espresse dai consiglieri tanto più quelli di minoranza che ritiene, evidentemente, non degni della sua illuminata attenzione.

Si prende atto della richiesta dei consiglieri Bressan e Capuzzo.
Si vota: all’unanimità

3. NOMINA DI QUATTRO CONSIGLIERI QUALI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL PIO ISTITUTO ELEMOSINIERE DI FRANCENIGO;
Intervento del consigliere Bressan che ritiene doveroso e utile ricordare, al Consiglio e alla cittadinanza, origine e finalità di questo ente.
Nel mentre arriva, trafelato, il consigliere Andreetta.
Alla fine dz_votazioneell’esposizione e prima di passare al voto lo stesso consigliere Andreetta (che nel frattempo ha ripreso fiato) ritiene di sollecitare al Sindaco la possibilità di avere maggiori informazioni, anche in via informale e prima dell’emanazione dell’Ordine del Giorno, sugli argomenti che verranno trattati per potersi preparare meglio ai consigli comunali.
Il Sindaco non capisce e un po’ scocciato replica “..ti abbiamo inviato l’ordine del giorno nei tempi previsti» ribadendo così come siano stati rispettati tempi e modalità di comunicazione.
Il consigliere Andreetta scuotendo la testa (come per dire nò te à capì nient) ribatte
«..non è per fare polemica ma dicevo questo perché venga preso come spunto.. mi hai pur detto a voce, in un incontro casuale, che il consiglio era il 23 settembre .. potevi anche dirmi che c’era da eleggere il consiglio di amministrazione del Pio Istituto Elemosiniere..»

Al consigliere Andreetta ci permettiamo di ricordare che tutte le forme di comunicazione anche quelle informali e anche quelle ricevute al bar hanno naturalmente un loro valore, e che non sono da negare neppure i rapporti interpersonali, ma dovrebbero esserci, se un’amministrazione fosse trasparente e volesse collaborare con le minoranze, canali comunicativi “istituzionali” formali, tali da aiutare il lavoro dei consiglieri, di tutti i consiglieri. Se il consigliere Andreetta si riferiva a quest’ultima possibilità, l’esempio da lui portato non è granché pertinente in quanto lui avrebbe avuto l’informazione da parte del Sindaco ma altri consiglieri no.

Si va al voto con il quale risultano eletti Eugenio Piovesana, Ermanno Fellet, Mariagrazia Carrer e Ivano Bressan.

4. ART. 58, CO. 1 DELLA L. 133/2008: RICOGNIZIONE DEI BENI IMMOBILIARI DELL’ENTE ATTRAVERSO LA REDAZIONE DI APPOSITO ELENCO E REDAZIONE DEL PIANO DELLE ALIENZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI;
z_asteDato per letto il documento, la parola è al consigliere Fracassi che si dice assai perplessa sulla reale possibilità non solo di concretizzare le cifre stimate ma anche di realizzare valori inferiori, stante la difficile situazione economica generale e le caratteristiche degli edifici stessi. In alternativa ipotizza il recupero pubblico degli immobili per destinarli poi ad uffici distaccati o anche edilizia popolare, convenzionata, agevolata, o con formule che potrebbero intercettare e sollevare situazioni familiari o individuali di difficoltà economica. Segnala inoltre come sia forte il sospetto che la voce alienazioni stia in piedi solo per puntellare e supportare un bilancio altrimenti deficitario. Chiede infine come mai lo stabile di via San Pio X° sia così degradato.
Il Sindaco non ravvisa la necessità di altri uffici e osserva come il secondo edificio, sito in via San Pio X°, sia in condizioni talmente disastrate da sconsigliare possibili ristrutturazioni e recuperi.
Il consigliere Fracassi insiste nel chiedere come sia possibile che una proprietà comunale sia ridotta in uno stato degrado così totale.
Risponde il Sindaco «..l’abbiamo preso in carico in queste condizioni.. bisognerebbe chiedere alle amministrazioni precedenti..»
Consigliera Fracassi «..appunto, lei c’era..»
Il Sindaco chiude con «..tu non sai se ho contestato la gestione..»

Noi pensiamo che non abbia contestato proprio nulla e che la sua sia una puerile giustificazione. Dall’altra parte, pur essendo consigliere di maggioranza (dal 2004 al 2014), la sua voce, in consiglio comunale, non si è mai sentita e poi si sa che in Italia le colpe sono sempre di “quelli” precedenti e che vale sempre il motto «Io non c’ero, se c’ero dormivo» letargica presenza condivisa da numerosi precedenti consiglieri.

Riparte un ulteriore siparietto, quando il Sindaco si rivolge di nuovo al consigliere Fracassi:
«La ringrazio, consigliere Rosada»
E lei «Fracassi!»
Sindaco «Oh, mi scusi!» arrossendo teneramente..
E lei «Ma si figuri.. Lo considero un onore!»
Tocca quindi al consigliere Bressan prendere parola e, bilancio alla mano, si rivolge direttamente e per competenza all’assessore al Bilancio De Zan osservando come svariati importi siano indefiniti, non congrui e soprattutto paiano non tornare per impostazione e totale.
L’assessore sfoglia il documento, rincorre le cifre indicate, annaspa, ribatte e giustifica con tono dimesso, rendendoci vita difficile nel percepire la flebile voce, non si capisce se tale per timidezza o insicurezza, alterna smorfie di fastidio stizzito («ma è scritto lì!») ad altre di sbalordita sorpresa («ma è scritto lì???»); insomma non ci fa gran figura e il Sindaco interviene una prima volta per far notare come non sia possibile rincorrere le voci euro per euro, essendoci poi anche gli uffici a disposizione dove le porte sono sempre aperte per i consiglieri.

Ci coglie a questo punto il fuggevole sospetto che la maggioranza non abbia letto il bilancio con molta attenzione.

Interviene anche il consigliere Andreetta che ribadisce e sottolinea il concetto già espresso per il quale se le aste che dovrebbero realizzare le alienazioni previste sono già più volte andate deserte perché dovrebbero andare a buon fine proprio nei tre mesi restanti da qui a fine anno (ricordiamo che stiamo parlando di bilancio previsionale 2014!)? Forse questa speranza è sostenuta da richieste e trattative ancora informali e silenti? E aggiunge come piuttosto potrebbero gli stessi edifici essere recuperati e destinati a startup d’imprenditoria giovanile e infine contesta le spese condominiali delle ex scuole di Albina.
Proprio a queste si attacca il Sindaco nel ribattere come sia fuori luogo contestare 1400€ di spese e allo stesso tempo voler rimettere in circolo stanze, locali, unità abitative che comportano ulteriori successivi costi. Conferma inoltre come rimanga invariata la destinazione urbanistica. E ammette che sì, c’è del movimento e qualcosa si sta muovendo.

Auguriamoci non siano smottamenti e assestamenti tellurici, ma nemmeno i maneggiamenti e le manfrine immobiliari già viste nel passato.

È la volta del consigliere Capuzzo, (il cui intervento integrale potete leggere qui) che esprime le stesse perplessità già esposte dai colleghi e sottolineando come il programma delle alienazioni avrebbe dovuto essere intrapreso almeno 5/10 anni fa, quando l’amministrazione avrebbe potuto realizzare le opere pubbliche con fondi propri senza indebitarsi per milioni di euro in mutui. Preannuncia quindi voto di astensione.
Prima del voto si reinserisce ancora il consigliere Andreetta osservando come ulteriori possibilità possano essere offerte da interessanti progetti di housing sociale e concludendo con l’auspicio che senso e valore degli interventi fatti sia stato trascritto dall’ineffabile segretrentun%.
Risponde bonariamente il Sindaco di sentirsi in una botte di ferro.

Che, notoriamente, in mezzo al mar.. affonda!

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 2 contrari (consiglieri Bressan e Fracassi), 2 astenuti (consiglieri Andreetta e Capuzzo).

5. APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2014-2016 E DELL’ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI 2014;
C’è la premessa del Sindaco con la quale segnala come l’intento e il fine del programma triennale delle opere voluto della maggioranza sia quello di non gravare e vessare vieppiù (questa l’abbiamo aggiunta noi) i concittadini con tasse, tributi e imposte mantenendo allo stesso tempo i servizi essenziali fin qui garantiti. Tutto questo nel rispetto del patto di stabilità.

A cui gli sforamenti scellerati degli anni precedenti ci costringono, aggiungiamo noi.

Il primo intervento è del consigliere Capuzzo (intervento integrale qui) che contesta l’impostazione miope e sorpassata del programma presentato, dove mancano completamente visioni strategiche capaci di cogliere opportunità e alternative presenti nonostante la crisi complicata che vede il nostro territorio soffrire. Opportunità da cogliere e sviluppare nell’efficienza di servizi e prestazioni, nel residuo patrimonio che territorio e natura ancora offrono, nella storia delle nostre tradizioni e della nostra cultura chiamata a confrontarsi ed arricchirsi con quelle negli ultimi anni sopraggiunte. Invece troviamo ancora riproposta l’opera spot, quasi fine a se stessa o chissà quale altro, che sarebbe pensar male, quasi sempre peccato ma spesso azzeccandoci (Andreotti docet), e infatti ritroviamo costosissime piste ciclabili e piazze da rifare.
Perché invece non pensare seriamente alla valorizzazione dei corsi d’acqua di cui è ricco il nostro comune con la realizzazione di un “contratto di fiume“?
Perché invece nel centenario della prima guerra mondiale non ripristinare da subito il monumento ai caduti di Albina, rimosso oltre tre anni fa e ora abbandonato?
Prima di realizzare delle opere occorre avere una visione strategica di come esse, oltre a come vengono finanziate, si integrano al territorio e come sanno rispondere ai reali bisogni della collettività.
E termina per tutto quantto esposto annunciando il voto contrario.
Risponde il Sindaco sul monumento ai caduti di Albina che si sta operando per ultimare il ripristino che non figura a bilancio per l’esiguità dell’intervento.

E per un intervento esiguo ci son voluti più di tre anni?!?!?!?!?!

Il Sindaco aggiunge poi che una consistente parte dei costi della pista ciclabile saranno coperti da contributi GAL, mentre l’intervento sulla piazza delle scuole elementari di Francenigo si rende assolutamente necessario per motivi di sicurezza, in quanto le scalinate presenti rappresentano un pericolo per i bambini della scuola. Infine contesta z_pista ciclabilel’accusa di ignorare le visioni d’insieme delle opere proposte, poichè la progettata pista ciclabile si inserirà nel chiusura di un anello di percorsi ciclabili che permetteranno di arrivare almeno fino.. fino.. fino a..

Il pubblico freme nell’attesa, azzarda qualche nome.. Chioggia? Cortina? Feltre? Redipuglia? Brunico?

Il Sindaco pronuncia alfine «Cimadolmo! Almeno fino a Cimadolmo!».

Il pubblico trattiene a stento l’ovazione!

È ora il turno del consigliere Andreetta, che apre subito considerando come per l’adeguamento architettonico di una piazza e la sua accessibilità ci si possa limitare ad una rampa senza alzare di livello la piazza intera. Esaminando poi i costi della pista ciclabile ravvisa come i costi stimati, datati all’ormai lontano 2008, possano oggigiorno scendere sensibilmente, cosa sempre positiva per le casse comunali. Il Sindaco conviene e rassicura dicendosi sicuro che gli importi saranno certamente ridimensionati, aggiungendo di confidare in questo poichè finché c’è vita c’è speranza.
Replica il consigliere Andreetta prendendo atto dell’affermazione e sollecitando al tempo stesso il segretrentun% a verbalizzare.
Il Sindaco reagisce invitando Andreetta a evitare queste repliche, poichè il segretrentun% sta registrando e quindi non perde nulla di quanto viene detto.

Registrando????

Sorpresa dei consiglieri di opposizione che allora non si spiegano davvero le ripetute omissioni (dobbiamo pensar male? dobbiamolo!).

Tra l’altro sarebbe stato dovuto il comunicare l’effettuazione della registrazione al consiglio e al pubblico. Registrazione da anni chiesta anche da noi, disponibili ad effettuarla pur di avere una verbalizzazione attendibile, all’allora MegaloSindaco e da questi sempre sdegnosamente rifiutata.

Riprende quindi il Sindaco annunciando che la pista ciclabile verrà appaltata entro fine anno.
Tocca quindi al consigliere Bressan che apre l’intervento dichiarando come i conti riportati a bilancio analizzati e messi in colonna proprio non tornano.
Il segretrentun% è perplesso, abbozza una reazione ma muto interroga il Sindaco.
z_BilanciIl Sindaco rivolge a sua volta lo sguardo verso il Revisore dei Conti dottor Peserico come a dire “come non tornano?”.
Il consigliere Bressan insiste e incalza il Sindaco ma soprattutto l’assessore al Bilancio De Zan con una sequenza di cifre e conseguenti domande che chiedono conferme e chiarimenti.
Ogni membro della maggioranza inizia a questo punto uno sfogliare frenetico e ansioso dei fascicoli del Bilancio, mentre l’assessore De Zan, impallidita e affranta, chiede a sua volta:
«Dove?»
«Scusi, a che pagina?»
e sussurra timidissime risposte
«Dovrebbero essere..»
«Sarebbero..»
Nel frattempo il consigliere Bressan continua imperterrito e cogliamo tra le cifre che oggi come oggi, grazie alle opere che l’in(d)egno continua ha fatto e sono sotto gli occhi di tutti, il debito di ogni cittadino di Gaiarine ammonta a 670€. Sottolinea per questo come la sbandierata volontà di non aumentare tasse e tariffe, sia tutt’altro che vera venendo smentita dai fatti e dai conti. Ricorda anche come dall’intervista rilasciata all’Azione lo stesso Sindaco abbia ammesso candidamente come, dopo tre mesi, debba ancora capire come funziona. Il che, conclude, è preoccupante. Si chiede come mai non vi sia accenno nel piano triennale al recupero ex cinema di Gaiarine, facendo riferimento ad un parere negativo della commissione edilizia su questo edificio, e all’ex asilo di Campomolino, e tantomeno accenni alle presumibili sistemazioni per le rotonde di Francenigo.
Il Sindaco risponde sulle rotonde che la spesa spetterà integralmente alla provincia.
Continua ancora chiedendo a cosa si riferisca la spesa di 150mila euro e l’assessore al Bilancio De Zan sfoglia pagine, cerca cifre, arranca frastornata, ed è il consigliere Capuzzo che suggerisce: “Consigliere Bressan quell’importo è il rimborso dei mutui.”
Il pubblico in sala coglie immediatamente la paradossale situazione, apprezza e sorride divertito.
z_fognaA questo punto il consigliere Bressan piazza la stoccata, non prima di aver ricordato come, nonostante i tentativi di isolarlo politicamente, chi lavora bene e si comporta in modo corretto può contare sempre sulla considerazione di dirigenti e vertici, contrariamente a chi controfirma accordi elettorali che poi ignora; ebbene, il comune di Gaiarine figura dal 31 marzo 2014 in una procedura di infrazione http://www.capholding.it/Portals/0/gli-investimenti/infrazione/Infrazione_2014-2059.pdf notificata dalla Commissione Europea poichè “Non è stato dimostrato che tutto il carico generato in questo agglomerato è raccolto dal sistema fognario e/o è gestito tramite IAS (violazione art. 3 e 4). Inoltre, questo agglomerato risulta non conforme all’articolo 4 in quanto non è stato dimostrato che tutto il carico prodotto (a.e.) riceve un adeguato trattamento secondario.”

Ovvero non abbiamo una fognatura che funziona e abbiamo un depuratore che non funziona.
Ergo, multa!

Il panico si diffonde tra la maggioranza, mentre l’opposizione non gode ovviamente essendo una tegola per tutto il Comune ed è quindi estremamente preoccupata da questa rivelazione.
L’assessore all’Ambiente Fellet, novello consigliere del Pio Istituto Elemosiniere, chiede e si fa dettare gli estremi della comunicazione, poi tenta una reazione chiedendo dove fosse il consigliere Bressan nel marzo 2014.
Sorpreso quest’ultimo risponde che trovavasi in campagna elettorale al che l’assessore all’Ambiente Fellet replica che lui non c’era in Consiglio Comunale mentre Bressan sì.
Sbalordito il consigliere Bressan ammette che effettivamente c’era in Consiglio Comunale ma nel 2004!!!

Semplicemente vergognoso il tentativo dell’assessore Fellet di ribaltare sul consigliere Bressan colpe e responsabilità che sono in capo all’assessore all’Ambiente, cioè a se medesimo . Egli avrebbe dovuto chiedere, a muso duro, chiarimenti sulla questione al segretrentun%, seduto al suo fianco, che guarda caso in qualità di direttore dell’AATO Veneto Orientale (acqua e fognature della nostra zona) tutto avrebbe dovuto sapere su questa procedura di infrazione. Il Comune di Gaiarine non può essere rappresentato da persone che usano metodi così meschini per salvare se stessi. Il Comune di Gaiarine avrebbe bisogno di ben altri amministratori, persone in grado di assumersi le proprie responsabilità e di avere comportamenti trasparenti. Ma questi sono stati votati e il meno che possiamo fare è braccarli costringendoli a fare il loro lavoro nel modo meno dannoso possibile. E poi c’è da chiedersi dove abbia vissuto finora per non sapere la composizione del precedente consiglio comunale? Ma l’assessore Fellet non è lo stesso che “pontifica” sul Ponte (giornalino parrocchiale di Francenigo), dandoci lezioni di urbanistica, ambiente, etica, morale, ecc.? E’ forse la stessa persona?

Tocca quindi ancora al consigliere Andreetta che cerca di coinvolgere il Revisore dei Conti dottor Peserico, fino a quel momento impassibile e placido spettatore accomodato a fianco del Sindaco, esprimendo la sua preoccupazione per un bilancio previsionale dall’equilibrio molto rischioso e assai provvisorio, ma senza molto risultato visto che senza scomporsi più di tanto lo stesso Revisore, chiamando in causa la frammentarietà della legislazione e la continua evoluzione della stessa, giustifica e assolve i conti presentati (e vorremmo ben vedere non facesse così). Insomma un intervento clemente (omen nomen!) verso la maggioranza responsabile del Bilancio.
Il consigliere Andreetta segnala l’evidente disparità di copertura nei costi dei servizi mensa scolastici e della palestra delle scuole medie, dove le mense sono coperte per l’80% dall’utenza che invece nel caso della palestra copre nemmeno la metà dei costi. Per questo chiede ragguagli sulla totale assenza di voci di spesa riguardante la famigerata bispalestra di Calderano, che a tutti gli effetti se e quando sarà completata in questa fase d’appalto lo sarà in modo parziale, senza ad esempio gli spogliatoi. E qui accade l’incredibile: interviene l’assessore allo Sport e Associazioni Presotto, che si sente chiamato in causa essendosi speso molto nella precedente amministrazione per il progetto bispalestra ribadendo le proprie convinzioni tra le quali figura l’obiettivo di completare anche gli spogliatoi entro il prossimo anno.

E qui si percepisce la visione strategica di quest’altro assessore, si capisce il perchè dello sperpero di denaro della seconda palestra, del campus, ecc. .
Visione che così recita: io sono di Calderano, quindi Calderano è il centro del mondo.

Il consigliere  Andreetta  Bressan ricorda come dal piano triennale siano spariti anche gli interventi all’ex cinema di Gaiarine e all’ex asilo di Campomolino, ricordando come per esempio a Francenigo si sia riusciti a recuperare la sala Damiano Chiesa con un intervento di restauro conservativo di costo contenuto ipotizzando come si possano valutare interventi analoghi per il recupero degli edifici.
Prende la parola l’assessore all’Urbanistica e alle Attività Produttive Fellet, facendo notare come la sala Damiano Chiesa sia stata recuperata con un intervento di restauro conservativo, a suo parere non replicabile nel caso del ex cinema di Gaiarine. Interpellata ancora una volta l’assessore De Zan si limita ad un laconico «non c’è nulla da dire».
Riprende la parola il consigliere Bressan e chiede espressamente come sia computato il gettito derivante dalla TASI non riuscendo a trovare la copertura di 220.000€.
L’assessore De Zan sembra voler intervenire, ma tentano di rispondere prima il Sindaco poi il segretrentun% mentre anche il Revisore dei Conti si perde per qualche minuto a sfogliar pagine.
Alla fine l’assessore De Zan sbotta: «Non dovreste neanche farmele certe domande!».
Riprende il consigliere Bressan chiedendo conto dell’allucinante dato riguardante l’illuminazione pubblica che vede un impegno nel triennio di oltre 300.000€ per anno.
Su questo è preparato il Sindaco che giustifica la spesa con un conguaglio del vecchio gestore Edison e di un pagamento del 2013 slittato nel 2014 che farebbe lievitare occasionalmente e impropriamente la cifra.

Ma allora perché ripeterla nei successivi due anni, diciamo noi?

Il Sindaco a questo punto quasi supplica:
«Ora non possiamo metterci a spulciare i 50 euro!»
Il consigliere Bressan chiude prendendo atto.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 4 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta e Capuzzo)

6. ESAME ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 20 14, DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA E DEL BILANCIO PLURIENNALE 2014-2016;
Altro punto forte dell’ODG.
Prende la parola il consigliere Fracassi che si rivolge direttamente al Revisore dei Conti poichè a lui spetta alla fine certificare la quadratura del bilancio in esame.
Il Sindaco conferma e tenta di accelerare i tempi:
«Abbiamo qui il controllore dei nostri conti e nostro organo di controllo, andiamo avanti.»
Riprende l’intervento il consigliere Fracassi evidenziando come sia una scelta politica (perlomeno discutibile se non deprecabile) il privilegiare l’utente sportivo rispetto l’utente delle mense scolastiche, considerando i prima citati costi. Chiede poi all’assessore al Bilancio De Zan come mai non risultino entrate dalla disponibilità e utilizzo delle sale e strutture comunali.
L’assessore De Zan risponde come sia stato scelto di favorire le associazioni.
Non soddisfatta da questa come dalle altre risposte (quando ci sono state) il consigliere Fracassi annuncia il voto contrario suo e del collega Bressan.
Propone ora il suo intervento il consigliere Capuzzo (lo potete leggere qui) che parla di un documento inadeguato, incapace di progettualità, insensibile alle aspettative delle giovani generazioni, incurante del futuro e rannicchiato sul presente. Nel dettaglio, manca un fondo per il sostegno al lavoro, manca un fondo per il sostegno delle famiglie in difficoltà, per contro colpisce il milione di euro previsto nei tre anni per la pubblica illuminazione, a fronte di leggi regionali che prevedono la riduzione dell’inquinamento luminoso. Si chiede se l’amministrazione ha intenzione di accedere ai fondi della regione Veneto per questo tipi di investimento, se ha intenzione di aderire al PAES nel momento in cui i fondi della Regione Veneto pare diano una priorità alle amministrazioni che abbiano aderito. Cita z_lampionil’esistenza del progetto Lumiere, finanziato dalla Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale nell’ambito dell’Accordo di Programma tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico e rivolto in primo luogo ai Comuni italiani e ai loro amministratori (questo progetto, http://www.progettolumiere.enea.it/it/lumiere_it.html lo abbiamo scoperto ancora un anno e mezzo fa ma nel regno megalosindachesco del tutto improponibile, nel frattempo a Roncade, per esempio, lo si applica http://www.comune.roncade.tv.it/index.php?area=3&menu=232&page=754&idnotizia=1406&lingua=4&np=&#.VCUSLhbNrrc).
Chiede infine, constatando la gestione della palestra esistente con una copertura economica al 45%, come si sia potuti arrivare alla decisione di farne un’altra, non riuscendo a capire quali siano le strategie per mettere a reddito quell’investimento. Sull’argomento fognatura e depuratore chiede dove siano previsti i fondi per il collaudo e la eventuale sistemazione dei tratti fognari non ancora collaudati.
Per tutto questo annuncia voto contrario.
Tocca quindi al consigliere Andreetta chiedere chiarimenti e inizia una serie di domande che analizzano le voci di bilancio più oscure e sibilline. Ma dopo la risposta per il trasferimento previsto dal decreto Scuole belle, sulla conferma di una spesa sulla viabilità giustificata per asfaltature al consigliere Andreetta sfugge un «l’avea rasòn Grando quando i mea dìta» e qui il Sindaco perde pazienza, staffe, controllo accusando il z_arrabbiatoconsigliere stesso di prendere in giro con questo atteggiamento la maggioranza e di non poterlo tollerare, visto che par chiedere conferma di risposte già avute dagli uffici comunali (che come già detto dal Sindaco ha sempre le porte aperte). Lo invita quindi a chiudere avendo abbondantemente esaurito il tempo a disposizione e addirittura indice la votazione, alzando subitamente la mano.
Intervengono prontamente il consigliere Bressan, dichiarando illegittima la procedura, dovendo comunque prima passare per le dichiarazioni di voto, subito appoggiato dal consigliere Capuzzo, mentre il consigliere Andreetta tenta di giustificarsi.
Ma il Sindaco gli concede solamente la dichiarazione di voto con la quale il consigliere Andreetta smaschera con un elaborato esame una differenza clamorosa nelle entrate TASI e uscite, una differenza di oltre 500.000€, sulla quale convengono i colleghi di opposizione e naufraga definitivamente confusa tutta la maggioranza, Revisore dei Conti compreso che candidamente disquisisce su libri dei sogni e calendario dei desideri, ipotizzati dai poveri amministratori che poi li svaniscono nelle lande desolate delle leggi centrali e delle perverse logiche contabili.
La maggioranza è ormai allo sbando e quando l’opposizione si riferisce ad una affermazione appena prima mormorata dall’assessore al Bilancio De Zan questa ribatte con residua stizza:
«Non mi dica cose che non ho detto!»

forse meglio dicesse: “non mi attribuisca parole che non ho detto!” ma tant’è..

Dichiarazione di voto del consigliere Capuzzo che conclude: contrario.

Conclude quindi il consigliere Bressan con la propria dichiarazione di voto, nella quale sollecita più volte l’amministrazione all’adesione al PAES, adesione che permetterebbe accesso a consistenti contributi, ribadendo le motivazioni già ampiamente espresse che possono concludersi solo esprimendo voto contrario.
A questo punto il Sindaco, nel prendere la parola per porre ai voti il punto esaminato, esprime il proprio rammarico e chiede scusa per la reazione esasperata di poco prima.

Ebbene, va dato atto al Sindaco di aver avuto il coraggio e l’umiltà di averlo fatto, un gesto impensabile e inimmaginabile solo l’anno scorso quando in quella stessa poltrona sedeva nem altra figura, di spiccata arroganza e notevole presunzione.

Tenta anche una giustificazione collettiva, dichiarando come fosse impossibile per i membri della maggioranza trovarsi pronti e preparati su ogni singolo punto del bilancio e su questi ricorrere all’aiuto degli uffici quando incerti, al che il consigliere Capuzzo replica sottolineando come essa stessa e i colleghi consiglieri d’opposizione proprio così abbiano fatto, aspettandosi che pure la maggioranza avrebbe fatto altrettanto se non di più e meglio in quanto proponenti e sostenitori del bilancio.
Ma il Sindaco chiude dichiarando come questo sia più difficile per la maggioranza obbligata a sapere e seguire tutto, mentre sia più facile per l’opposizione che può concentrarsi solo sui punti che reputa interessanti.
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 4 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta e Capuzzo

7. VERIFICA DELLA SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO ESERCIZIO 2014;
Brevi interventi dell’opposizione e dichiarazioni di voto nella quale il consigliere Capuzzo (lo potete leggere qui) auspica che l’amministrazione avvii repentinamente ogni manovra atta ad evitare lo sforamento del patto di stabilità, auspicio doveroso in quanto, per la miopia dell’amministrazione precedente, che questo patto ha sforato non è stato possibile procedere all’assunzione di nuove risorse, in aggiunta alle attuali, reintegrando le uscite del personale andato in pensione, inserendole nelle aree amministrative e culturali. In quest’ottica di rigorosa ed oculata gestione contabile chiede se sia attivo lo strumento del Controllo di Gestione.
Il Sindaco guarda il segretrentun% il quale risponde che
«Beh, sì, un certo controllo della gestione già viene fatto..»

Un certo in che senso?..

Il segretrentun% continua
«si può sempre far meglio..»

Sì, ma cosa?

E conclude:
«..non vedo cos’altro aggiungere..»

Aggiungere? Ma se non ha detto nulla! Sconcertante!

Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 contrari (consiglieri Bressan, Fracassi, Andreetta), 1 astenuto (consigliere Capuzzo)

8. APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI BACINO AFFERENTE IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI NEL BACINO TERRITORIALE “SINISTRA PIAVE”.
Brevi interventi dell’opposizione e dichiarazioni di voto nella quale si auspica una presenza partecipata e rappresentativa di rappresentanti del Comune di Gaiarine
Si vota.
Maggioranza favorevole.
Minoranze: 3 favorevoli (consiglieri Bressan, Fracassi e Capuzzo) 1 astenuto ( consigliere Andretta)

Conclusione
Che dire: la maggioranza si è presentata in consiglio comunale per discutere di un bilancio con una impreparazione che ha rasentato l’incoscienza, mancando di rispetto verso il loro ruolo e proprio per questo mancando di rispetto verso i loro concittadini, tanto più quelli che li hanno votati; contrariamente a rappresentanti dell’opposizione che con diligenza e capacità hanno svolto il loro ruolo.
Certo che se il buongiorno si vede dal mattino.. per questa maggioranza, dove l’unico a prendere sul serio il proprio ruolo è parso il Sindaco (ancorché dopo tre mesi non abbia ancora ben capito cosa fare) è ancora notte fonda!

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Convocazione consiglio comunale Martedì 23 settembre 2014

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l Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Martedì 23 settembre 2014 alle ore 19.00 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

  1. Approvazione verbali seduta del 29 luglio 2014 (dal N.18 al N. 21);
  2. Approvazione verbali seduta del 5 settembre 2014 (dal N. 22 al N. 26);
  3. Nomina di quattro consiglieri quali membri del consiglio di amministrazione del Pio Istituto Elemosiniere di Francenigo;
  4. Art. 50, comma 1 della Legge 133/2008: ricognizione dei beni immobili dell’ente attraverso la redazione di apposito elenco e redazione del piano delle alinieazioni e valorizzazioni immobiliari;
  5. Approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2014;
  6. Esame ed approvazione del bilancio di previsione 2014, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale 2014-2016;
  7. Verifica della salvaguardia di bilancio esercizio 2014;
  8. Approvazione della convenzione per la costituzione ed il funzionamento del consiglio di bacino afferente il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani  nel bacino territoriale “Sinistra Piave”.
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Consiglio Comunale del 5 Settembre 2014: la Cronaca

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Consiglio comunale importante, all’ordine del giorno ci sono anche aliquote IMU,TASI e TARI, ovvero ciò che il Comune intascherà dai suoi cittadini per restituirlo sotto forma di servizi.

Non ci sono i verbali precedenti, che il segretrentun% non ha fatto ancora in tempo a correggere, integrare, redarre (ma non è importante dirà più avanti il Sindacotto) la nota positiva è rappresentata dal pubblico presente, 30/40 persone e abbiamo il soddisfatto sospetto che la nostra compatta rappresentanza che vuole ESSERCI trascini e motivi anche altri in un afflato emulatore che non può che far bene alla vita civica del nostro comune.

Si comincia con l’appello, tutti presenti (vedi).

1. SCIOGLIMENTO DELLA CONVENZIONE SEGRETARILE TRA I COMUNI DI GAIARINE – ZOLDO ALTO – TARZO. APPROVAZIONE DELLA NUOVA CONVENZIONE PER IL SERVIZIO DI SEGRETERIA CONVENZIONATO TRA I COMUNI DI TARZO – ORSAGO – GAIARINE;

Quindi nel terzetto di comuni Orsago sostituisce Zoldo Alto; bene, pensiamo noi, è la volta buona che sostituiamo anche il segretrentun% con figura più capace, attenta, rispettosa e garante, considerando le numerose mancanze e sviste di questo figuro che dalla scorsa amministrazione ripete ostinatamente nell’attuale.

Data per letta presentazione del punto e delibera, la parola al consigliere Fracassi dell’opposizione nel cui intervento viene evidenziata la forma non chiara di chiusura di una convenzione sostituita dall’altra, viene sottolineata l’inopportunità di rinnovare una convenzione di gruppo e, facendolo, riconfermare lo stesso discutibile personaggio, oltre che ricordare come i rimborsi per i viaggi di trasferimento siano pesanti e discutibilmente dovuti.

Il Sindaco risponde che la riconferma di siffatta convenzione coniuga le esigenze del comune con quelle di evitare spese maggiori dovute all’aumento di presenza e orBastaari, ribattendo che a suo avviso l’attuale segretario svolga in modo soddisfacente il suo lavoro e che una maggiore presenza comporterebbe maggiore spesa per i cittadini, concludendo a domanda diretta che l’attuale impegno prevede 38/40 ore mensili presso il municipio di Gaiarine e che un dirigente non ha l’obbligo di  “timbrare il cartellino”.

L’intera opposizione sottolinea come siano evidentemente insufficienti a garantirne un lavoro esauriente visto che non si riescono ad avere verbali completi, aggiornati e tempestivi.

Il Sindacotto risponde come non siano dovuti così sollecitamente.

Diciamo noi: mentre le ore di presenza sono forse indeterminabili, sicuro e determinato è il costo a carico del comune di Gaiarine:  per due mesi (maggio e giugno 2014) € 6.030,19 che diviso lo stimato impegno mensile di 40 ore dà circa 75/80 €/ora.

Però…..

E non riesce a buttar giù un verbale decente!

Anche il consigliere Bressan interviene ricordando il ruolo  della figura Segretariale per un Comune e le sue funzioni di controllo, di garanzia e di supporto anche dei consiglieri di minoranza.

Rammenta come, proprio in questo momento in cui le leggi cambiano giorno dopo giorno il ruolo del segretario sia ancor più delicato ed importante.

Si aggiungono gli interventi dei consiglieri Andreetta e Capuzzo chiedendo chiarimenti e rettifiche sulla formulazione di un passaggio della convenzione che, talmente malscritto, sembra dovere il rimborso/viaggio ad ogni accensione di motore dal garage di casa sua.

Il consigliere Capuzzo ne chiede e propone quindi la riformulazione in italiano corretto, causando un curioso e movimentato conciliabolo ortografico/semantico nel quale si nota più volte il capoccione del segretrentun% scuotere perplesso mentre alla sua sinistra, l’assessore Presotto inizia una rassegna di facce ed espressioni fisionomiche degne del miglior avanspettacolo.

A lui fa degno contraltare la frenetica attività mandibolo/mascellare del consigliere Daniel che nell’attesa di sorprenderci con attività e iniziative a favore del Commercio Comunale, rumina ininterrottamente e con stupefacente tenacia.

Rimane invece purtroppo sulla carta la richiesta di un Segretario Comunale a km zero.

Inoltre con sorpresa cogliamo lo sguardo interrogativo dell’assessore De Zan verso il Sindaco, quasi a chiedere facoltà di parola, stupefacente novità rispetto al silenzio catatonico di consiglieri e assessori della giunta di MegaloSindaca memoria.

Alla fine Sindaco concede la riformulazione segnalando come però sia lo stesso, e che sia più che soddisfatto del servizio fornito dal segretrentun% che sbuffa ma si adegua.

Chi si accontenta gode!

Si vota: maggioranza compatta favorevole, opposizione astenuta.

Il Sindaco chiede quindi se possa essere possibile affrontare congiuntamente i successivi 3 punti trattandosi di argomenti simili, l’opposizione preferisce affrontarli uno per volta.

 2.     REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL’IMPOSTA UNICA COMUNALE “I.U.C.”- APPROVAZIONE

Dando per letto , anche con il consenso delle minoranze, il Sindaco presenta il punto leggendo parte della delibera.

  A questo punto accade l’inaspettato: il Sindaco dà parola all’assessore De Zan che svolge il suo compitino con scolastica e tenera diligenza spiegando, a Singhiozzo-IUC-300x266magnanimo beneficio del pubblico presente evidentemente ritenuto incolto e trogolodita, cosa sono la IUC, l’IMU, la TASI e la TARI.. che spetta al consiglio comunale la loro determinazione (ma davvero?)…, che le aliquote sono tenute basse tenendo conto dell’equilibrio di bilancio (ma no!) e via dicendo.

La parola viene poi data al consigliere Andreetta che genericamente raccomanda di non subire e adottare passivamente regolamenti standard ma intervenire ad esempio introducendo un parametro come il quoziente familiare che permette di calibrare più equamente sulle famiglie tariffe e tributi. Segnala anche, e ne chiede lumi, come alcuni passaggi siano poco chiari, se non ambigui, definendo le categorie degli immobili senza la precisione necessaria e costringendo a ipotesi deduttive.

Poi è la volta del consigliere Fracassi che analizza e puntualizza tutti i passaggi non chiari del regolamento, chiedendo spiegazioni e chiarimenti concludendo con il rammarico di non aver potuto partecipare attivamente in sede di conferenza dei capigruppo alla stesura dello stesso e chiedendo per tutto ciò il ritiro del regolamento presentato per poterlo rivedere collegialmente.

Anche il consigliere Capuzzo prendendo la parola sottolinea come la declamata collaborazione dichiarata, promessa e richiesta dallo stesso Sindaco nei precedenti consigli abbia già perso un’occasione per realizzarsi, venendo clamorosamente ignorata proprio su argomenti dove invece il contributo e la partecipazione di tutti avrebbe potuto contribuire all’interesse di tutti i cittadini del comune.

Segnala inoltre come pur constatando come le aliquote raffrontate nel circondario risultino tra le più basse, non sia data alcuna possibilità di valutazione a fronte di quali servizi e spese debbano contribuire, mancando del tutto un bilancio previsionale a cui fare riferimento, e questo a prescindere dal fatto che la legge lo abbia permesso slittandone l’approvazione al 30 settembre ma dimostrando una preoccupante indifferenza alle necessarie stime di spesa per l’anno in corso. Infine come segno tangibile di servizio al cittadino richiede la possibilità di preparare appositi bollettini precompilati e personalizzati alle famiglie, sollevandole così dall’onere del calcolo e/o del ricorso a professionisti, patronati, sindacati per la compilazione.

Noi dagli interventi e dalle parole della  De Zan e del Sindacotto, scopriamo però che il regolamento è tale e quale a quello adottato da altri comuni, limitrofi e non solo, e che quindi nessun sforzo è stato fatto per adeguarlo alle esigenze dei cittadini di Gaiarine o per renderlo più chiaro e leggibile.

Ma quelli della maggioranza non militano e si riconoscono in partiti che sono contro ogni forma di burocratizzazione? Che sono dalla parte dei cittadini? Quelli contro i lacci e lacciuoli?

Ci sono a questo punto le risposte di circostanza del  Sindaco « .. il regolamento l’abbiamo letto e riletto..» e dell’ assessore De Zan, che non vanno oltre la riproposizione formale e giustificatoria di quanto presentato.

Anche la richiesta (in linea con la difficile situazione economica attuale e quindi concreto atto per aiutare i concittadini in difficoltà) del consigliere Fracassi di abbassare da 500€ a 100€ la soglia sotto la quale non è possibile rateizzare il pagamento di queste imposte non viene presa in considerazione.

Nulla quindi viene modificato tantomeno si pensa al ritiro come richiesto.
Regolamento Così si va alla  votazione di questo regolamento che parafrasando le parole del senatore Calderoli (il beota leghista delle legge elettorale porcata!) usate nel definire la riforma del Senato appena approvata “la riforma era una m…a ma con il mio contributo è diventata una merdina”.

Si potrebbe dire allora che “questo regolamento poteva diventare una merdina (con l’aiuto delle minoranze) ma invece è rimasto una m…a”.

Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan, Fracassi e Capuzzo contrari, Andreetta astenuto.

3.     DETERMINAZIONE ALIQUOTE PER L’APPLICAZIONE DEL TRIBUTO PER I SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) PER L’ANNO 2014;

Viene letta dal Sindaco la delibera con le aliquote proposte;
interviene il consigliere Bressan e chiede una volta di più e perentoriamente dove sia il bilancio previsionale dal quale sembrano derivare le stime di spesa riportate in delibera (stime riportate al centesimo!!!) e che a loro volta paiono giustificare i valori delle aliquote, in modo che all’apparenza tutto si tenga: si fissano aliquote basse che garantiranno un gettito comunque sufficiente a coprire quasi tutte le spese.. Quasi? Come quasi??? Eh, sì, perché a fronte di spese per 800mila € ci sono entrate per 600mila €.. e la differenza? mah.. sarà previsto a bilancio..

magari riducendo o tagliando qualche servizio..

Nel mentre seguiamo la straordinaria performance dell’assessore Presotto che mette in scena una metamorfosi facciale/espressiva che rappresenta, in serie, sbigottimento, sconcerto, noia, stanchezza, costernazione, panico, sgomento, smarrimento, stupore, confusione, meraviglia.. il che ricordando la stolida e beota maschera che ha proposto imperterrito negli scorsi 5 anni rappresenta certo un salto di qualità non da poco.. magari le prossime volte parlerà anche!!

Contemporaneamente notiamo anche insistenti accorati sguardi dell’assessorTasi_1e De Zan verso il Sindaco, in una muta reiterata richiesta di intervento.. ma non c’è niente da fare, il Sindaco taglia corto e risponde come a tutte le puntuali e precise domande fatte dall’opposizione verrà data risposta in sede di approvazione del bilancio di previsione.

Un modo questo per non dare nessuna risposta, forse perché:

1. Aveva realizzato con improvvisa intuizione che il Consiglio sarebbe andato per le lunghe e quindi avrebbe dovuto rinunciare a successivi luculliani appuntamenti?

2. Oppure non era in grado di rispondere a nessuna delle domande?

Chissà.
Noi non vogliamo infierire e propendiamo per la prima ipotesi.

Non perde però l’occasione di far notare come il cittadino chieda di pagare il meno possibile e avere più servizi.

Interviene anche il consigliere Andreetta che ricorda e ribadisce la necessità di introdurre un ulteriore parametro che faccia riferimento al quoziente familiare, a garanzia di una maggiore equità contributiva.

Infine il consigliere Capuzzo ritorna sulla inaudita mancanza di un bilancio previsionale, tanto più che leggendo la delibera salta subito agli occhi la discrepanza di oltre 200mila€..

Anche in questo caso nulla viene modificato.

Quindi si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan e Fracassi contrari, Andreetta e Capuzzo astenuti.

4.     DETERMINAZIONE ALIQUOTE E DETRAZIONI PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA “IMU” PER L’ANNO 2014.

Viene letta dal Sindaco la delibera;

Interviene quindi il consigliere Fracassi segnalando scorrettezze lessicali e confusionarie che e ponendo quesiti ai quali, approfittando della distrazione del Sindaco, amabilmente in chiacchiera col segretrentun%, risponde finalmente l’assessore De Zan.. non soddisfa però il consigliere Fracassi che insiste rivolgendosi personalmente al Sindaco richiamandone l’attenzione..

Candidamente ammette la propria distrazione e riascoltando le domande, ha un sussulto, perde leggermente il controllo e accusa bonariamente l’opposizione di voler far pagare di più i cittaimudini, facendo notare come sia solo l’opposizione a reiterare critiche e scontentezza a fronte della benevolenza e della soddisfazione di tutta la cittadinanza.

Interviene il consigliere Andreetta stigmatizzando l’atteggiamento del Sindaco e invitandolo al rispetto per il ruolo dell’opposizione che opera nell’interesse e per il bene della collettività e non merita gli atteggiamenti irriverenti e irrispettosi che rischiano di far rivivere tirannie già vissute.

Si associa il consigliere Capuzzo che a sua volta trova equivoco e scorretto il testo e oltremodo discutibile la battuta.

Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan e Fracassi contrari, Andreetta e Capuzzo astenuti.

 5.     DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO DEI GETTONI DI PRESENZA DA CORRISPONDERE AI CONSIGLIERI COMUNALI.

Il consiglio volge alla conclusione e un Sindaco sollevato dà lettura dell’ultimo punto, aggiungendo come debba essere noto ai cittadini per quale somma (intendendola misera!) un consigliere comunale presti il proprio servizio..

Il consGettone di presenzaigliere Bressan interviene dicendo come si riservi di conoscere i capitoli dibilancio per decidere dove destinare il gettone di presenza.

Analogamente il consigliere Capuzzo dichiara di rinunciare al proprio gettone non sapendo bene dove destinarlo, vista la mancanza di un bilancio.

Disorientato il Sindaco riesce a borbottare come non sia sicuro che la rinuncia sia possibile, aggiungendo dubbi sulla capacità di risolvere problemi con cifre così esigue.

E finalmente dopo tanta mimica interviene anche l’assessore Presotto  segnalando (quattro parole)  come, se nella precedente amministrazione il consigliere Rosada propose una rinuncia collettiva del gettone di presenza, questo fosse sicuramente possibile.

Quindi il Sindaco prende atto e mette ai voti.

Si vota: maggioranza compatta favorevole, Bressan, Fracassi e Capuzzo favorevoli, Andreetta astenuto.

Insomma..

Al primo Consiglio vero la pax cappellottiana sfuma e pare delinearsi quella che potrebbe essere la linea di questa amministrazione: una maschera paciosa e disponibile, che arriva addirittura a cedere a suggerimenti e concedere riformulazioni, salvo poi ignorare critiche, rettifiche, proposte sulle cose importanti..

Anche l’assessore De Zan, pur giovane e perciò antonomasticamente mente fresca e aperta, appare già inserita in una prassi di contrapposizione tale da non farle capire il ruolo dei consiglieri comunali e il contributo che essi possono dare, soprattutto i consiglieri di minoranza che, siamo sicuri, almeno gli atti del consiglio se  li sono letti e studiati.
Forse non altrettanto si può dire dei consiglieri di maggioranza suoi attuali compagni di viaggio.

Quindi dopo l’arroganza prepotente e superba di Sonego il sussiego bonario di Cappellotto?

Forse si.

Si applica quindi la proprietà sostitutiva: mutando le caratteristiche dei fattori il prodotto non cambia.

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