Manifesto programmatico 2014

Le circostanze sono cambiate.
I recenti e radicali cambiamenti che, in molti comuni italiani, hanno investito la struttura dell’economia, della società e del territorio, sono stati accompagnati dall’emergere di nuove situazioni di difficoltà; ad esempio la diminuzione della ricchezza, l’incremento delle diseguaglianze sociali, l’aumento dei rischi per l’ambiente e per la salute.

Le origini della situazione di crisi sono umane, non naturali, frutto di azioni e progetti che hanno prodotto conseguenze non desiderate nei rapporti tra economia, territorio e società. Esito di principi ascrivibili al pensiero moderno che, insieme a evidenti nuove possibilità, ha anche prodotto enormi situazioni di difficoltà. Dobbiamo “disinventare” la modernità, trovare nuovi rapporti tra economia, territorio e società.

Importanti osservatori sostengono che questa innovazione è possibile ed è in atto; in Italia è alimentata da stimoli dal basso e diffusi (ad esempio da Comuni e da gruppi di cittadini). Nell’attesa che grandi questioni vengano affrontate anche dall’alto.

Qual’è lo stato delle cose nel Comune di Gaiarine? Qual’è il ruolo del governo locale?
Che cosa si può e si deve fare per promuovere l’innovazione?

Nonostante tutto.
In molti Comuni italiani sono emersi anche nuovi soggetti che sono promotori di progetti diversi. Sono soggetti di svariate età e status sociale che, a vario titolo, sperimentano nuovi modelli di abitare, di trasporto, di fare impresa, di coltivare, di educare, di acquisto, di welfare. Sono gli agenti di un cambiamento originale, silenzioso e poco narrato; i “cervelli in fuga in Italia” ai quali, recenti mappature, restituiscono visibilità.

Questi progetti sono guidati da fini e principi comuni. Mettono al centro la dignità dell’uomo e le condizioni di riproducibilità dei beni comuni – aria, suolo, acqua, cultura. Combinano, integrandoli, soggetti, attività, spazi e risorse, in modo nuovo. Aderiscono ai caratteri specifici della struttura economica, sociale, territoriale, delle quali esplora ed utilizza a pieno le potenzialità. La realizzazione di questi progetti produce effetti positivi diretti e/o indiretti, non solo per chi li ha promossi (l’”1%”), ma anche per chi abita e vive nel territorio (il “99%”). E, in quanto modelli, sono riproducibili, in contesti affini.

Esperimento collettivo.
Questi progetti sono spesso l’esito di una ricerca che coinvolge i cittadini, i politici, gli esperti all´interno di un processo di comunicazione creativo, aperto, informato.

Un contesto nel quale si impara gli uni dagli altri; si immaginano e si valutano futuri possibili, si decide. Come in un esperimento collettivo.

Questi progetti hanno un alto valore politico e affermano il ruolo di soggetto-politico dei cittadini che ne sono promotori.

Rappresentano un’innovazione che emerge dal basso ed oppongono al cambiamento promesso e rinviato continuamente, proprio della retorica politica dominante, un cambiamento reale, qui ed ora.

Il ruolo della politica.
Il ruolo dei governi, in particolare delle amministrazioni comunali, rimane decisivo per creare queste nuove condizioni di possibilità.

I modelli innovativi – dell’abitare, di fare impresa, di coltivare, di educare, di acquistare, di welfare – dimostrano che l’innovazione passa attraverso la ridefinizione del ruolo del politico locale: soggetto-politico che prende decisioni con i cittadini-soggetti-politici. Garante di principi di partecipazione e trasparenza.

Il Comune di Gaiarine.
Per il Comune di Gaiarine trasparenza e partecipazione non sono nell’agenda politica dell’Amministrazione da dieci anni. Quindi, il motore dell’innovazione è spento.

Per uscire dalla situazione critica presente, l’obiettivo è di trovare nuovi rapporti tra società, economie e territorio locali, come condizione per creare nuove possibilità. Ne consegue l’opportunità di mettere a punto modelli innovativi dell’abitare, del trasporto, del fare impresa, del coltivare, dell’educare, dell’acquisto, del welfare. Un obiettivo alto e molto concreto.

Alla luce di questo fine, molte azioni e progetti promossi dall’Amministrazione – il “fare” – sono mezzi inattuali, quando non paradossali.

Il raggiungimento di questo obiettivo presuppone un dialogo aperto, plurale, trasparente tra tutti i soggetti della società come esercizio di immaginazione. Questa è la lezione dei Comuni italiani innovativi.

L’Amministrazione ha perseguito con orgoglio un atteggiamento opposto, soffocando il dialogo, realizzando azioni e progetti controversi che inducono a ipotizzare che i beneficiari non siano i cittadini (il 99%) ma piccoli gruppi d’interesse che variano a seconda delle circostanze (l’ 1%).
Quali sono oggi i nuovi modelli innovativi che possono emergere nel Comune di Gaiarine? Un percorso d’indagine razionale su questo tema, sulle questioni che solleva, sui soggetti, sugli spazi che investe non è più rinviabile.

La premessa è una cultura di governo locale diversa da quella attuale.

Esserci per un comune che cambia
Abbiamo aperto un cantiere per costruire un’Officina Delle Idee con il fine di realizzare un Comune Migliore. La partecipazione e la trasparenza saranno elementi portanti della futura nostra azione di governo.

Le prospettive per il futuro, nate da nuove combinazioni promettenti tra soggetti, economie, territorio, che possono essere la risposta al tema della crisi e del suo superamento, vengono qui di seguito descritte come punti programmatici , tramutabili in progetti concreti.

ESSERCI-simbolo  Pubblicato 5 Dicembre 2013

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