Finalmente una delle due minoranze (Insieme per Federica) ha, dopo mesi, ribattuto un colpo.
Ha presentato tre interrogazioni che sono state discusse in questo consiglio comunale.
Tre argomenti importanti.
L’altra minoranza, l’abbiamo già scritto, è una coppia di fatto della maggioranza, anche se è per la famiglia tradizionale (Morisi insegna).
I tre argomenti.
La guardia medica, espropriata a Francenigo e finita a Vazzola, per “merito” di Benazzi (direttore generale Usll2), uno degli esecutori della riduzione della medicina territoriale della nostra provincia, il mandante si sa chi è.
Una politica di destra, che premia la sanità privata e i grandi ospedali, a scapito di quella medicina territoriale che dovrebbe erogare tutte quelle prestazioni sanitarie di primo livello e pronto intervento che hanno finalità preventive e alternative all’ospedalizzazione.
La pandemia da Covid19, ci ha mostrato, in tutta la sua drammaticità, cosa vuol dire non avere una medicina territoriale capillare ed efficiente.
Ma tant’è che si continua con gli accorpamenti, col rendere i servizi sanitari di base sempre più lontani dai cittadini e questo non vale solo per il nostro territorio ma anche per molti altri territori del Veneto, in particolare per quelli montani.
E così la guardia medica di Francenigo ormai è andata e forse sparirà anche da Vazzola.
L’assessore Gava in risposta all’interrogazione, invece di criticare la “politica” regionale, messa in atto dalla sua stessa parte politica, quella che governa la regione ormai da moltissimi anni e che ha determinato questa situazione, da conto degli sforzi (ma vani) dell’amministrazione di rimediare a questa perdita.
Perdita ormai definitiva.
Ripete enne volte il ritornello commovente della mancanza di medici, che ha un suo fondamento, ma anche qui si dimentica di dire che molti medici e infermieri sono usciti dalla sanità pubblica grazie a Quota 100, una “genialata” di un altro “stratega” della sua parte politica.
Tant’è che per sopperire, durante la pandemia, a questa mancanza e poter far rientrare il personale medico e gli infermieri usciti con Quota 100, il governo ha dovuto legiferare di non applicare le disposizioni in materia di incumulabilità tra pensione e reddito da lavoro autonomo, altrimenti quelli usciti per la famigerata Quota 100 non sarebbero mai rientrati.
La seconda interrogazione chiedeva invece conto del collegamento ciclo/pedonale a Calderano,di cui si parla almeno da 20 anni, tra la pista ciclabile proveniente da Francenigo e le scuole medie.
L’amministrazione attende, così ha riferito il sindaco, un finanziamento dalla provincia che forse arriverà nel 2022.
E intanto tutto rimarrà immutato disincentivando di fatto, per la pericolosità di quel tratto di strada, dove sono collocate ben due rotonde in 180 metri (altra genialata sempre della stessa parte politica, dove due rotonde fanno il paio con due palestre), l’uso della bicicletta da parte dei ragazzi che frequentano le scuole Medie.
Ci sbagliamo o è stato adottato da questa amministrazione un PAESC (Piano d’Azione per l’Energia e il Clima), con il quale l’amministrazione di è impegnata a ridurre l’emissione della CO2?
L’uso della bicicletta è forse lo strumento migliore per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Un recente studio effettuato dall’’European Cyclists’ Federation (Ecf) ha quantificato il risparmio di emissioni delle due ruote rispetto ad altri mezzi di trasporto.
“Basta percorrere in bici 5 km al giorno, invece che con mezzi a motore, per raggiungere il 50% degli obiettivi proposti in materia di riduzione delle emissioni per il 2050″
E allora non perdiamo altro tempo incentiviamo l’uso delle biciclette soprattutto da parte dei più giovani anche risolvendo le criticità stradali che mettono in difficoltà il loro uso.
E’ una priorità.
La terza riguardava il “fantomatico” Regolamento di Polizia Rurale.
Una chimera per il comune di Gaiarine, tant’è che sono anni che se ne parla, e questa è la terza interrogazione (la prima porta la data del 15 ottobre 2020) presentata dalla medesima minoranza per conoscere a che punto sia questo benedetto regolamento.
Il sindaco rassicura, come aveva già fatto nel 2020, che verrà presentato a breve e si sbilancia addirittura indicando un tempo limite: fine ottobre di quest’anno.
Intanto è trascorso un altro anno.
Un’altra annata viticola è passata.
La vendemmia è finita.
Il mosto è in cantina che sta “bollendo” e ” a San Martin tutto il mosto diventa vin“.
Così i prossecari “felici e contenti” hanno potuto, anche nel 2021, in tutta tranquillità irrorare le loro viti senza nessuna regola, “sbattendosene” dei cittadini confinanti.
Veleni a “gogo” e nuovi impianti, “spianando” le nostre campagne.
Anche le associazioni degli agricoltori e i loro rappresentanti locali saranno particolarmente felici e grate di questa inerzia.
La tecnica usata da questa amministrazione potrebbe essere riassunta nella famosa frase della commedia “Napoli milionaria: «Ha da passà ‘a nuttata», e un’altra « nuttata» è passata,sarebbe davvero insopportabile che ne passasse ancora un’altra.
Si scopre, poi, dalle parole del sindaco, che la parte del regolamento relativa ai pesticidi, che il comune di Gaiarine ha intenzione di approvare, è quella uscita dal gruppo di lavoro dei 16 Comuni.
Un obbrobio di regolamento, una accozzaglia di pseudo norme che servono soprattutto per non essere applicate.
La strategia messa in atto da questo gruppo di lavoro intercomunale, che da oltre cinque anni fa finta di lavorare ad un regolamento sull’uso dei pesticidi “serio”, è sostanzialmente quella gattopardesca: tutto cambia perché nulla cambi.
Purtroppo l’amministrazione di Gaiarine, prendendo per buono questa scandaloso regolamento si è allineata in tutto e per tutto.
Questo allineamento è la dimostrazione della sua incapacità a stabilire in proprio le regole “giuste” per la salvaguardia della salute dei propri cittadini e del proprio territorio.
Bene ha fatto la consigliera Capuzzo a ricordare che il territorio del nostro comune ha della peculiarità che altri non hanno e che quindi necessitiamo di un regolamento “nostro”, che sia il frutto di un compromesso intelligente tra tutti i portatori di interessi del nostro comune.
Noi aggiungiamo solo che chi non è in grado di stendere delle norme adeguate alle esigenze della propria comunità e del proprio territorio dimostra che è inadeguato ad amministrarci.
Se poi non vuole assumersi la responsabilità di legiferare, lasciando la responsabilità a qualcun altro (leggi gruppo di lavoro intercomunale) dietro al quale nascondersi per paura di toccare interessi e quindi di perdere consensi, beh allora è meglio che si ritiri in buon ordine…
Per il resto null’altro da segnalare.
I presenti qui.
Alla prossima
P.S.
Al 27 settembre la percentuale dei vaccinati nel nostro comune era pari al 72%, 4 punti in meno della percentuale dei vaccinati in Veneto (76%).
Non un buon segnale.
Mentre erano 10 i casi di nostri compaesani positivi al Covid19, questo si un buon segnale.
Merito anche di quei cittadini che superando le proprie paure e abbandonando un po’ del proprio egoismo si sono vaccinati pensando di dare il loro contributo per l’uscita da questa terribile pandemia.
Si aspettano gli altri.