Consiglio comunale martedì 28 dicembre 2021: Parliamone

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Ultimo consiglio comunale dell’anno.
In sala sei persone e due dipendenti del comune.
I consiglieri presenti e “parlatori” qui.

lutto

Un minuto di silenzio per commemorare Ivo Vidotto, ex dipendente del comune.

 

 

Consiglio incentrato sulla discussione del bilancio di previsione del 2022-2024 con annessi e connessi.
Più il regolamento di Polizia Rurale vero clou della serata.
L’approvazione del bilancio di previsione impone, preventivamente, una serie decisioni che riguardano soprattutto le imposte comunali da applicare.
Tutto rimane (tassa pubblicitaria, addizionale Irpef, Imu, ecc.) pressoché come l’anno scorso, tranne:

1. l’esenzione dalla tassa pubblicitaria per le Associazioni del comune che si adoperano per organizzare ad eventi (serate, cine, teatro, ecc). Esenzione mancante al momento della stesura del regolamento che disciplinava questa tassa, e che avevamo, a suo tempo in una nostra cronaca, criticato.
2. l’esenzione dal pagamento dell’IMU da parte delle imprese edillustrari o immobiliari, che hanno immobili invenduti nel comune.

Il sindaco si “lustra” dando questa decisione come frutto della volontà della sua amministrazione.
Il consigliere De Martin maliziosamente chiede, però, se non sia invece una norma di legge a stabilirla.
E cosi qualcuno cade dal “pero”.   Tenta qualche salvataggio. Butta la “palla” agli uffici. Poi dice che verificherà. Alla fine capitola prendendo atto che è proprio una legge statale a stabilire questa esenzione (per chi vuole approfondire legga qui).
Legge che non piace al consigliere Lazzaro. Ce ne faremo una ragione.

Prima di arrivare all’illustrazione e alla approvazione del bilancio di previsione vi sono due altre cose da segnalare.
Darvi conto di dove andranno a finire i contributi per i “comuni di confine” e parlare dell’asilo di Gaiarine.
470.000 euro dei contributi (una montagna di soldi) per “la valorizzazione e la promozione delle aeree svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale” dove andranno a finire?
Sicuramente ve lo state chiedendo. Siete ansiosi di avere una risposta? Vero?
Ma forse con un po’ di sforzo ci potete arrivare anche da soli.
Chiedetevi dove sono andati quelli precedenti. Quelli dati all’amministrazione Sonego.
Otterrete la risposta.
Non vi ricordate?
Sono “andati” per la costruzione della palestra “double-face” a Calderano.
Quindi quelli attuali come saranno spesi?
Dai che ci siete. Beh. Non proprio sulla palestra due, ma sulla palestra uno.
Bisogna pratletienderne atto.
Tutte amministrazioni  “sportive”, tutti atleti.
Non è che non si debba valorizzare lo sport, “mens sana in corpore sano“.
Ma sentir parlare solo di stadi, palestre e piste di atletica ci lascia davvero senza parole.

E’ come se il Covid con il suo sconquasso “sociale” non fosse mai esistito e non continuasse a imperversare.
E’ come se non esistessero i cambiamenti climatici, che invece oramai sono sotto gli occhi di tutti.
E’ mai possibile che l’unica idea che nasce in questi cervelli soprafini sia “la sistemazione della vecchia palestra”?
La consigliera Capuzzo mette in evidenza come questi contributi potrebbero essere usati in molti altri ambiti: dal sociale, al tecnologico, all’ambientale, ecc., e non solo in quello sportivo.
Chiede, senza ottenere risposta, quale visione del futuro del nostro comune (tre, cinque anni, o più) abbia questa amministrazione.

Passiamo all’asilo di Gaiarine. La facciamo breve. Con questa amministrazione o simili, verrà chiuso. Non si sa quando. Ma verrà chiuso. Siamo già nell’ottica che quello di Gaiarineè circondato dalle casee non si può ingrandire e che “chiudere quello di Albina sarebbe un colpo troppo grande” per la frazione.
Parole del sindaco.

Quindi.
Ecco il futuro del comune. Sempre meno bimbi.
Un asilo comunale solo.

E a Albina.
cercasi-futuro-migliore-bg

Davvero un bel futuro e molto chiaro.
E poi si dice che non hanno una “visione”.

 

In verità si parla anche d’altro:
–  del Maglio Tonet, ma tutto sembra essere così vago, con finanziamenti che non si sa se ci sono o ci saranno
–  del tratto di pista ciclabile per l’attraversamento del centro di Calderano, deciso con i due attraversamenti. C’era da aspettarselo 

Si arriva all’illustrazione del Bilancio di Previsione. Espone la De Zan.
Una sequela di numeri. Niente di eclatante.
Qualche domanda di chiarimento da parte delle minoranze.
Ma alla fine non c’è nulla che vada rilevato.
Se non la critica fatta dalla consigliera Capuzzo per la mancanza

 

strategia

di un strategia e di una visione.
Quanta verità!!!

Dopo qualche minuzia, ecco finalmente l’ultimo punto all’ordine del giorno: il ” Regolamento comunale di polizia rurale e di mediazione sociale – approvazione”.
E’ dal 2014 che se ne parla.
Dopo quasi quattro anni dell’amministrazione Cappellotto (meglio lasciar perdere) e due e mezzo di questa, si arriva all’approvazione del fantomatico (definizione dal dizionario TRECCANI:
fantomatico /fanto’matiko/ agg. [dal fr. fantomatique, der. di fantôme “fantasma”] (pl. m. -ci). – 1. [che è simile a un fantasma] ≈ irreale, spettrale. 2. (estens.) [che non si riesce a trovare o identificare] ≈ inafferrabile, introvabile, irreperibile. ‖ inconsistente.) regolamento.

Quello che dovrebbe garantire un vivere civile tra cittadini alle prese con gli agricoltori di oggi, dediti quasi esclusivamente all’agricoltura intensiva, diventati in gran parte viticoltori e conseguemente “dispensatori” di pesticidi.
Quello che dovrebbe soprattutto garantire la salute di “tutti” e la salvaguardia pesticidi-ciclodell’ambiente.

La prima cosa che notiamo è che la presentazione, quattro parole in croce e non la lettura completa come è stata fatta più volte per dei regolamenti “insignificanti”, e neppure un’esposizione esaustiva delle norme in esso contenute, non viene fatta dal referente dell’agricoltura e dell’ambiente ma dal sindaco.

Beh. Dal punto di vista politico ci sembra una cosa gravissima.
Colui che è stato il vero “deus ex machina” di questo regolamento e l’unico vero portatore di interesse (una carriola piena), essendo agricoltore, viticoltore, forse ancora referente della Coldiretti nel comune e che siede, tuttora, così ci dicono,   nel consiglio di amministrazione della Cantina Sociale di Fontanelle (che comprende anche quella di Gaiarine), non ha avuto il coraggio di presentare la sua mistificatoria e inconcludente opera.
Politicamente un gran gesto. Lancia il sasso e ritira la mano.

Dovrebbe trarne le dovute conseguenze.

Troviamo puerili anche le parole del sindaco, quando per dare importanza al regolamento, ha snocciolato la litania di coloro che hanno partecipato alla stesura: i comuni dell’opitergino, le associazioni di categoria (leggi Coldiretti e affini) e chi più ne ha più ne metta.

Chiediamo: il comune di Gaiarine non era in grado di farsi il Regolamento da solo? o aveva bisogno dei professoroni?
E che professoroni. Tanto che, e naturalmente il sindaco si è “dimenticato” di dircelo, persino le “classi di rischio dei pesticidi”  indicate nella bozza del regolamento che circolava erano sbagliate.

E i cittadini di Gaiarine?
Non li abbiamo sentiti nominare tra i “costruttori” .
Ma dato che questi nostri amministratori sono stati eletti, e
reginaalicessi si sentono i veri e unici portatori della verità e degli interessi dei propri “sudditi”.
Ovvio quindi.
Non c’è nessuna necessità di sentirli.

Rimangono agli atti le osservazioni,  di Amica Terra, che sulla bozza del regolamento ricevuta a marzo del 2021 dal sindaco, ha fatto un gran lavoro e ha presentato ben 45 osservazioni (eccole qui).
Vi serviranno per farvi la vostra idea.
Da quello che si sa, Amica Terra non è mai stata né contattata, né incontrata per discutere su quanto osservato.

E se permettete questo è davvero un grave sgarbo istituzionale.
Ma come. Mandi una bozza a qualcuno. Questo qualcuno ti invia le sue osservazioni e tu non ti confronti con lui? Non lo senti? Non gli rispondi? Neppure per dire: sono “tutte cazzate”?
E’ vero. Fuori ci sono le luci blu e scintillii natalizi, ma “dentro” c’è una indescrivibile “oscura grettezza“.
Non entriamo nel merito del regolamento, quello approvato lo potete leggere qui.

Vi diciamo solo che questa amministrazione e i suoi referenti, aldilà dei luccichii, non sono fermi all’oggi, ma a ieri, e il domani non sanno neppure cos’è.
Invece di int
from-farm-to-fork-750x500-1raprendere la strada ormai segnata ed obbligata che porta ad una agricoltura diversa, con riduzione massiccia di pesticidi, come ha previsto l’Unione Europea entro il 2030, questi sono ancora alla ricerca “democristiana” dell’equilibrio del consenso (nel veneto non sono purtroppo soli).

Dovete sapere che esiste un RAPPORTO ONU (leggetelo qui), un rapporto dettagliato, prodotto da una fonte autorevole e terza, Marcos Orellana (Relatore speciale delle Nazioni Unite su sostanze tossiche e diritti umani), che ha analizzato per due settimane, dal 30 novembre al 13 dicembre 2021, varie realtà inquinate italiane, e soprattutto venete.
Tale rapporto
sarà integrato con altri elementi e sarà presentato alla 51a sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite nel settembre 2022.
In questo rapporto, il relatore delle Nazioni Unite Marcos Orellana a proposito dei pesticidi:

1 – si dichiara turbato per l’esportazione di pesticidi prodotti in Italia e non approvati dall’Unione Europea per la loro pericolosità;
2 – auspica che il Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei pesticidi, scaduto nel 2018, sia rinnovato al più presto e vieti la vendita online dei pesticidi;
3 – chiede all’Italia di garantire che le zone tampone (ossia le fasce di terreno non trattato ai confini delle coltivazioni) siano sufficientemente ampie per proteggere i residenti e il territorio;
4 – rivela la sua preoccupazione per l’aumento significativo del volume di pesticidi utilizzati in Veneto in particolare nella zona del prosecco;Pesticidi---Veneto-vendita-pesticidi-per-provincia---(Fonte-Rapporto-ARPAV-FAS-2020)
5 – conclude con le seguenti considerazioni:
–  l’Italia dovrebbe intensificare gli sforzi per rimediare agli impatti negativi sul

       godimento dei diritti umani dovuti a decenni di industrializzazione;
-  le autorità dovrebbero garantire l’utilizzo da parte delle industrie di tecnologie e
     metodi di produzione che non danneggino la salute deipan residenti;
–  ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente sano e privo di sostanze e
rifiuti tossici.
(Fonte Gianluigi Salvador  di PAN Italia -Pesticides Action Network)

Risulta del tutto evidente la necessità che l’agricoltura cambi, migliori e garantisca il diritto per un ambiente sano.
Questo cambiamento deve avvenire anche a livello culturale, e il comune dovrebbe spingere ed eventualmente sovvenzionare, corsi, seminari, ecc.  che possano convincencere gli agricoltori ad approcciare nuove metodologie di concimazioni, di lotta ai parassiti e alle infestanti, tali da portarli a praticare davvero un’agricoltura sostenibile.

Un’amministrazione seria si dovrebbe proiettare nel futuro invece di essere aggrappata al passato.
Ma il regolamento approvato non si avvia su questa strada.

E’ semplicemente la “piantumazione” di una “bandierina”.
L’amministrazione ha dato corso ad una promessa elettorale, e noi ci “beccheremo” questo regolamento inapplicabile e inconcludente per un bel po’ di tempo.

E le minoranze.
Beh. Sconsolanti.
Qualche bel discorso. Un voto di astensione. Ma nessuna battaglia politica.
Tutte e due hanno auspicato che l’approvazione di questo regolamento non sia “l’arrivo” ma solo “l’inizio” di un percorso.

Si è capito che sono state anch’esse prese in giro da questa amministrazione.
Riunioni. Osservazioni. Ma nessuna concessione se non di bassissimo profilo.

Non hanno presentato un solo emendamento.
Non hanno costretto  l’amministrazione a discutere e a votare pubblicamente “no” a richieste di modifiche sostanziali a favore dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Politicamente non hanno capito nulla.
Voto  = sottozero.
E intanto qualcuno se la ride:
Non lo possono dire ma lo pensano: “bandierina piantata e adesso non rompeteci più le p…e”.

Un altro anno è passato e siamo ancora in piena pandemia.
Tutti hanno dubbi, incertezze. Anche noi.
Ma essere cittadini consapevoli e con senso civico, vuol dire  provare a percorrere insieme a tutti gli altri la strada indicata per uscirne.
Non farlo significa venir  meno a quel  senso solidale che deve unire una comunità nelle  difficoltà e lasciar vincere il proprio egoismo.

Buon-Anno-Auguri-45

 

 

 

A tutti un buon 2022.
Salute, serenità e tanta felicità ……

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