Convocazione Consiglio Comunale: Giovedì 27 Maggio 2021

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Consiglio Comunale è convocato per il giorno di giovedì 27 Maggio  2021 alle ore 21.00  in seduta ordinaria.
In conseguenza dell’emergenza da Covid-19 e in osservanza alle vigenti prescrizioni restrittive la seduta consiliare non si terrà in presenza ma verrà integralmente registrata e posta in consultazione al pubblico su sito del Comune di Gaiarine e tramite i canali social garantendo così la pubblicità della seduta.
Si precisa che, superato il periodo di emergenza sanitaria, le sedute ritorneranno ad essere senza restrizioni e con la presenza del pubblico in sala in quanto consapevoli dell’importanza della partecipazione alla vita pubblica dei cittadini.
La seduta non in presenza con la trattazione del seguente ordine del giorno costituisce  una forma di contrasto all’epidemia da Covid-19:

1. Verbali seduta del 29 aprile (dal n. 15 al n. 20);
2. Ratifica delibera di giunta comunale n. 54 del 06.05.2021 avente ad oggetto “variazione al bilancio di previsione 2021/2023 ai sensi dell’art. 175 deD.lgs. 267/2000”;
3.Certificazione ex art. 39 comma 2 d.l. 104/2020 – aggiornamento rendiconto 2020 alle risultanze della certificazione;
4. Area in via Vizza foglio 12 mappali 15 – 64 – richiesta di uso temporaneo ai sensi dell’art. 23-quater del D.pr. 380/2001 e ss.mm.ii. – approvazione schema di convenzione;
5. Variante al piano degli interventi (p.i.) – illustrazione del “documento del sindaco” ai sensi della’rt. 18 comma 1 della l.r. n. 11 del 23.04.2004;
6.Approvazione regolamento per la disciplina della videosorveglianza sul territorio;
7. Conferimento della cittadinanza onoraria al “milite ignoto – medaglia d’oro al valor militare”.

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Consiglio comunale giovedì 29 aprile 2021: Parliamone

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Eccoci, anche se in grande ritardo, ma la registrazione del Consiglio Comunale è comparsa sul sito del comune e sul suo canale Youtube solamentLa dimenticanzae il 12 Maggio.

Da parte dell’Amministrazione comunale un grave evidente ritardo, forse una dimenticanza, che a nostro avviso va comunque stigmatizzata.

La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Prima di addentraci nel commento di questo consiglio, che possiamo definire di routine, vorremmo fare una “divagazione” .

Un addio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio, ringraziandolo per la sua soave musica piena di mistici incontri tra occidente e oriente e di fluttuante ricerca tra sonorità inedite e parole uniche e inconsuete capaci di portarci in spazi “gravitazionali” impensabili.

Tra le tante sue incommensurabili canzoni quella,  per omaggiarlo, che vi invitiamo ad ascoltare é : “io avrò cura di te ( ascoltatela qui)

Di grande attualità in questo periodo di pandemia e in questa società egocentrica, dopo il bisogno di “cura” è immenso e dove quell'”essere speciale“, a cui è dedicata la canzone, può essere qualsiasi persona che ha bisogno di aiuto e amore o che l’aiuto e l’amore è in grado di darlo ad altri.

Io avrò cura di te” sono le note e le parole che accompagnano l’abbraccio di questi due giovani, un abbraccio intenso pieno di solidarietà, amore, aiuto e speranza, che ci commuove.Abbraccio-CeutaVeniamo al consiglio.

Come si è già detto consiglio di routine, senza grandi “balzi” o “sobbalzi”.
Due sole cose annotiamo.

La prima relativa alla domanda fatta dalla Consigliera Capuzzo con la quale chiedeva spiegazioni per un aumento di quascentomilai 100.000 euro inerenti le spese del personale e degli amministratori.
Beh, dalla risposta della De Zan non siamo riusciti a capire, e non capirete neppure voi, quanta di questa spesa in più sia dovuta a compensi del personale e quanta ai compensi degli amministratori (sindaco e assessori).
Si coglie una certa ritrosia a parlare di cifre.

Abbiamo capito che il sindaco può chiedere fino a 72 ore di permessi al mese alla azienda di cui è dipendente e che questa può chiedere il rimborso al comune.
Ma non sappiamo quanti soldi prende di indennità e quanto gli assessori.
Noi non siamo come quei populisti che gridano contro i politici perché vengono pagati troppo.
Noi siamo a favore di compensi “adeguati” per tutti coloro che si prendono l’impegno di occuparsi della cosa pubblica, a patto che lo facciano con dedizione e onestà.
Non gridiamo quindi allo scandalo di fronte a nessuna cifra.
Ma  alla domanda della Capuzzo sarebbe stato corretto che la De Zan rispondesse: il sindaco ci costa annualmente tanto e tanto ci costano gli assessori. Punto e a capo.
Questa si sarebbe potuta chiamare “trasparenza”, mentre, qualche minuto di parole per non dire niente, nessuna cifra, noi la chiamiamo reticenza.

Paura forse di essere giudicati dagli stessi che vengono aizzati contro i politici “romani”?

Veniamo all’ultimo punto del Consiglio: Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della linea ferroviaria di alta velocità Padova-Bologna

Siamo di fronte a una di quelle Mozioni o Ordini del Giorno fatte per marcare il territorio, per dire che anche Gaiarine c’è, e d’altra parte non può non esserci perché agli ordini di scuderia che Lega e Forza Italia, in quersto caso, impongono, bisogna per forza ubbidire: portare in consiglio e votare a favore.
Magari non capendo nulla di trasporto ferroviario. Ma così si deve fare.

Vi ricordate la mozione su Bibbiano? Quella con la richiesta di una commissione d’inchiesta?
Anche quella imposta, per fare la guerra al PD, al partito di Bibbiano.
Ora a Roma governano assieme e di BIbbiano non “frega” più niente a nessuno.

E purtroppo tocca a lui, sempre a lui, essendo il capogruppo di maggioranza, e cioè all’Assessore Gottardi, farsi carico di illustrare e leggere l’ordine del giorno, assumendo l’atteggiamento di chi sta facendo una cosa importantissima da cui dipenderà il futuro del paese.
Non è con l’alta velocità Padova-Bologna che si salverà il paese anzi.
Tant’è che, questa tratta,  non è prevista nel “PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA” (PNRR) come non è prevista nel Piano regionale dei trasporti che prevede invece per questa linea un potenziamento di alcuni tratti funzionale alla promozione del concetto di Alta capacità di rete, cioè una linea ferroviaria dotata di particolari meccanismi di controllo del traffico tali da permettere una superiore frequenza di passaggi rispetto a una linea convenzionale.

Ma si sa che cinque miliardi, tanto costerebbero i 123 km di questa tratta (circa 40 milioni al Km., la cifra più alta in europa per km.) fanno gola ai tanti “potentati economici”.

Quando si sentono pronunciare le parole “ambiente” e “sostenibilità” come nel caso di questo ordine del giorno, verrebbe quasi da ridere, se cancellassimo per un attimo i grandi e veri disastri ambientali, causati in Italia,  dalle grandi opere: Terzo valico, Tav, Pedemontana Veneta,solo per citarne alcune.

Bisognerebbe, per salvaguardare l’ambiente, ormai ragionare in modo diverso anche rispetto all’alta velocità, e cioè che l’Alta Velocità ferroviaria, non dovrebbe necessariamente essere un nuovo binario, con relativo consumo di suolo e milioni di euro a gogo, ma bensì un servizio ad alta velocità, dove su linee ad alta capacità possano transitare anche treni veloci, non necessariamente a 300 km orari.

Ma invece si invita a costruire altre nuove linee ad alta velocità quando, e pochi lo sanno, ci sono in Italia circa 7.500 km di binari inattivi, che pian piano vengono dismessi, togliendo alle popolazioni locali il servizio ferroviario, costringendole a viaggiare su gomma come d’altra parte viene fatto per le merci.

La giustizia sociale passa anche attraverso il diritto alla mobilità che deve essere accessibile a tutti, e non un privilegio di chi può permettersi di pagare il biglietto per il treno super veloce.
Purtroppo il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
 (PNRR) che destina 24,77 miliardi di investimenti alla rete ferroviaria, ne destina solo 3,34 alle linee locali, mentre ben 13,21 miliardi vanno all’Alta Velocità.

Gli altri SOLDI sono destinati alle connessioni diagonali ad «alta velocità» (1,58 miliardi), sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (2,97), rafforzamento dei nodi ferroviari (2,97), miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud (0,70).

Ecco quindi che invece di mantenere in funzione o ripristinare tratte necessarie, cercare di risolvere il problema dell’inquinamento delle città, potenziando e migliorando la mobilità anche ferroviaria in entrata ed in uscita per pendolari e merci, si fa un piano dove la gran parte dei soldi va all’Alta Velocità.
Per noi il piano andrebbe ribaltato, la maggioranza dei soldi alla rete locale e se proprio serve, qualche briciola all’Alta Velocità.
Con questo PNRR il governo Draghi si mostra per querllo che è: un insieme di forze politiche che pensano solo a se stesse e alle lobby che le sostengono.
Tant’è che Greenpeace, con un blitz, ha sostituito le targhe di alcuni ministeri.
Quello della “Transizione Ecologica” l’ha ribattezzato della “Finzione Ecologica“, e a ragione.

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Ma di tutto questo in consiglio non abbiamo sentito nulla, neppure da parte delle minoranze.
Anzi la minoranza (Lazzaro e Carrer) “coppia di fatto” della maggioranza ha votato a favore.
L’altra si è astenuta, e meno male, ma non per il contenuto dell’ordine del giorno, ma perché ha ritenuto la sua presentazione una azione strumentale.
Noi l’abbiamo capita così.

Ma davvero il Consiglio Comunale di Gaiarine è a favore di un opera, che provocherà qualche disastro ambientale?
Che costerà cinque miliardi di euro che qualcuno sta aspettando con golosa ingordigia?

Che non risolverà i problemi di trasporto locale, dato che l’Alta Velocità per essere competitiva ha bisogno di treni che viaggino almeno per cento km. senza fermarsi?
Che riduce il diritto alla mobilità?

Boh.

 

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Ad Andrea che non conosco

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Ho letto il tuo post su “sei di Gaiarine se”  relativo alla giornata ecologica tenutasi il 18 aprile scorso,  che qui riporto:

« Oggi all’una si è conclusa una bellissima esperienza, la giornata ecologica.
Con mio “stupore” (anche se un po’ me lo aspettavo) ho notato che la maggior parte degli ecologisti da tastiera non erano presenti. Tutti sono bravi a far polemica sui social ma poi quando bisogna sporcarsi le mani si sta meglio sul divano oppure davanti… ad una tastiera.Buona giornata a tutti quanti. »

Posso dire di essere rimasto sconcertato, sbalordito e rattristato.
Poi per giorni mi sono ritornate in mente le tgiovani-dentroue parole e molte volte mi sono chiesto come mai un   giovane ( non ti conosco ma così appari nel profilo facebook), dopo aver partecipato volontariamente (è così vero?), quindi decidendo lui di andarci, ad una giornata ecologica di raccolta rifiuti, scriva un post del genere.

Mi sono chiesto: che cos’è che lo turba? Quali rancorose ragioni si sono sclerotizzate
nei suoi pensieri che lo portano a emettere giudizi su altri non presenti?

Naturalmente non conoscendoti non posso darmi questa risposta.
Allora potrei chiedertelo direttamente: cos’è che ti turba?
Ma essendo un domanda molto personale so che sarà difficile ottenere la risposta.

Però la mia curiosità e il mio meditare sul tuo post non si è fermata a questo, ma ha fatto nascere in me una serie di considerazioni, di domande (più generali) e un’analisi degli eventi che hanno preparato questa giornata ecologica, che vorrei esporti.

Il primo “lampo” che ho avuto è stato Gino Bartali.
Sai chi è?bartali1 Si, sicuramente si. Un grande ciclista. Lo sanno tutti.
Ma forse quello che non sai, o forse si, è che è un uomo che è stato dichiarato da Israele “giusto tra i giusti”  per aver contribuito a salvare, durante l’occupazione nazista-fascista dell’Italia, moltissimi ebrei e tanti antifascisti.
Ti chiederai cosa c’entra Gino Bartali. C’entra, eccome se c’entra.
Vedi Gino Bartali, che ha salvato centinaia di uomini (qualcosa di più della raccolta di un po’ rifiuti), a chi gli chiedeva come mai avesse mantenuto il segreto su questa sua attività che aveva salvato così tante persone, disse: « il bene si fa ma non si dice ».
E allora, ti prego, se fai una cosa giusta, non vantartene, non metterti in mostra, vedi di farne un’altra di cosa giusta.
Ma soprattutto se fai una cosa giusta perché senti che è giusto farla, « non guardare cosa fanno gli altri » (questa è una mia di frase), falla e basta.

Tu dici: « Con mio “stupore” (anche se un po’ me lo aspettavo) »
Per fortuna che in questa tua frase c’è questo inciso: “se un po’ “, altrimenti potremmo esserci trovati di fronte ad un nuovo Mago Otelma, e si sa quanta necessità ci sarebbe, in questi difficfuturoili momenti (pandemia), di qualcuno che sappia prevedere il futuro.
Ma a parte le battute, mi viene da chiederti: ma come mai “te l’aspettavi”? Quali indizi hai avuto? Quali considerazioni hai fatto? Quali dritte si sono state date per sapere che gli “ecologisti da tastiera” non sarebbero stati presenti?

Tu dici “ho notato che la maggior parte”.
Ti chiedo: come hai fatto a “notare”?
Se non vado errato, la “giornata ecologica” si è svolta in questo modo: in ogni frazione si sono suddivisi i partecipanti in squadre, ad ogni squadra sono state assegnate delle vie, in ogni via si è stabilito un punto di partenza che era anche il punto di arrivo.
Quindi ogni squadra si è mossa nelle vie assegnate fino a ritornare al punto di partenza, dove ognuno dei partecipanti ha consegnato “il bottino” (i rifiuti raccolti); poi liberi tutti.
Non c’è stato quindi un momento in cui tutti i partecipanti si sono ritrovati insieme.
Pertanto tu non hai potuto “notare” visivamente la mancanza di questo o di quello.
Delle due l’una. O ti sarai letto uno per uno i componenti (75?) del gruppo whatsapp, creato per l’occasione, con violazione della privacy, ma i partecipanti alla giornata, sono stati 125 (dati ufficiali) e allora come hai potuto “notare” che mancava questo o quello?, oppure ti e stato detto da qualcuno, che ha “notato” per te, che mancava tizio, caio e sempronio, sempre che tu non glielo abbia chiesto espressamente.
Quindi oltre alla raccolta dei rifiuti, l’altra grande soddisfazione della giornata, e forse a questo punto non solo per te, è stata quella di fare “gossip” sugli assenti.
Viva la “giornata ecologica”.
Sgombriamo subito il campo. Io non c’ero, anche se avrei voluto esserci. Come non c’erano molti dei soci di Amica Terra, ma le motivazioni, e senza adombrare scuse, della nostra assenza le vedremo in seguito.
Qui mi preme far presente ancora le tue parole “la maggior parte”.
Questo davvero dimostra che tu sei a conoscenza di quali e quanti sono gli “ecologisti” del comune.
Molto bene. Come socio di Amica Terra ti chile-liste-di-proscrizione (1)edo ufficialmente e per favore di passarmi questa lista.
Come associazione potremmo approfittarne per fare qualche nuovo socio.
Almeno questa “schedatura” o “lista di proscrizione” sarà servita a qualcosa.

Tu dici “Ecologisti”
Mi ha colpito molto l’uso di questo termine dato che il suo utilizzo è inusuale, anche perché il suo significato è più specifico rispetto al solito “ambientalisti”.
Termine quest’ultimo che normalmente viene usato in modo dispregiativo da coloro, comprese certe parti politiche, che vogliono denigrare chi si batte per la salvaguardia dell’ambiente.

Sarei curioso di sapere come mai non si ti sei adeguato a questo luogo comune.
Forse una finezza stilistica?

Tu dici “Ecologisti da tastiera”.
Quindi tu, per il solo fatto che tutti quelli, che tu pensi essere gli “ecologisti” del comune, secondo la schedatura di cui sopra, non hanno partecipato a questa benedetta giornata ecologica, sono diventati tout court “ecologisti da tastiera”.43763001_1842720505845633_3123406801559617536_n
La prima cosa che mi viene da dirti è che sarebbe eticamente corretto fare i loro nomi e cognomi. Ma tu non ci dici chi sono. Lanci il sasso e nascondi la mano.
Di costoro ci dici solo che sono “ecologisti da tastiera” che però se non l’adoperano stanno seduti sul divano, mentre si sottintende che gli altri, possiamo aggiungere i bravi (tu), faticano e sudano si sporcano le mani a raccogliere rifiuti.
Se li chiami “ecologisti”, vuol dire, che nel tu io, riconosci, implicitamente per lo meno, una loro aspirazione, poi tramutata, per il solo fatto di non aver partecipato alla giornata ecologica, in dei sedentari “divanisti” che se ne sbattono dell’ambiente, dei rifiuti, ecc.
Ma tu, che conosci i loro nomi (io no) potresti aver dimenticato il loro passato, potresti non sapere   cosa potrebbero aver fatto per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente nel nostro comune e magari anche per la frazione di Campomolino, o potresti non sapere cosa stanno facendo ora.
Ricordandomi di Gino Bartali, che deve essere un esempio per tutti, passo oltre.

Tu dici ” Tutti sono bravi a far polemica “
Penso, non so se sbaglio, che tu ti riferisca a “polemiche” relative all’ambiente e inerenti il nostro comune.
Beh, sarei proprio curioso di sapere a quali ti riferisci e fatte da chi.
Anche qui lanci un sasso e bascondi la mano.
Personalmente mi pare che le pagine social relative al nostro comune non brillino proprio per “polemica”, intesa come “controversia, piuttosto vivace, su argomenti letterarî, scientifici, filosofici, politici, ecc.” (definizione Treccani).
Siamo subissati da foto di tutti i tipi e pubblicità varie, qualche informazioni utile, qualche bel intermezzo storico, tutto qui.
Magari ci fossero confronti seri fatti in modo civile che contribuirebbero a far crescere culturalmente questo comune, sia sull’ambiente che su altri aspetti.

Mancata presenza di Amica Terra alla giornata ecologica.
Quella che segue non è una giustificazione, non abbiamo, riconosciuto l’errore fatto, la necessità di giustificarci e quindi questa assenza non è un’onta da lavare col sangue per una associazione che da oltre venticinque anni ha fatto e fa “qualcosa” per l’ambiente, nel nostro comune e non solo.

Va detto, infatti, che il fare qualcosa per l’ambiente è un’opera che si costruisce giorno dopo giorno, con la costanza del proprio impegno, con i propri comportamenti, con i propri consumi, con il rispetto anche di tutti gli altri esseri viventi, con l’incentivare un cambiamento culturale dei singoli e di chi ci governa, con difendere il proprio territorio anche attraverso denuncie alla autorità preposte per la sua tutela e non facendo finta di non vedere.
Tutte cose che i soci di Amica Terra cercano, e sicuramente con fatica, di attuare giorno dopo giorno.
Anche tu vero?
Devi fartene una ragione, non è sufficiente “partecipare” ad una giornata ecologica, per diventare un “ecologista”, ci vuole ben altro.
Veniamo ai fatti. Ad inizio marzo il nostro coordinatore nel comunicare al sindaco l’adesione dell’associazione alla giornata ecologica, veniva invitato a inviare le liberatorie per i singoli partecipanti.presenza
Mentre alcuni soci davano l’adesione singolarmente (quindi alcuni nostri soci erano presenti) le liberatorie degli altri per un disguido avvenuto all’interno dell’associazione non furono mai inviate al comune.

Sia ben chiaro che questo errore è un errore nostro e non di altri.

La giornata ecologica, con un post su facebook del 15 marzo, fu rinviata dall’amministrazione dal 21 marzo all’11 aprile, poi silenzio tombale: nessuna altra comunicazione ufficiale, non nel sito del comune e neppure nella pagina facebook.
Personalmente ho continuato a monitorare il sito e facebook per avere notizie in merito, ma niente.
Abbiamo saputo, solo ultimamente, che coloro che avevano dato l’adesione a marzo erano stati inseriti in un gruppo whatsapp ( non tutti ?) e il comune comunicava con loro con questo strumento.
Così furono avvisati dello spostamento della giornata ecologica dal 11 aprile al 18 aprile.
Orbene pur consci del nostro errore iniziale – il mancato invio delle liberatorie – mi chiedo e chiedo se la comunicazione fatta dal comune in questo frangente sia stata adeguata e corretta.
Io penso di no.
Una prima osservazione la faccio sugli strumenti utilizzati.
Il comune è una istituzione, ha un sito istituzionaleobbligo di legge – e una pagina facebook.
Io cittadino dove dovrei trovare le informazioni, le notizie, relative alla vita della comunità?
Tutto quello che mi interessa lo dovrei trovare sul sito del comune.
D’altra parte, tra le altre cose, esiste sul sito una sezione eventi, e li avrei dovuto trovare anche lo spostamento della “giornata ecologica”.
Non avere inserito li la notizia è un errore da parte dell’amministrazione comunale, e secondo il mio parere anche grave.
Poi il comune ha in facebook la sua la pagina ufficiale, che non può essere, a norma di legge considerata pagina istituzionale, ma semplicemente un corollario informativo utilizzato oggi, nello stesso modo, da tante amministrazioni comunali.
Neppure in tale pagina, usata dall’amministrazione molte volte come procacciatrice di consenso, vi è stata la comunicazione dello spostamento.
Risultato: solo chi si era iscritto a marzo poteva sapere quando si fosse tenuta la giornata ecologica essendo stato avvisato sicuramente tramite whatsapp o con, si presume, un passa parola, il resto della cittadinanza è rimasta all’oscuro.

Una seconda considerazione.
Se a marzo vi era  un certo numero di aderenti – gruppo whatsapp + altri – e la data dell’iniziativa viene spostata di un mese, in questo ulteriore tempo a disposizione verrà fatta nuova pubblicità dell’evento per avere un maggior numero di adesioni, o no?
Questo non è stato fatto, neppure con un volantino.

Quanto sopra potrà servire a chiarire, capire, meditare, ragionare, migliorare?
Non lo so, ma sicuramente è quanto ti dovevo in risposta al tuo post.

Sempre a tua disposizione.

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