Consiglio comunale giovedì 29 aprile 2021: Parliamone

Eccoci, anche se in grande ritardo, ma la registrazione del Consiglio Comunale è comparsa sul sito del comune e sul suo canale Youtube solamentLa dimenticanzae il 12 Maggio.

Da parte dell’Amministrazione comunale un grave evidente ritardo, forse una dimenticanza, che a nostro avviso va comunque stigmatizzata.

La registrazione la potete trovare qui o nel sito del comune.
I presenti qui.

Prima di addentraci nel commento di questo consiglio, che possiamo definire di routine, vorremmo fare una “divagazione” .

Un addio a Franco Battiato, scomparso il 18 maggio, ringraziandolo per la sua soave musica piena di mistici incontri tra occidente e oriente e di fluttuante ricerca tra sonorità inedite e parole uniche e inconsuete capaci di portarci in spazi “gravitazionali” impensabili.

Tra le tante sue incommensurabili canzoni quella,  per omaggiarlo, che vi invitiamo ad ascoltare é : “io avrò cura di te ( ascoltatela qui)

Di grande attualità in questo periodo di pandemia e in questa società egocentrica, dopo il bisogno di “cura” è immenso e dove quell'”essere speciale“, a cui è dedicata la canzone, può essere qualsiasi persona che ha bisogno di aiuto e amore o che l’aiuto e l’amore è in grado di darlo ad altri.

Io avrò cura di te” sono le note e le parole che accompagnano l’abbraccio di questi due giovani, un abbraccio intenso pieno di solidarietà, amore, aiuto e speranza, che ci commuove.Abbraccio-CeutaVeniamo al consiglio.

Come si è già detto consiglio di routine, senza grandi “balzi” o “sobbalzi”.
Due sole cose annotiamo.

La prima relativa alla domanda fatta dalla Consigliera Capuzzo con la quale chiedeva spiegazioni per un aumento di quascentomilai 100.000 euro inerenti le spese del personale e degli amministratori.
Beh, dalla risposta della De Zan non siamo riusciti a capire, e non capirete neppure voi, quanta di questa spesa in più sia dovuta a compensi del personale e quanta ai compensi degli amministratori (sindaco e assessori).
Si coglie una certa ritrosia a parlare di cifre.

Abbiamo capito che il sindaco può chiedere fino a 72 ore di permessi al mese alla azienda di cui è dipendente e che questa può chiedere il rimborso al comune.
Ma non sappiamo quanti soldi prende di indennità e quanto gli assessori.
Noi non siamo come quei populisti che gridano contro i politici perché vengono pagati troppo.
Noi siamo a favore di compensi “adeguati” per tutti coloro che si prendono l’impegno di occuparsi della cosa pubblica, a patto che lo facciano con dedizione e onestà.
Non gridiamo quindi allo scandalo di fronte a nessuna cifra.
Ma  alla domanda della Capuzzo sarebbe stato corretto che la De Zan rispondesse: il sindaco ci costa annualmente tanto e tanto ci costano gli assessori. Punto e a capo.
Questa si sarebbe potuta chiamare “trasparenza”, mentre, qualche minuto di parole per non dire niente, nessuna cifra, noi la chiamiamo reticenza.

Paura forse di essere giudicati dagli stessi che vengono aizzati contro i politici “romani”?

Veniamo all’ultimo punto del Consiglio: Ordine del giorno a sostegno dell’attuazione della linea ferroviaria di alta velocità Padova-Bologna

Siamo di fronte a una di quelle Mozioni o Ordini del Giorno fatte per marcare il territorio, per dire che anche Gaiarine c’è, e d’altra parte non può non esserci perché agli ordini di scuderia che Lega e Forza Italia, in quersto caso, impongono, bisogna per forza ubbidire: portare in consiglio e votare a favore.
Magari non capendo nulla di trasporto ferroviario. Ma così si deve fare.

Vi ricordate la mozione su Bibbiano? Quella con la richiesta di una commissione d’inchiesta?
Anche quella imposta, per fare la guerra al PD, al partito di Bibbiano.
Ora a Roma governano assieme e di BIbbiano non “frega” più niente a nessuno.

E purtroppo tocca a lui, sempre a lui, essendo il capogruppo di maggioranza, e cioè all’Assessore Gottardi, farsi carico di illustrare e leggere l’ordine del giorno, assumendo l’atteggiamento di chi sta facendo una cosa importantissima da cui dipenderà il futuro del paese.
Non è con l’alta velocità Padova-Bologna che si salverà il paese anzi.
Tant’è che, questa tratta,  non è prevista nel “PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA” (PNRR) come non è prevista nel Piano regionale dei trasporti che prevede invece per questa linea un potenziamento di alcuni tratti funzionale alla promozione del concetto di Alta capacità di rete, cioè una linea ferroviaria dotata di particolari meccanismi di controllo del traffico tali da permettere una superiore frequenza di passaggi rispetto a una linea convenzionale.

Ma si sa che cinque miliardi, tanto costerebbero i 123 km di questa tratta (circa 40 milioni al Km., la cifra più alta in europa per km.) fanno gola ai tanti “potentati economici”.

Quando si sentono pronunciare le parole “ambiente” e “sostenibilità” come nel caso di questo ordine del giorno, verrebbe quasi da ridere, se cancellassimo per un attimo i grandi e veri disastri ambientali, causati in Italia,  dalle grandi opere: Terzo valico, Tav, Pedemontana Veneta,solo per citarne alcune.

Bisognerebbe, per salvaguardare l’ambiente, ormai ragionare in modo diverso anche rispetto all’alta velocità, e cioè che l’Alta Velocità ferroviaria, non dovrebbe necessariamente essere un nuovo binario, con relativo consumo di suolo e milioni di euro a gogo, ma bensì un servizio ad alta velocità, dove su linee ad alta capacità possano transitare anche treni veloci, non necessariamente a 300 km orari.

Ma invece si invita a costruire altre nuove linee ad alta velocità quando, e pochi lo sanno, ci sono in Italia circa 7.500 km di binari inattivi, che pian piano vengono dismessi, togliendo alle popolazioni locali il servizio ferroviario, costringendole a viaggiare su gomma come d’altra parte viene fatto per le merci.

La giustizia sociale passa anche attraverso il diritto alla mobilità che deve essere accessibile a tutti, e non un privilegio di chi può permettersi di pagare il biglietto per il treno super veloce.
Purtroppo il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
 (PNRR) che destina 24,77 miliardi di investimenti alla rete ferroviaria, ne destina solo 3,34 alle linee locali, mentre ben 13,21 miliardi vanno all’Alta Velocità.

Gli altri SOLDI sono destinati alle connessioni diagonali ad «alta velocità» (1,58 miliardi), sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (2,97), rafforzamento dei nodi ferroviari (2,97), miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud (0,70).

Ecco quindi che invece di mantenere in funzione o ripristinare tratte necessarie, cercare di risolvere il problema dell’inquinamento delle città, potenziando e migliorando la mobilità anche ferroviaria in entrata ed in uscita per pendolari e merci, si fa un piano dove la gran parte dei soldi va all’Alta Velocità.
Per noi il piano andrebbe ribaltato, la maggioranza dei soldi alla rete locale e se proprio serve, qualche briciola all’Alta Velocità.
Con questo PNRR il governo Draghi si mostra per querllo che è: un insieme di forze politiche che pensano solo a se stesse e alle lobby che le sostengono.
Tant’è che Greenpeace, con un blitz, ha sostituito le targhe di alcuni ministeri.
Quello della “Transizione Ecologica” l’ha ribattezzato della “Finzione Ecologica“, e a ragione.

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Ma di tutto questo in consiglio non abbiamo sentito nulla, neppure da parte delle minoranze.
Anzi la minoranza (Lazzaro e Carrer) “coppia di fatto” della maggioranza ha votato a favore.
L’altra si è astenuta, e meno male, ma non per il contenuto dell’ordine del giorno, ma perché ha ritenuto la sua presentazione una azione strumentale.
Noi l’abbiamo capita così.

Ma davvero il Consiglio Comunale di Gaiarine è a favore di un opera, che provocherà qualche disastro ambientale?
Che costerà cinque miliardi di euro che qualcuno sta aspettando con golosa ingordigia?

Che non risolverà i problemi di trasporto locale, dato che l’Alta Velocità per essere competitiva ha bisogno di treni che viaggino almeno per cento km. senza fermarsi?
Che riduce il diritto alla mobilità?

Boh.

 

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