La Post-verità

La Post-verità definizione da Wikipedia:
“Il termine post-verità, traduzione dell’inglese post-truth, indica quella condizione secondo cui, in una discussione relativa a un fatto o una notizia, la verità viene considerata una questione di secondaria importanza.
Nella post-verità la notizia viene percepita e accettata come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi concreta della effettiva veridicità dei fatti raccontati: in una discussione caratterizzata da “post-verità”, i fatti oggettivi – chiaramente accertati – sono meno influenti nel formare l’opinione pubblica rispetto ad appelli ad emozioni e convinzioni personali”Fakenews7
Oramai anche il Consiglio Comunale di Gaiarine (18/02/2025), massimo organo istituzionale rappresentativo della collettività locale, è diventato un luogo in cui impera, non la verità, non i fatti, ma la post-verità.
Questo si è verificato durante la discussione del punto 3 all’ordine del giorno, riguardante il Progetto edilizio in deroga di Via San Liberale a Gaiarine.
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Il segretario comunale, dopo la fine di un battibecco tra l’assessore Segat e la capogruppo di minoranza De Zan, prende la parola per comunicare che in giornata è arrivata una mail riguardante il progetto in discussione.
Ripetutamente ricorda che gli atti del consiglio debbano ritenersi segreti fino a quando non vengano discussi.
Sottintendendo chiaramente, che i consiglieri, naturalmente quelli di minoranza, abbiano passato informazioni “segrete” all’autore della mail.
La minoranza viene colta di sorpresa, non reagisce, rimane in silenzio, non controbatte, non trova le argomentazione per contestare queste affermazioni.

Una sola voce si leva dal pubblico, la mia, invitando il segretario a leggere il contenuto di quella mail.
Lettura che naturalmente non avviene perché, nella formazione dell’opinione dei presenti, i fatti oggettivi devono, ad arte, essere meno influenti delle parole pronunciate, e quindi bisogna che rimanga in loro (i presenti) il senso di una manchevolezza operata dai consiglieri di minoranza.

Prima di esplicare i fatti vale la pena ricordare che il segretario comunale è pagato dall’intera comunità di Gaiarine, non solo da chi ha votato per la maggioranza, e che il suo compito è quello di essere super partes e non di parte.

Veniamo ai fatti.

  1. E’ vero che nella giornata del consiglio è una arrivata una mail al Sindaco, Capogruppo di minoranza e consiglieri.
    Questa la mail:” Il sottoscritto Giambattista Zaccariotto -professore di Progettazione Urbana e Architettura del paesaggio alla Scuola di Architettura e Design di Oslo (AHO) e Paola Vigano, professoressa di Teoria Urbana e Progettazione Urbana all’EPFL di Losanna e allo IUAV Venezia – coordinatori, pro bono, di uno studio urbanistico recente per il Comune di Gaiarine in collaborazione con l´Università IUAV di Venezia e promosso dal sindaco e amministrazione in carica – esprimono una forte preoccupazione in merito agli effetti che il progetto edilizio presentato dal sig. Cappellotto Mario per via San Liberale determinerà nel fragile contesto del centro antico di Gaiarine.
    Il progetto propone la demolizione di una serie di singoli edifici esistenti contigui, sostituiti da un grande edificio unitario e generico. Questo comporta la perdita di elementi specifici dell’edilizia minore veneta, che sono a fondamento della struttura e dell’immagine della via nel suo insieme, esito di un processo storico di lunga durata. L’intervento proposto stravolge l’assetto originario, rendendolo irriconoscibile e causando una grave alterazione del carattere di una delle sole tre vie che costituiscono il centro antico.
    Avallando la demolizione di una parte antica di via San Liberale e la sua sostituzione con un nuovo edificio generico, l’amministrazione non partecipa solo alla cancellazione materiale, ma anche a quella del valore storico e culturale, della memoria collettiva, di una parte del centro antico come bene comune.
    Per queste ragioni, Giambattista Zaccariotto e Paola Viganò sottoporranno il caso all’attenzione di importanti esponenti delle istituzioni venete.
    Distinti Saluti
    Giambattista Zaccariotto
    Associate Professor
    AHO Oslo School of Architecture and Design
    Institute of Urbanism and Landscape”
  1. Almeno dall’inizio di febbraio, ma non sappiamo se anche da prima (la “famigerata” mail è invece del 18 febbraio), sono stati esposti nell’agenzia immobiliare NORDEST di Gaiarine i prospetti relativi al permesso a costruire in deroga che potete vedere qui sotto. IMG-20250203-WA0000Molti cittadini di Gaiarine hanno quindi potuto “ammirare” per molti giorni questo progetto esposto nella vetrina della succitata agenzia immobiliare e naturalmente anche fotografarlo.
    Come d’altra parte ha fatto colui che scattata una foto l’ha inviata all’Arch. Zaccariotto, gaiarinese doc, anche se adesso vive e lavora all’estero.
    Sta scritto nella mail, ma è meglio ricordarlo, perché i fatti sono fatti e non chiacchiere, l’Arch. Zaccariotto ha coordinato, con
    l´Università IUAV di Venezia, uno studio gratuito del centro storico di Gaiarine, commissionato proprio dalla precedente amministrazione Zanchetta.
    Quindi i fatti dicono che sicuramente poche persone a Gaiarine   conoscono meglio di lui l’ambito del progetto in questione.
  1. Qualsiasi persona, anche la più sprovveduta, guardando i prospetti resi pubblici, perché presenti in una vetrina di una agenzia immobiliare, avrebbe capito che fine avrebbero fatto gli edifici presenti in via San Liberale se quel “obbrobio” di progetto fosse stato approvato.
    Se poi quella persona è un architetto e urbanista, non avrebbe sicuramente avuto bisogno di ulteriori informazioni per scrivere quello che ha scritto.
    Rileggetela la mail e vedrete che ho ragione.

Quindi quali siano le notizie segrete contenute nella mail nessuno lo sa.
Ma questo non è importante perché importante è far credere qualcosa che si vuole sia creduto.
Post-verità.

Ma non è che lo scopo ultimo e vero fosse quello di non far leggere alla minoranza la mail, contenente quella autorevole e definitiva bocciatura del progetto, e far si che il pubblico presente non ne venisse a conoscenza?
Se ne facciano una ragione: è sicuro che decine e decine di gaiarinesi quel progetto in cuor loro lo hanno già bocciato.
Capiscono la necessità di riqualificare quel pezzo di via San Liberale, ma sono altresì convinti che non sia con la costruzione di quel tipo di edificio che si migliorerà quella parte del centro storico, tra l’altro adiacente ad una villa veneta, di grande valore.

Vediamo qualche altro fatto e non chiacchiere.
Si, bisogna ammettere che è inusuale che arrivi da un cittadino una osservazione su un argomento poco prima che questo venga discusso in consiglio comunale.

Ma nel caso specifico l’Arch. Zaccariotto ha ritenuto, dopo interlocuzioni con il sindaco e il committente (queste le sue parole in un suo commento su facebook https://www.facebook.com/prosada1   relativo all’argomento “Ma la storia per averla conosciuta dall’interno, attraverso i fatti e le parole del sindaco e dell’ imprenditore, e’ tragica. “.),  che fosse necessario far sì che rimanesse agli atti del Comune una sua valutazione critica del progetto.
Si, è vero, questa osservazione è arrivata tardissimo e fuori tempo massimo.
Qualsiasi cittadino avrebbe potuto presentare osservazioni a questo progetto, nessuno però se ne accorto – solo un confinante -, tra novembre e dicembre 2024, come si evince dal sito del comune cliccando sul seguente link https://servizi.comune.gaiarine.tv.it/ServiziOnLine/AmministrazioneTrasparente/AmministrazioneTrasparente#Pianificazione_e_governo_del_territorio.
Per inciso viene da chiedersi: oltre alla pubblicazione all’albo pretorio quale ulteriore pubblicità è stata fatta per permettere ai cittadini di Gaiarine di venire a conoscenza del progetto ed eventualmente fare le loro osservazioni?

Ma passiamo oltre. Seguitemi nel ragionamento.
Se un qualsiasi cittadino, per fare delle osservazioni, poteva chiedere  la documentazione inerente il progetto in deroga e almeno uno l’ha fatto (un confinante), non avendo nessun vincolo di segretezza, di che notizie segrete passate dalle minoranza all’Arch. Zaccariotto parliamo?

Ma c’è di più.
E’ stata fatta una conferenza di Servizi?
Si. E’ stato detto in Consiglio Comunale.

Sono stati invitati i privati confinanti,ecc.?
Sicuramente si.
I privati confinanti hanno avuto la possibilità di accedere alla documentazione?

Per forza Si, se no come avrebbe potuto eventualmente difendere i loro interessi..
I privati confinanti hanno l’obbligo della segretezza?
NO.

Quindi quali siano le notizie segrete contenute nella mail nessuno lo sa.
Ma questo non è importante perché importante è far credere qualcosa che si vuole sia creduto.
Post-verità

Solo un ultima cosa.
E’ vero che l’osservazione dell’Arch. Zaccariotto, è arrivata fuori tempo massimo, ma è altrettanto vero che nel comune di Gaiarine, e ve lo dice uno che è stato in amministrazione nove anni, è prassi per le osservazioni arrivate in ritardo leggerle e valutarle. E’ capitato ancora che qualcuna (poche a dir la verità) siano state anche accettate.
Perché è così che lavora una Amministrazione corretta e trasparente e nel mio giudizio politico ritengo che questa non lo sia.

La verità, non la post-verità, è che, in questo caso, si è svilito completamente il ruolo del consiglio comunale.
Come sanno molti cittadini di Gaiarine e qui spero sia chiaramente spiegato, i prospetti del progetto in questione sono stati esposti nella vetrina dell’immobiliare NORDEST per vendere gli appartamenti almeno quindici giorni prima dell’approvazione in Consiglio Comunale.

Si è quindi esposto un progetto prima della sua approvazione.
CHIARO!!!!

Questo si, è un fatto inconfutabile e gravissimo, un fatto, a memoria, mai accaduto nel comune di Gaiarine.
In poche parole si è detto, alla moda del Marchese del Grillo: il progetto è questo e voi consiglieri non siete un c…o, dovete approvarlo così com’è e basta, senza battere ciglio.
E così è avvenuto.
Una amministrazione che si è mostrata succube di un privato nascondendosi dietro l’interesse pubblico.
Dal punto di vista politico penso che sia gravissimo sminuire fino a tal punto  la funzione del Consiglio Comunale,  mettendolo, nei fatti,  in balia di un qualsiasi “potere forte” e riducendo i consiglieri comunali a delle “belle” statuine.
Boh, forse questo è quello che vuole il Sindaco.
Ma è anche quello che vogliono i consiglieri?

Ai posteri l’ardua sentenza. 

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