Basta parlare di vincitori e vinti, parliamo di DEMOCRAZIA

NORBERTO BOBBIO A PROPOSITO DI DEMOCRAZIA SCRIVEVA:

“Quando parliamo di democrazia, non ci riferiamo soltanto a un insieme di istituzioni, ma indichiamo anche una generale concezione della vita. Nella democrazia siamo impegnati non soltanto come cittadini aventi certi diritti e certi doveri, ma anche come uomini che debbono ispirarsi a un certo modo di vivere e di comportarsi con se stessi e con gli altri.
Come regime politico la democrazia moderna è fondata sul riconoscimento e la garanzia della libertà sotto tre aspetti fondamentali: la libertà civile, la libertà politica e la libertà sociale. Per libertà civile s’intende la facoltà, attribuita ad ogni cittadino, di fare scelte personali senza ingerenza da parte dei pubblici poteri, in quei campi della vita spirituale ed economica, entro i quali si spiega, si esprime, si rafforza la personalità di ciascuno. Attraverso la libertà politica, che è il diritto di partecipare direttamente o indirettamente alla formazione delle leggi, viene riconosciuto al cittadino il potere di contribuire alle scelte politiche che determinano l’orientamento del governo, e di discutere e magari di modificare le scelte politiche fatte da altri, in modo che il potere politico perda il carattere odioso di oppressione dall’alto. Inoltre, oggi siamo convinti che libertà civile e libertà politica siano nomi vani qualora non vengano integrate dalla libertà sociale, che sola può dare al cittadino un potere effettivo e non solo astratto o formale, e gli consente di soddisfare i propri bisogni fondamentali e di sviluppare le proprie capacità naturali.
Queste tre libertà sono l’espressione di una compiuta concezione della vita e della storia, della più alta e umanamente più ricca concezione della vita e della storia che gli uomini abbiano creato nel corso dei secoli. Dietro la libertà civile c’è il riconoscimento dell’uomo come persona, e quindi il principio che società giusta è soltanto quella in cui il potere dello stato ha dei limiti ben stabiliti e invalicabili, e ogni abuso di potere può essere legittimamente, cioè con mezzi giuridici, respinto, e vi domina lo spirito del dialogo, il metodo della persuasione contro ogni forma di dogmatismo delle idee, di fanatismo, di oppressione spirituale, di violenza fisica e morale. Dietro la libertà politica c’è l’idea della fondamentale eguaglianza degli uomini di fronte al potere politico, il principio che dinanzi al compito di governare, essenziale per la sopravvivenza stessa e per lo sviluppo della società umana, non vi sono eletti e reprobi, governanti e governati per destinazione, potenti incontrollati e servi rassegnati, classi inferiori e classi superiori, ma tutti possono essere, a volta a volta, governanti o governati, e gli uni e gli altri si avvicendano secondo gli eventi, gli interessi, le ideologie. Infine, dietro la libertà sociale c’è il principio, tardi e faticosamente apparso, ma non più rifiutabile, che gli uomini contano, devono contare, non per quello che hanno, ma per quello che fanno, e il lavoro, non la proprietà, il contributo effettivo che ciascuno può dare secondo le proprie capacità allo sviluppo sociale, e non il possesso che ciascuno detiene senza merito o in misura non proporzionata al merito, costituisce la dignità civile dell’uomo in società.
Una democrazia ha bisogno, certo, di istituzioni adatte, ma non vive se queste istituzioni non sono alimentate da saldi principi. Là dove i principi che hanno ispirato le istituzioni perdono vigore negli animi, anche le istituzioni decadono, diventano, prima, vuoti scheletri, e rischiano poi al primo urto di finire in polvere. Se oggi c’è un problema della democrazia in Italia, è più un problema di principi che di istituzioni. A dieci anni dalla promulgazione della costituzione possiamo dire che le principali istituzioni per il funzionamento di uno stato democratico esistono. Ma possiamo dire con altrettanta sicurezza che i principi delle democrazia siano diventati parte viva del nostro costume? Non posso non esprime su questo punto qualche apprensione.
Il cammino della democrazia non è un cammino facile. Per questo bisogna essere continuamente vigilanti, non rassegnarsi al peggio, ma neppure abbandonarsi ad una tranquilla fiducia nelle sorti fatalmente progressive dell’umanità. ………. NOI SIAMO, DOBBIAMO ESSERE, DEMOCRATICI SEMPRE IN ALLARME.”
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Commentiamo i risultati

Le preferenze e gli eletti:

Eletti i primi 12

Eletti i primi 5


Il politico di maggior successo è quello che dice quel che pensano tutti più spesso e più forte degli altri.
Legge di Franklin D. Roosevelt

La politica è la sottile arte di prendere voti dai poveri e finanziamenti dai ricchi promettendo di proteggere gli uni dagli altri.
Assioma di Amenringer

Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola.
Adolf Hitler

L’abilità politica è l’abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l’anno prossimo.
E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto.
Winston Churchill
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Romeo Antoniolli sottoscrive il Patto Liventino 2009!

Pubblichiamo quello che è per noi un primo importante risultato in vista delle elezioni del 6 e 7 giugno prossimi ma anche dei successivi 5 anni di governo comunale; il documento firmato e sottoscritto dal candidato Romeo Antoniolli che con la propria firma si impegna e impegna la propria squadra di Impegno Comune – Genti Venete a far propri e perseguire i propositi contenuti nel Placito Liventino 2009, proposti dal nostro gruppo ForaxFora; attendiamo ora (e siamo agli sgoccioli, ormai) la risposta dell’altro candidato Loris Sonego e della sua lista Rinnovamento per Gaiarine, con la speranza che sappia trovare nel Placito l’ispirazione migliore per il bene dei suoi concittadini e della sua terra.

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E dopo aver vinto le elezioni, caro Sindaco, senza il personale che fai? … meglio pensarci prima che dopo … consigli …

Nel nuovo scenario in cui si trovano ad operare le Pubbliche Amministrazioni, si impone un approccio innovativo alla gestione delle risorse umane, il cui pilastro è la riscoperta della soggettività.
È in questa ottica che nel contesto lavorativo è necessario mirare al benessere inteso come positiva interfaccia tra il personale dipendente e gli organi politici.
“La cultura” del lavoro che va attuata è quella di valorizzazione e stimolo e non quella di diffidenza e controllo.
Una corretta percezione del clima all’interno del Municipio è indispensabile per migliorare la qualità del lavoro, per investire su relazioni interne più solide e capaci di produrre significati e valori condivisi, per conoscere ed agire sulla percezione delle persone che all’interno dell’Amministrazione vi operano quotidianamente, nella consapevolezza che si ottiene in ragione di ciò che si sa dare.
Investire nelle risorse umane è assolutamente strategico per migliorare il servizio reso ai cittadini.
Bisogna far acquisire la coscienza che il “saper essere” è presupposto per il “saper fare”.
Nel “Lavorare meglio” è celato un grande segreto: la disponibilità di tutti a mettersi in gioco e di collaborare con gli altri al fine di raggiungere un obiettivo comune.
Il personale del Comune, se viene seriamente motivato a progredire (anche economicamente), accetta la sfida di imparare qualcosa di nuovo. Sono necessari però un progetto ben strutturato, un programma e degli obiettivi definiti e condivisi, di cui tutti possano vedere i vantaggi.
Solo se coinvolti nelle attività di programmazione e gestione del servizio pubblico, i dipendenti diventano collaboratori, partecipi, secondo i rispettivi ruoli, di un processo.
Non pensiamo di abolire la divisione in settori, aree ecc.: la divisione delle competenze è necessaria così come la graduazione delle responsabilità.
Quello che non è più rimandabile é la messa in rete di tali competenze, in modo che tutti siano a conoscenza delle risorse a disposizione del Comune.
E’ tempo di superare il monito biblico “Non sappia la destra ciò che fa la sinistra”. Perché un’Amministrazione Pubblica sia in grado di comunicare alla pari con il cittadino (soggetto portatore di diritti/doveri) bisogna che essa sappia comunicare al suo interno.
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PLACITO LIVENTINO 2009

Noi del gruppo Foraxfora non stiamo fermi.. e dopo aver letto e valutato i programmi delle due liste e averli confrontati con il nostro Progetto (tutti pubblicati sul blog e qui, mentre il confronto lo potete vedere qui) abbiamo deciso di chiedere un impegno pubblico, forte, vincolante ai due candidati sindaci su questioni di rilevanza fondamentale per il nostro comune.. un impegno preso con noi e con tutti i cittadini di Albina, Calderano, Campomolino, Francenigo, Gaiarine; al di là e al di fuori dei programmi elettorali, un impegno vero, sincero, esemplare, cristallino, degno d’onore e di fiducia, un impegno… foraparfora!!!

Placito Liventino 2009
Pubblica assunzione di impegno dei candidati alla carica di Sindaco del Comune di Gaiarine,
promosso dal gruppo di cittadinanza attiva ForaxFora.


Premessa
La conoscenza e l’informazione ci permettono di scegliere il meglio per il bene di tutti. Di fronte alle sfide sociali, economiche e ambientali che oggi dobbiamo affrontare, la partecipazione democratica del maggior numero possibile di cittadine e cittadini e la condivisione delle scelte pubbliche, sono i presupposti necessari di uno sviluppo sostenibile, responsabile e realmente condiviso, per noi e le generazioni future.
In questo senso, i candidati alla carica di Sindaco del Comune di Gaiarine, su invito del gruppo di cittadinanza attiva foraxfora, si impegnano pubblicamente a promuovere e realizzare le politiche pubbliche di seguito indicate, nel corso del quinquennio amministrativo 2009-2014.

Trasparenza e partecipazione democratica
Mi impegno a garantire trasparenza delle decisioni pubbliche e a promuovere ogni forma di partecipazione democratica attiva dei cittadini.
Promuoverò:
• la revisione dello Statuto Comunale (inserendo l’attivazione del Difensore Civico, gli incontri consiliari con la formulazione diretta di quesiti da parte dei cittadini -question time-, i progetti promossi dai cittadini -bilancio partecipativo- per delegare sovranità diretta ai cittadini ma anche responsabilità nelle scelte) e dei Regolamenti Comunali;
• una gestione di bilancio trasparente e nell’interesse della comunità.

Cultura, scuola e società
Promuoverò azioni e progetti per:
• il sostegno alla capacità genitoriale (difendendo asili nido e scuole materne esistenti);
• lo sviluppo della persona attraverso la formazione;
• l’assistenza agli anziani e ai soggetti deboli (anche potenziando i servizi del centro diurno);
• l’istituzione del Consiglio comunale dei ragazzi e della Consulta giovanile;
• il potenziamento di tutti i servizi della Biblioteca comunale e l’estensione dell’orario di apertura al pubblico;
• l’integrazione e il dialogo sociale tra generazioni e identità culturali differenti, per garantire la sicurezza, orientando l’accoglienza degli immigrati all’integrazione sociale;
• il sostegno alla pratica sportiva, in particolare giovanile, adeguando le strutture esistenti.

Territorio
Mi impegno affinché il PAT (Piano di Assetto Territoriale) diventi lo strumento per progettare il territorio comunale come “parco sostenibile” a supporto dell’economia e della società.
Annullerò formalmente tutti i piani e gli accordi urbanistici, deliberati prima della definitiva approvazione del PAT, non compatibili per logica e coerenza, sostanziale e formale, con la visione del territorio come “parco sostenibile”;
Promuoverò azioni e progetti per:
• un sistema delle acque secondo un principio di multifunzionalità che integri elevate prestazioni idrologiche, ecologiche ed estetiche;
• un sistema di mobilità secondo principi di flessibilità, polivalenza e pertinenza rispetto all’assetto e al ruolo di altri sistemi che formano il supporto territoriale (strade, acque, edificato, suoli, strutture vegetali etc.) e che tuteli gli utenti più deboli;
• il progetto di circonvallazione da sottoporre a verifica e migliorare, comprendendo l’allargamento di Via Bruna;
• il recupero dell’edificato esistente, sia disperso nella campagna urbanizzata che concentrato all’interno dei centri antichi; la difesa e la valorizzazione sia degli assetti formali che del ruolo di spazio del commercio proprio dei centri antichi, integrando al suo interno attività commerciali e direzionali;
• l’integrazione tra il sistema degli spazi dell’acqua, della naturalità, agricoli e dell’abitare, in termini di multifunzionalità, fruibilità, ed alto valore estetico;
• l’istituzione di un gruppo interdisciplinare di supporto e valutazione (quality team) dei nuovi progetti.

Acqua, energia e rifiuti
Promuoverò azioni e progetti per:
• l’autosufficienza energetica, a partire dagli edifici pubblici, stimolando il risparmio, la produzione di energia da fonti rinnovabili e la piccola autoproduzione distribuita;
• la raccolta, il risparmio e il riutilizzo dell’acqua potabile quale bene pubblico da tutelare;
• la minor produzione di rifiuti e la raccolta differenziata porta a porta;
• avviare uno sportello informativo sui cicli dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti;

Agricoltura, commercio e industria
Promuoverò azioni e progetti per:
• la salvaguardia dei suoli agricoli e della loro fertilità;
• la riconversione della produzione agricola verso prodotti di alta qualità e tipici;
• l’agricoltura contadina finalizzata all’autoproduzione e la vendita diretta dei prodotti;
• filiere di produzione-consumo di prodotti (a km 0), preferibilmente da coltivazioni biologiche, nelle mense, nelle sagre, nei pubblici esercizi;
• filiere di produzione energetica da legno e rifiuti organici;

Abbiamo chiesto ai due candidati sindaci di suggellare questo impegno con la loro firma;
attendiamo con speranza la risposta positiva di entrambi..

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