+ di mille contatti in un mese!

Care lettrici e cari lettori,
non ci aspettavamo certo di essere così seguiti, questa è per noi una sorpresa. I vostri commenti sono precisi, informati e propositivi. E questa non è per niente una sorpresa: conosciamo la nostra gente, sappiamo che sa, segue, si informa e discute.
Continuate a seguirci, ma anche e soprattutto a partecipare attivamente, a farvi vive/i. Con noi o con chi preferite.
Siamo felici di questo inizio, grazie Mille!

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Caro Anonimo ti scrivo!

Uno dei nostri lettori ieri ha posto la questione della partecipazione alla vita istituzionale nei seguenti termini: «La domanda giusta a cui arrivare non è “entrare nel palazzo o no?”; più correttamente la domanda a mio avviso è “entrare nel palazzo a qualsiasi costo?”
Cioè,
il fine giustifica sempre i mezzi?
E il fine è davvero raggiungibile con mezzi che contraddicono la base concettuale del fine stesso?».
La nostra risposta è no!
Il fine non giustifica i mezzi. E raggiungere il fine con mezzi che lo contraddicono, concettualmente e sostanzialmente, è raggiungere un fine diverso (perché cambiato nel suo farsi dai mezzi impiegati).
Come sappiamo, è stato Machiavelli a dare avvio a quello che si chiama realismo politico (secondo il quale appunto il fine giustifica i mezzi). Possiamo ritenerci allora radicalmente antimachiavellici e affermare che
fine e mezzi devono essere coerenti.
Questa idea è un’ottimo punto di partenza. Se assunta come unico criterio guida rischia però di condurre a forme di partecipazione politica di testimonianza (della minoranza, del diverso, dell’escluso), importantissime certo, ma che non devono creare nuove forme di isolamento. Non è quello che intendiamo fare noi.
All’idea di
coerenza tra fine e mezzi uniamo la richiesta della massima partecipazione politica da parte delle/dei cittadine/i e un’idea di società aperta secondo la quale tutti gli attori sociali, considerati uguali tra loro, concorrono a orientare la vita e lo sviluppo della società. In una società aperta nessuno è depositario della verità ultima delle cose. In essa le decisioni nascono dall’accordo tra i vari soggetti. Per questo ha senso parlare liberamente e responsabilmente con tutta la cittadinanza che già adesso è attiva nella sfera pubblica, sia essa di destra, centro, sinistra o volutamente apolitica.
In più riteniamo che le nostre concittadine e i nostri concittadini possano partecipare direttamente alle formazione delle deliberazioni del Comune. Questo modo di intendere la vita politica di una comunità è patrimonio della nostra storia condivisa e della nostra cultura politica. Siamo convinti che la partecipazione attiva della cittadinanza sia la principale garanzia di coerenza tra fine e mezzi. Non per l’esercizio di una semplice funzione di controllo semi-passivo, ma per la reale condivisione degli obiettivi e l’attivazione individuale orientata al loro raggiungimento. Il realismo politico di Machiavelli prevede una visione elitaria del potere contro la quale ci battiamo.

Il nostro impegno non è solo di aprire le porte del municipio ma di farci entrare il maggior numero di persone possibile. In questo senso assegniamo un’importanza fondamentale alla comunicazione istituzionale. Ma restano imprescindibili le relazioni interpersonali e “l’immediata discussione locale”.

Per questo motivo rinnoviamo a voi tutti cari Anonimi l’invito a partecipare, nel modo che preferite, anche restando anonimi.

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Traffico, strade, auto: le caratteristiche della mobilit

L’auto è diventato il mezzo privilegiato per spostarsi

Ci si muove soprattutto in auto in quanto viene considerata più sicura e più veloce per ogni tipo di spostamento, anche se breve e anche se c’è bel tempo: l’autobus (quando c’è) è considerato lento e inaffidabile; la bicicletta rischiosa, faticosa e meno veloce; spostarsi a piedi è fuori del tempo (si cammina solo in montagna o sul tapis roulant della palestra)!

C’è un’alta incidentalità

La maggior parte degli incidenti stradali mortali o con feriti gravi, si verifica nelle zone urbane e tra le persone coinvolte ci sono spesso bambini e anziani.

Si è sviluppato un “egocentrismo del ruolo”

Riconosciamo solo i nostri diritti e i nostri bisogni e siamo poco rispettosi dei diritti e dei bisogni degli altri utenti della strada: in auto ci infastidisce fermarci agli attraversamenti pedonali, ci mettono apprensione biciclette e scoote che ci affiancano o chiedono spazio, ci innervosisce l’autobus che sosta alle fermate e non possiamo sorpassare, ci irritano gli altri automobilisti che secondo noi non sanno guidare. Quando siamo in bicicletta inveiamo contro gli autisti che ci sfiorano e guidano come se i ciclisti non ci fossero; a piedi ci stanchiamo ad aspettare invano che ci lascino attraversare sulle strisce pedonali.

La città è un intreccio di percorsi

A parte sporadiche zone pedonali, la città viene vissuta come un insieme di tragitti sperimentati e collaudati per raggiungere le diverse destinazioni e da effettuare nel più breve tempo possibile. La città come luogo da vivere nel quale trascorrere del tempo all’aperto per passeggiare, incontrare e salutare, ma anche fare acquisti o divertirsi, sta svanendo. La città viene usata per essere percorsa invece di essere vissuta.

Vale il rispetto personalizzato del codice stradale

Abbiamo delle convinzioni personali, o più semplicemente delle scuse che motivano la nostra personalizzazione o il non rispetto delle regole del codice e ci fanno diffidare in ogni caso degli agenti della polizia municipale come se fossero lì solo per tenderci tranelli e intascare denaro.

Presenza di pregiudizi e luoghi comuni

“Donne al volante.. pericolo costante”, “guardati dagli uomini che guidano col cappello”, i veneziani non sanno guidare” … sono alcuni detti che non fanno solo sorridere ma dimostrano sentimenti ostili verso le diversità degli utenti della strada e ci servono a giustificare l’”incapacità” degli altri e la propria irreprensibile condotta automobilistica.


http://www.altroconsumo.it/inquinamento-atmosferico/traffico-e-inquinamento-s18811/ambiente-p12100.htm

http://www.viviconstile.org/approfondimento.php?apid=11

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Traffico, strade, auto: le caratteristiche della mobilit

L’auto è diventato il mezzo privilegiato per spostarsi

Ci si muove soprattutto in auto in quanto viene considerata più sicura e più veloce per ogni tipo di spostamento, anche se breve e anche se c’è bel tempo: l’autobus (quando c’è) è considerato lento e inaffidabile; la bicicletta rischiosa, faticosa e meno veloce; spostarsi a piedi è fuori del tempo (si cammina solo in montagna o sul tapis roulant della palestra)!

C’è un’alta incidentalità

La maggior parte degli incidenti stradali mortali o con feriti gravi, si verifica nelle zone urbane e tra le persone coinvolte ci sono spesso bambini e anziani.

Si è sviluppato un “egocentrismo del ruolo”

Riconosciamo solo i nostri diritti e i nostri bisogni e siamo poco rispettosi dei diritti e dei bisogni degli altri utenti della strada: in auto ci infastidisce fermarci agli attraversamenti pedonali, ci mettono apprensione biciclette e scoote che ci affiancano o chiedono spazio, ci innervosisce l’autobus che sosta alle fermate e non possiamo sorpassare, ci irritano gli altri automobilisti che secondo noi non sanno guidare. Quando siamo in bicicletta inveiamo contro gli autisti che ci sfiorano e guidano come se i ciclisti non ci fossero; a piedi ci stanchiamo ad aspettare invano che ci lascino attraversare sulle strisce pedonali.

La città è un intreccio di percorsi

A parte sporadiche zone pedonali, la città viene vissuta come un insieme di tragitti sperimentati e collaudati per raggiungere le diverse destinazioni e da effettuare nel più breve tempo possibile. La città come luogo da vivere nel quale trascorrere del tempo all’aperto per passeggiare, incontrare e salutare, ma anche fare acquisti o divertirsi, sta svanendo. La città viene usata per essere percorsa invece di essere vissuta.

Vale il rispetto personalizzato del codice stradale

Abbiamo delle convinzioni personali, o più semplicemente delle scuse che motivano la nostra personalizzazione o il non rispetto delle regole del codice e ci fanno diffidare in ogni caso degli agenti della polizia municipale come se fossero lì solo per tenderci tranelli e intascare denaro.

Presenza di pregiudizi e luoghi comuni

“Donne al volante.. pericolo costante”, “guardati dagli uomini che guidano col cappello”, i veneziani non sanno guidare” … sono alcuni detti che non fanno solo sorridere ma dimostrano sentimenti ostili verso le diversità degli utenti della strada e ci servono a giustificare l’”incapacità” degli altri e la propria irreprensibile condotta automobilistica.


http://www.altroconsumo.it/inquinamento-atmosferico/traffico-e-inquinamento-s18811/ambiente-p12100.htm

http://www.viviconstile.org/approfondimento.php?apid=11

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appunti e spunti per socialit

  • Fare degli ex cinema di Gaiarine e Francenigo due auditorium presso i quali la popolazione possa riunirsi per eventi culturali come concerti, rappresentazioni teatrali, ma anche per dibattiti pubblici e consigli comunali itineranti. In particolare, l’ex cinema di Francenigo potrebbe essere utilizzato anche come Centro di aggregazione giovanile, dove realizzare anche una sala prove musicale.
  • Coinvolgere gli anziani in attività ricreative e socialmente utili, valorizzandone costantemente l’esperienza di vita in favore della collettività.
  • Contributo economico, inferiore alle rette degli istituti, a quelle famiglie che volontariamente preferiscano tenere in casa la persona bisognosa d’assistenza (in questo caso gli anziani); sostenere la permanenza degli anziani non-autosufficienti al proprio domicilio offrendo alle famiglie una rete di servizi complementari quali potenziamento servizio pasti a domicilio, ricovero temporaneo di “sollievo” alle famiglie.
  • Interventi di sostegno di carattere economico per le famiglie che assumano compiti di cura di disabili fisici, psichici e sensoriali.
  • Favorire l’integrazione e la partecipazione alla vita della comunità ai numerosi immigrati comunitari ed extracomunitari sul nostro territorio con progetti per la creazione di punti di incontro, corsi di apprendimento della lingua italiana per adulti, progetti di scambio culturale, opportunità per il tempo libero e per il culto spirituale, creazione di un apposito sportello e potenziamento dell’intervento dei mediatori culturali presso gli uffici pubblici.
  • Favorire la nascita di una “consulta giovanile” formata da giovani che, a partire dalle realtà esistenti, sia capace di aggregare nuovi soggetti al fine di sviluppare anche in autonomia una serie di iniziative gestite direttamente dai giovani e per i giovani e che partecipi fattivamente, con progetti e proposte, alla gestione della cosa pubblica.
  • Promuovere il Consiglio Comunale dei ragazzi, momento importante per avvicinare le giovani generazioni al mondo della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica.
  • Potenziare l’attività del tempo integrato presso le scuole primarie, attivandolo secondo modalità diverse, anche presso le Secondarie, visto che la decurtazione oraria ha colpito entrambi gli ordini di scuola.
  • Mensa: sensibilizzazione e introduzione di prodotti provenienti dalle coltivazioni biologiche.
  • Contenimento delle tariffe per i servizi quali mensa e trasporto scolastico.
  • Contributo economico alle donne che non usufruiscono dei trattamenti di maternità
  • Attività di sostegno per i nuclei familiari in reale difficoltà ed incentivazione alla natalità con supporti alle famiglie.
  • Supporti alla formazione alla “vita quotidiana” della famiglia, attraverso corsi, sportelli e centri di sostegno alle responsabilità genitoriali.
  • Fare ritornare la biblioteca comunale, ormai surrogato di un spazio di aggregazione mancante, luogo di scambio culturale, continuando a promuovere la lettura attraverso operazioni mirate alle diverse fasce d’età, (nati per leggere, incontri con lo scrittore, letture d’autore, anche nelle varie piazze e parchi del comune) riproponendo orari d’apertura serali e affidandola a personale competente
  • Accesso a Internet a banda larga per tutti i cittadini!
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appunti e spunti per socialit

  • Fare degli ex cinema di Gaiarine e Francenigo due auditorium presso i quali la popolazione possa riunirsi per eventi culturali come concerti, rappresentazioni teatrali, ma anche per dibattiti pubblici e consigli comunali itineranti. In particolare, l’ex cinema di Francenigo potrebbe essere utilizzato anche come Centro di aggregazione giovanile, dove realizzare anche una sala prove musicale.
  • Coinvolgere gli anziani in attività ricreative e socialmente utili, valorizzandone costantemente l’esperienza di vita in favore della collettività.
  • Contributo economico, inferiore alle rette degli istituti, a quelle famiglie che volontariamente preferiscano tenere in casa la persona bisognosa d’assistenza (in questo caso gli anziani); sostenere la permanenza degli anziani non-autosufficienti al proprio domicilio offrendo alle famiglie una rete di servizi complementari quali potenziamento servizio pasti a domicilio, ricovero temporaneo di “sollievo” alle famiglie.
  • Interventi di sostegno di carattere economico per le famiglie che assumano compiti di cura di disabili fisici, psichici e sensoriali.
  • Favorire l’integrazione e la partecipazione alla vita della comunità ai numerosi immigrati comunitari ed extracomunitari sul nostro territorio con progetti per la creazione di punti di incontro, corsi di apprendimento della lingua italiana per adulti, progetti di scambio culturale, opportunità per il tempo libero e per il culto spirituale, creazione di un apposito sportello e potenziamento dell’intervento dei mediatori culturali presso gli uffici pubblici.
  • Favorire la nascita di una “consulta giovanile” formata da giovani che, a partire dalle realtà esistenti, sia capace di aggregare nuovi soggetti al fine di sviluppare anche in autonomia una serie di iniziative gestite direttamente dai giovani e per i giovani e che partecipi fattivamente, con progetti e proposte, alla gestione della cosa pubblica.
  • Promuovere il Consiglio Comunale dei ragazzi, momento importante per avvicinare le giovani generazioni al mondo della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica.
  • Potenziare l’attività del tempo integrato presso le scuole primarie, attivandolo secondo modalità diverse, anche presso le Secondarie, visto che la decurtazione oraria ha colpito entrambi gli ordini di scuola.
  • Mensa: sensibilizzazione e introduzione di prodotti provenienti dalle coltivazioni biologiche.
  • Contenimento delle tariffe per i servizi quali mensa e trasporto scolastico.
  • Contributo economico alle donne che non usufruiscono dei trattamenti di maternità
  • Attività di sostegno per i nuclei familiari in reale difficoltà ed incentivazione alla natalità con supporti alle famiglie.
  • Supporti alla formazione alla “vita quotidiana” della famiglia, attraverso corsi, sportelli e centri di sostegno alle responsabilità genitoriali.
  • Fare ritornare la biblioteca comunale, ormai surrogato di un spazio di aggregazione mancante, luogo di scambio culturale, continuando a promuovere la lettura attraverso operazioni mirate alle diverse fasce d’età, (nati per leggere, incontri con lo scrittore, letture d’autore, anche nelle varie piazze e parchi del comune) riproponendo orari d’apertura serali e affidandola a personale competente
  • Accesso a Internet a banda larga per tutti i cittadini!
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