che non significa il castigo per chi ride è la morte come vorrebbero i tristi che si prendono troppo sul serio, ma correggere i (mal)costumi deridendoli !
Archivio dell'autore: Roberto Feletto
1 aprile 2009 – 1 aprile 2010
Semo a.. post! (16)
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Cristianisti e atei devoti
Cristianismo indica nella pubblicistica politica italiana la posizione di alcuni intellettuali che ritengono indispensabile per la salvaguardia dei principi politici di libertà e democrazia della civiltà occidentale la tutela della tradizione cristiana, a prescindere dalla propria eventuale fede cristiana. Per riferirsi a quei membri di questa corrente politico-ideologica che, benché atei, tendono a difendere le idee e le posizioni della Chiesa cattolica, si fa spesso uso in ambito giornalistico del termine ateo devoto, un ossimoro ironico utilizzato da Eugenio Scalfari.
Cristianisti e atei devoti sostengono la necessità di una riaffermazione dei valori cristiani come fondamento dell’Occidente in uno scenario di espansione dell’Islam. Da notare che a differenza dei cattolici che sostengono posizioni politiche vicine al conservatorismo, queste personalità spesso non nascondono di essere personalmente su posizioni agnostiche o atee rispetto alla problematica religiosa. I sostenitori dell’importanza del cristianesimo come radice della civiltà occidentale ritengono che l’eventuale declino dei valori cristiani porterà immancabilmente anche alla scomparsa del modello culturale europeo e occidentale basato sulla democrazia e la libertà.
da Wikipedia
« So che il mio, in questa sede e in questo contesto, è un difficile compito. Cattolico, tradizionalista, uomo d’ordine e di forte senso dello Stato, potrei forse ancora dirmi “di destra”. Da anni non mi considero né mi autoqualifico più in tal modo: ma vedo che così continuano a etichettarmi; confesso che la cosa mi secca un po’, tuttavia lascio correre. Ma la mia tensione verso la giustizia sociale e il mio convinto europeismo m’impediscono di provar la minima simpatia per una destra che ormai ha scelto quasi all’unanimità il liberismo e l’atlantismo più sfrenati e che sovente ostenta anche un filocattolicesimo peloso, strumentale, palesando di ritener la Chiesa cattolica solo un baluardo dell’ordine costituito (l’“ordine” di lorsignori) e del benpensantismo conformista. »
Franco Cardini, storico e saggista
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Semo a.. post! (14)
IV GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA Rallentare quando possiamo Correre quando dobbiamo
L’Arte del Vivere con Lentezza è un’organizzazione di volontariato che si occupa di comunicazione sociale per il benessere delle persone a livello mondiale, senza dimenticare l’ambiente e il sostegno concreto a piccole realtà dei paesi meno avvantaggiati.
In un mondo sempre più votato alla velocità e alla complessità, rallentare a livello individuale è dunque il primo passo per poter vivere meglio, superare le difficoltà, vincere la paura dell’incertezza, trovare soluzioni e recuperare la fiducia nel futuro, anche in momenti di grave crisi economica come quelli che stiamo vivendo.
Il prossimo miracolo economico e sociale sarà frutto di mille piccole azioni di mille piccole persone che si moltiplicheranno all’infinito. La nostra mission è incoraggiare la fiducia nel futuro e sostenere l’impegno di ogni singola persona nella costruzione di un tessuto sociale in accordo con le diverse esigenze e latitudini.
“Voi conoscete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo”. (Alexander Langer, + 3 luglio 1995)
I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita
- Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
- Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
- Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita (questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore)
- Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara…
- Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer… se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
- Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall’altra parte della città
- Non riempire l’agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
- Non correte per forza a fare la spesa, senz’altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
- Anche se potrebbe costare un po’ di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
- Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
- La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
- Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
- Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
- Smettiamo di continuare a ripetere:”non ho tempo”. Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.
… e i 7 comandalenti in cucina
- Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate… crediamoci!
- La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un’ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
- E’ scientificamente provato che l’acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
- Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto … anche l’udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).
- Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
- Evitiamo il “due in uno”! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
- Non precipitiamoci … il cinema, la lavastoviglie, l’ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano