Da dove arriva l’aria che respiriamo tutti i giorni?
Anche secondo la rilevazione dell’ARPAV (azienda regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto) del 2004 le due direttrici di vento che interessano Gaiarine sono Ovest Nord Ovest (ONO) ed Est Sud Est (ESE). Come ben sapevano i nostri nonni, queste direttrici individuano le due principali dinamiche atmosferiche che interessano la nostra zona: una ci porta le perturbazioni atlantiche che arrivano dai monti (ONO), l’altra sospinge le fredde perturbazioni balcaniche (ESE), che specie nei mesi invernali ci fanno letteralmente gelare (sempre meno a dire la verità).
È ovvio: condividiamo l’aria dell’intero pianeta, anche se non ci pensiamo mai.
Ma gli agenti inquinanti che siamo costretti a respirare, con conseguenze gravi per la nostra salute, sono prodotti, o almeno rilasciati, qui da noi.
Come? Principalmente come rilasci in atmosfera di scarti delle attività produttive (fumi), scarichi del traffico stradale, emissioni domestiche (riscaldamento), polveri sollevate dai veicoli o dai lavori a cielo aperto.
I centri abitati di Francenigo e Gaiarine (e i concittadini che vi abitano) devono sopportare in questi giorni un notevole aumento del traffico veicolare pesante, a seguito della chiusura del casello autostradale di Godega di Sant’Urbano.
Questa situazione genera in noi tutti/e forte preoccupazione. E i disagi sono immediati:
- il rumore è assordante per tutta la giornata e non si riesce a dormire, dal momento che il traffico pesante comincia alle 5 del mattino (il lunedì anche alle 3-4!);
- non si possono aprire le finestre di casa;
- la sicurezza di pedoni e ciclisti è seriamente compromessa;
- soprattutto aumentano gli agenti inquinanti dispersi nell’aria (polveri e gas di scarico)!
Provate a osservare la foto di questo post, scattata qualche giorno fa (cliccatela per ingrandirla). Si tratta di uno dei punti critici del percorso comunale della strada provinciale 44: la curva di Via Roma, di fronte al Municipio. Vi fidereste a passare in bicicletta tra il camion rosso e il marciapiede? Avete idea di che cosa siete costretti a respirare?
Riflettiamo: nel 2006 l’ARPAV, a seguito delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria (svoltesi nel 2004 e 2006 prima dell’apertura del casello di Godega – scaricate QUI la relazione) sosteneva che “al fine della caratterizzazione dell’area comunale di Gaiarine per il parametro PM10, in seguito all’applicazione della suddetta metodologia di calcolo, risulta che il Comune si trova in Zona A per il parametro PM10 per il rischio di superamento sia del Valore Limite su 24 ore che del Valore Limite Annuale.” Traducendo in parole povere quello che viene affermato in modo inutilmente astruso (e quindi oscuro), nel nostro Comune le polveri sottili vanno oltre i limiti di legge.
A questo punto ci pare come minimo ragionevole che l’Amministrazione comunale si attivi per valutare i rischi che la popolazione sta correndo. sia in termini di sicurezza personale, sia per quel che riguarda la salute di noi tutte/i.
Questo concorrerebbe forse a rassicurare i/le cittadini/e. Si potrebbe per prima cosa attivare una nuova campagna di monitoraggio della qualità dell’aria. E un conteggio dei veicoli che attraversano i centri abitati.
Queste due semplici iniziative potrebbero rivelarsi un ottimo supporto alla posizione di forte critica assunta pubblicamente dal nostro sindaco nei confronti della chiusura del casello di Godega. Chiusura vissuta come evidente esempio della egoistica sindrome NIMBY (dall’inglese not in my backyard, ovvero non nel giardino di casa mia).
Pare invece che in questi giorni l’Amministrazione rivolga a noi cittadini/e la preghiera di pazientare. Si parla di una possibile riapertura del casello di Godega in tempi brevi (15 giorni), ma soprattutto del fatto che per la fine dell’anno (o l’inizio del 2010) è previsto il completamento dell’A28, mentre nei primi mesi del 2010 dovrebbero cominciare i lavori della circonvallazione di Gaiarine (a proposito della quale avremo modo di parlare più avanti).
Insomma nei prossimi 4-5 mesi dovremo assorbire pazientemente gas di scarico e polveri sottili, per non dire della impossibilità di vivere nei nostri paesi senza il timore di essere coinvolti in un incidente stradale. Avete notato la velocità, sempre oltre i limiti, dei veicoli pesanti che percorrono Via Terraglio e Via Cappellari? Davvero non sono possibili altre iniziative, come un maggior controllo stradale?
Non possiamo decidere dove andare a prendere l’aria che respiriamo. Possiamo decidere in che modo mantenerla più pulita possibile. Qui da noi.
Speriamo non si abusi della nostra pazienza.
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