27 Marzo 2010 è l’Ora della Terra


Il 27 marzo dalle 20.30 aderisci all’evento globale del WWF – L’ora della Terra.

In tutto il pianeta si spengono le luci per un’ora.

Monumenti, palazzi, negozi, appartamenti. Comunità, scuole, singole case.
Un appuntamento planetario che quest’anno ha un significato ancora più forte: è il nostro modo per dire ai potenti che dopo il deludente vertice di Copenhagen noi non molliamo.

Continuiamo a chiedere un accordo globale sul clima efficace e vero.

Se vivi su questo pianeta, non puoi mancare. Clicca qui

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Cristianisti e atei devoti

Cristianismo indica nella pubblicistica politica italiana la posizione di alcuni intellettuali che ritengono indispensabile per la salvaguardia dei principi politici di libertà e democrazia della civiltà occidentale la tutela della tradizione cristiana, a prescindere dalla propria eventuale fede cristiana. Per riferirsi a quei membri di questa corrente politico-ideologica che, benché atei, tendono a difendere le idee e le posizioni della Chiesa cattolica, si fa spesso uso in ambito giornalistico del termine ateo devoto, un ossimoro ironico utilizzato da Eugenio Scalfari.
Cristianisti e atei devoti sostengono la necessità di una riaffermazione dei valori cristiani come fondamento dell’Occidente in uno scenario di espansione dell’Islam. Da notare che a differenza dei cattolici che sostengono posizioni politiche vicine al conservatorismo, queste personalità spesso non nascondono di essere personalmente su posizioni agnostiche o atee rispetto alla problematica religiosa. I sostenitori dell’importanza del cristianesimo come radice della civiltà occidentale ritengono che l’eventuale declino dei valori cristiani porterà immancabilmente anche alla scomparsa del modello culturale europeo e occidentale basato sulla democrazia e la libertà.
da Wikipedia

« So che il mio, in questa sede e in questo contesto, è un difficile compito. Cattolico, tradizionalista, uomo d’ordine e di forte senso dello Stato, potrei forse ancora dirmi “di destra”. Da anni non mi considero né mi autoqualifico più in tal modo: ma vedo che così continuano a etichettarmi; confesso che la cosa mi secca un po’, tuttavia lascio correre. Ma la mia tensione verso la giustizia sociale e il mio convinto europeismo m’impediscono di provar la minima simpatia per una destra che ormai ha scelto quasi all’unanimità il liberismo e l’atlantismo più sfrenati e che sovente ostenta anche un filocattolicesimo peloso, strumentale, palesando di ritener la Chiesa cattolica solo un baluardo dell’ordine costituito (l’“ordine” di lorsignori) e del benpensantismo conformista. »
Franco Cardini, storico e saggista
.

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Quién sabe? Che tradotto…

… significa: chi lo sa? Chi lo sa che cosa sta facendo il nostro Sindaco (e con lui tutti gli amministratori del Comune) che, mesi or sono, aveva rassicurato la cittadinanza affermando che nella primavera di quest’anno i pesanti problemi del traffico nei nostri centri urbani sarebbero stati risolti?

Ecco, domani è il 21 marzo, comincia la primavera e, volendo essere “costruttivi”, ci piacerebbe elencare i successi della nostra Amministrazione, ma o siamo particolarmente disattenti o è tutto in alto mare (o per aria, scegliete voi).
Facciamo un breve elenco delle richieste (dei cittadini) e delle rassicurazioni (degli amministratori) disattese:
- non sono stati effettuati controlli sulla qualità dell’aria;
- il lavori della circonvallazione di Gaiarine sono fermi;
- il casello di Godega (Pianzano) dell’autostrada A28 non è stato riaperto, né è stata ultimata la bretella che lo deve unire alla strada statale 13 “Pontebbana” (presupposto necessario alla riapertura del casello, secondo le sentenze della giustizia amministrativa);
- il termine di consegna dei lavori di completamento dell’autostrada A28, previsto in aprile, potrebbe un ulteriore slittamento per problemi legati al “pagamento da parte della committenza per l’avanzamento delle opere” (vedi articolo del Gazzettino di Treviso di ieri).
Quindi, se la mente non ci inganna (e vorremmo davvero sperare che così fosse), il gran attivismo del Sindaco Sonego non ha sortito effetto.
Ma vogliamo essere costruttivi e, considerando che la primavera dura tre mesi, chiediamo al nostro Sindaco (e con lui gli altri amministratori del nostro Comune) di dare prova di ragionevolezza e di trasparenza nei confronti dei suoi concittadini, nei nostri confronti. Chiediamo che l’Amministrazione Comunale di Gaiarine informi la cittadinanza, in maniera puntuale e precisa, secondo i propri doveri istituzionali, su:
- l’attuale stato di avanzamento dei lavori della circonvallazione di Gaiarine;
- l’attuale stato di avanzamento dei lavori della bretella di collegamento tra il casello autostradale di Godega (Pianzano) e la strada statale “Pontebbana”;
- l’attuale stato di avanzamento dei lavori di completamento dell’Autostrada A28 Conegliano-Portogruaro (nonché sui tempi previsti di inaugurazione).
Chiediamo inoltre che siano avviati i controlli sulla qualità dell’aria sulle principali strade del Comune.
Per finire vorremmo aggiungere una piccola richiesta che riguarda lo stile amministrativo. Chiediamo che il nostro Sindaco (e con lui gli altri amministratori) smetta di fare dichiarazioni e promesse che non hanno alcun seguito reale, frutto della (loro) necessità di chiudere positivamente un incontro o una riunione pubblica. Abbiamo avuto più volte l’impressione della totale mancanza di reale interesse per le questioni discusse, nonostante le rassicurazioni e le promesse. A dichiarazioni e promesse fatte a diversi soggetti non sono seguiti i fatti. Non siamo gli unici che se ne sono accorti. La (non) gestione della questione del traffico è solo il caso più evidente. Chiediamo che venga ristabilito il rispetto tra amministrati e amministratori, attraverso il mantenimento della parola data.
Chiediamo troppo?
.
Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

IV GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA Rallentare quando possiamo Correre quando dobbiamo

L’Arte del Vivere con Lentezza è un’organizzazione di volontariato che si occupa di comunicazione sociale per il benessere delle persone a livello mondiale, senza dimenticare l’ambiente e il sostegno concreto a piccole realtà dei paesi meno avvantaggiati.
In un mondo sempre più votato alla velocità e alla complessità, rallentare a livello individuale è dunque il primo passo per poter vivere meglio, superare le difficoltà, vincere la paura dell’incertezza, trovare soluzioni e recuperare la fiducia nel futuro, anche in momenti di grave crisi economica come quelli che stiamo vivendo.
Il prossimo miracolo economico e sociale sarà frutto di mille piccole azioni di mille piccole persone che si moltiplicheranno all’infinito. La nostra mission è incoraggiare la fiducia nel futuro e sostenere l’impegno di ogni singola persona nella costruzione di un tessuto sociale in accordo con le diverse esigenze e latitudini.

“Voi conoscete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo”. (Alexander Langer, + 3 luglio 1995)

I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

  1. Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
  2. Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
  3. Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita (questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore)
  4. Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara…
  5. Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer… se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
  6. Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall’altra parte della città
  7. Non riempire l’agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
  8. Non correte per forza a fare la spesa, senz’altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
  9. Anche se potrebbe costare un po’ di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
  10. Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
  11. La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
  12. Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
  13. Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
  14. Smettiamo di continuare a ripetere:”non ho tempo”. Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.


… e i 7 comandalenti in cucina

  1. Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate… crediamoci!
  2. La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un’ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
  3. E’ scientificamente provato che l’acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
  4. Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto … anche l’udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).
  5. Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
  6. Evitiamo il “due in uno”! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
  7. Non precipitiamoci … il cinema, la lavastoviglie, l’ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano
Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF