Un piccolo monumento, una grande questione

La domanda sorge spontanea: su quanti monumenti commemorativi troviamo impressi i nomi degli sponsor che hanno contribuito alla loro costruzione? Verrebbe da dire nessuno. Attenzione però: esiste sempre una lista (più o meno formale) che elenca i nomi dei sottoscrittori e le somme da loro versate per la costruzione o il restauro di un monumento. Nel caso del nuovo monumento ai Trevisani nel mondo di Gaiarine questa lista si trova impressa, in forma di ringraziamento, sul retro del monumento stesso. Un fatto questo che ha suscitato la perplessità in diversi concittadini/e. A dare voce a questa perplessità è stato proprio un emigrante tuttora residente all’estero, il signor Silvano Zaccariotto. Il 30 luglio scorso ha inviato una lettera al presidente della sezione comunale dei Trevisani nel mondo, al sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali.
Ecco il testo della lettera.

“Sono Silvano Zaccariotto emigrante dal lontano settembre 1961 salvo una parentesi di due anni per adempiere il servizio militare. Ero nei primi dieci soci nel 1977 quando à stata fondata la Trevisani nel mondo sezione di Sydney e da diversi anni faccio parte del comitato della Trevisani sezione Ticino – Campione con incarico di tesoriere. Ho sempre lodato le squisite iniziative di privati, di giunte municipali, o di vari comitati che per onorare l’emigrazione hanno optato per la costruzione di monumenti, lapidi ricordo, ecc., nella terra natia di tanta gente che per necessità o altro hanno scelto una vita piena di incognite, incomprensioni, sacrifici, duro lavoro e nostalgia. Negli ultimi anni anche nella nostra “Marca” sono molti i Paesi che hanno voluto dotarsi di “segni” di testimonianza come questi pregni di suggestione e del ricordo dei suoi tanti figli che più non torneranno. Altri invece sono ritornati ed è anche a loro che va la gratitudine per qualcuna di queste iniziative. Spero che questi ideali abbiano mosso inizialmente i fautori del monumento ai Trevisani nel Mondo recentemente costruito in luogo pubblico a Gaiarine. Sul suo aspetto estetico non mi pronuncio anche se trovo l’dea del globo appropriata ma il leggere i nomi degli sponsor scolpiti nel marmo a caratteri cubitali mi ha fatto letteralmente sobbalzare! Magari la Loro intenzione originale di collaborare alla realizzazione del monumento era genuina e nobile, ma “il risultato” così fatto lascia intendere fini non altrettanto nobili ed apprezzabili. A dirlo chiaramente è la prima volta che questo accade nella Marca. In tempi più onorevoli del nostro passato di provincia Veneta cose come questa non sarebbero accadute. Pertanto, come figlio della terra Gaiarinense che tanto ama alla quale però difficilmente ritornerà stabilmente, MI DISSOCIO completamente dalla realtà che quel monumento vuole rappresentare, e spero che come me siano tanti altri. Cari concittadini, ritornate ad essere più sensibili, più umili. Gli emigranti sono gli ATTORI PROTAGONISTI e non le COMPARSE e pertanto meritano più rispetto. Mi permetto infine di suggerire un’iscrizione a mio avviso appropriata da apporre sul monumento-testimonio:“DEDICATO AI TREVISANI NEL MONDO DI IERI, DI OGGI E DI DOMANI. I cittadini riconoscenti”.
Distinti saluti.”

Fino a qualche giorno fa il signor Zaccariotto non ha ricevuto risposta. Ma proprio ieri il Gazzettino si è interessato della questione e ha interpellato in merito il nostro sindaco. Ecco le dichiarazioni riportate dal giornale di ieri.

«Una lettera scandalosa e vergognosa» il sindaco Loris Sonego commenta così lo scritto di Zaccariotto. «Si tratta di una persona che ho visto una volta a Gaiarine, che non ama il suo comune e che si permette di criticare quanto noi concittadini abbiamo fatto. Si tratta di un’opera importante, realizzata in marmo e ferro con delle fondamenta profonde». Sonego lancia un invito: «Se tira fuori i soldi lui allora tolgo i nomi degli sponsor. Si tratta di una targhetta apposta per ringraziare chi ha contribuito a realizzare il sogno degli emigranti di Gaiarine. Poter avere un monumento per ricordare le persone emigrate dal nostro comune, che facevano fatica ad arrivare a fine mese e che ricorda duri anni di lavoro all’estero. È un sogno che finalmente siamo riusciti a realizzare grazie al contributo economico e al lavoro di alcune persone. La targa le ringrazia. Questa è una lettera triste e deprimente, scritta da chi non ha fatto nulla per il suo paese e che adesso critica. Non merita nemmeno risposta».

Si tratta di una risposta che a nostro parere lascia esterrefatti. Prima di tutto sorprende lo schiaffo che il sindaco assesta a un emigrante proprio alla vigilia dell’inaugurazione del monumento agli emigranti! Si tratta di una reazione scomposta che palesa la mancanza della necessaria sensibilità istituzionale. Come si permette poi il nostro sindaco di negare l’amore per la propria terra di una persona che da essa si è dovuto, dolorosamente, staccare? Particolarmente priva di senso è l’accusa di non aver fatto niente per il proprio paese. Ogni emigrante fa parte di una rete relazionale che ha mantenuto i contatti con la madrepatria e ha permesso, grazie al sistema delle rimesse, l’arricchimento economico e lo sviluppo materiale della nostra terra. Con i soldi degli emigranti si sono costruite case e fabbriche, creando posti di lavoro qui da noi! La questione sollevata dalla lettera di Zaccariotto è sostanziale. Imprimere i nomi dei benefattori sul monumento li trasforma immediatamente in sponsor. La centralità che le scritte degli sponsor assumono per posizione e dimensione rispetto all’intitolazione agli emigranti modificano il senso dell’oggetto. Si tratta di un piccolo ma significativo cambiamento culturale, le cui conseguenze non devono essere sottovalutate. Il monumento, da mezzo di memoria collettiva, condivisa e inclusiva si trasforma in mezzo di memoria oggettuale, parziale, esclusiva e mercificata a cui si può avere accesso solo attraverso il denaro. Da monumento a strumento pubblicitario. In questo senso vanno intese le parole del sindaco quando afferma: «Se tira fuori i soldi lui allora tolgo i nomi degli sponsor».

Il signor Zaccariotto loda l’iniziativa, ma, con la sua lettera civile e pacata si dissocia dalla ambiguità nella quale si e’ concretizzata e invita a riflettere sulla questione.

Non siamo contrari all’iniziativa dell’Amministrazione ma il risultato lascia perplessi. Forse, in mancanza dei fondi necessari, sarebbe stato più corretto ricorrere a una sottoscrizione pubblica.
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La tranquilla passeggiata delle mamme “antitraffico”

Stamattina dalle 8 alle 9 le mamme “antitraffico” hanno messo in atto una bella e pacifica forma di protesta. Le manifestanti, circa una cinquantina, si sono ritrovate in centro a Gaiarine, accompagnate dai figli e da numerosi commercianti, per attraversare ripetutamente Via Roma, rallentando così il traffico pesante che a quell’ora invade gli abitati del Comune. Va subito detto che gli stessi automobilisti e camionisti si sono resi conto del carattere positivo della dimostrazione, infatti non ci sono state casi di insofferenza.

La mobilitazione spontanea delle mamme sta dando voce al disagio di moltissime/i cittadine/i che chiedono interventi rapidi per il recupero della vivibilità del centro e la salvaguardia della salute di tutti. Le richieste di chi ha manifestato si rivolgono principalmente alla massima autorità sanitaria del Comune, ovvero il nostro sindaco Loris Sonego, il quale anche attraverso gli organi di stampa invita i suoi elettori a pazientare (vedi articolo sulla Tribuna di Treviso di oggi). L’obiettivo della manifestazione è principalmente quello di mantenere viva l’attenzione sui gravi problemi generati dal traffico. Non si tratta quindi di attendere solo la realizzazione delle opere che dovrebbero deviare sensibilmente i flussi di traffico dai centri abitati del nostro Comune (completamento della A28 e circonvallazione di Gaiarine), ma di dare rapidamente avvio a tutte le azioni che porteranno al risanamento dell’ambiente urbano e dell’aria che respiriamo. È idea condivisa che l’iniziativa spetti in primis al nostro sindaco.

PS: le nostre pacifiche e determinate mamme “antitraffico” stanno già attirando l’attenzione degli organi di stampa. Infatti oltre alla prima pagina della Tribuna e l’articolo del Gazzettino, notizia della mobilitazione spontanea è stata data nell’apertura del giornale di Radiopadova e nel telegiornale di Antenna 3.
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A Scuola di Politica, ad Asolo dall’8 ottobre al 12 novembre 2009

Rilanciamo, dal sito www.asolo.it, la notizia sulla terza edizione dell’interessante ciclo di conferenze di formazione politica che inizia domani. Nel caso ci organizzassimo per partecipare, ne daremo notizia sul blog.

A Scuola di Politica
Come sempre, per il loro carattere divulgativo, gli incontri si propongono come una sorta di corso di formazione e apprendimento aperto a tutti.Quest’anno i relatori, docenti, giornalisti ed esperti di varia formazione, tra cui Eugenio Benetazzo, opinionista televisivo ed esperto di finanza internazionale e risparmio economico, e Maurizio Pallante, presidente del Movimento per la Decrescita Felice, interverranno sui seguenti temi: crisi, modelli di consumo, territorio, sviluppo e attualità politica ed economica. Ricordiamo che l’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca Comunale, in collaborazione con la Casa S. Dorotea e l’Assessorato alla Cultura della Città di Asolo.

PROGRAMMA CONFERENZE

Giovedì 8 Ottobre 2009 Teatro Duse ore 20.30
Una crisi economica prima che politica.
lo scenario economico che ci attende.
Relatore: Eugenio Benetazzo, opinionista televisivo, esperto di finanza internazionale e risparmio bancario

Giovedì 22 Ottobre 2009 Casa S. Dorotea ore 20.30
Dopo la grande trasformazione.
la politica tra decisione e consenso.
Relatore: Paolo Feltrin, politologo e professore di Scienza dell’Amministrazione all’Università di Trieste

Giovedì 29 Ottobre 2009 Casa S. Dorotea ore 20.30
La qualità della nostra democrazia.
Relatore: Marco Almagisti, docente di Scienza della Politica all’Università di Padova

Giovedì 5 Novembre 2009 Casa S. Dorotea ore 20.30
Il federalismo: un pensiero politico per governare la complessità.
Relatore: Giorgio Anselmi, segretario nazionale del MFE, Movimento Federalista Europeo

Giovedì 12 Novembre 2009 Teatro Duse ore 20.30
La felicità sostenibile.
Crisi, consumi, benessere.
Relatore: Maurizio Pallante, presidente del MDF, Movimento per la Decrescita Felice

Le conferenze di apertura (8 ottobre) e chiusura (12 novembre) si terranno presso il Teatro Duse. Le conferenze del 22, 29 ottobre e 5 novembre si svolgeranno presso la Casa Santa Dorotea di Asolo alle ore 20.30.Eventuali variazioni di sede saranno comunicate sul presente sito e sul sito www.asolo.it
La partecipazione alle conferenze è libera e gratuita e non comporta alcun obbligo di iscrizione e/o prenotazione.
Info: Biblioteca Comunale di Asolo, tel. 0423.951317 – biblio@asolo.it – www.asolo.it
Con il patrocinio di: Auser-Università Popolare dell’Asolano, CTP-Centro Territoriale Permanente Educazione Adulti di Asolo, Confartigianato Asolo e Progetto Giovani e di Comunità Asolo.

Riparte anche la Scuola di formazione all’impegno caritativo e sociale della Diocesi di Vittorio Veneto (maggiori informazioni QUI). Di particolare interesse i “Cantieri” di Fontanelle che quest’anno tratteranno la gestione dell’ente locale.

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Gaia va col Piedibus!

Esiste nel nostro Comune una bella esperienza che coniuga i principi della cittadinanza attiva e i benefici (prima di tutto per la salute) della mobilità lenta: è il Piedibus!

Che cos’è il Piedibus?

“Il Piedibus è il modo più sano, sicuro, divertente ed ecologico per andare e tornare da scuola. Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da più adulti, gli “autisti” davanti e i “controllori” che chiudono la fila.

Il Piedibus, come un vero autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate” predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato.

Il Piedibus viaggia col sole e con la pioggia e ciascuno indossa un gilet rifrangente oppure un poncho per la pioggia. Lungo il percorso i bambini chiacchierano con i loro amici, conoscono i loro paesani, imparano l’educazione stradale e si guadagnano un po’ di indipendenza.”

A Francenigo il Piedibus è entrato in funzione nel 2007, aderendo da subito al progetto territoriale della ULSS 7 del Veneto. A Gaiarine l’esperienza è iniziata nel 2008.
Gli adulti partecipanti sono familiari e non, che considerano questa iniziativa positiva per tutta la comunità e si mettono a disposizione con la convinzione di contribuire al miglioramento della qualità della vita del paese. Ed è già percepibile la diminuzione del numero di automobili che intasano quotidianamente i piazzali antistanti le scuole primarie.

Il piedibus è reso possibile dalla buona collaborazione tra cittadini (riuniti in uno specifico comitato), Comune (che predispone le strutture necessarie) e ULSS (che coordina e finanzia il progetto, attingendo a finanziamenti europei).

Il piedibus è una soluzione concreta che, dal basso, affronta i problemi creati dal traffico veicolare, troppo spesso (ed erroneamente) considerati insormontabili. Ma soprattutto costituisce una irrinunciabile esperienza educativa, che permette ai nostri figli di crescere senza dipendere troppo dall’automobile.

L’iniziativa può crescere ed è aperta alla partecipazione di tutte/i le/gli interessati.

Prendete anche voi il Piedibus!

Questo post è stato scritto con la collaborazione di Omar Foltran del Comitato Piedibus di Francenigo.

[1] V. www.piedibus.it

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Quando la responsabilit

Quest’anno mio figlio tornando a scuola (3ª media) ha trovato una novità: cancelli chiusi fino a 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Tutti gli studenti; anzi no, non quelli che arrivano col pulmino, loro possono entrare; ah, entrano anche quelli che hanno grossi problemi, giustificati e motivati; e gli altri? Aspettano fuori dal cancello!
E quindi anche nelle scuole del comune di Gaiarine è arrivato il burosauro monolitico della Responsabilità, quella che fissa e assegna punti e virgole, quella che dice chi deve fare cosa, come lo deve fare e fin dove deve e può arrivare perchè proprio in quel punto (non un po’ prima ma nemmeno un po’ dopo) finisce perchè inizia l’altro (e viceversa).. Da un significato positivo (la consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze) per cui la responsabilità rende cosciente ogni persona siamo passati alla Responsabilità regolamentata e normata..
Il Comprensivo di Gaiarine, fino all’anno scorso eccezione felice grazie ad una grande cooperazione tra genitori, personale Ata, docenti e la disponibilità del precedente dirigente scolastico, da quest’anno si adegua alla consuetudine consolidata di tutte le scuole del circondario adottando pedissequamente il Provvedimento Ministeriale, la Direttiva, il Regolamento..
Per cui l’entrata dei ragazzi e dei bambini nelle pertinenze di ciascun plesso scolastico (sia Gaiarine sia Francenigo) è permesso solo 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, fatte salve le eccezioni degli scolari pulminizzati e/o giustificati, previo accordo economico/assicurativo tra personale Ata e amministrazione. Gli scolari che per qualsiasi altro motivo arrivano con mezzi propri (accompagnati dai genitori, oppure a piedi e in bicicletta, studenti questi ultimi che andrebbero premiati per aver scelto l’autonomia e la responsabilità, quella vera) dovranno sostare fuori dai cancelli..
e la custodia di questi? competenza dell’amministrazione comunale che sta valutando nonni/vigile e ripari antipioggia..

Quando non si fa nulla, ci si crede responsabili di tutto. (Jean-Paul Sartre)
La libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono. (George Bernard Shaw)

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La nostra aria e il nostro (?) traffico

Da dove arriva l’aria che respiriamo tutti i giorni?

Anche secondo la rilevazione dell’ARPAV (azienda regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto) del 2004 le due direttrici di vento che interessano Gaiarine sono Ovest Nord Ovest (ONO) ed Est Sud Est (ESE). Come ben sapevano i nostri nonni, queste direttrici individuano le due principali dinamiche atmosferiche che interessano la nostra zona: una ci porta le perturbazioni atlantiche che arrivano dai monti (ONO), l’altra sospinge le fredde perturbazioni balcaniche (ESE), che specie nei mesi invernali ci fanno letteralmente gelare (sempre meno a dire la verità).

È ovvio: condividiamo l’aria dell’intero pianeta, anche se non ci pensiamo mai.

Ma gli agenti inquinanti che siamo costretti a respirare, con conseguenze gravi per la nostra salute, sono prodotti, o almeno rilasciati, qui da noi.

Come? Principalmente come rilasci in atmosfera di scarti delle attività produttive (fumi), scarichi del traffico stradale, emissioni domestiche (riscaldamento), polveri sollevate dai veicoli o dai lavori a cielo aperto.

I centri abitati di Francenigo e Gaiarine (e i concittadini che vi abitano) devono sopportare in questi giorni un notevole aumento del traffico veicolare pesante, a seguito della chiusura del casello autostradale di Godega di Sant’Urbano.

Questa situazione genera in noi tutti/e forte preoccupazione. E i disagi sono immediati:

  • il rumore è assordante per tutta la giornata e non si riesce a dormire, dal momento che il traffico pesante comincia alle 5 del mattino (il lunedì anche alle 3-4!);
  • non si possono aprire le finestre di casa;
  • la sicurezza di pedoni e ciclisti è seriamente compromessa;
  • soprattutto aumentano gli agenti inquinanti dispersi nell’aria (polveri e gas di scarico)!

Provate a osservare la foto di questo post, scattata qualche giorno fa (cliccatela per ingrandirla). Si tratta di uno dei punti critici del percorso comunale della strada provinciale 44: la curva di Via Roma, di fronte al Municipio. Vi fidereste a passare in bicicletta tra il camion rosso e il marciapiede? Avete idea di che cosa siete costretti a respirare?

Riflettiamo: nel 2006 l’ARPAV, a seguito delle campagne di monitoraggio della qualità dell’aria (svoltesi nel 2004 e 2006 prima dell’apertura del casello di Godega – scaricate QUI la relazione) sosteneva che “al fine della caratterizzazione dell’area comunale di Gaiarine per il parametro PM10, in seguito all’applicazione della suddetta metodologia di calcolo, risulta che il Comune si trova in Zona A per il parametro PM10 per il rischio di superamento sia del Valore Limite su 24 ore che del Valore Limite Annuale.” Traducendo in parole povere quello che viene affermato in modo inutilmente astruso (e quindi oscuro), nel nostro Comune le polveri sottili vanno oltre i limiti di legge.

A questo punto ci pare come minimo ragionevole che l’Amministrazione comunale si attivi per valutare i rischi che la popolazione sta correndo. sia in termini di sicurezza personale, sia per quel che riguarda la salute di noi tutte/i.

Questo concorrerebbe forse a rassicurare i/le cittadini/e. Si potrebbe per prima cosa attivare una nuova campagna di monitoraggio della qualità dell’aria. E un conteggio dei veicoli che attraversano i centri abitati.

Queste due semplici iniziative potrebbero rivelarsi un ottimo supporto alla posizione di forte critica assunta pubblicamente dal nostro sindaco nei confronti della chiusura del casello di Godega. Chiusura vissuta come evidente esempio della egoistica sindrome NIMBY (dall’inglese not in my backyard, ovvero non nel giardino di casa mia).

Pare invece che in questi giorni l’Amministrazione rivolga a noi cittadini/e la preghiera di pazientare. Si parla di una possibile riapertura del casello di Godega in tempi brevi (15 giorni), ma soprattutto del fatto che per la fine dell’anno (o l’inizio del 2010) è previsto il completamento dell’A28, mentre nei primi mesi del 2010 dovrebbero cominciare i lavori della circonvallazione di Gaiarine (a proposito della quale avremo modo di parlare più avanti).

Insomma nei prossimi 4-5 mesi dovremo assorbire pazientemente gas di scarico e polveri sottili, per non dire della impossibilità di vivere nei nostri paesi senza il timore di essere coinvolti in un incidente stradale. Avete notato la velocità, sempre oltre i limiti, dei veicoli pesanti che percorrono Via Terraglio e Via Cappellari? Davvero non sono possibili altre iniziative, come un maggior controllo stradale?

Non possiamo decidere dove andare a prendere l’aria che respiriamo. Possiamo decidere in che modo mantenerla più pulita possibile. Qui da noi.

Speriamo non si abusi della nostra pazienza.

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Serve l’iscrizione al ruolo?


Sabato scorso la Tribuna ha pubblicato un articolo sulle nostre vignette, ecco il testo:

“Gaiarine, il gruppo «Fora x Fora» all’attacco

Una bollicina col tricolore

Vignetta contro il sindaco

GAIARINE. Il gruppo «fora x fora» va all’attacco dell’amministrazione comunale nel suo blog e a Gaiarine scoppia il caso delle vignette satiriche nei confronti del sindaco Loris Sonego e del consigliere Angelo Busetto. «Correggere i malcostumi deridendoli» è l’intento espresso dal gruppo politico. In questi giorni sulle pagine del sito è comparso un fumetto con una faccia contornata da fascia tricolore: «Il bilancio partecipativo? Noi

l’abbiamo sempre fatto. I cittadini partecipano alle elezioni e ci votano e noi facciamo il bilancio. Questi sono fatti, non parole»: questa la «nuvoletta» che prende di mira il primo cittadino, disegnato come la bollicina dell’Acqua Lete, con fascia tricolore. «Invece di fare vignette dovrebbero essere più collaborativi – commenta il sindaco Loris Sonego – alla nascita avevano portato delle idee prepositive, ora stanno svolgendo un ruolo politico che non gli spetta, all’interno vi sono anche vecchie conoscenze dell’amministrazione». Ma preso di mira è pure l’ex assessore all’ambiente e attuale consigliere Angelo Busetto, con una finta inserzione pubblicitaria: «Cercasi assessorato ambiente attività produttive per consigliere di Gaiarine già candidato tuttora vacante – questa un’altra vignetta comparsa nel blog «fora x fora» — garantita quinquennale esperienza». Si ironizza sull’esclusione di Busetto nell’attuale giunta, che il gruppo d’opposizione ipotizza possa tornare al suo posto d’assessore. (di.b.)”

La Tribuna, Sabato 19.09.2009

Il virgolettato che riporta le parole del sindaco circa il nostro ruolo è quantomeno sorprendente (per questo ci auguriamo un’imprecisione del giornalista).

Ma per non cadere in insulse polemiche, sottoponiamo al sindaco (e ai nostri lettori che avranno il piacere di partecipare) un semplice quiz di cultura politica. Chi ha pronunciato le frasi che seguono?

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”

e

“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.”

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