Depuratore di Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un piccolo reportage sul fantomatico depuratore comunale costruito ormai nello scorso millennio e tuttora inutilizzato e abbandonato..

   le foto si commentano da sole..

ma il video seguente, che mostra acqua sgorgare con evidente pressione da un pozzetto della presumibile rete della fognatura “nera”,
suscita qualche domanda preoccupata e sollecita risposte pertinenti:

 
Se il depuratore serve una fognatura nera, allora l’acqua che sgorga e finisce nel suolo, dovrebbe essere uno scarico a cielo aperto.
E sarebbe grave.
Non ci risulta tuttavia che scarichi civili e/o industriali siano stati autorizzati allo scarico. Questo da un lato ci conforta perchè sarebbe scongiurato il pericolo di inquinamento. ma dall’altro ci preoccupa.
Da dove arriva tutta quell’acqua?
Non è che la fognatura, che dovrebbe essere a tenuta stagna, è piena di infiltrazioni di acqua di falda? Come potrà funzionare correttamente un depuratore di fognature nere se gli arriva così tanta acqua di falda?
E allora:
i 4 comuni del Consorzio Fognature (Gaiarine, Orsago, Godega e Codognè) hanno completato il passaggio della gestione dell’impianto al Consorzio Piave come previsto 4 anni fa dal programma elettorale dell’attuale giunta di Gaiarine?
è consapevole il Consorzio Piave del pessimo affare concluso acquisendo la gestione di un impianto nelle condizioni sopra illustrate?
a chi spettava il collaudo della rete consortile?
è stato fatto questo collaudo prima della cessione?
oppure il MegaloSindaco ha trovato per tempo altri responsabili per le future prevedibili disfunzioni e ulteriori ritardi?
 
Condivi
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Consiglio Comunale del 01/03/2013: cronaca


Un altro consiglio di vera democrazia: dibattito intenso, chiarimenti, delucidazioni, spiegazioni, planimetrie, diapositive, filmati, un vero concentrato di trasparenza.

Non c’è bisogno di Grillo: il comune di Gaiarine è l’unico in Italia dove tutto è fatto alla luce del sole, o per meglio dire (finché non arriverà l’orario legale) all’imbrunire.

 Invece no, non è così e lo sapete benissimo ma non vi interessa affatto.

Si tratta infatti dell’ennesimo consiglio “spot” 18.33-18.54 ovvero 21 minuti netti: il Sindaco che illustra i punti all’ordine del giorno con poche frettolose parole, alcuni interventi del Consigliere Antoniolli, e poi … basta .. anche troppo.
Si comincia: appello (vedi qui)
Il sindaco informa che tramite fax il consigliere Rosada ha comunicato che, a causa dell’orario di convocazione, non sarà presente in Consiglio. Altro fax da parte del consigliere Marco Poles per il quale impegni di lavoro improrogabili ne rendono impossibile la presenza.
Il consigliere Scandolo è assente non a causa dell’orario di convocazione ma per l’influenza.
Sarà vero?
Del dottor” (Mashif) non si sa nulla. Boh, dove sarà? Assente per protesta oppure no?
E se del consigliere Giorgio Fantuz si viene a sapere che è all’estero, di Silvano Peruch (assente anche lui) non abbiamo capito se sia giustificato o abbia ritenuto inutile interrompere la pennichella pomeridiana solo per proseguirla in Consiglio Comunale.
Sindaco: « 1° primo punto all’ordine del giorno».
Alt. Fermi tutti. Il consigliere Antoniolli lo interrompe facendo presente che mancano, tranne lui, tutti i consiglieri di minoranza e questo a causa dell’orario di convocazione e chiede al Sindaco se esiste, come gli hanno riferito (chi?, quando?, come?), una legge che stabilisce che i consigli comunali debbano essere convocati al di fuori dell’orario di lavoro.
Il Sindaco risponde « Avete già fatto un’interrogazione sull’argomento .. l’orario è consono … non c’è nessuna legge”
In sequenza: tre affermazioni e due bugie.
Oh eccolo… entra il Consigliere Mashif.
1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012 (dal n. 23 al n. 30)
Si vota:
astenuti Consigliere Antoniolli, Mashif, Modanese in quanto assenti al precedente consiglio.
2) PIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED IL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DI DUE MAGAZZINI – DITTA PESSOTTO NILDO E SONEGO RITA: APPROVAZIONE;
Il Sindaco illustra: «trattasi di una ristrutturazione, in via dei Sarcinelli, che darà luogo a due negozi al piano terra e due appartamenti al piano superiore senza ampliamento della volumetria… viene rifatto, a carico dei proprietari, il marciapiede lungo la via … gli standard verranno monetizzati.»
Mentre parla apre una planimetria e la rivolge verso il pubblico per far vedere nel dettaglio il progetto dell’intervento; premura lodevole nelle intenzioni ma del tutto plateale quanto inutile, visto che, sprovvisti di binocolo o altro strumento analogo, da una decina di metri sia assolutamente impossibile non solo leggere ma perlomeno distinguere alcunchè.
Il “dottor” Mashif fa presente che aveva richiesto agli uffici la documentazione relativa a questo piano di recupero, ma naturalmente non ha ricevuto nulla.
Stupore impassibile del Sindaco che manco si scusa, probabilmente chiedendosi «ma che cosa se ne faceva “il dottor” delle planimetrie… chissà?»
Il Consigliere Antoniolli interviene facendo presente che i cittadini non sono trattati tutti allo stesso modo poiché «alcuni cittadini devono pagare immediatamente la “monetizzazione degli standard”, mentre ad altri, in alternativa al pagare tutto e subito, viene concesso di “fare le opere” e di farle ad intervento quasi ultimato e poi, come tutto questo non bastasse, concedendo loro anche qualche proroga…. Perché questo trattamento diverso?»
Nessuna risposta dal Sindaco tra il distratto e l’insofferente.
Si vota:
12 favorevoli, all’unanimità.
3) PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA Z.T.O. B39 – EX CONSORZIO AGRARIO: APPROVAZIONE;
Il Sindaco illustra: «trattasi dell’intervento sull’area dell’ex consorzio agrario … un intervento importante (una curiosità: andate a rileggervi le precedenti cronache o se avete l’infausta occasione di presenziare un intervento del MegaloSindaco prestate attenzione a quante volte e in quali circostanze utilizzi l’aggettivo importante) per la superficie che occupa 10.000 mq. e per la volumetria 16.000 mc. … l’edificazione sarà quasi esclusivamente residenziale, solo una piccola parte sarà destinata al commercio .. saranno edifici a tre piani … e in fondo all’area ci saranno delle villette a schiera .. gli oneri di urbanizzazione vengono tramutati in opere .. dovrà essere fatto l’allargamento della via…»
Anche qui planimetria rivolta verso il pubblico con medesimo significativo risultato.
Interviene il consigliere Antoniolli «Nel centro di Francenigo c’è l’edificio Jesse non terminato e così le opere previste, parcheggio, ecc. che sono tra l’altro al sevizio dei cittadini e necessarie non sono ancora state fatte, per di più gli si è dato anche una proroga (due anni? tre anni!)».
Il Sindaco risponde «stanno terminando».
Consigliere Antoniolli «non è vero.. e comunque è uno schifo… pieno di rifiuti.. che intralcia anche il defluire delle acque, come è accaduto con l’ultima piena .. i cittadini, la domenica mattina quando vanno a messa vedono questo schifo in centro al paese .. è anche una questione di decoro»
Sindaco «sono gli stessi cittadini che hanno visto per trent’anni la fabbrica con le “pantegane”»
Commenta il “dottor” Mashif, forte e chiaro (non è nel suo stile) «non è la stessa cosa”
Sindaco «votiamo»
NO… perché? … perché NO.
Interviene il consigliere Antoniolli «mi chiedo se le prescrizioni del tipo fare i parcheggi con superfici non impermeabilizzate, come è sacrosanto che sia dopo tutta la cementificazione che abbiamo fatto in questi anni, devono essere rispettate oppure no? Perché so che nel comune qualcuno le ha rispettate ma altri no»
Sindaco «…stiamo parlando di questo piano, se il consigliere è al corrente di un abuso lo denunci».
Consigliere Antoniolli «.. diciamo che il Sindaco si prende carico di verificare se sono state rispettate..”
Sindaco «non so di cosa si parli».
Consigliere Antoniolli «del parcheggio Jesse dove non sono state rispettate le prescrizioni: impermeabilizzazione e pensiline».
Sindaco preso dalla fregola «votiamo»
NO… perché? perché NO.
Interviene il “dottor” Mashif «ma mi chiedo… per informazione.. è forse stato spostato il corso del fosso .. (dove? ci si interroga) il corso del fosso alle scuole elementari …»
Sindaco «no, è tutto regolare»
Finalmente…
si vota: 12 favorevoli, all’unanimità.
4) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. APPROVAZIONE.
Il Sindaco relaziona: «Andiamo ad approvare un regolamento dei controlli interni predisposto dall’Associazione dei comuni e già adottato da vari comuni»
Stop.
Non dice che per essere in regola con la legge questo regolamento doveva essere approvato entro il 10 di gennaio e che per i comuni in ritardo viene avviata dal prefetto una procedura che può portare allo scioglimento del Consiglio Comunale se tale regolamento non viene approvato entro i sessanta giorni successivi, cioè entro il 10 marzo.
Ma che bravi. Approvato nove giorni prima dell’ultima scadenza.
Interviene il consigliere Antoniolli «questo regolamento è una cosa ridicola… il controllato diventa controllore… abbiamo visto come funzionano i controlli interni.. basta vedere lo sforamento del patto di stabilità… si è fatto finta di controllare … anche la cosa pubblica deve essere gestita in modo trasparente»
Ha ragione il consigliere Antoniolli: davvero una cosa ridicola questa legge che obbliga i comuni a dotarsi di un “regolamento per i Controlli Interni”.

Soprattutto a causa della battaglia fatta a suo tempo dalla Lega sono stati negli ultimi 20 anni tolti man mano quasi tutti gli organi di controllo: per tutti il Coreco e il declassamento delle funzioni di controllo del Segretario Comunale che da funzionario dello Stato con responsabilità e potere di controllare l’amministrazione comunale, è diventato, nel tempo (la Lega non voleva la presenza dello Stato nelle comunità locali) il cortigiano del Sindaco, essendo nominato da quest’ultimo.

Ora i nostri legislatori accortisi che le amministrazioni comunali, fuori controllo, possono fare quello che vogliono (vedi i buchi di bilancio di Catania, Pavia, Parma, ecc., ecc. ), cosa fanno?

Invece di ricreare organi e meccanismi di controllo esterni alle amministrazioni, (p. es. inserire i segretari comunali come funzionari della Corte dei Conti) li obbligano ad adottare un regolamento dove il controllato diviene di fatto controllore. Una cosa assurda, altra burocrazia che non porterà a nessun risultato. Ma lasciamo perdere.
Si vota: 11 favorevoli, consigliere Antoniolli astenuto.
E qui termina l’ennesimo consiglio spot.

Dimenticavamo: 5 persone presenti.

Un gran successo di partecipazione dopo le votazioni nazionali.

Questo dimostra, forse, chissà, che il 25% del Movimento 5 Stelle nel Comune di Gaiarine è l’ennesimo voto in bianco, destinato alla prossima occasione a premiare chi saprà raccontarla più bella, più divertente, più forte.

Non c’è che dire: abbiamo i politici che ci meritiamo.
Condivi
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Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 01/03/2013

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 1/03/2013 alle ore 18.30 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

    1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012 (dal n. 23 al n. 30);
    2) PIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED IL CAMBIO DI
        DESTINAZIONE D’USO DI DUE MAGAZZINI – DITTA PESSOTTO NILDO E SONEGO
        RITA: APPROVAZIONE;

    3) PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA Z.T.O. B39 – EX
        CONSORZIO AGRARIO: APPROVAZIONE;

    4) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. APPROVAZIONE.

    Ancora alle 18.30, questo lo fa proprio apposta.

    Non sono servite le  rimostranze fatte in Consiglio, le lettere inviate al sindaco e al prefetto, le  assenze di protesta fatte dai consiglieri di minoranza, le interrogazioni, la convocazione è sempre alle 18.30.

    Lo fa per dispetto, per dimostrare che lui può.
    Leggetevi in ordine l’ultima interrogazione sull’argomento fatta dalla Consigliera Rosada, la risposta scritta del sindaco e la contro risposta della Consigliera Rosada e poi giudicate Voi.

    ______________________________________________________________ 

    AL SIGNOR SINDACO DI GAIARINE
    e p.c. Al Signor Prefetto di Treviso


    Oggetto: INTERROGAZIONE URGENTE letta in C.C. 21.12.2012 
    La sottoscritta dott. Milena Rosada, Consigliere Comunale,
    preso atto che da settembre 2011 il Sindaco sta convocando il Consiglio Comunale
    sistematicamente alle 18.30, 

    considerato che altrettanto puntualmente per iscritto e a voce alcuni Consiglieri Comunali hanno
    contestato questa nuova abitudine che non è giustificata da motivi eccezionali o d’urgenza mentre rende difficile se non impossibile la loro stessa presenza in quanto la seduta cade per loro in orario di lavoro
    ritenendo che l’esercizio del potere di convocazione non può essere esercitato compromettendo l’esercizio del mandato elettorale di nessun Consigliere,
    richiamato l’esposto all’uopo inviato al Signor Prefetto in data 8 ottobre 2012
    visto l’art.38 comma 7 del TUEL come modificato dal D.L. 13.08.2011 e dalla Legge di conversione 14.9.201 In. 148
    si interroga per sapere
    1) perché da un anno non viene rispettata la norma contenuta nell’alt. 38 co. 7 che prescrive che “nei Comuni inferiori a 15000 abitanti le sedute consiliari si tengono preferibilmente in
    un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti.”
    2) se non reputa che insistere in codesto atteggiamento possa concretizzare una ipotesi di elusione di legge allo scopo di arrecare danno ingiusto a consiglieri comunali messi in condizione di non poter partecipare ai Consigli Comunali e dunque un abuso di potere?.

    ______________________________________________________________
                                                                        
                                                                              lì.8 Gennaio 2013

    OGGETTO: RISPOSTA AD INTERROGAZIONE URGENTE.
                                              AL CONSIGLIERE COMUNALE  
                                              ROSADA MILENA (Fare il Futuro Federale)
                                                                               
    Con riferimento all’interrogazione urgente da Lei presentata e letta in Consiglio Comunale lo scorso 21 dicembre 2012, si ritiene pienamente rispettata la normativa che prevede che “nei Comuni inferiori a 15000 abitanti le sedute consiliari si tengano preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti“.

    In ogni caso si rimanda, per ulteriori valutazioni, a quanto contenuto nel verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 dello scorso 5 ottobre 2012.

    Distinti saluti.

                                                                               IL SINDACO
                                                                               Loris Sonego
    ____________________________________________________________

                                                         Gaiarìne, 14 gennaio 2013
                                                         Al Signor Sindaco di Gaiarine

                                                         E p.c. al Signor Prefetto di Treviso

    Oggetto: Riscontro a risposta a mia interrogazione urgente in merito
                  alla convocazione del Consiglio Comunale in orario di lavoro

                  dei consiglieri.

    Prendo atto di quanto Ella “ritiene”.

    Mi chiedo, tuttavia, se Ella abbia compreso appieno la evidente ratio della normativa richiamata.

    Alla luce delle circostanze sono stavolta io a dover ritenere, senza peraltro restarne sorpresa, di no.

    Distinti saluti.

                                                                                 Milena Rosada

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    Elezioni e cultura

    Faccio mio questo appello, una iniziativa intelligente per far ripartire l’Italia.

    Un voto per promuovere la lettura
    E’stato presentato e discusso a Roma l’appello “E-leggiamo. 
    Un voto per promuovere la lettura” (http://legge-rete.net/e-leggiamo/) promosso dal Forum del Libro, alla cui stesura ha contribuito anche l’AIB e che ho sottoscritto a nome dell’Associazione. Il documento sintetizza alcune delle proposte che da mesi stiamo discutendo con gli editori, i librai, gli insegnanti e gli operatori del libro riuniti nel Forum, nel tentativo di mettere a punto una proposta di legge sulla promozione del libro e della lettura che possa favorire il cambiamento del contesto normativo in cui operiamo.
    In occasione della imminente campagna elettorale, i promotori si sono mobilitati per spingere i candidati alla guida del paese ad assumere impegni concreti a favore delle biblioteche, delle librerie indipendenti, della promozione della lettura a scuola. 

    “E-leggiamo” si pone quindi in linea di continuità con l’appello “Ripartire dalla cultura” (www.ripartiredallacultura.it), che l’AIB ha promosso assieme alle associazioni del MAB (ANAI e ICOM), a Federculture, FAI, Italia Nostra, Legambiente, Associazione Bianchi Bandinelli e Comitato per la bellezza.

    Per queste ragioni vi invito a leggere, sottoscrivere e diffondere “E-leggiamo”, che l’AIB condivide e sostiene, e a promuovere l’apertura straordinaria delle librerie prevista per il giorno 24 febbraio: è una buona occasione per invitare i cittadini ad andare in libreria a sottoscrivere il testo prima di andare a votare.
    Stefano Parise
    Presidente
    AIB – Associazione Italiana Biblioteche

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    Consiglio Comunale del 21/12/2012: cronaca

    Ancora una convocazione alle 18.30.
    Neppure l’assenza in massa della minoranza dal precedente consiglio in segno di protesta ha dato i suoi frutti.

    Si comincia: appello (vedi qui) e l’ora di convocazione dimostra una volta di più la difficoltà dei consiglieri ad essere presenti.
    Così, per la maggioranza, sarà assente Modenese, arriverà in ritardo Cappellotto e se ne andrà a 3/4 del consiglio Luisotto.
    Per la minoranza all’inizio sarà presente solo Scandolo mentre dopo circa 5 minuti arriveranno Antoniolli e Poles, dopo 10 minuti la Rosada (che aveva preannunciato il suo ritardo con una lettera) e quasi a fine consiglio arriverà Masif, che farà appena in tempo a prender posto e sedersi: 1.. 2.. 3.. Consiglio finito.
    D’altra parte per un medico la convocazione delle 18.30 è la meno adatta a permettere di svolgere il compito istituzionale di consigliere nel modo migliore.
    Tutto questo in perfetta sintonia con l’immenso bagaglio democratico di questo megalosindaco e della sua silenziosa comitiva.

    Prima di passare al primo punto dell’ordine del giorno il Megalosindaco fa presente che sono state presentate da parte della minoranza 7 interrogazioni.
    Dato che la consigliera Rosada, con la lettera che preannunciava il ritardo, chiedeva anche di essere presente al loro esame, il Sindaco avvisa che le interrogazioni saranno discusse alla fine della trattazione dei punti all’ordine del giorno.

     
    1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 5 OTTOBRE 2012 (DAL N. 18 AL N. 22);
    Pronti, via, si vota.
    No. Alt. Fermi tutti.
    Il Consigliere Scandolo chiede la votazione dei verbali uno per uno.
    Si vota il verbale 18 – astenuto Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
    Si vota il verbale 19 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
    Si vota il verbale 20 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
    Si vota il verbale 21 – contrario Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.
    Si vota il verbale 22 – astenuto Scandolo, astenuto Alvaro Poles assente al precedente consiglio.

    Il Consigliere Scandolo non motiva i suoi voti contrari e quindi non ci è dato sapere cosa ci fosse da contestare nei verbali stesi dal nostro precisissimo scrivano al secolo Segretario 31%.
    Possiamo solo immaginare: verbali così lunghi, dettagliati, meticolosi e precisi nel riportare argomenti e voti espressi che davvero non se ne può più.
    Se fosse un Segretario 31% serio dovrebbe fare un sunto di un paio di parole, un sunto nel quale non si capisca chi ha detto che cosa, riportando magari cose non vere, trasformando magari voti contrari in astenuti o favorevoli e viceversa. Questo farebbe un bravo Segretario 31%. Ma si sa, non si può avere tutto dalla vita, neppure chiedendolo a Babbo Natale.

     
    2) ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE PER “VARIANTE INNESTO P. DI L. D1/13 – PIANCA SULLA SP. 44″ – L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT.F);
    Il Megasindaco illustra la variante che permette l’innesto dell’area industriale “Pianca” (comune di Codognè) nella rotonda che si trova in via Calderozze in quel di Gaiarine.
    Entrano Antoniolli e Marco Poles.
    Marco Poles (non Alvaro Poles che in 8 anni e mezzo non ha mai detto una parola) appena seduto dichiara il suo voto contrario perché la variante non serve.. nelle tavole c’è già il tratteggio che individua il vincolo..  il Comune non riceverà nessun beneficio da questa operazione, anzi deriveranno solo oneri come la manutenzione a carico del Comune di Gaiarine.
    Il Megalosindaco si meraviglia che un ex assessore ai lavori pubblici (all’urbanistica, lo corregge Marco Poles) sia contrario, d’altra parte egli si meraviglia sempre quando qualcuno è contrario alle sue “operazioni”, che aiutano qualche privato e costano al Comune denaro di tutti (potete rinfrescarvi la memoria andando alla cronaca del Consiglio Comunale del 3 febbraio 2012 punto 3 all’ordine del giorno).
    Si vota:
    maggioranza favorevoli 10
    minoranza contrari 2 (Poles e Scandolo)
    astenuto 1 (Antoniolli)

    3. ADOZIONE DI VARIANTE ALLO STRUMENTO URBANISTICO GENERALE L.R. N. 61/1985, ART 50 COMMA 4 LETT. F) PER APPOSIZIONE VINCOLO PREORDINATO ALL’ESPROPRIO, RELATIVA
    - PERCORSO CICLABILE LUNGO LA SP.44 IN COMUNE DI GAIARINE, PROVINCIA DI TREVISO, IN ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 2.12.2011
    - PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INNESTO DI VIA MOlE SULLA SP.44 ALLA PROGRESSIVA KM7+700;

    Il MegaSindaco espone il punto: trattasi di una variante per la nuova pista ciclabile che da Gaiarine, via Calderozze, va verso Codognè fino alla rotonda di cui si è discusso nel punto precedente.
    Entra la Rosada. Per realizzare questa pista ciclabile sarà tombinato una parte del fosso di via Calderozze e abbattuta una porzione di casa. Una parte della pista ciclabile correrà quindi sopra il tombinamento che verrà realizzato mentre una parte correrà ad li là del fosso.
    Si vota:
    maggioranza favorevoli 10
    minoranza astenuti 3
    Rosada non vota essendo appena entrata

    4. LIBERALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE, SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E ADEGUAMENTI PROCEDURALI – INDIRIZZI DI PRIMA APPLICAZIONE
    Il Megalosindaco espone il punto. Si tratta di  recepire le disposizioni normative inerenti la liberalizzazione di alcune attività economiche.
    Intanto entra Cappellotto..
    Con questa norma si possono aprire bar, ristoranti senza più limitazioni del numero di licenze a livello comunale; viene tolta la distanza minima tra i distributori di carburanti; libertà di aprire edicole; e così via.
    Poles ( Marco Poles non Alvaro Poles che in 8 anni e mezzo di consiglio comunale non ha mai aperto bocca) chiede se l’approvazione di queste nuove norme è un atto dovuto. Il Megalosindaco risponde di sì.
    Si vota:
    maggioranza favorevoli 11
    minoranza favorevoli 3
    Rosada astenuta

    5. RATIFICA DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 87 DEL 27.11.2012
    Espone il Megalosindaco. Variazioni di bilancio approvate dalla giunta. Le variazioni in entrata pareggiano con le uscite. Tutto ok.
    Il consigliere Marco Poles chiede se sono state erogati allo stato i soldi della sanzione inflitta al nostro Comune per non aver rispettato il patto di stabilità del 2010. Il Megalosindaco risponde «NO».
    Il consigliere chiede se corrisponde al vero che esiste questa sanzione a carico del comune di Gaiarine e il Megalosindaco risponde «non ne so nulla».
    Il consigliere rimane sbigottito (e anche noi) e insiste «è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto.. ».
    il Megalosindaco stizzito ribadisce «io non ne so nulla».
    Ma come è possibile che a fronte di un decreto (che potete leggere qui) del 26 luglio 2012 il Comune di Gaiarine non sappia a dicembre che deve pagare una sanzione di € 17.360,12??
    Noi speriamo che il Megalosindaco menta (ed è già cosa gravissima) sapendo di mentire altrimenti significa che questo nostro comune è davvero allo sfascio e questo è ancora più grave di un’eventuale menzogna. In ogni caso il mancato rispetto del patto di stabilità del 2010 ci costerà tra ridotti trasferimenti e sanzioni la modica cifra di € 98.366,00, bazzecole con i tempi che corrono.
    Ma oltre l’inganno la beffa; il Megalosindaco si vanta di aver governato bene!!

    Marco Poles chiede quali siano le variazioni di bilancio, il Megalosindaco dice che sono dei giroconti per  polizze, per le mense, per acquisti di tende, e 15.000 euro per la progettazione del cinema.
    La consigliera Rosada fa presente che ci sono 13.000 euro di minori trasferimenti da parte dello Stato e il Megalosindaco risponde che «nel previsionale si era previsto una maggior entrata, che non si è realizzata».
    Antoniolli chiede di «…. 9.000 euro …» e non riusciamo a capire se questa spesa corrisponda all’acquisto di tende o di qualcos’altro, anche perché sono nel capitolo “acquisti di beni immobili”.
    Il consigliere Scandolo fa una dichiarazione di voto affermando che anche queste variazioni di bilancio dimostrano la poca sensibilità dell’amministrazione nei confronti dei cittadini colpiti dalla crisi, «.. si poteva creare un fondo di solidarietà.. abbiamo votato contro il bilancio di previsione e voteremo contro anche a queste variazioni.»
    Si vota:
    maggioranza favorevoli 11
    minoranza contrari 4

    Esauriti i punti all’ordine del giorno, come stabilito all’inizio del Consiglio si passa ad alle interrogazioni. Le interrogazioni presentate sono 7. Tre saranno lette ed avranno una  risposta immediata, le altre quattro verranno lette ma avranno una risposta scritta nei giorni che verranno.

    Prima interrogazione presentata dal consigliere Antoniolli sull’esondazione avvenuta il 12 Novembre scorso. Chiede in buona sostanza se è stata fatta dagli organi competenti (Comune, Consorzio di Bonifica, ecc.) un’analisi per individuare le cause dell’esondazione.
    Il Megalosindaco legge un documento pervenuto dal Consorzio riportante i dati della  piovosità del 12 novembre che viene dichiarata come piovosità eccezionale, per cui per il Consorzio non c’è dubbio alcuno che la causa sia da ascriversi ad evento eccezionale. Il Consigliere Antoniolli, non soddisfatto della risposta, afferma invece che quella che si è verificata è stata una esondazione anomala che non può essere ascritta ad eventi eccezionali ma bensì ad un intervento fatto nel fiume Aralt, presso le case Carli dove, per far affluire più acqua nei fossi circostanti, è stato alzato il letto naturale con dei massi riducendo così la  capacità precedente del corso d’acqua.
    Il Megalosindaco annoiato prende atto e verificherà.
    A noi pare che ci sia ancora una volta una scriteriata e approssimativa visione del fenomeno particolare accaduto quel giorno che fa il paio con una colpevole visione strategica.
    È fuori di dubbio che la portata dell’evento è stato “eccezionale” ma se non si tiene conto dello scenario e delle prospettive ci troveremo sempre più spesso a giustificare tragedie e catastrofi con l’eccezionalità di quanto accaduto.
    Ma prospettive e proiezioni scientificamente dimostrate ci dicono che gli scenari stanno cambiando e l’eccezionalità degli eventi fa riferimento al passato mentre nel futuro diventeranno “normalità”.

    Cambiamento climatico vuol dire anche questo: eventi climatici mediamente più estremi, piogge meno frequenti ma più intense e abbondanti in un tempo minore.
    Questo significa quantità d’acqua alla quale il nostro territorio e le nostre infrastrutture sono impreparate, rese tali da decenni di colpevole e interessata cecità pianificatoria.
    Non capire questo, non prepararsi a questo significa indicare la luna e guardarsi il dito, cosa nella quale gli stolti riescono benissimo ma anche gli avidi visto che quel dito l’hanno appena adoperato per contar banconote.
    Dal quinto rapporto sul cambiamento climatico dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change): “È praticamente certo, dicono gli esperti, che aumenteranno le ondate di gelo e di calore estremo, le inondazioni, i cicloni tropicali ed extratropicali. E a pagare lo scotto maggiore saranno i tropici e l’artico, ma anche le aree temperate più vicine alla fascia in forte riscaldamento.”

    Cantava Fabrizio quarant’anni fa:
    “E se credete ora
    che tutto sia come prima
    perché avete votato ancora
    la sicurezza, la disciplina,
    convinti di allontanare
    la paura di cambiare
    verremo ancora alle vostre porte
    e grideremo ancora più forte
    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti,
    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti.”

     
    Seconda interrogazione(vedi qui)  sull’IMU, presentata dalla consigliera Rosada, che chiede per quali motivi: “.. non si è diminuita l’aliquota abitazione principale? .. si è scartata la possibilità di elevare l’importo della detrazione per abitazione principale fino a concorrenza dell’imposta dovuta? .. si è scartata la possibilità di diminuire l’aliquota di base? .. si è scartata la possibilità di dimezzare l’aliquota sui fabbricati rurali?”.
    Alle quattro domande il Megalosindaco risponde, anzi non risponde.. meglio ancora risponde con una domanda, ovvero si autoinventa l’interrogazione giusta che avrebbero dovuto fare i consiglieri di minoranza e che avrebbe  dovuto pressapoco suonare così: “noi piccoli e insignificanti consiglieri di minoranza che non capiamo nulla di finanza locale, di economia, di tasse umilmente ti preghiamo di dirci come sei riuscito tu, bravissimo, meraviglioso, super ragioniere «.. a non aumentare le aliquote dell’IMU e mantenere il livello dei servizi offerti ai cittadini?».
    In effetti questa è una nostra libera interpretazione della risposta data dal Megasindaco, ma il senso di quello che secondo lui i consiglieri di minoranza avrebbero dovuto chiedere è proprio questo..
    La consigliera Rosada, per dir la verità non più di tanto irretita dall’atteggiamento del Megalosindaco, (ormai tutti lo conoscono)  ribatte «lei ad una domanda seria risponde con “va là che la va ben” .. anzi non risponde affatto.. questa amministrazione dimostra una insensibilità verso le sofferenze economiche dei suoi cittadini.. ci sono anziani che sono in casa di riposo e che devono pagare l’IMU sulla loro casa.. mi dichiaro insoddisfatta».
    Noi, che pure capiamo poco o nulla di finanza locale, ci permettiamo di affermare che nel 2012 il comune avrebbe avuto 98.366,00 di euro in più  provenienti dai trasferimenti dello Stato se solo nel 2010 avesse rispettato il patto di stabilità. E questi soldi potevano essere usati per ridurre l’imposizione fiscale dei cittadini del nostro comune.
    Invece negli anni scorsi si sono fatte opere faraoniche, che niente avevano a che vedere con le vere necessità della comunità, si è sforato il patto di stabilità e adesso “pantalon paga”.

    Terza interrogazione(vedi qui) presentata dalla consigliera Rosada che interroga  per sapere:
    “se alla data odierna (21.12.2012) sono mantenuti gli obiettivi di finanza pubblica, se sì, con quale saldo e con quali manovre tra quelle indicate dal Revisore medesimo e quali misure organizzative sono state assunte per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, e se dette misure sono pubblicate sul sito internet del Comune”.
    La consigliera nel presentare la sua interrogazione fa presente che aveva cercato sul sito del comune queste misure organizzative, ma che non era riuscita  a trovarle. Ricorda che la legge prevede la loro pubblicazione nei siti comunali e quindi chiede se sono presenti nel sito del comune di Gaiarine oppure no.
    Il Megalosindaco risponde che gli obbiettivi sono mantenuti, che il saldo è positivo e in equilibrio, che la giunta ha adottato le misure organizzative per garantire i pagamenti dei fornitori e che tali misure sono pubblicate sul sito del comune.
    La consigliera Rosada fa presente che le misure dovevano essere adottate nel 2009.
    Fine dell’interrogazione.
    Vediamo di chiarire ai nostri lettori alcuni aspetti.
    A luglio del  2009 visto le difficoltà con le quali le amministrazioni pubbliche pagavano i loro fornitori viene emesso un decreto legge che obbliga le amministrazioni statali e quindi anche i comuni  ad adottare entro il 31 dicembre del 2009 “misure organizzative per garantire i pagamenti”. I comuni sono obbligati a pubblicare sui propri siti le misure adottate e annualmente la relazione dell’andamento dei pagamenti.
    Orbene il nostro efficentissimo comune, adotta queste misure quasi 2 anni dopo cioè il 6 dicembre 2011 anziché entro il 31 dicembre 2009. Questo a dimostrazione di come questa amministrazione si è  “sbattuta” delle difficoltà attraversate dalle aziende creditrici del comune. I consiglieri di maggioranza rappresentano in consiglio comunale i partiti PDL e Lega, che soprattutto a livello regionale più di una volta hanno cavalcato a scopi politici i suicidi di imprenditori in difficoltà. Alla faccia della coerenza. Ci sarebbe proprio di che sprofondare sottoterra.
    Non solo non hanno adottato le “misure” entro i termini di legge, ma non hanno pubblicato nemmeno la relativa delibera, come prescriveva la legge, o per meglio dire l’hanno pubblicata il 18 dicembre 2012 dopo che era arrivata in comune l’interrogazione della consigliera Rosada.
    La relazione annuale dei pagamenti è stata pubblicata venerdì 21 dicembre 2012 ovvero il giorno stesso del consiglio comunale.
    La consigliera Rosada poteva ben cercarli questi documenti sul sito del comune ma non li avrebbe mai trovati perché non c’erano.

    Per mezzo dei poteri sopranaturali del Megalosindaco sono comparsi giusto in tempo per il Consiglio.
    Oplà!! e la magia è fatta.
    Una amministrazione seria e degli uffici efficienti non possono e non devono comportarsi in questo modo.
    Tutti “i personaggini” coinvolti in questa faccenda dovrebbero vergognarsi.
    I citati documenti si trovano nel sito del comune a questo indirizzo in fondo alla pagina  http://www.comune.gaiarine.tv.it/it/Informazioni/OperazioneTrasparenza.html  

     
    Quarta interrogazione/dichiarazione (vedi qui presentata dal consigliere Poles.
    Viene solo letta, ci sarà risposta scritta.
    Interroga sull’orario di convocazione del Consiglio.
    Esce Luisotto.

    Quinta interrogazione presentata dal consigliere Scandolo
    Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. Si tratta del contenzioso legale tra l’ex segretaria Bondoni e il comune. In buona sostanza viene chiesto chi risponderà, in caso di soccombenza del comune, gli amministratori o il comune, cioè noi.

    Sesta interrogazione (vedi qui) presentata dal consigliere Poles
    Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. L’interrogazione affronta il  tema del  rinnovo della convenzione con il segretario 31% , approvata nel consiglio comunale del13/07/2012, con la quale gli vengono riconosciuti dei rimborsi spesa – non dovuti – come chiarito sia dalla Corte dei conti che dall’Ufficio Territoriale di Governo di Venezia che ha giurisdizione su tutto il Veneto.
    Chiede come mai nel verbale del consiglio comunale del 13/07/2012 non venga riportata la domanda fatta dal consigliere Marco Poles sui rimborsi delle spese di viaggio e come mai nel medesimo verbale non sia stato riportato il voto contrario dei Consiglieri Marco Poles e Severino Scandolo.
    Fine della lettura.

    Sarebbe molto interessante leggere la risposta, vedere come, questi acrobati delle istituzioni, riusciranno a fare i salti mortali necessari per potersi giustificare.
    Noi ci accontentiamo di avere un segretario 31%  che fa esattamente il suo dovere secondo le regole canoniche del cosiddetto “segretario serio”.. egli dovrebbe fare un sunto di un paio di parole, sunto nel quale non si capisca chi ha detto che cosa, riportando magari cose non vere, tramutando magari voti contrari in astenuti o favorevoli e viceversa..
    Poi certo, come direbbe un immarcescibile protagonista della vita politica italiana, “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca” e pensare che chi stende i verbali è colui al quale viene contestato un rimborso spese illegittimo diventa un peccato davvero inevitabile.

    Settima interrogazione (vedi qui) presentata dalla consigliera Rosada.
    Viene solo letta, ci sarà risposta scritta. L’interrogazione riprende il problema della convocazione alle ore 18.30 e chiede:
    - perché da un anno non viene rispettata la norma contenuta nell’art. 38 comma 7 che prescrive che “nei comuni inferiori ai 15.000 abitanti le sedute consiliari si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro”
    - se non reputa che insistere in codesto atteggiamento possa concretizzare una ipotesi di elusione di legge allo scopo di arrecare danno ingiusto a consiglieri comunali messi in condizione di non poter partecipare ai Consigli Comunali e dunque un abuso di potere?
    Entra Masih.
    La risposta sarà sicuramente un altro pistolotto del Megalosindaco ai Consiglieri, rei di chiedere il rispetto della legge.
    Ma c’è di più. Sembra che il Prefetto, che tra i suoi compiti ha anche quello di assicurare il regolare funzionamento dei consigli comunali, a fronte dell’esposto presentatogli dai Consiglieri sul problema dell’orario, non abbia nessuna intenzione di intervenire, nè di richiamare il Megalosindaco affinché convochi il Consiglio, come dice la legge, in un “orario preferibilmente non coincidente con l’orario di lavoro”.
    Poi ci si meraviglia se i cittadini perdono la fiducia nelle istituzioni, se si allontano dalla politica, se non vanno più a votare.
    La decadenza dell’Italia non nasce solo dalla difficoltà economico/finanziaria, ma anche dallo scollamento profondo tra istituzioni e società civile.
    In questo frangente le vittime di questo stato di cose sono i consiglieri di minoranza, ma a ben guardare siamo vittime anche noi cittadini, ed in ultima analisi la vera vittima è il nostro paese, l’Italia.

    Qui si chiude il teatrino con gli auguri del sindaco.
    Alle ore 19.20 finisce il Consiglio Comunale.

    P.S.
    Anche il Prefetto vorrà sapere quanti cittadini erano presenti al consiglio comunale.
    Conta che ti riconta. Cinque.
    Compresa una presenza sempre più ricorrente.

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