E bravo il nostro sindaco

E bravo il nostro sindaco, sempre all’altezza della situazione.
Fino a qualche tempo fa snobbava gli impianti fotovoltaici, adesso dal magico suo cilindro ne escono ben due da 1 mega Watt ciascuno.
Naturalmente la strada più breve per realizzare ciò, è quella di occupare ancora del suolo agricolo e i fortunati proprietari, perché di affare si tratta, sono due, Renzo Campion e Franco Presotto. Sicuramente piazzare pannelli fotovoltaici sulle coperture di fabbricati industriali, sulle tettoie, sulla parti scoperte delle numerose aree gia compromesse del Comune, avrebbe impegnato di più il nostro sindaco e l’affare non sarebbe stato così veloce e sicuro.
Ma dico, è mai possibile che si debba essere governati da persone che hanno una così scarsa conoscenza delle problematiche ambientali e territoriali del proprio Comune? Spesso non ne conoscono i confini amministrativi, né sanno collocare geograficamente la zona in cui operano. Non sanno che uno dei motivi della cosiddetta insostenibilità ambientale in atto è dato fondamentalmente dalla mancanza di territorio libero. Mentre alcuni sindaci hanno decretato uno stop al consumo del proprio territorio, il nostro ne vuole occupare ancora.
Un cosiddetto parco fotovoltaico, come spesso vengono chiamati questi impianti collocati sul suolo agricolo, assomiglia di fatto ad una zona industriale per la produzione di energia elettrica, con posizionamento di plinti in cemento armato, intelaiature in ferro di supporto, posizionamento dei pannelli inclinati in filari e a una non indifferente altezza dal suolo, recinzioni anti intrusione con impianto d’allarme per impedire il furto dei pannelli, probabile diserbo per eliminazione dell’erba e inghiaiatura di alcuni percorsi.
Ma lo vedete voi questo mega impianto a Francenigo in via Mazzul da Franco Presotto? Ma non pensate a tutto ciò come ad un notevole danno da impatto ambientale.
L’impianto inoltre verrebbe a collocarsi su un importante corridoio ecologico istituito dalla Provincia di Treviso e individuato nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia. Un cosidetto “varco” è stato individuato proprio sul terreno di Franco Presotto. Tale corrodoio permette la connessione con il SIC (sito di interesse comunitario) denominato ambito fluviale della Livenza con le risorgive di Orsago e, tramite un raro varco sulla pontebbana, la connessione con la zona Pedemontana. Queste connessioni sono fondamentali per il mantenimento della cosidetta biodiversità nei siti di importanza comunitaria e per lo scambio dei geni nei vari livelli di specie di animali e piante.
L’altro impianto è previsto nella proprietà di Renzo Campion, in quanto l’area è già compromessa dall’impianto del padre per la produzione di manufatti in cemento vibrato. C’è da far notare che più volte si era chiesto, essendo un’unica attivita non funzionale con la zona agricola, il suo spostamento in zona artigianale. La costruzione dell’impianto voltaico consolida quindi un’altra zona artiginale in un’area impropria.
Pertanto, caro sindaco, i pannelli fotovoltaici piazzali prima sugli stabili del Comune e poi con degli opportuni incentivi vedi di far sì che siano piazzati sui tetti delle case e delle fabbriche del tuo territorio.

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8 pensieri su “E bravo il nostro sindaco

  1. Sì.Ed allora, per dare concretezza a questi pensieri, perchè non promuovere tra i proprietari di capannoni una indagine su chi sia disposto a cedere in locazione i propri tetti per installarvi i pannelli e poi forti del risultato proporre al Sindaco di Gaiarine l’alternativa e la sua fattibilità?

  2. sono assolutamente d’accordo..
    così come ad una centrale a carbone preferisco senza alcun dubbio o remora un parco eolico..

    ma qui, ripeto, non è in discussione la scelta del fotovoltaico, ma le caratteristiche dell’impianto e le modalità della scelta..
    se invece di ricoprire un campo con la distesa di panneli fotovoltaici ricoprissimo il tetto di scuole, palazzi e l’infinità di capannoni del nostro comune non sarebbe meglio ancora?

    http://www.oggitreviso.it/da-una-stalla-energia-pulita-22760#comment-17829

  3. critiche giuste, legittime e condivisibili.. poichè sottolineano come una scelta importante possa esser svilita dalla mera utilità economica, ma che non ci devono far desistere dall’obiettivo fotovoltaico che rimane uno dei punti fermi nell’alternativa alle energie fossili..
    sapremo farlo capire?

  4. Gilberto: interessante quello che hai detto specie che “un parco fotovoltaico […] assomiglia di fatto ad una zona industriale”

    Guardando ad es. queste foto ci si rende conto cosa vuol dire “coprire” il terreno con pannelli

    http://www.huertos-solares.com/wp-content/uploads/2009/01/sany1185.jpg

    http://www.huertos-solares.com/wp-content/uploads/2009/01/dsc00066_1.jpg

    Bisogna inoltre considerare l’effetto della pioggia sul terreno: il pannello inclinato trasforma il flusso omogeneo che cadrebbe sull’intera superficie in un flusso concentrato in una piccola area (solo un lato del rettangolo), lasciando asciutta la superficie sottostante.

    Questo effetto “imbuto” crea una disomogeneitá nel terreno, dove ci saranno zone asciutte e altre iper-bagnate dove l’acqua, non riuscendo ad infiltrarsi, creerá dei canali che a loro volta concentreranno ulteriormente l’acqua in eccesso..

    L’effetto lo lascio pensare a voi..

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