Nel febbraio del 1999, la madri di Plaza de Mayo scrivono una lettera al pontefice, dura, durissima, in risposta alle prese di posizione del papa a difesa di Pinochet.
Nel 1999, Pinochet viene infatti arrestato in Inghilterra su mandato internazionale del giudice spagnolo Baltasàr Garzon. L’imputazione è di tortura ed omicidio di cittadini spagnoli.
Il papa fa sapere alla Camera dei Lord la propria preferenza perché l’estradizione dell’ex dittatore in Spagna non venga concessa e, sempre nel 1999, fa una richiesta di perdono per i crimini commessi dal generale cileno.
“Buenos Aires 23 febbraio 1999
Sig Giovanni Paolo II
Ci è costato diversi giorni assimilare la richiesta di perdono che Lei, Sig. Giovanni Paolo II, ha inoltrato in favore del responsabile di genocidio Pinochet.
Ci rivolgiamo a Lei come cittadino comune, perchè ci sembra aberrante che dalla sua poltrona di Papa in Vaticano, senza conoscere, senza avere sofferto sulla sua pelle la tortura con scariche elettriche, le mutilazioni e le violenze sessuali, abbia il coraggio di chiedere, in nome di Gesù Cristo, clemenza per l’assassino Pinochet.
Gesù è stato crocifisso e la sua carne è stata lacerata dai Giuda come Lei che oggi difende gli assassini. Sig. Giovanni Paolo II, nessuna madre del Terzo Mondo che ha dato alla luce, allattato e curato con amore un figlio che è stato mutilato dalle dittature di Pinochet, Videla, Banzer, Stroessner, accetterà con rassegnazione la sua richiesta di clemenza.
Noi Madri ci siamo incontrate con Lei in tre occasioni, ma Lei non ha impedito i massacri, non ha alzato la voce in difesa delle nostre migliaia di figli durante quegli anni di terrore. Adesso non abbiamo più dubbi su da quale parte sta Lei, ma sappia che malgrado il suo potere immenso, non potrà arrivare nè a Dio nè a Gesù.
Molti dei nostri figli si sono ispirati a Gesù nel loro impegno per il popolo.
Noi Membri dell’Associazione delle Madri di Plaza de Mayo, attraverso una preghiera immensa che arriverà al mondo, chiediamo a Dio che non perdoni Lei, Sig. Giovanni Paolo II, perchè Lei denigra la Chiesa del popolo che soffre. Lo facciamo in nome dei milioni di esseri umani che morirono e continuano a morire ad opera degli assassini che Lei difende e sostiene.”
DICIAMO: SIGNORE NON PERDONARE GIOVANNI PAOLO II
Associazione Madri di Plaza de Mayo
Hebe Bonafini
presidentessa