Cara AVIS ti scrivo..

Cara AVIS Veneto,
nell’ultimo numero della tua rivista Dono&Vita mi ha sorpreso trovare un’inserto che rispondendo al proclama ministeriale invita alla vaccinazione noi donatori (e mi ci comprendo) con motivazioni non corrette e forzate. E mi sorprende anche sentirmi definito “farmacia ambulante”: anni addietro l’esser considerato “macelleria ambulante” mi ha fatto recedere dalla mia pluriennale adesione all’AIDO; non è una direttiva statale che ribaltando il significato, sotto certi aspetti, alto della donazione degli organi (e quindi di se stessi) può permettere di disporre del mio corpo salvo il mio esplicito dissenso.
Ma anche nel sito AVIS Veneto la campagna di persuasione è martellante (vedi qui). Ti informo quindi cara AVIS che in quanto donatore di sangue volontario e “pensante” non aderirò ad alcuna richiesta di vaccinazione contro un’influenza A/H1N1 che allo stato attuale delle cose è sicuramente meno pericolosa di un lavoro in un cantiere edile o dell’attraversamento pedonale di una strada trafficata; tanto più che non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali non prevengono la malattia e su individui già ammalati l’azione dimostrata di questi farmaci è quella di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell’influenza (senza dimenticare che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti); inoltre i vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 saranno sperimentati sul campo (o meglio, sul corpo dei vaccinati) e nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri. Basta che il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus) per rendere del tutto inefficace il già ipotetico vaccino messo a punto.
Sulla sicurezza sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS - che nel 2005 aveva previsto fino a sette milioni di morti per l’influenza aviaria mentre alla fine i morti furono 262: ce lo ricordiamo?) che l’Agenzia del Farmaco Europea (EMEA) dichiarano necessaria un’attenta sorveglianza.
Alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati su poche centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni.
Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l’influenza stagionale, sappiamo avere un’efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è assolutamente inutile nei minori di due anni. Esistono anche dubbi circa la sua efficacia negli adulti e negli anziani.

Inoltre, nell’improbabile ipotesi che decidessi per la vaccinazione, mi verrà sempre e comunque richiesto di firmare il “consenso informato”, una informativa sui rischi ma di nessuna certezza che sia attivato un programma di sorveglianza attivo, capace di registrare e trattare i problemi di salute che possono presentarsi dopo la vaccinazione.
Dulcis in fundo, secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan) l’attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un giro di oltre 10 miliardi di dollari.

Per tutto ciò, cara AVIS, nel caso in cui questo mio rifiuto, consapevole, meditato ed informato diventasse motivo di pregiudizio sulle mie donazioni future (in quanto obiettore di vaccino) amen: chiusa una “farmacia” ce ne saranno altre!

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3 pensieri su “Cara AVIS ti scrivo..

  1. caro fabio,
    ti ringrazio per la precisazione..
    ma nel momento in cui mi è arrivato a casa quell’invito mi è sembrata opportuno e legittimo postare un mio pensiero aggiungendo le altre informazioni che hai potuto leggere..
    post che tuttora non considero “polemico” in senso negativo assoluto ma di espressione, comunicazione e ulteriori informazioni a vantaggio di un dibattito su questo argomento..
    noto infatti che non contesti nessuna delle informazioni da me riportate ma ne aggiungi altre che mi rasserenano e mi fanno sentire un po’ meno “farmacia” un po’ più “persona”..
    ovvio che la definizione di “farmacia ambulante” sia una forzatura ma almeno quanto lo è presentare l’influenza A/H1N1 come pandemia eil vaccino relativo una panacea..
    tra l’altro come avrai saputo il virus proprio in questi giorni sta mutando e la sollecita rassicurazione sulla inalterata efficacia del vaccino mi fa sorridere (magari l’assessore Sandri ha telefonato al signor Novartis per averne ulteriore bonaria conferma)..
    e credimi, davvero non c’è motivo di tanta acrimonia sulla mia presunta “tanta polemica sull’avis” la cui apoliticità non discuto ma la cui opera anzi apprezzo per il fine sociale e umanitario che persegue (e proprio ierisera ho invitato un’amica a diventare donatrice anche in età matura); ma questo non mi deve impedire la possibilità di dissenso e critica che, mi pare, ti abbia dato lo spunto per una precisazione utile e necessaria..
    ovviamente il giudizio politico lo posso dare invece a chi ricopre di giorno la carica di ministro della salute e la sera siede a tavola con la moglie (che di giorno è direttore generale di farmindustria, guarda un pò): non io ma Nature, una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, forse in assoluto quella considerata di maggior prestigio nell’ambito della comunità scientifica internazionale, ha criticato questa accoppiata come possibile motivo di conflitto di interessi ancora nell’agosto del 2008!
    e quindi? anche chi scrive su Nature è polemico?

    ma tornando a noi, complimenti per la tua scelta di metterci il nome..
    l’unico appunto che mi sento di muoverti è intravvedere nel tuo intervento il sentimento ferito in quanto avisino, quasi identificato in una sorta di david crockett nell’estremo e fatale sacrificio per la difesa di fort alamo..
    ma come diceva de andrè «d’un eroe morto che ne farà?»

    infine rassicurati: non c’è alcuna censura sui commenti anche se a volte alcuni davvero strampalati e maleducati ci ha messo in tentazione..
    ma è stato sempre pubblicato tutto!

  2. Il donatore di sangue non deve sottoporsi a vaccinazione, ma può farla solo se lo desidera.
    “Se vai a donare nessuno ti escluderà dalla donazione perché non hai fatto il vaccino.
    Il donatore è stato considerato donatore prioritario nelle liste di vaccinazione, in quanto risorsa importante nel caso si presentassero particolari pandemie.”

    Se chiami il numero verde Avis Provinciale 800551519 Ti daranno questa risposta.
    Pertanto prima di fare tanta polemica sull’Avis (che per definizione è apolitica) è meglio informarsi a fondo sulle imposizioni o meno dell’associazione.

    Fabio Avis Gaiarine 3481527828 avis.gaiarine@gmail.com

    ps:Non vedo nessun commento su questo tuo discorso anche se è stato già commentato. Comincio a sospettare che c’è una certa selezione sui commeti che vengono fatti

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