Chiss

«Prosecco, pesticidi sulle case» e sui colli scoppia la rivolta
Denuncia con duemila firme. Il sindaco di Vidor: «Una lobby mette a rischio la salute»

Prosecco sotto accusa: i trattamenti chimici effettuati sui vigneti fanno paura. Bruciore agli occhi e fastidio alla gola sono i sintomi più frequenti tra la popolazione, ma la gente teme che i danni alla salute possano essere ben più seri. In Pedemontana si è costituito un gruppo di cittadini preoccupati per l’eccessiva vicinanza dei vigneti a case e scuole: è stata avviata una petizione per chiedere ai sindaci dei Comuni interessati e all’Arpav – l’Agenzia per la protezione dell’ambiente – di intervenire. «Le condizioni di vita dove risiedo con la mia famiglia, a causa dei trattamenti chimici operati sui vigneti, sono inaccettabili – si legge nel documento -. Non si possono aprire le finestre, non si possono stendere abiti lavati ad asciugare, non si può utilizzare il cortile o il giardino, non si può passeggiare liberamente sulle strade pubbliche a causa del forte odore. Sulle strade, capita sovente di essere letteralmente lavati dalle sostanze diffuse dall’elicottero o dagli atomizzatori – e conclude – Temo che l’esposizione forzata e prolungata nel tempo a tali sostanze possa danneggiare seriamente la mia salute e quella dei miei familiari».
Una denuncia che fino ad ora è stata sottoscritta da quasi duemila cittadini, che si dicono preoccupati anche per «l’interazione tra i veleni dei vigneti ed i farmaci che molte persone sono costrette ad assumere quotidianamente per problemi di salute – spiega l’ingegner Luciano Bortolamiol di Vidor, tra i promotori dell’iniziativa -. Si rischia di sottoporre la popolazione ad una miscela esplosiva di farmaci e veleni. In tutte le schede di sicurezza, si raccomanda di tenere le sostanze lontano dalla portata dai bambini e di irrorare il prodotto usando tuta, maschera ed occhiali. Ma cosa accade ai bimbi che giocano nel cortile di casa o, peggio ancora, nel giardino della scuola elementare di Bigolino o di Vidor, quando passa il “palombaro” con il trattore e la nube di veleni?».
Sulla questione il Wwf riporta che nel 2009 le patologie neoplastiche maligne, nei Comuni dell’Usl 7, hanno sfiorato i 10 mila casi e che i tumori maligni sono la prima causa di morte negli adulti tra i 25 e 64 anni, nonché tra i bambini tra gli 1 e i 4 anni.
Dati che allarmano anche gli amministratori pubblici, tant’è che Albino Cordiali, sindaco di Vidor, dice: «Non passa giorno senza che dei cittadini si rivolgano al Comune per chiedere aiuto. Purtroppo spesso manca il buonsenso, ci sono produttori che irrorano quantità superiori al necessario pensando solo al profitto.
Se poi l’operazione è compiuta con l’elicottero allora è impossibile sfuggire alle sostanze. Insieme ai 15 Comuni del Prosecco Docg stiamo studiando un regolamento ma le pressioni sono tante, gli agricoltori sono irremovibili e le multinazionali che producono i pesticidi sono dei colossi: temo che la situazione sia destinata solo a peggiorare. Noi amministratori pubblici assistiamo impotenti al deteriorasi della salute pubblica».

Ingrid Feltrin
11 agosto 2010

Condivi
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Il Veneto dice NO a nuovi inceneritori (2)

Da qualche tempo il Presidente Unindustria di Treviso sputa fuoco e fiamme (appropriata metafora considerando il tema) sui politici veneti che bloccano la costruzione di nuovi inceneritori nella nostra regione, cosa che impedisce, a suo dire, uno smaltimento definitivo, legale e proficuo in termini economici ed energetici dei rifiuti speciali.
Questo signore si può permettere di acquistare una pagina sui quotidiani ed elencare un suo decalogo che presenta l’incenerimento dei rifiuti economico, conveniente, risolutivo, salubre, innocuo.
Appuntiamoci questo nome e aggiungiamolo a quello dei tanti convinti che ogni sostanza possibilmente inquinante è innocua fino a prova contraria, soprattutto se nel frattempo consente profitto e guadagno.

Tra i testimonial a garanzia dell’incenerimento dei rifiuti ritroviamo Umberto Veronesi.. e il dubbio ritorna: quando chi proclama l’innocuità di un presunto agente inquinante è finanziato dal produttore di quello stesso agente inquinante devo fidarmi del suo giudizio?
A voi la risposta..

Tra i sostenitori della Fondazione Veronesi ci sono Acea e Veolia, società presenti in Italia nel settore energia, rifiuti, acqua.

Veolia è stata indagata nel 2008 per emissioni di diossina superiori a quelle consentite in un inceneritore da lei gestito a Pietrasanta, con centraline di rilevazione manomesse; nel 2008 il gruppo ha pagato 95,4 milioni di euro per vari casi di violazione alla normativa ambientale.

Acea nel 2007 ha ricevuto complessivamente 292 multe da parte delle autorità per violazioni alla normativa ambientale. La filiale Acea Ato2 Spa, ad esempio ha ricevuto multe per 121mila euro.



La Codardia chiede: «È sicuro?»

La Convenienza chiede: «È opportuno?»
Arriva la Vanità e chiede: «È popolare?»

La Coscienza, però, chiede: «È giusto?»
Poi arriva un momento in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né opportuna e neppure popolare, ma va presa perché la Coscienza dice che è quella giusta.
MARTIN LUTHER KING, JR.


http://www.dirittoalfuturo.it/primopiano2.html
http://www.gestionecorrettarifiuti.it/no-inceneritore/
http://www.ramazzini.it/ricerca/pdfUpload/LaStampa_22.10.2008.pdf
http://codiceedizioni.it/files/estratti/Davis_estratto.pdf

Condivi
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IV GIORNATA MONDIALE DELLA LENTEZZA Rallentare quando possiamo Correre quando dobbiamo

L’Arte del Vivere con Lentezza è un’organizzazione di volontariato che si occupa di comunicazione sociale per il benessere delle persone a livello mondiale, senza dimenticare l’ambiente e il sostegno concreto a piccole realtà dei paesi meno avvantaggiati.
In un mondo sempre più votato alla velocità e alla complessità, rallentare a livello individuale è dunque il primo passo per poter vivere meglio, superare le difficoltà, vincere la paura dell’incertezza, trovare soluzioni e recuperare la fiducia nel futuro, anche in momenti di grave crisi economica come quelli che stiamo vivendo.
Il prossimo miracolo economico e sociale sarà frutto di mille piccole azioni di mille piccole persone che si moltiplicheranno all’infinito. La nostra mission è incoraggiare la fiducia nel futuro e sostenere l’impegno di ogni singola persona nella costruzione di un tessuto sociale in accordo con le diverse esigenze e latitudini.

“Voi conoscete il motto che Pierre de Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce. Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale, però si ottiene un fiato più lungo”. (Alexander Langer, + 3 luglio 1995)

I nostri primi 14 comandalenti, per trovare la velocità giusta nella vita

  1. Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
  2. Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
  3. Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell’uscita (questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in ascensore)
  4. Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara…
  5. Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer… se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
  6. Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall’altra parte della città
  7. Non riempire l’agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
  8. Non correte per forza a fare la spesa, senz’altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
  9. Anche se potrebbe costare un po’ di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
  10. Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
  11. La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
  12. Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
  13. Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
  14. Smettiamo di continuare a ripetere:”non ho tempo”. Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.


… e i 7 comandalenti in cucina

  1. Il cibo è la tua prima medicina: insegna Ippocrate… crediamoci!
  2. La poesia del cibo inizia quando facciamo la spesa: scegliamo prodotti di stagione e di qualità. Se vogliamo risparmiare diminuiamo la quantità: che è anche un’ottima scelta per controllare colesterolo e peso.
  3. E’ scientificamente provato che l’acqua non bolle prima se continuiamo a osservarla: quindi senza fretta appassioniamoci alla preparazione della nostra cenetta e apparecchiamo con cura la tavola, un fiore?
  4. Utilizziamo tutti i nostri sensi per godere dei singoli ingredienti: la vista, il tatto, l’olfatto, il gusto … anche l’udito (i rumori della cucina fanno tanto casa e calore!).
  5. Gustiamo ogni forchettata e ogni piccolo sorso di quel vino che, anche se da incompetenti, avremo scelto con amore e cura.
  6. Evitiamo il “due in uno”! Se mangiamo non telefoniamo, se telefoniamo non mangiamo.
  7. Non precipitiamoci … il cinema, la lavastoviglie, l’ultimo ritocco al computer, ecc. aspettano
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Dopo l’assessore Sandro Sandri «vaccinaro» il DG ARPAV Andrea Drago «incenerentolo»

Dobbiamo tornare sul post pubblicato il 30/01/2010 per un utile approfondimento.

Ora: nella pura logica del profitto e del tornaconto economico si può capire che Unindustria Treviso recrimini sullo stop agli inceneritori in regione..

ma come interpretare un burocrate (che tale è il direttore generale Drago) che dà in modo gratuito dell’ignorante preconcetto ai medici del Registro Tumori del Veneto e dell’Ordine dei Medici di Venezia che, nelle raccomandazioni di uno studio pubblicato sul Quaderno della Salute 4/2010 «Dati ed analisi per la prevenzione e la tutela della salute pubblica a cura del Registro Tumori, Registro Mesoteliomi, Oridne dei Medici, Comune di Venezia e (udite! udite!) ARPAV», affermano (testuale) a conclusione della sezione 1 (introdotta dal rassicurante titolo Nel Veneto una maggiore incidenza di cancro rispetto al resto d’Italia):
L’indagine nel suo complesso suggerisce che lo smaltimento dei rifiuti segua percorsi alternativi a quello dell’incenerimento dal momento che si rende responsabile della dispersione in atmosfera di cancerogeni che oltre a riconoscere una molteplicitS di cellule bersaglio sono in grado di agire per effetto di una bio-accumulazione. Un fenomeno difficilmente evitabile da misure di prevenzione basate sul solo contenimento delle concentrazioni di inquinante ammesse per singole fonti di emissione in atmosfera. Le politiche ambientali dovrebbero porre al centro delle proprie strategie la riduzione della produzione dei rifiuti come necessario obiettivo di prevenzione primaria.” ??
Questa pubblicazione la trovate qui e val la pena leggerla poichè anche nell’ottica dell’inquinamento da traffico cittadino diventa istruttiva e preoccupante solleticando le orecchie del nostro Sindaco di Gaiarine che sta aspettando beatamente la primavera per trovarsi magicamente risolto il congestionato traffico nei centri abitati di Gaiarine e Francenigo.
Nella terza sezione Effetti dello smog – Impatto dell’inquinamento atmosferico sulla salute di genere così è riportato:
È noto che i principali determinanti della qualità dell’aria sono: la mobilità motorizzata, i sistemi di riscaldamento, le immissioni in circolo di sostanze chimiche da insediamenti produttivi e dagli inceneritori. Su questi elementi si deve agire, se si vuole guadagnare nella qualità dell’aria. Il trasporto motorizzato, come sostenuto autorevolmente anche dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità - che in questo caso val la pena citare, vista la figuraccia sull’influenza suina-), è indubbiamente una delle fonti più importanti di agenti inquinanti pericolosi (ossidi di azoto, benzene, ozono e soprattutto il particolato fine, come PM10 e PM2,5 ed ultrafine, ossia di dimensioni submicroniche) che producono situazioni di rischio per la salute umana ed in particolare per quella dei bambini.
Infine: gli organi di informazione diano sempre e sempre e sempre la giusta risonanza anche a documenti ufficiali come quello sopracitato che sbugiardano gli slogan propagandistici di politici e burocrati ammanicati, imparando a domandarsi sempre e sempre e sempre di fronte a certe dichiarazioni: “ma a chi conviene? e la risposta conseguente e logica attribuirebbe in modo più corretto l’epiteto di “irragionevole, pregiudizievole e ignorante
.

Condivi
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Il Veneto dice NO a nuovi inceneritori

La notizia é che LA REGIONE VENETO STOPPA GLI INCENERITORI Progetto congelato in attesa del Piano rifiuti che Galan non è riuscito a fare in 3 lustri
Niente inceneritori fino a quando non sarà approvato un piano regionale per i rifiuti, atteso da 15 anni. Poi staremo a vedere. Ma intanto è stato congelato il progetto dei due inceneritori che Unindustria vuole realizzare a Bonisiolo e a Silea. Il consiglio regionale ha approvato ieri, a larga maggioranza, l’emendamento alla Finanziaria Atalmi-Pettenò.
Questo è il commento dell’Arpav: «Stupidi pregiudizi, c’è bisogno di questi impianti» Il dg Drago: «E’ assurdo, è ora di finirla con paure irragionevoli, frutto anche di giochi politici. Gli inceneritori sono macchine ipercontrollate—prosegue il dg dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Veneto—quindi hanno ripercussioni minime sull’ambiente. … siamo costretti a restare indietro, e molto, perchè ci trinceriamo dietro pregiudizi di gente ignorante.»
Eh sì, perchè dovete sapere che il Direttore Generale dell’ARPAV è un tecnico, un esperto al quale i Consiglio Regionale ha affidato l’incarico per competenza e preparazione scientifica.. infatti è avvocato! (vedi qui come funziona una nomina politica!
)
Mentre Federico Valerio (vedi) è “solamente” un chimico ambientale e Valerio Gennaro (vedi) è “semplicemente” un Medico Epidemiologo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova: insomma, gente ignorante!

Tanto per ricordare:
Inceneritori, perché no
1. L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
2. L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
3. Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze.
- le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
- i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
- l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
4. Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti
5. Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici
6. Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici.
7. In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo
8. I petrolieri, i costruttori di inceneritori (che sponsorizzano la Fondazione Veronesi: ma và?!?) e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti

Cosa fare con i rifiuti.

1 – Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%)
2 – Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
3 – Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
4 – Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla in impianti di bioessicazione
5 – In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè:
- il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
- il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare

- il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica

6 – La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione. Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari.

Condivi
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Alla firma! Alla firma! Alla firma! – parte IIª – La consegna

Nel pomeriggio di martedì 15 dicembre sono state finalmente presentate al Sindaco le quasi 600 firme raccolte in pochi giorni dalle mamme antitraffico con il sostegno dei foraxfora e rappresentanti di entrambi i promotori le hanno consegnate personalmente al primo cittadino di Gaiarine (qui trovate la lettera di accompagnamento).
Le mamme, ricollegandosi agli incontri precedentemente avuti, hanno sottoposto al Sindaco il malloppo delle firme sottolineando il risultato raggiunto e il fatto che 560 cittadini, giustamente preoccupati dalla situazione venutasi a creare nei centri di Gaiarine e Francenigo, hanno sottoscritto la petizione sul presupposto delle proposte presentate (anello, controlli, dissuasori) e su quelle attendono risposte dal Sindaco e dall’Amministrazione..
Con le firme tra le mani il Sindaco ha avuto come un tentennamento di sopresa e dicendo che non mancherà di valutare le proposte..
si è però ripreso velocemente aggiungendo che su queste:

  • ha già risposto negativamente in merito all’anello perchè non si può fare
  • sui controlli ha già provveduto ad intensificarli (e aveva proprio lì un rapportino dei vigili che testimoniava la loro presenza sul territorio)
  • mentre su dissuasori, semafori, rallentatori, autovelox, e qualsiasi altra diavoleria tecnica e tecnologica ci venisse in mente la sua opinione è che la spesa sia inutile poichè non giustificata dal breve periodo che ci separa dalla risoluzione di tutti i problemi che avverrà nell’aprile del 2010 con l’apertura definitiva dell’A28

come gruppo di cittadinanza attiva abbiamo tentato di sottolineare la possibile temporaneità della proposta anello, l’invisibilità dei controlli ancorchè confermati e le possibilità reali e necessarie di dissuasori e quant’altro, proponendo inoltre sia un’analisi dei volumi di traffico e delle direttrici dello stesso sia una nuova rilevazione della qualità dell’aria nei centri abitati..
inoltre le mamme hanno chiesto conto della promessa/prospettiva dichiarata dal Sindaco e riportata sui giornali proprio tre settimane prima di una chiusura della provinciale ai camion ma lo stesso Sindaco ha negato di aver detto una cosa del genere, prendendo le distanze da ciò che i giornali riportano e da coloro che prendono per buono tutto ciò che leggono o trovano su internet, poichè non è colpa sua se sui giornali vengono riportate cose non dette o dette così, in conversazioni occasionali (giornalisti: se ci siete.. battete un colpo!) e aggiungendo poi che negli incontri avuti anche col Prefetto erano emerse le difficoltà di un provvedimento simile proprio trattandosi di una strada provinciale, e riferendo anzi che recentissime valutazioni dei volumi di traffico odierni davano addirittura in negativo la differenza rispetto al periodo precedente l’apertura dell’uscita di Godega (ovvero ci sono meno automezzi oggi che quattro anni fa), cosa che sommandosi all’imminente riapertura dell’A28 rende inutile qualsiasi altra soluzione o rimedio, sia pure temporaneo..
le mamme hanno chiesto ancora se fosse possibile avviare un’analisi dell’aria per sapere almeno che aria respirano i bambini dell’asilo di Gaiarine visto l’elevata concentrazione di veicoli nelle ore in cui sono a scuola, e la risposta testuale del Sindaco è stata “La stessa aria che c’è dalle altre parti“, e ha poi aggiunto come richiedendo oggi queste analisi all’ARPAV ci vogliano tre mesi e guarda caso tra tre mesi tutto si risolverà con la riapertura dell’A28 e poi quando anche sarà realizzata la circonvallazione di Gaiarine, già appaltata anche se tuttora in fase di stallo per un ribasso d’asta considerato eccessivo, tutto andrà ancora meglio..
è stato chiesto al Sindaco anche cosa rispondesse ai tanti cittadini che avevano firmato la petizione e il Sindaco ha subito ribattuto che non potrà certo ignorare 560 firme e avrà modo di tenere in considerazione le proposte fatte perchè lui è una persona seria e sa valutare le proposte fatte seriamente al contrario di chi fa battute e teatrino con i blog..
benchè in silenzio fino a quel momento sembrava il riferimento talmente preciso e pungente che i ForaxFora chiedevano se la loro presenza fosse di troppo e pregiudicasse la serenità della conversazione, al che lui rispondeva che non voleva assolutamente questo ma non avendo fatto nomi e cognomi se ci sentivamo chiamati in causa voleva dire che ci consideravamo parte del teatrino.. dopodiche si cercava di riprendere la discussione ma ormai il Sindaco aveva abbassato le serrande con la promessa che terrà in considerazione le firme e le proposte, e anche ad un’ultima domanda che chiedeva quando si sarebbe potuto avere una risposta il Sindaco ha ribattuto che non dava nessuna data o scadenza ma l’assicurazione che nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, nei prossimi mesi si sarebbero visti i risultati del giusto interessamento dell’amministrazione nei luoghi opportuni o direttamente sulle strade..
infine proponevamo di celebrare con una foto l’avvenuta consegna delle firme ma un inaspettato balzo repentino del Sindaco impediva la posa e lo scatto, intimando con decisione “no, no, no, non voglio ritrovarmi sul blog!”
E su questo ci si salutava.

In conclusione: le quasi 600 firme promosse e raccolte da un gruppo di mamme preoccupate sono meritevoli di attenzione ma se sono sostenute e affiancate da un gruppo di cittadini sensibili ed attivi nel comune come i ForaxFora diventano per il Sindaco di Gaiarine il copione burlesco di un teatrino; ignorando completamente che scopo ideale di una democrazia compiuta non è il decidere in solitudine per tutti ma la partecipazione del maggior numero di cittadini alle decisioni per tutti.
Peccato dunque: il Sindaco promette considerazione per i suoi concittadini ma propone solo di aspettare inermi e rassegnati la primavera 2010 (l’estate, l’autunno, ecc..)..
ma alle Mamme Antitraffico e al gruppo ForaxFora aspettare non basta!

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L’aria malata e pericolosa del comune di Gaiarine

Il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.

Questi sono i risultati dell’analisi della qualità dell’aria eseguito dall’ARPAV (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto) nel 2006: «Pertanto, al fine della caratterizzazione dell’area comunale di Gaiarine per il parametro PM10 […], risulta che il Comune si trova in Zona A per il parametro PM10 per il rischio di superamento sia del Valore Limite su 24 ore che del Valore Limite Annuale.»

Nel 2006 il Tavolo Tecnico Zonale (composto da Provincia di Treviso e Comuni) detta norme comportamentali da assumere per la salvaguardia della salute dei cittadini:
«in caso di concentrazioni particolarmente elevate di inquinanti atmosferici, superiori ai limiti consentiti, è bene che gli individui o i gruppi sensibili come gli anziani, i bambini o i soggetti in precarie condizioni di salute limitino la loro attività all’aperto ed evitino di trattenersi a lungo in aree con intenso traffico; in linea generale esiste una serie di comportamenti, di seguito di massima indicati, che se attuati e evitati, permettono di ridurre i rischi per la salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti atmosferici:

  • evitare di tenere i bambini ad un’altezza di 30-50 centimetri dal suolo (livello a cui si propaga la maggior parte delle emissioni dei veicoli a motore), utilizzando invece per il loro trasporto carrozzine, passeggini e zaini di altezza adeguata; evitare inoltre esposizioni all’aria aperta non raccomandabili nelle giornate ad alto inquinamento;
  • ricordare che la sussistenza di malattie respiratorie e cardiache (anche lievi come l’influenza e la bronchite) amplifica gli effetti sulla salute di tutti gli inquinanti; in queste situazioni le raccomandazioni sopra elencate dovranno essere osservate con maggiore attenzione;
  • in auto azionare gli impianti di ricircolo dell’aria durante il transito in aree urbane inquinate;»


Quindi lo smog cittadino e i suoi effetti sulla salute sono davvero un problema. L’epidemiologia ci dice che lo smog causa molti morti, 1.600 all’anno solo a Milano secondo i dati dell’Istituto nazionale tumori.
Ma qual è il meccanismo biologico alla base di quest’epidemia?
A Londra sessanta individui asmatici hanno camminato per due ore lungo Oxford Street e per altre due ore attraverso Hyde Park. In Oxford Street, dove le concentrazioni di particolato ultrafine e di carbonio elementare erano più elevate, la funzionalità polmonare degli asmatici si è ridotta più che ad Hyde Park, e le molecole che segnalano infiammazione hanno subito un’impennata maggiore. Lo studio, pubblicato sul New England Medical Journal, ci dice che il particolato ultrafine ha un ruolo importante nella riduzione della funzionalità polmonare, attraverso un meccanismo di tipo infiammatorio. L’infiammazione sembra dunque essere uno dei meccanismi chiavi alla base delle patologie respiratorie, cardiovascolari e tumorali dovute allo smog. E’ il risultato di questo e altri studi, effettuati peraltro a concentrazioni di polveri sottili di gran lunga inferiori a quelle a cui sono esposti gli abitanti della pianura padana.
Ecco come si conclude uno studio dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano: «In questo lavoro abbiamo costruito un modello coerente in cui trovano collocazione tutte le informazioni che provengono dalla letteratura scientifica. Le stime di fig. 15 possono anche essere lette come i guadagni di salute ottenibili a breve e a lungo termine. Le indicazioni che possiamo trarre dal modello che abbiamo costruito sono:

  • Gli effetti a breve termine non sono una semplice anticipazione di eventi che sarebbero comunque accaduti, ma rappresentano un danno netto sulla salute
  • Gli effetti a lungo termine sono di gran lunga superiori a quelli a breve
  • L’inquinamento agisce peggiorando la salute di tutta la popolazione.
  • È la media annuale e non il numero di superamenti il parametro di interesse per la salute.»


Qui trovate tutto lo studio ospitato insieme a molto altro nel sito dei genitori antismog di Milano.

Ma la cosa peggiore è far finta che il problema non ci sia, ignorando e dimenticando (nascondendo???) i risultati di un monitoraggio dell’aria per 3 anni, e al presentarsi di un peggioramento evidente del traffico e delle emissioni nocive temporeggiare e tergiversare, mostrare interesse condiscendente ma nel frattempo attendere la primavera (chissà?!?) del 2010 con la prospettiva (certa!!!) di un lungo inverno, fumoso, polveroso e pericoloso come non mai.

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