Il sindaco è autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica.
Questi sono i risultati dell’analisi della qualità dell’aria eseguito dall’ARPAV (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto) nel 2006: «Pertanto, al fine della caratterizzazione dell’area comunale di Gaiarine per il parametro PM10 […], risulta che il Comune si trova in Zona A per il parametro PM10 per il rischio di superamento sia del Valore Limite su 24 ore che del Valore Limite Annuale.»
Nel 2006 il Tavolo Tecnico Zonale (composto da Provincia di Treviso e Comuni) detta norme comportamentali da assumere per la salvaguardia della salute dei cittadini:
«in caso di concentrazioni particolarmente elevate di inquinanti atmosferici, superiori ai limiti consentiti, è bene che gli individui o i gruppi sensibili come gli anziani, i bambini o i soggetti in precarie condizioni di salute limitino la loro attività all’aperto ed evitino di trattenersi a lungo in aree con intenso traffico; in linea generale esiste una serie di comportamenti, di seguito di massima indicati, che se attuati e evitati, permettono di ridurre i rischi per la salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti atmosferici:
- evitare di tenere i bambini ad un’altezza di 30-50 centimetri dal suolo (livello a cui si propaga la maggior parte delle emissioni dei veicoli a motore), utilizzando invece per il loro trasporto carrozzine, passeggini e zaini di altezza adeguata; evitare inoltre esposizioni all’aria aperta non raccomandabili nelle giornate ad alto inquinamento;
- ricordare che la sussistenza di malattie respiratorie e cardiache (anche lievi come l’influenza e la bronchite) amplifica gli effetti sulla salute di tutti gli inquinanti; in queste situazioni le raccomandazioni sopra elencate dovranno essere osservate con maggiore attenzione;
- in auto azionare gli impianti di ricircolo dell’aria durante il transito in aree urbane inquinate;»
Quindi lo smog cittadino e i suoi effetti sulla salute sono davvero un problema. L’epidemiologia ci dice che lo smog causa molti morti, 1.600 all’anno solo a Milano secondo i dati dell’Istituto nazionale tumori.
Ma qual è il meccanismo biologico alla base di quest’epidemia? A Londra sessanta individui asmatici hanno camminato per due ore lungo Oxford Street e per altre due ore attraverso Hyde Park. In Oxford Street, dove le concentrazioni di particolato ultrafine e di carbonio elementare erano più elevate, la funzionalità polmonare degli asmatici si è ridotta più che ad Hyde Park, e le molecole che segnalano infiammazione hanno subito un’impennata maggiore. Lo studio, pubblicato sul New England Medical Journal, ci dice che il particolato ultrafine ha un ruolo importante nella riduzione della funzionalità polmonare, attraverso un meccanismo di tipo infiammatorio. L’infiammazione sembra dunque essere uno dei meccanismi chiavi alla base delle patologie respiratorie, cardiovascolari e tumorali dovute allo smog. E’ il risultato di questo e altri studi, effettuati peraltro a concentrazioni di polveri sottili di gran lunga inferiori a quelle a cui sono esposti gli abitanti della pianura padana.
Ecco come si conclude uno studio dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano: «In questo lavoro abbiamo costruito un modello coerente in cui trovano collocazione tutte le informazioni che provengono dalla letteratura scientifica. Le stime di fig. 15 possono anche essere lette come i guadagni di salute ottenibili a breve e a lungo termine. Le indicazioni che possiamo trarre dal modello che abbiamo costruito sono:
- Gli effetti a breve termine non sono una semplice anticipazione di eventi che sarebbero comunque accaduti, ma rappresentano un danno netto sulla salute
- Gli effetti a lungo termine sono di gran lunga superiori a quelli a breve
- L’inquinamento agisce peggiorando la salute di tutta la popolazione.
- È la media annuale e non il numero di superamenti il parametro di interesse per la salute.»
Qui trovate tutto lo studio ospitato insieme a molto altro nel sito dei genitori antismog di Milano.
Ma la cosa peggiore è far finta che il problema non ci sia, ignorando e dimenticando (nascondendo???) i risultati di un monitoraggio dell’aria per 3 anni, e al presentarsi di un peggioramento evidente del traffico e delle emissioni nocive temporeggiare e tergiversare, mostrare interesse condiscendente ma nel frattempo attendere la primavera (chissà?!?) del 2010 con la prospettiva (certa!!!) di un lungo inverno, fumoso, polveroso e pericoloso come non mai.