Centro infanzia di Albina – delitto perfetto

La scorsa settimana, a dieci giorni dall’inizio dell’anno scolastico, i genitori che avevano iscritto, per l’anno scolastico 2013/2014, i propri figli al nido di Albina  hanno ricevuto una mail con la quale venivano “semplicemente” informati che il  nido a settembre non avrebbe aperto i battenti.
Chiuso per sempre.
Nel corso dell’estate, questi genitori hanno più volte avuto sia da parte della cooperativa CPS (gestore del nido) che da parte dell’amministrazione comunale di Gaiarine, l’assicurazione  che  l’anno scolastico sarebbe iniziato regolarmente a settembre.
Tutto falso. Chiuso per sempre. I genitori dovranno arrangiarsi, dovranno “elemosinare” un posto in qualche asilo limitrofo, ammesso che ci siano posti liberi.
Il delitto è servito.
Il Sindaco di Gaiarine ha raggiunto il suo scopo.
Ha “smontato” il centro Infanzia di Albina  “passando” la scuola materna all’istituto comprensivo di Gariarine (così ci troviamo con due scuole materne statali), istituendo una sezione primavera (così ha tolto iscritti all’asilo nido) e costringendo la Cooperativa a chiudere il “rimanente” nido perché con i pochi iscritti la gestione diventava insostenibile economicamente.
Per dire la verità questo Sindaco ci aveva provato anche nel 2011, dopo le “baruffe” con l’altra cooperativa “Insieme si può” , ma costretto dalle prese di posizione di genitori, cittadini e ex amministratori, aveva fatto marcia indietro ed era uscito dall’angolo, rifacendo la gara di affidamento del servizio del Centro Infanzia e sborsando ventimila euro di contributi.
Diecimila euro  ai genitori dei bimbi dell’asilo di Albina ( compreso genitori non residenti nel comune) e diecimila all’asilo di Francenigo, per tacitare eventuali “insorgenze” politiche e non.
Due anni dopo, come avevamo intuito e scritto su questo blog (vedi qui) il centro infanzia di Albina non esiste più.
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3 pensieri su “Centro infanzia di Albina – delitto perfetto

  1. Per quanto riguarda il nido, è vergognoso semplicemente perchè non si è mai parlato nè di un nr minimo di iscritti nè di una data limite entro cui iscriversi perchè “tanto c’è posto e la copertura dell’anno scolastico è garantita”(testuali parole delle maestre).
    Risulta alquanto bizzarro che le iscrizioni pervenute in amministrazione dalla cooperativa siano 5, quando una sesta è rimasta certamente DIMENTICATA in asilo dalle insegnanti…chissà poi quante altre potrebbero essere state le altre iscrizioni nelle settimane a venire, visto che appunto NESSUNO ha mai sottolineato la precarietà della situazione e si è SEMPRE garantita l’apertura e la funzionalità del centro.
    Oltre al nido poi il problema è la copertura dell’extra-time per la materna….in molti hanno istritto i bimbi all’asilo di Albina anzichè Gaiarine pensando di poterveli lasciare oltre le 16 o di poter iniziare il lavoro il 2 settembre certi di poter usufruire del centro per i propri bambini fintanto che non sarebbe iniziata la gestione statale il 12…
    C’è quindi un doppio problema: bimbi in fascia nido senza un posto dove andare e bimbi in fascia materna “scoperti” fino al 12 settembre e comunque dopo le 16…
    Se il problema poi fosse stato SOLO il bilancio tra entrate e uscite, risulta ancor più strano che la direttrice della cooperativa abbia abbassato le rette rispetto all’anno precedente, quando chiunque altro avrebbe valutato piuttosto un aumento….sorge il dubbio che la repentinità e l’inamovibiltà di una scelta di questo tipo siano dettate da cause esterne o non dipendenti dalla cooperativa, quali una promessa non mantenuta all’ultimo momento o chissà quale altro arcano…
    Inutile sottolineare come la meravigliosa struttura di VILLA ELENA e i nostri bambini siano degni di maggiore attenzione da parte del nostro comune…un paese civile che voglia crescere dovrebbe investire innanzitutto sui bambini che sono il potenziale futuro…forse il nostro non è un paese abbastanza lungimirante ed i figli è meglio farli nascere e crescere altrove..

  2. E’ vero, con la prima settimana di settembre si chiuderà il capitolo della storia infinita dell’asilo nido di Albina. SI CHIUDE!!!
    Fatto già grave di per sé, visto che si perde un servizio importante per la comunità, alternativo all’oramai unico nido di Francenigo (dove fra l’altro ora non si starà tanto larghi), ma condito da una gestione e comunicazione da parte dell’amministrazione che oseremo dire oscena. Infatti, le famiglie che portavano i figli ad Albina, dopo gli ultimi due anni burrascosi con il cambio di cooperativa scelta dal comune per “salvare “ l’asilo, effettuate le pre-iscrizioni a gennaio, si sono viste statalizzare, a fine giugno, la materna. Hanno chiesto più volte ad amministrazione e cooperativa rassicurazioni sulla gestione del nido e dei fuori-orario della materna da parte della cooperativa; la risposta che hanno ricevuto da entrambi è stata che l’intero anno scolastico sarebbe stato GARANTITO!!!!!
    L’inizio era previsto per il 2 settembre ma mercoledì 21 agosto è arrivata una e-mail da parte della responsabile della cooperativa, con l’annuncio della chiusura del nido, che precedeva una lettera in arrivo (che non è arrivata a tutti), e che si concludeva con la notizia che il sindaco, informato dell’accaduto, si era prodigato a chiamare il parroco di Francenigo il quale garantiva 8 posti liberi per il nido.
    La domanda è: “se un istituzione garantisce un servizio, può poi lasciare per strada, pochi giorni prima, le famiglie con lavoro, orari e gestione famigliare che scelsero a tempo dovuto la struttura dove mandare i figli?”.
    In più: “una famiglia ha il diritto o no di scegliere dove mandare i figli, giudicando rette, istruzione, distanze, strutture?”. Per far questo ci vuole tempo e ad una settimana dall’inizio èquasi impossibile!

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