Premessa.
Due considerazioni.
1) Il 22 Ottobre prossimo si “celebrerà” il referendum “leghista” sulla “autonomia” del veneto.
Ogni cittadino del veneto deciderà se andare o non andare a votare, se votare SI oppure NO.
Quello che pochi di loro però sanno è che questo referendum è un referendum che definire uno “specchietto per le allodole“ è un eufemismo dato che dei quesiti referendari che la legge regionale del 19 giugno 2014, n. 15 (BUR n. 62/2014)(vedi qui) prevedeva, la Corte Costituzionale ne ha ammesso uno solo, il primo.
Il quesito ammesso recita: “Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?”.
Viene da chiedersi perché la corte costituzionale abbia ritenuto legittimo solo questo quesito e non gli altri?
Perché:
il quesito referendario ripete testualmente l’espressione usata nell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione cosicché per la Corte deve intendersi che le «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» su cui gli elettori sono chiamati ad esprimersi possano riguardare solo le «materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s).”
Per cui si andrà a votare e a spendere si dice 14 milioni di euro (altri 40 milioni per quello analogo indetto in lombardia) per iniziare una trattativa che eventualmente porterà ad ottenere ciò che era possibile ottenere semplicemente facendo una richiesta allo stato, come ha fatto l’emilia romagna, e come d’altra parte è già previsto dall’articolo 116 della Costituzione che così esplicita:
“Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata.”
Quindi è del tutto evidente che siamo di fronte ad un referendum che ha come unico scopo quello di misurare il consenso dell’attuale governatore del veneto (e di quello lombardo).
La cosa irritante è che abbiamo dovuto sorbirci per quasi 10 minuti la lettura, da parte della migrantes gava, di una mozione “standard”, scritta dalla segreteria regionale della lega e presentata uguale in quasi tutti i comuni del veneto.
Mozione che mistifica il referendum, facendo percepire ai cittadini che tramite esso si risolveranno “tutti” i problemi del veneto, ed che in primo luogo, essendo un argomento ad alta “sensibilità”, verrà sistemata la faccenda “ schei” e cioè che il veneto potrà trattenersi parte delle entrate fiscali senza mandarle a roma. Cosa assolutamente falsa.
2) E’ giunta davvero l’ora che si effettui la registrazione dei consigli comunali e che i verbali contengano la trascrizione integrale di quanto viene detto dai consiglieri.
Non è più ammissibile che i consiglieri di minoranza siano ad ogni consiglio costretti a richiedere integrazioni o correzioni ai verbali perché questi non rispecchiano quanto da loro detto.
Il segreventi% continua a nascondersi dietro l’impossibilità di riuscire a verbalizzare tutto quanto viene detto.
La registrazione sarebbe la soluzione alle sue monche verbalizzazioni o no?
Ma non la si vuole perché così è possibile stendere i verbali “filtrando” frasi, parole, espressioni, incisi che potrebbero da fastidio alla maggioranza.
Bisogna davvero finirla.
entriamo in cronaca
assenti fracassi e daniel (vedi qui)
1. Mozione presentata dal gruppo consiliare Lega Nord-Liga Veneta in merito al referendum per l’autonomia del veneto del 22 ottobre 2017;
Il sindacotto finalmente si è “adeguato” a quanto previsto dal regolamento di funzionamento del consiglio comunale che prevede la lettura da parte del presentarore della mozione o dell’interrogazione, e così questa volta, bontà sua, concede la parola alla migrantes gava …
… che la legge, tale mozione nelle conclusioni invita l’amministrazione comunale a fare, sul referendum, una corretta informazione e una adeguata pubblicità …
… Il sindacotto risponde immediatamente facendo presente che nel sito del comune è stato inserito il logo del referendum e che il 22 Agosto la giunta comunale ha approvato una delibera di sostegno ad esso e che quindi l’amministrazione si è già mossa in tal senso …
… la migrantes gava chiede «… quali iniziative verranno fatte… » … il sindacotto risponde «…sarà il gruppo della lega che farà iniziative … noi abbiamo fatto quello di nostra competenza …» …
.. interviene il consigliere bressan «…non entro nel merito delle premesse che sono politiche … il consiglio comunale deve prendere posizioni istituzionali … ognuno di noi potrà votare SI/NO… ci vorrebbe un ampio dibattito sul territorio …l’amministrazione sta facendo quello che deve, la mozione è una mozione politica di scontro tra i gruppi della lega del comune … ci voleva più coraggio ed impegnare il sindaco a battersi per il SI … per questo motivo mi asterrò …»
e bravo il nostro consigliere bressan che incita gli altri ad avere più coraggio, ma che non dimostra il suo dato che non dice chiaramente se andrà a votare e se si come voterà. Salomonica la sua decisione di astenersi: meglio stare con tutti e due i gruppi leghisti, meglio stare nel vago.
prende la parola il consigliere andreetta «… non posso esprimere quello che farò il 22, dirò solo che andrò a votare … »
ma senti senti. Intanto non si capisce perché un consigliere comunale che rappresenta dei cittadini non possa prendere ufficialmente una posizione “politica” rispetto ad un fatto legittimo della vita democratica del paese.
E poi, contraddizione in termini, si è comunque espresso.
Questo referendum, nel veneto, prevede il quorum, cioè il referendum sarà valido se andranno a votare il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Le opzioni “di voto” sono tre non due. Andare o non andare a votare, votare SI o votare NO. Quindi dicendo che andrà votare si è già in parte espresso: il suo voto, sia che sia SI oppure NO, sarà un voto che potrebbe contribuire a rendere valido il referendum. Tant’è che la lega ritiene che sia più importante l’affluenza che non l’esito dello scrutinio (il quale appare scontato).
Molti cittadini della sua parte politica non andranno a votare. Veda Lui.
… continua «…nel merito … questa non è la sede per fare questo dibattito … la mozione non andava neppure presentata in questa forma e anche se presentata in altro modo sarebbe stata comunque illegittima … nel sito della regione si legge che c’è divieto di propaganda e questo conferma quanto detto dal consigliere bressan… il sindaco ha poco fa citato la delibera della giunta del 22 agosto … tale delibera nelle premesse è corretta ma in un passaggio si coglie che la giunta invita a votare SI … la delibera del 22 agosto non andava fatta o fatta in modo diverso … ora ci troviamo in consiglio comunale non con la ratifica di quella delibera ma con una mozione … sbagliata la prima e anche la seconda… per le consultazioni referendarie o politiche non ho ricordi che un’amministrazione abbia mai deliberato in merito … mi viene in mente il referendum sulle trivelle che era comunque promosso da dieci regioni tra cui il veneto … allora non c’è stata una simile forzatura … lo dico in modo ancora più forte stiamo parlando di un referendum costituzionalmente legittimo … chiedere al consiglio di deliberare in merito … allora facciamolo per tutte le leggi regionali, nazionali, ecc. … si può fare ma non serve … noi come amministrazione comunale siamo già vincolati … la delibera del 22 agosto ha valenza politica … le richieste fatte dalla mozione è acqua fresca … ma messe insieme alle premesse servono soltanto a tenere alto il nome di zaia e del suo partito … vi invito a riflettere e a non cadere in questo tranello che vuole piegare l’istituzione comunale a far propaganda per una certa parte politica … do atto al sindaco per le parole dette … l’operazione è una azione propagandistica …»
la consigliera capuzzo «…condivido le parole dei mie colleghi … do per scontato che le istituzioni si impegnino a pubblicizzare la consultazione … condivido quanto detto da andreetta e cioè che non bisogna cadere nel tranello della propaganda … mi asterrò »
Si vota:
maggioranza astenuta
Gava favorevole
Andreetta contrario
Bressan, Capuzzo astenuti
Mozione bocciata.
2. Approvazione verbali seduta del 27 luglio 2017 (dal n. 19 al n. 27);
la consigliera capuzzo informa che chiederà delle integrazioni ad alcuni verbali perché non corrispondenti a quanto da lei dichiarato … chiede anche che gli stessi vengano votati singolarmente
il sindacotto accetta la proposta e viene deciso di esaminare per primo il verbale 27 relativo all’approvazione del regolamento sulle biomasse
la capuzzo fa presente che nel suo intervento aveva chiesto all’amministrazione di verificare la legittimità del regolamento ma di questa sua richiesta non c’è traccia … il sindacotto fa presente che il regolamento per gli impianti a biomassa approvato è legittimo tant’è che il comune di orsago ha avuto una sentenza favorevole del consiglio di stato e quindi non c’è nessuna ragione per apportare modifiche al verbale in questione
che il regolamento in questione sia legittimo lo pensiamo anche noi, ma questo non c’entra assolutamente nulla con la vittoria al consiglio di stato ottenuta dal comune di orsago e dal comitato no pigassificatore orsago. Il consiglio di stato ha dato ragione al diniego del comune in quanto l’area su cui si vorrebbe costruire il pirogassificatore è urbanisticamente inadatta, come è indicato nel P.A.T. del comune e in più perchè quell’area è anche destinata a sosta dei mezzi di soccorso in caso di emergenza, essendo prossima ad una grande centrale di smistamento della liquigas. il sindacotto prima di parlare dovrebbe informarsi meglio o almeno leggere le sentenze.
interviene la consigliera gava facendo presente che «…che né io né daniel abbiamo mai detto che il regolamento è un buon regolamento … » il sindacotto che non vuole modificare il verbale si “accortoccia” leggendo quello che ha verbalizzato il segreventi% … e cercando di far intendere che il verbale rispecchia le parole pronunciate.
ma beato del signor è chiaro a tutti che è proprio quello che è stato scritto dal segreventi% che viene contestato, e se la gava dice di non aver pronunciato quella frase o le si da della bugiarda o si deve prendere atto di quanto affermato. Non è che quanto scritto nei verbali debba essere interpretato, altrimenti che verbali sarebbero?.
si discute un po’ ma alla fine la consigliera gava sconsolata cede.
Si vota il verbale 27:
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo e Gava astenutii
Si passa al verbale 26 relarivo alla 2° variante al Piano degli Interventi
la consigliera capuzzo fa presente che del suo intervento è stato omesso un passaggio fondamentale e rivolgendosi al segreventi% «… io ho chiesto come si poneva rispetto alla legge sul consumo del suolo la variante al piano … lei mi ha risposto che eravamo agli inizi e che ci sarebbero probabilmente delle proroghe …e che la variante era valida in quanto antecedente … io ricordo di avervi letto la premessa presente nella pagina 1 del documento del sindaco e cioè che ” Il Documento del Sindaco è un atto programmatico che delinea gli interventi e le realizzazioni che daranno vita al Piano degli Interventi in coerenza con il P.A.T. Questo documento rappresenta l’avvio del processo di formazione della 2^variante al Piano degli Interventi.” … io questo ho letto e ribadisco che il documento del sindaco è stato presentato dopo l’approvazione della legge sul consumo del suolo … io voglio che sia riportato quello che ho letto dal documento del sindaco … lo dite voi che la variante inizia con tale documento … » …
… inizia una discussione tra la capuzzo e il segreventi% …
il segreventi% si arrampica sugli specchi, non è la prima volta che lo fa e non sarà l’ultima, tentando di far passare il concetto che l’avviso pubblico fatto a dicembre del 2015 sia prodromo alla variante e che conseguentemente la variante era in itinere prima dell’approvazione, avvenuta a giugno 2017, della legge regionale sul consumo del suolo, cosa assolutamente non vera e smentita tra l’altro proprio dal documento del sindaco presentato in consiglio comunale il 27 luglio 2017 in cui si dice che l’iter della variante inizia con questo documento. Ma davvero ci vuol prendere in giro? Non dovrebbe essere il garante della legittimità degli atti? Perchè non lascia che sia il sindacotto o qualcuno dei suoi a levarsi le “castagne dal fuoco” e magari fare “carte false”? Siamo costretti per l’ennesima volta a ricordargli che è pagato dall’intera comunità di gaiarine e non solo da una parte di essa.
… alla fine il verbale viene modificato riportando quando detto dalla consigliera capuzzo
Si vota il verbale 26:
maggioranza favorevole
Capuzzo e Gava favorevoli
Andreetta e Bressan astenuti
… il sindacotto chiede se ci sono richieste di integrazioni sugli altri verbali, avendo avuto risposta negativa propone di votarli tutti assieme … la proposta viene accettata …
prende la parola il consigliere andreetta «… posso dire qualcosa? … cercherò di non essere odioso … la verbalizzazione continua ad essere un problema … insisto per la registrazione delle sedute… è poco simpatico puntualizzare a distanza di tempo … pur apprezzando la buona volontà del segretario, a distanza di tempo, la lettura della sintesi verbalizzata può far emergere un senso diverso … mi astengo … »
Si vota dal verbale 25 al 19:
maggioranza favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo e Gava astenuti
3. Revisione straordinaria delle partecipazioni ex art. 24, d. lgs. 19 agosto 2016 n. 175, come modificato dal decreto legislativo 16 giugno 2017, n. 100. ricognizione partecipazioni possedute;
… illustra il segreventi% … «…abbiamo due partecipate piave servizi e il gal che è già stato posto in liquidazione e cesserà a fine anno … la piave servizi gestisce un servizio essenziale … è ben condotto … l’acqua è un bene comune e quindi l’orientamento è quello di mantenerla pubblica … non c’è la volontà di alienare la partecipazione … la legge impone di verificare solo le partecipazioni societarie … e noi abbiamo solo queste due … »
… la consigliera capuzzo «… voterò a favore … condivido le strategie per mantenere l’acqua bene pubblico … chiedo però all’amministrazione di far valere la sua presenza ed di incidere nella gestione, chiedo maggior impegno nel vigilare … » … il sindacotto «… voglio precisare che il delegato è il vicesindaco fellet … che non è mai mancato a nessuna riunione o assemblea … » … interviene fellet precisando che le deliberazioni in piave servizi vengono prese a maggioranza dei presenti … e con il principio di una testa un voto …
… la capuzzo evidenzia che se vale il principio di una testa un voto ancor di più è il peso del comune all’interno dell’assemblea … quindi si può davvero incidere sulle decisioni
un conto è la presenza altra cosa è portare istanze, difendere gli interessi dei propri cittadini o portare nuove soluzioni, e qui viene in mente la conferenza di servizi provvisoria per il pirogassificatore tenutasi a venezia nel giugno del 2015… si è vero che fellet era presente ma dai verbali di quella conferenza sappiamo anche in che modo lui abbia difeso il comune di gaiarine da quel megaimpianto: facendo pressoché scena muta e non presentando nessuna controindicazione. Ma poi viene in mente anche “l’affare bidoni dei rifiuti” che i commercianti di gaiarine, come quelli di altri comuni, sono stati costretti a pagare anche per degli anni precedenti, perchè SAVNO era a caccia si soldi. Viene da chiedersi chi sia il rappresentante del comune in ambito cit, per caso ancora fellet? (non ne siamo sicuri, ma normalmente il comune viene rappresentato o dal sindaco o dall’assessore all’ambiente e fellet è assessore all’ambiente ).Qualunque sia il rappresentante del comune ”l’affare bidoni rifiuti” è una di quelle vicende che ha dell’inverosimile, e che mette in evidenza, questo vale anche per altri comuni, come non sia sufficiente essere presenti alle assemblee e votare sempre a favore di quanto proposto alzando la fantomatica “manina”. Non è così che si amministra. Bisognerebbe andare alle assemblee preparati e sapendo riconoscere se si sta per votare qualcosa che sarà a favore o contro i propri cittadini, ed avere anche il coraggio di votare in modo difforme dagli altri. Poi bisognerebbe avere anche qualche idea, ma questo è forse pretendere troppo. In ogni caso ha sicuramente ragione la consigliera capuzzo quando chiede maggior impegno e vigilanza.
il consigliere andreetta fa presente «… che le tariffe sono a scaglioni e penalizzano le famiglie più numerose … per fare un esempio io che ho una famiglia numerosa consumo di più e pago sulla tariffa più alta … chiedo al vicesindaco di farsi promotore della cosa … voterò a favore con le stesse motivazioni della capuzzo… e con lo stesso auspicio che la nostra presenza sia vigilante … »
… fellet dichiara che porterà lquesta istanza in assemblea
Si vota:
all’unanimità
4. Ratifica delibera di giunta comunale n. 89 dell’1.08.2017 avente ad oggetto “variazione urgente al bilancio di previsione 2017/2019 ai sensi dell’art. 175, comma 4, del d. lgs. 267/2000. variazione di peg 2017 – variazione del piano degli investimenti 2017”;
… l’assessore de zan illustra le variazioni di bilancio che sono relative al monumento di albina, alla pista ciclo pedonale sempre di albina e alla manutenzione staordinaria di piazza san tommaso
il consigliere bressan contesta il costo previsto per la sistemazione del monumento e fa presente che il 3 ottobre i cittadini di albina vedranno il progetto … il sindacotto dice che spera che il lavoro sia terminato entro il 4 novembre … bressan chiede quale sia l’intervento nella piazza san tommaso … il sindacotto chiarisce che verrà, guardando la chiesa, rifatta l’intera parte sinistra … bressan annunciando il suo voto contrario essendo variazioni di un bilancio che non ha approvato, vede con soddisfazione un cambiamento di rotta del revisore dei conti, che si fa adesso relazionare, dopo essere stato sollecitato più volte a farlo, dagli uffici in forma scritta…
… andreetta chiede cosa succederà all’albero presente nella parte sinistra di piazza san tommaso … Il sindacotto spiega che viene rifatta solo la pavimentazione e che tutto il resto rimarrà invariato … andreetta dichiara il suo voto di astensione …
prende la parola la consigliera capuzzo dichiarando il suo voto contrario in quanto anche lei non aveva approvato il bilancio di previsione … continua dicendo che i soldi per il monumento di albina secondo lei sono troppi … ma che è curiosa di vedere il progetto … sperando che questa volta il monumento venga effettivamente rifatto … relativamente alla piazza consiglia di valutare tutto ciò che è necessario fare affinché l’intervento di manutenzione straordinaria sia risolutivo …
… la consigliera gava si dice contenta che finalmente venga sistemato il monumento di albina e dichiara il suo voto di astensione.
Si vota:
maggioranza favorevole
Bressan e Capuzzo contrari
Andreetta e Gava astenuti
5. Approvazione modifica al regolamento comunale per il funzionamento della commissione mensa scolastica.
illustra l’assessore venturin facendo presente che si è deciso di modificare questo regolamento allungando il mandato dei componenti la commissione mensa da un anno a due anni …
… prende la parola la consigliera capuzzo dichiarando il suo voto favorevole ma chiedendo se è possibile far verificare la qualità del servizio … valutare gli sprechi e garantire che la qualità dei prodotti sia la più elevata possibile … e se è possibile privilegiare i prodotti a km 0 e biologici … il sindacotto afferma che i controlli vengono fatti spesso e cede la parola alla venturin … che fa presente come i controlli verranno eseguiti tra una quindicina di giorni essendo adesso l’attività scolastica appena iniziata … evidenzia come la responsabile esegua spesso i controlli sulla qualità delle materie prime ed come sia molta attenta agli sprechi …
… andreetta interviene chiedendo per quale motivo non si permette ad un componente la commissione di essere rieletto … e perché il rinnovo dei membri la commissione non avvenga ogni tre anni, come avviene per i membri del consiglio di istituto?…
… risponde la venturin dicendo che la scelta della non rieleggibilità è stata presa per fare in modo di avere un continuo ricambio, per non avere come membri della commissione sempre gli stessi genitori e gli stessi insegnanti … per quando riguarda la durata del mandato, due anni sembrano la cosa giusta ….
… andreetta ricorda che l’anno prima alla approvazione di questo regolamento lui non era presente ma è convinto … «… come accade spesso anche in quel caso era necessario approvare un regolamento … e quel regolamento è stato catapultato nella scuola senza coinvolgimento dei consiglieri comunali e escludendo persino gli organi collegiali della scuola … ora si porta questa modifica perché la durata del mandato di un anno era una follia … io mi asterrò … sono stanco di chiedere un coinvolgimento in cose sulle quali è possibile invece trovare degli accordi …»
Si vota:
maggioranza favorevole
Bressan,e Capuzzo, e Gava favorevoli
Andreetta astenuto
Si chiude, dopo circa un’ora e mezza, questo consiglio frequentato come sempre da pochissime persone …
e tutti al bar