Premessa.
Tutti i nodi vengono al pettine, basta saper aspettare.
Ecco che nasce, nel consiglio comunale di Gaiarine, il Gruppo Consiliare Lega Nord – Liga Veneta, formato da Graziella Gava ed Elisabetta Daniel, e nasce alla presenza, tra il pubblico, dei notabili della Lega Nord del Comune. Notabili visti poche volte in sala consigliare in questa legislatura, venuti, ora, ad assistere alla “virtuale” uccisione di Cesare (Sindacotto).
Dicono che il genere “Horror” vada particolarmente di moda al cinema …
Veniamo alla sostanza politica.
Il Sindacotto si trova ora, con una maggioranza formata da 7 membri, compreso lui, quindi sarà sufficiente uno “sputo” o un “batter di ciglia” (un altro transfuga, o “migrante” ) che si unisca alle due “migrantes di fatto” perché questa maggioranza salti, oppure basterà un’assenza “strategica” tra i membri della maggioranza in un consiglio comunale importante per “impantanarla”.
Noi, che siamo per la biodiversità sia vegetale che animale ma anche politica e non ci piace l’omogeneizzazione, non demonizziamo a priori la nascita di questo nuovo gruppo, ma vorremmo ricordare alle migrantes che, poco tempo fa, era Salvini (segretario della Lega Nord) che andava dicendo … «Tra le pessime idee di questa riforma (si riferiva alla riforma costituzionale bocciata il 4 dicembre) c’è quella che consente ai parlamentari di continuare a cambiar partito senza mollare la poltrona. Sono stufo dei cambia-casacca, dei traditori, dei mangiapane a tradimento che vengono eletti da una parte, vanno dall’altra per prendersi lo stipendio e non mollano la poltrona».
Lungi da noi paragonare i consiglieri e relativi gettoni di presenza ai parlamentari romani e alla loro prebende, ma non possiamo non far notare che le migrantes erano stata elette nella Lista Civica, L’Impegno Continua, e che la poltrona non l’hanno mollata.
Un po’ di coerenza, almeno con quanto dice il “capo“, ci vorrebbe o no?
In ogni caso il nuovo Gruppo c’è e bisogna prenderne atto. Come bisogna prendere atto del livore che viene manifestato anche in modo palese tra la ridotta maggioranza e le due consigliere. Le parole che sono state dette alla fine del consiglio sono delle pietre che difficilmente potranno essere rimosse e quindi rimane evidente che la frattura è e rimarrà insanabile.
Poco dopo la comunicazione della costituzione del Gruppo, la consigliera Gava aveva iniziato a leggere una dichiarazione farcita anche di alcune maligne domande. Il Sindacotto seccato l’ha interrotta rinviandola a fine consiglio.
Vorremmo ricordare che nel consiglio comunale di Gaiarine è sempre stato applicato un galateo istituzionale che ha permesso al capogruppo di un nuovo gruppo di fare un intervento senza limiti di tempo e di argomenti, pertanto il rinvio a fine consiglio di questo intervento è stata una scortesia istituzionale gratuita, immotivata e arbitraria.
Tra scortesie, dichiarazioni, affermazioni, motivazioni, domande e livore, non si è sentita, però, pronunciare la parola fatidica e cioè “pirogassificatore“. Abbiamo assistito, in sostanza, ad un gran gioco degli specchi per nascondere la verità.
La storia, che resterà negli “annali” del comune di Gaiarine e che noi continueremo a ripetere e che sarà bene ricordare anche nella prossima campagna elettorale, è questa: le migrantes erano assenti il 3 giugno 2016 quando il consiglio comunale di Gaiarine all’unanimità dei presenti votò contro il Pirogassificatore. Erano assenti, per il semplice motivo, che erano contrarie alla linea assunta “obtorto collo” dalla maggioranza di opporsi alla costruzione del Pirogassificatore. Erano assenti perché sollecitate (o forse obbligate) a farlo da qualche notabile della Lega gaiarinese. Lega gaiarinese che sul Pirogassificatore ha mantenuto una posizione molto, ma molto ambigua, per usare un eufemismo. Anche quest’ultima posizione dovrà essere ricordata nella prossima campagna elettorale.
Riepiloghiamo per i nostri lettori l’attuale composizione del Consiglio Comunale:
Maggioranza.
L’Impegno Continua: Cappellotto Mario, De Zan Elisa, Dardengo Claudio,
Presotto Paolo, Venturin Stefania, Fellet Ermanno,
Carnelos Martina
Minoranze:
Uniti per Gaiarine: Bressan, Fracassi
Insieme per il bene comune: Andreetta
Esserci per un comune che cambia: Capuzzo
Lega Nord – Liga Veneta: Gava, Daniel
Entriamo in cronaca.
Appello, tutti presenti, vedi qui.
Il Sindacotto lascia la parola al segreventi%, che riferisce di aver ricevuto pochi minuti prima una comunicazione con la quale viene informato che verrà costituito un nuovo gruppo consigliare formato dalle consigliere Graziella Gava e Elisabetta Daniel (insomma dalla due migrantes), con a capo la Gava.
1. APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 27 SETTEMBRE 2016 (DAL N. 25 AL N. 32);
Prende la parola il consigliere Andreetta che, essendo stato assente nel consiglio precedente, approfitta per dare il benvenuto al nuovo segretario Orso, augurandogli buon lavoro, ma invitandolo, nel contempo, a verbalizzare meglio del suo predecessore (che verbalizzava, si fa per dire, quello che voleva) ed a essere imparziale, cioè dare supporto non solo alla maggioranza ma anche alle minoranze.
Chiede quindi la parola la consigliera Gava, che la riceve, dopo un breve consulto tra il Sindacotto e il segreventi% .
Avuta la parola, spiega come, dopo il ritiro delle deleghe avvenuto a giugno, fosse necessario dare vita ad un gruppo consiliare « con l’intento di dare voce a coloro che non condividono il pensiero dell’attuale amministrazione… e che vengono contrastati con ogni mezzo….». Continua chiedendo alcune spiegazioni « ...come mai la consegna dei pacchi natalizi agli anziani sia stata effettuata da una sola associazione del comune…. come mai a distanza di due anni non si sia ancora creato un poliambulatorio medico a Gaiarine per le persone che faticano a raggiungere quello di Roverbasso ….».
Interviene, dopo un brevissimo consulto con il segreventi%, il Sindacotto che le toglie la parola dicendole che questo non è l’intervento di presentazione del nuovo gruppo consiliare ma bensì si tratta di interrogazioni, che potranno essere fatte a tempo debito. Interviene la consigliera Daniel dicendosi pronta a fare l’intervento di presentazione del nuovo gruppo, ma ormai ogni spazio è chiuso e viene stoppata e rimandata a fine consiglio comunale.
Come già detto siamo di fronte ad una scorrettezza istituzionale che poteva essere tranquillamente evitata, tenendo conto anche delle effettive emozioni delle due migrantes che per la prima volta si trovano effettivamente alla luce della ribalta e per di più fuori dalla maggioranza. Questa scortesia è ancor più grave per il fatto che il Sindaco, prima di attuarla, si era per un attimo confrontato con il segreventi%, dal quale evidentemente aveva ricevuto il placet. E qui casca l’asino anzi l’orso, che solo qualche minuto prima era stato invitato ad essere il garante anche dei diritti delle minoranze.
Garante di chi …?
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Fracassi favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo, Daniel, Gava astenute perché assenti al consiglio comunale precedente.
Per i punti dal 2 al 9, vi indicheremo solamente chi ha presentato il punto, chi è intervenuto e come si è votato e forse qualche piccolo dettaglio.
Questo perché ci siamo un po’ “rotti” di stendere una cronaca sempre uguale a se stessa.
In effetti nell’approvazione sia degli atti propedeutici al bilancio di previsione che del bilancio stesso ci sembrava di essere in un dejavu, in una commedia già vista e rivista e diventata oramai stantia. Stessi gli attori, stesse le battute, stesse le affermazioni insignificanti della maggioranza. Tutto nasce dal fatto che i bilanci di previsione presentati negli anni da questa maggioranza erano e sono completamente privi di un qualsiasi barlume di novità. Sono, come hanno a più riprese ripetuto le minoranze, dei copia/incolla di quelli precedenti. Bilanci tutti uguali.
Tanto uguali che molte delle domande, delle constatazioni e degli interventi fatti dalle minoranze erano le stesse fatte nelle approvazioni di quelli precedenti.
Sia Andreetta che Bressan che Capuzzo hanno ha più riprese usato frasi come
… statu quo … mancanza di visione strategica ….nessuna pianificazione … tutto scollegato … nessuna sinergia… mancanza di visione sinergica … nessun intervento per le famiglie in difficoltà … carta che si lascia scrivere …. ecc.
Davvero non si vede un progetto amministrativo e una capacità di pianificare.
Le minoranze hanno evidenziato anche come il procedere di questa amministrazione sia quello di lavorare per emergenze e al tal proposito chiarissime sono state le parole del Sindacotto date in risposta a queste affermazioni «.. meio far che star li a parlar..».
Peccato che questo modo di operare abbia e determini dei lati oscuri, cioè interventi, anche spezzettati ad arte, per non fare le gare d’appalto, ma per poter procedere con trattativa privata, “tirando” le norme. Bisognerebbe vedere se anche la Corte dei Conti o l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) ritengono che questo modo di procedere sia legittimo.
2. ratifica delibera di giunta comunale n. 138 del 29.11.2016 avente ad oggetto “terza variazione al bilancio di previsione 2016/2018 ai sensi dell’art. 42 e 175 del d. lgs. n.2.267/2000”;
Illustra l’assessore De Zan, dimostrando un po’ più di verve del solito, pochina a dir la verità, ma comunque ….
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute
3. determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta
municipale propria “imu” per l’anno 2017;
Illustra i Sindaco. Stesse aliquote del 2016.
Interviene Bressan, che mette in luce come le aliquote siano le stesse del 2015… del 2014 … del 2013… del 2012 …, come in una filastrocca e in effetti si mette a canticchiare “alla Fiera dell’Est“.
Intervengono anche Andreetta e Capuzzo.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute
4. determinazione aliquote per l’applicazione del tributo per i servizi
indivisibili(tasi) per l’anno 2017;
Illustra i Sindaco. … «… Sono state mantenute le stesse aliquote …». Evita di pronunciare la frase “le stesse del 2016″, forse per non sentirsi ripetere la ormai famosa filastrocca.
Interviene Andreetta chiedendo delucidazioni sull’incresciosa vicenda delle maggiorazioni arretrate fatte pagare ai commercianti per i cassonetti dei rifiuti e mettendo in luce la responsabilità anche dell’amministrazione di Gaiarine, così poco accorta nel difendere gli interessi dei suoi cittadini.
Nessuna risposta da parte del Sindaco.
La consigliera Capuzzo sollecita una risposta, che non viene data… allora fa presente che non è stata avvisata dell’incontro pubblico… ma viene subito interrotta dal Sindacotto che le ricorda come siano stati affissi gli avvisi in tutto il comune … la consigliera insiste e fa presente che inviare una mail ai consiglieri sarebbe stata semplicemente una cortesia istituzionale e comunque vorrebbe conoscere quali siano state le posizioni prese su questa vicenda dall’amministrazione di Gaiarine all’interno dell’assemblea del CIT. Nessuna risposta da parte del Sindaco ma un invito alla consigliera a recarsi nel suo ufficio, dove lui le darà tutte le delucidazioni del caso.
Siamo veramente ad un concetto di democrazia e trasparenza tra i “più alti” mai conosciuti, come se per sapere qualcosa una persona debba andare dal “padrone” che per bontà sua la informerà.
Non è forse il Consiglio comunale il luogo dell’informazione, del confronto, del dibattito?
Non è forse il Consiglio comunale nella sua funzione istituzionale di controllo, che deve essere messo al corrente delle decisioni dell’amministrazione comunale e di come questa rappresenti e difenda gli interessi dei propri cittadini all’interno dei consorzi o enti sovraordinati.
Bisogna davvero smetterla di avere questo modo di percepire il proprio ruolo di amministratore pubblico. L’abbiamo detto più volte, chi amministra un comune non sta amministrando “casa sua” o la “sua azienda“, sta amministrando la “roba di tutti”, e a “tutti” debbono essere date tutte le informazioni senza che queste debbano essere cercate o si debba andare nella “stanza” del sindaco per averle, soprattutto se le persone che le chiedono sono dei consiglieri comunali. Esistono, oggi, mezzi digitali che permettono di informare contemporaneamente migliaia di persone, basta saperli e volerli utilizzare.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute
5. destinazione contributo per le opere di culto. approvazione programma per
l’anno 2017;
Illustra il Sindaco. Nel 2017 il contributo di 10.000€ alla frazione di Albina.
Si vota:
all’unanimità
6. approvazione del programma triennale delle opere pubbliche 2017-2019 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2017;
Illustra l’assessore De Zan.
Nel 2017 si realizzeranno solo due opere: la rotatoria di Via Molino a Francenigo, e il primo stralcio della pista ciclabile Gaiarine-Albina.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
E’ un piano triennale che di triennale ha solo il titolo, perché, come bene evidenzia la consigliera Capuzzo, non sono indicate opere da realizzare nel 2018 e 2019.
Questo Piano Triennale, “che non c’è”, diventa l’evidenza lapalissiana dell’incapacità di questa amministrazione di pianificare alcunché. Tra l’altro, c’è da chiedersi se un piano così congeniato sia legittimo o meno.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi astenuti
Daniel, Gava astenute
7. determinazione importo gettoni di presenza da corrispondere ai consiglieri comunali anno 2017;
Illustra il Sindaco.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
I Consiglieri Bressan e Capuzzo dichiarano di voler rinunciare ai gettoni di presenza, e chiedono che il corrispondente importo vengano utilizzato per attività socio-culturali.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Bressan, Capuzzo,Fracassi favorevoli
Andreetta, Daniel, Gava astenute
8. documento unico di programmazione (dup) 2017/2019 – aggiornamento;
Illustra l’assessore De Zan.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
Tra le varie, domande,risposte, affermazioni, annotazioni ecc., emerge che all’assessore Venturin sono state conferite anche le deleghe per il sociale.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute
9. esame ed approvazione del bilancio di previsione 2017/2019;
Illustra l’assessore De Zan.
Intervengono Bressan, Andreetta e Capuzzo.
Tutte e tre le dichiarazioni di voto ribadiscono che questa amministrazione non è in grado di pianificare alcunché e che non ha nessun progetto per Gaiarine. e che vive alla giornata.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta, Bressan, Capuzzo,Fracassi contrari
Daniel, Gava astenute
10. costituzione diritto di superficie su area comunale a favore di
inwitinfrastrutture wireless italiane spa per installazione apparato di
telecomunicazioni;
Illustra il segreventi%.
Davvero strana questa faccenda.
Come mai ne il Sindacotto, ne un assessore ne un consigliere di maggioranza sono stati in grado di illustrare questo punto?
Nessuno in grado o nessuno che ne sa qualcosa?
La vera novità è che siamo passati da un segretrentun% che non sapeva scrivere, scusate che non voleva scrivere, ad un segreventi% che forse assume compiti non suoi, come quello di “sesto assessore“.
In ogni caso tutti i componenti della maggioranza in questo frangente fanno un po’ la figura dei “quaiot“.
Il segreventi% illustra questo diritto di superficie venticinquennale che dovrebbe sostituire il contratto d’affitto, peraltro già disdetto dalla società locataria, come un grandissimo vantaggio per il comune, come l’unica e possibile cosa “intelligente” da fare.
Mette in luce come le compagnie telefoniche, tutte, cerchino in qualsiasi modo di abbassare gli esborsi per la collocazione delle antenne e come i comuni si trovino sotto ricatto. Ma afferma che il comune di Gaiarine, grazie alla bravura del Sindaco e non si sa di chi altro, è riuscito a spuntare 70.000 € anziché i 50.000 €, usualmente percepiti da altri comuni.
Interviene la consigliera Capuzzo, facendo un po’ di conti … si passa da un importo per un affitto ipotetico calcolato sui venticinque anni di 375.000 € ad importo di 70.000 € per il diritto di superficie di venticinque anni, e così emerge in maniera evidente che il contratto proposto appare proprio poco convincente e soprattutto sembra una vera svendita.
Afferma che se un’amministrazione intendesse davvero fare l’interessi della propria comunità, nel momento in cui viene a conoscenza che le compagnie telefoniche giocano a ribasso, dovrebbe mettere in campo una serie di accorgimenti tali da poter trattare alla pari, o comunque non in questo stato di debolezza.
Non si convince delle spiegazioni del segreventi% che dopo un po’ di batti e ribatti, comincia a sentire qualche scricchiolio nel muro di sostegno della sua ferrea convinzione: questa era l’unica cosa giusta da fare.
La consigliera Capuzzo insiste un altro po’, e poi passa “la palla” al consigliere Bressan, che cercando di chiarire alcuni aspetti contrattuali, finisce con il demolire questo “granitico muro“, e il crollo avviene quando si scopre, o per lo meno così sembra, che i 70.000 € potrebbero essere appena sufficienti a demolire le strutture che verrebbero lasciate in loco dalla ditta quando terminerà il diritto di superficie.
In poche parole, alla fine della fiera zero guadagno per il comune.
Risultato: punto ritirato, essendo assolutamente necessario rivedere o chiarire alcune clausole contrattuali.
Si spera che il “sesto assessore” verifichi in maniera approfondita chi ha istruito questa pratica. Se l’ha istruita lui è giusto che si autoflagelli, se è stato invece qualcun altro lo invitiamo a prendere i provvedimenti del caso.
11. approvazione progetto definitivo esecutivo relativo a realizzazione di pista
ciclopedonale tra Gaiarine ed Albina 1° lotto. adozione di variante al vigente
piano degli interventi (p.i.) per appposizione vincolo preordinato all’esproprio
e dichiarazione di pubblica utilità dell’opera pubblica.
Illustra il Sindaco, mostrando il progetto o tentando di mostrarlo al pubblico, che naturalmente non vede nulla e deve affidarsi alle sue parole, … fa presente come la ciclabile sia stata concepita sfruttando quelle parti di proprietà comunale chiamate “troi”, questo per non fare espropri e quindi risparmiare soldi.
Siamo di fronte ad un’opera fatta davvero, e non è un eufemismo, con i piedi.
Un progetto banale, probabilmente imposto al progettista, che, però, avrebbe dovuto avere un sussulto di dignità rifiutandosi di avvallarlo. E’ davvero inconcepibile che, con tutte le piste ciclabili innovative sparse per l’Europa, si sia progettata quest’opera “sui non espropri” e “sull’uso dei marciapiedi” di una zona industriale, scoprendo alla fine che arrivati alla rotonda della circonvallazione dopo la zona industriale Busco, non si sa ancora se il secondo stralcio verrà realizzato sul lato siniatro (indicato dall’amministrazione, ma pressoché impraticabile) o destro della strada che porta ad Albina.
E’ assodato che da questa amministrazione non potevamo pretendere un progetto di pista fotovoltaica o fotoluminescente, ma questo progetto oltrepassa davvero ogni limite.
La consigliera Capuzzo fa presente che si poteva sfruttare la stradina agricola esistente, che avrebbe permesso di arrivare alla rotonda sul lato destro e da li con un solo attraversamento utilizzando, via Montello si poteva raggiungere tranquillamente la pista ciclabile proveniente da Campomolino.. aggiunge che la parte in uscita dal Borgo Scuro e fino alla rotonda poteva essere alberata.
Si sarebbe potuto creare un vero e proprio viale ciclabile, alberato su ambedue i lati, un viale magari di tigli. Una “porta” pedonabile e ciclabile davvero splendida per “entrare” a Gaiarine.
Ma per avere “questa visione” ci vuole anche un minimo di senso estetico,e poi immaginarsi “un luogo” ed avere la capacità di coniugare natura e servizi.
Il Sindacotto non ci sente, il “superprogettista naturalista” insiste sull’idea che così si risparmia, non presentando però un raffronto economico tra un’ipotesi e l’altra , anche perché la proposta della consigliera non gli sarà sicuramente passata per la testa.
Il suo discorso sui maggiori costi è chiaramente una semplice e pura giustificazione per nascondere una non valutazione di una alternativa non immaginata. In ogni caso questo obbrobrio di pista ciclabile costerà al contribuente gaiarinese ben 350.000 €.
Prende la parola il consigliere Andreetta affermando che, viste l’incongruenze di questo progetto, sarebbe tentato di votare contro ma essendo sempre stato favorevole alle piste ciclabili, ha deciso di non partecipare al voto per dare un segnale forte di contrarietà ad un opera progettata in questo modo.
Mette in luce come la commissione edilizia abbia approvato il progetto il 13 dicembre, lo stesso giorno in cui il progetto è arrivato in comune, e si chiede come i commissari abbiano potuto aver fatto un’analisi approfondita del progetto.
Naturalmente è una domanda pleonastica.
Bressan dichiara che il suo gruppo non è contrario all’opera ma essendoci parecchi dubbi sul tracciato voterà contro.
Si vota:
maggioranza (ridotta) favorevole
Andreetta non partecipa al voto
Bressan, Fracassi Capuzzo contrari
Daniel, Gava astenute
A questo punto il Sindacotto se ne esce con una delle sue, dimostrando, ancora una volta, come non abbia ancora capito quali siano i corretti comportamenti istituzionali.
Esordisce dicendo che lui è stato criticato, su questo blog, per il fatto che non se ne era andato dal suo posto in una votazione nella quale aveva dichiarato che non avrebbe partecipato al voto. Dice che era stato criticato ingiustamente in quanto aveva tenuto lo stesso comportamento che in questo frangente ha tenuto il consigliere Andreetta.
Il consigliere Andreetta tenta di spiegargli che c’è una differenza ma lui taglia corto.
Allora gliela spieghiamo noi.
Il consigliere Andretta non era in conflitto di interessi: non si stava votando qualcosa riguardante sua sorella, ma ha semplicemente manifestato la volontà di non partecipare al voto.
Il fatto di essere rimasto al suo posto, pur non votando, non ha influenzato il voto di nessuno.
Mentre la tua presenza, quando tu “caro sindaco” sei rimasto seduto al tuo posto, in palese conflitto di interesse, avrebbe potuto influenzare il voto di qualcuno.
E’ assodato che nessuno della maggioranza avrebbe avuto il coraggio di esprimere un voto contrario, altrimenti sarebbe potuto accadere quello che è successo alle migrantes, ma un comportamento istituzionale corretto avrebbe detto ed imposto, che tu, non solo, avresti dovuto abbandonare il tuo posto ma che addirittura avresti dovuto allontanarti dalla sala. Capito o no?
Il segreventi%. pensando che il caso di cui si stava parlando fosse analogo a quello testé accaduto, si è subito “buttato” a soccorrere il Sindacotto dicendo che non c’è l’obbligo di lasciare l’aula.
Gli consigliamo di approfondire le questioni prima di ergersi a difensore delle cause perse.
Riportiamo per conoscenza di tutti e a futura memoria il riassunto di una sentenza del Tar Lombardia
“Pubblico amministratore, conflitto di interessi, delibera, astensione, obbligo
TAR, Lombardia-Milano, sez. IV, sentenza 03/05/2013 n° 1137
L’amministratore pubblico deve astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi suoi o di parenti o affini fino al quarto grado; tale obbligo di allontanamento dalla seduta, in quanto dettato al fine di garantire la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, sorge per il solo fatto che l’amministratore rivesta una posizione suscettibile di determinare, anche in astratto, un conflitto di interessi, a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per la p.a.
Inoltre, sul consigliere in conflitto di interessi grava, oltre all’obbligo di astenersi dal votare, anche quello di allontanarsi dall’aula perché la sola presenza dello stesso può potenzialmente influire sulla libera manifestazione di volontà degli altri membri.”
I punti all’ordine del giorno sono esauriti, ma tutti i presenti ( quei pochi rimasti) , aspettano con ansia le dichiarazioni delle migrantes.
Vi riportiamo solo alcune frasi, il contenuto degli interventi saranno parte integrante dei verbali di questo consiglio comunale e, una volta pubblicati, sarà davvero interessante leggerli.
Daniel:
«… con l’intento di dare voce a coloro che non condividono il pensiero dell’attuale amministrazione… e che vengono contrastati con ogni mezzo … persone contrastate e attaccate … messi in atto soprusi … comportamenti eticamente scorretti… attacchi alle persone … persone che hanno come modus operandi quello di guadagnarsi qualche consenso (si riferisce a qualcuno della maggioranza) … ecc. … »
conclude la consigliera Gava con il porre ancora un paio di quesiti, ai quali il Sindaco darà risposta nel prossimo consiglio, almeno così dice.
Sono le 22.08, quattro ore di consiglio e tutti a casa, aspettando il prossimo dove si potrebbero verificare alleanze inaspettate, che forse sono già in corso d’opera.
Nel prossimo potremmo anche vedere se le migrantes continueranno ad astenersi o se invece, entrando nel merito dei provvedimenti, daranno dei voti favorevoli o contrari. Vedremo.
Come è sempre avvenuto nel consiglio comunale di Gaiarine, la maggioranza occupa di seguito una parte dell’emiciclo, alla sua destra o alla sua sinistra siedono di seguito tutte le minoranze.
Se il Gruppo Lega Nord – Liga Veneta fosse davvero un gruppo di minoranza deve sedere obbligatoriamente a fianco delle altre minoranze, altrimenti …