I presenti e i parlanti di questo consiglio li potete trovare qui, ad ascoltarli solo sette/otto persone, d’altra parte c’era all’ordine del giorno un unico argomento importante “il rendiconto della gestione del 2022“, un “argomentino” che purtroppo non interessa nessuno, tant’è che conoscere come sono stati spesi i nostri soldi, cosa sia riuscita a fare l’amministrazione lo scorso anno e cosa farà nel prossimo, sono argomenti così “insignificanti” che purtroppo non trovano interesse, tanto, quando si andrà a votare, tra un anno, non si voterà in base agli obbiettivi attuati del programma elettorale, ma guardando al colore politico delle liste e agli “intrallazzi politici” che riusciranno a mettere in atto i soliti mestatori che ricompariranno qualche mese prima delle elezioni, lanciando le loro reti e dando mille garanzie di continuità.
Aldilà delle cifre dell’avanzo di amministrazione, circa 400mila euro, di cui, tolti circa 250mila per accantonamenti vari, ne rimangono disponibili solo circa 145mila per finanziare opere programmate, ne esce una amministrazione assolutamente ferma, con le opere pubbliche, giuste o sbagliate che siano, che non partono, a parte, sembra, la sistemazione sismica della scuola elementare di Francenigo, e probabilmente non partiranno salvo una “forzata frenesia” pre elettorale negli ultimi mesi di legislatura, e questo per una serie di motivi che vanno dall’innalzamento dei costi delle opere stesse e quindi la necessità di rivedere al rialzo gli appalti, dal fatto che alcuni contributi statali fanno fatica ad arrivare, e quindi difficilmente si innalzeranno “gru pubbliche” quale sbandieramento dell’efficacia della azione amministrativa, ma nel frattempo si innalzano quelle private, dando la sensazione di un comune in “movimento”, ma in contemporanea si muovono anche le nostre campagne dove è in atto una distruzione di habitat naturali e conseguente riduzione di biodiversità per far posto alla monocultura della vite, senza sollecitare perlomeno la transizione alla coltivazione biologia, ma invece permettendo, con regolamenti farsa, la piantumazione di nuovi vigneti
persino in centro abitato in prossimità di case facendole diventare di fatto oltre che invivibili anche invendibili, rendendo succubi cittadini e territorio alla legge del “prosecco” e dei soldi che questa “bolla” porta con se fregandosene delle conseguenze nefaste sulla salute degli “umani” e degli altri esseri viventi.
Illustra le cifre di questo rendiconto l’Assessore al Bilancio De Zan, rispondendo alle minoranze che pongono domande e chiedono chiarimenti, aiutata anche dal sindaco, che ad un certo punto ammette - «… non per accampare scuse …» - come la sua amministrazione non sia stata particolarmente fortunata avendo subito prima due anni di Covid e poi l’incremento dei prezzi anche del 40% delle opere pubbliche e ecco quindi i rallentamenti; vero, ma un buon amministratore rendendosi conto delle difficoltà e delle contingenze avrebbe dovuto strada facendo essere in grado di cambiare strategia, e obbiettivi, riprendendo quelli dichiarati a suo tempo, magari solo come spot e poi abbandonati in qualche cassetto, tipo il famoso, si fa per dire, Paesc – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e Clima-, in questo ambito si poteva sollecitare, accompagnare, investire nella transizione ecologica del comune, con idee e forse pochi soldi, ma l‘ambiente resta l’ultima priorità di questi amministratori, anzi è talmente nelle “loro corde” che pensano che basti imbastire “una giornata ecologica” – raccolta rifiuti – all’anno per pulirsi la coscienza.
Arriva una domanda del consigliere De Martin al segretario, domanda che suona pressappoco cosi «… con un bilancio in positivo, conto economico in negativo e patrimonio in crescita … la cosa suonerebbe strana in una azienda privata invece qui sembra tutto normale …», il segretario gli risponde con un lungo intervento parlando di beni demaniali, di beni patrimoniali, di servizi, di PNRR, di conto economico, di nuove leggi contabili che arriveranno il prossimo anno, ecc.., in poche parole una lezione di “cultura amministrativa” che riassunta voleva dire e lo ha anche detto, ma con molto savoir-faire, una cosa evidente: un comune non è una azienda privata.
Sempre il consigliere De Martin chiede lumi sulla situazione medici di famiglia e sulla sanità pubblica, dando al sindaco la possibilità di ribadire l’impegno suo e dell’assessore Gava nel sollecitare quindicinalmente, nelle riunioni della Conferenza dei Sindaci, soluzioni per aumentare il numero di medici a disposizione dei cittadini del comune, ma anche di ammettere che,a fronte delle sollecitazioni fatte, ottiene sempre la medesima risposta e cioè l’impossibilità da parte della nostra USLL di risolvere il problema prima del 2024, e lo dice con scetticismo non credendoci neppure lui, ma anche quasi giustificando Benazzi .. il gran campo dell’USLL, per la situazione che si è venuta a creare nel sevizio disastrato della medicina territoriale e non solo, non dice, però, che la situazione attuale è frutto di scelte politiche regionali di destra, ormai pluridecennali, frutto della stessa parte politica a cui fa riferimento l’attuale Amministrazione Comunale di Gaiarine, e che purtroppo ora trovano ancora più spazio a livello nazionale, politiche che hanno come scopo la privatizzazione della Sanità Pubblica: finiremo tutti, non proprio tutti ma solo chi potrà permetterselo, in mano alle compagnie di assicurazione e ai privati, alla faccia della tanto oggi venerata “veneta” Tina Anselmi, colei che come ministro istituì il Servizio Sanitario Nazionale, una eccellenza, questa si, della “nazione”.
E questo disegno di “privatizzazione” è ormai talmente evidente, anche se non viene dichiarato ufficialmente, che si lascia il cittadino bisognoso di un esame urgente in balia delle burocrazie del CUP, magari trattenendolo con musichette varie, per poi proporgli – fatti di questi giorni – per una colonscopia come data il 15 novembre, mentre pagando il 18 maggio con un costo di 452 euro, e meraviglia delle meraviglie alla fine del consiglio il sindaco nel esplicitare i risultati di “Passi d’Argento“, un indagine sulla salute degli anziani nella provincia di Treviso, tra gli altri dati ci dice che il 17% degli anziani nella nostra Provincia ha rinunciato ad una prestazione medica per mancanza di denaro, lo dice per la verità con un po’ di amarezza, anche perché questi dati sono davvero allarmanti, ma non riesce a fare quel salto mentale e di qualità che gli permetterebbe di associare all’operato delle legislature di Galan (Forza Italia) e Zaia (Lega), questa situazione della sanità veneta che è e sarà sempre più una sanità per “ricchi”, alla faccia dei poveri anziani che vengono anche disturbati con indagini varie dalle quali però soluzioni concrete ai loro problemi non arrivano, anzi.
Si parla di denatalità, siamo ora a meno di 6000 abitanti, di immigrati (necessari), di case sfitte (inesistenti secondo il sindaco), di diffidenza ad affittare, di come rendere attrattivo il comune, di disagio giovanile (droga), problema sollevato dalla consigliera Capuzzo, e dei conseguenti problemi di sicurezza che questo comporta chiedendo maggior presenza delle forze dell’ordine almeno nei luoghi “sensibili”, e meraviglia delle meraviglie, siamo costretti a ripeterci, si scopre che il tanto sbandierato Controllo di Vicinato, evoluzione tecnologica delle Ronde Padane, vecchio cavallo di battaglia della Lega e miseramente fallite anche perché contro legge, sta diventando, da strumento che doveva garantire maggior sicurezza, addirittura un ostacolo in quanto parole testuali del sindaco «… chiamano noi quando succede qualcosa e nello specifico chiamano noi il giorno dopo …».
E allora ritenendo, senza togliere la libertà a singoli cittadini di aggregarsi nelle forme che ritengono più opportune, che non è assolutamente utile su temi come la sicurezza, introdurre, tra i fatti criminosi o presunti tali e le forze dell’ordine strati di gestione, demandandoli a forme di volontariato – i volontari sono volontari giustamente quando possono o vogliono -, suggeriamo all’Amministrazione Comunale di riavviare nel comune una presenza assidua della polizia municipale, di richiedere anche un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine – carabinieri-, di consigliare i cittadini a lasciar perdere la “chat” di turno e in caso sia di reale o presunta necessità di rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine preposte, senza creare interferenze e perdite di tempo
Per il resto alla prossima.
P.S. Leggete il libro di Tina Anselmi “La rocca del paradiso“ ed. Sirente, ma soprattutto fatelo leggere ai Vostri figli.