Depuratore di Gaiarine

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un piccolo reportage sul fantomatico depuratore comunale costruito ormai nello scorso millennio e tuttora inutilizzato e abbandonato..

   le foto si commentano da sole..

ma il video seguente, che mostra acqua sgorgare con evidente pressione da un pozzetto della presumibile rete della fognatura “nera”,
suscita qualche domanda preoccupata e sollecita risposte pertinenti:

 
Se il depuratore serve una fognatura nera, allora l’acqua che sgorga e finisce nel suolo, dovrebbe essere uno scarico a cielo aperto.
E sarebbe grave.
Non ci risulta tuttavia che scarichi civili e/o industriali siano stati autorizzati allo scarico. Questo da un lato ci conforta perchè sarebbe scongiurato il pericolo di inquinamento. ma dall’altro ci preoccupa.
Da dove arriva tutta quell’acqua?
Non è che la fognatura, che dovrebbe essere a tenuta stagna, è piena di infiltrazioni di acqua di falda? Come potrà funzionare correttamente un depuratore di fognature nere se gli arriva così tanta acqua di falda?
E allora:
i 4 comuni del Consorzio Fognature (Gaiarine, Orsago, Godega e Codognè) hanno completato il passaggio della gestione dell’impianto al Consorzio Piave come previsto 4 anni fa dal programma elettorale dell’attuale giunta di Gaiarine?
è consapevole il Consorzio Piave del pessimo affare concluso acquisendo la gestione di un impianto nelle condizioni sopra illustrate?
a chi spettava il collaudo della rete consortile?
è stato fatto questo collaudo prima della cessione?
oppure il MegaloSindaco ha trovato per tempo altri responsabili per le future prevedibili disfunzioni e ulteriori ritardi?
 
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Convocazione Consiglio Comunale Venerdì 19/04/2013

Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 19/04/2013 alle ore 18.30 (questo non ghe mola)   nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

  1. Approvazione verbali seduta del 1 marzo 2013 (dal n. 1 al n. 4);
  1. Approvazione di variante parziale al p.r.g. Per “variante innesto p.di l. D1/13 – pianca sulla s.p. 44″ – l.r. N. 61/1985, art. 50 comma 4 lett. F);
  1. Approvazione di variante parziale al p.r.g. – l.r. N. 61/1985, art. 50 comma 4 lett. F) per approvazione vincolo preordinato all’esproprio, relativa
  • Percorso ciclabile lungo la sp. 44 in comune di gaiarine, provincia di traviso, in attuazione dell’accordo di programma del 2.12.2011;
  • Progetto per la realizzazione del nuovo innesto di via moie sulla sp. 44 alla progressiva km7+700;
  1. Art. 14 decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni in legge 22 dicembre 2011, n. 214. Istituzione della tariffa sui rifiuti e del tributo comunale sui servizi, approvazione regolamento ed approvazione convenzione per la gestione associata dei servizi inerenti i rifiuti urbani ed assimilati, ivi compresi i servizi di accertamento e riscossione della tariffa;
     5. Modifiche al regolamento comunale di polizia mortuaria – art. 45 comma  3 lett. B).

 

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Dimenticarti, Enzo? No, tu no!

Ho visto un re è una delle canzoni più famose di Dario Fo,
tratta dallo spettacolo Ci ragiono e canto.
La canzone costituisce un’ironica presa di posizione nei confronti dei potenti, i cui interessi vanno sempre a scapito della gente comune. Jannacci propose Ho visto un re alle audizioni per partecipare a Canzonissima 1968, ma la canzone fu respinta a causa del testo, e Jannacci ripiegò quindi su Gli zingari.
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Rapporto sul Benessere equo e sostenibile


Di cosa parliamo quando ci riferiamo al benessere? Il concetto di benessere cambia secondo tempi, luoghi e culture e non può quindi essere stabilito univocamente, ma solo attraverso un processo che coinvolga i diversi attori sociali. La definizione del quadro di riferimento porta con sé, dunque, un processo di legittimazione democratica che rappresenta l’elemento essenziale nella selezione degli aspetti qualificanti il benessere individuale e sociale. Giungere a un accordo sulle dimensioni più importanti (i cosiddetti “domini” del benessere) e sugli indicatori permette anche di individuare possibili priorità per l’azione politica.
Il tema della misurazione del progressoha due componenti: la prima, prettamente politica, riguarda i contenuti del concetto di benessere; la seconda, di carattere tecnico-statistico, concerne la misura dei concetti ritenuti rilevanti. Infatti, come ormai appare evidente dal dibattito internazionale sull’argomento, poiché non è possibile sostituire il Pil con un indicatore singolo del benessere di una società, è necessario selezionare, con il coinvolgimento di tutti i settori della collettività e degli esperti di misurazione, l’insieme degli indicatori ritenuti più rilevanti e rappresentativi del benessere di ogni specifica collettività.
Di conseguenza, il Cnel, organo di rilievo costituzionale, al quale partecipano rappresentanti di associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e del terzo settore, e l’Istat, dove operano esperti della misurazione dei fenomeni economici e sociali, hanno unito le proprie forze per giungere alla definizione di un insieme condiviso di indicatori utili a definire lo stato e il progresso del nostro Paese. Per questo è stato costituito un comitato insieme all’associazionismo femminile, ecologista, dei consumatori e all’associazionismo in senso lato. L’obiettivo è stato quello di misurare il “Benessere Equo e Sostenibile” (Bes) analizzando livelli, tendenze temporali e distribuzioni delle diverse componenti del Bes, così da identificare punti di forza e di debolezza, differenze di genere, nonché particolari squilibri territoriali o gruppi sociali avvantaggiati/svantaggiati, anche in una prospettiva intergenerazionale (sostenibilità). Al comitato si è affiancata una commissione scientifica. La consultazione con i cittadini è stata ampia.
Il risultato è sintetizzato in questo primo rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia; gli indicatori selezionati per rappresentarlo aspirano a divenire una sorta di “Costituzione statistica”, cioè un riferimento costante e condiviso dalla società italiana in grado di segnare la direzione del progresso che la medesima società vorrebbe realizzare.

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MERCOLEDI’ 20 MARZO Dialogo con Adolfo Pérez Esquivél – Nobel per la Pace


Adolfo Maria Pérez Esquivel (Buenos Aires, 26 novembre 1931) pacifista, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 1980 per le denunce contro gli abusi della dittatura militare argentina.
Architetto e scultore, per venticinque anni, ha insegnato architettura nelle scuole secondarie e a livello universitario. Negli anni Sessanta, Perez Esquivel inizia a collaborare con i gruppi pacifisti cristiani latinoamericani.
Nel 1974, decide di lasciare l’insegnamento, per dedicarsi interamente all’assistenza ai poveri e alla lotta contro le ingiustizie sociali e politiche. Dopo il colpo di Stato di Jorge Rafael Videla, ha contribuito alla formazione di “El Ejercito de Pazy Justicia” un’associazione di difesa dei diritti umani.
Nel 1977 viene fermato dalla polizia argentina che lo tortura e lo tiene in s tato di fermo per 14 mesi senza processo.
Nel 1980 viene insignito del Premio Nobel per la Pace per i suoi sforzi contro la dittatura ed in favore dei diritti umani. Nel 1999 riceve anche il Premio Pacem in Terris.
Nel 1995, pubblica il libro Caminando junto al Pueblo nel quale racconta la sua esperienza.
Dal 2003 è presidente della Lega internazionale per i diritti umani e la liberazione dei popoli.
È inoltre membro del Tribunale popolare permanente.
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