26 aprile 1986 ore 01.24: Chernobyl

Un appuntamento da non perdere, un’occasione per saperne di più
26 aprile 2010, ore 20.45 Ex Chiesa San Gregorio Via G. Garibaldi – Sacile

Chernobyl l’eredità nascosta
Era il 26 aprile del 1986.
All’una e ventiquattro di notte un evento disastroso, definito come la più grande catastrofe tecnologica dell’era moderna, entrò nella storia segnando la vita di milioni di persone.
Quella notte esplose il reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl.
[…]



L’accordo truffa AIEA-OMS e la disinformazione su Chernobyl
[…]
In un rapporto del 1956 dell’OMS (fra i cui relatori vi era il premio Nobel J. M. Muller) si legge:
Il patrimonio genetico è il bene più prezioso dell’essere umano.
Esso determina la vita della nostra discendenza,
lo sviluppo sano ed armonioso delle generazioni future.
In qualità di esperti affermiamo che la salute delle generazioni future è minacciata
dal crescente sviluppo dell’industria atomica e delle fonti di irradiamento…
Noi reputiamo che le nuovi mutazioni che compariranno negli esseri umani,
saranno nefaste per loro e per la loro discendenza
”.
[…]

L’efferatezza di questo accordo ha permesso, solo quattro mesi dopo l’incidente di Chernobyl (il 28-08-86) all’allora direttore generale dell’AIEA, Hans Blix, di affermare:
Il mondo potrebbe sopportare un incidente uguale a Chernobyl ogni anno”.
[…]


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Un pensiero su “26 aprile 1986 ore 01.24: Chernobyl

  1. Sconvolgente..
    Un pubblico numeroso, attento, silenzioso ha seguito le drammatiche essenziali immagini proiettate ierisera e realizzate da Pierpaolo nei suoi diversi viaggi tra Bielorussia e Ucraina, inframezzate dagli scarni dati e dalle sobrie notizie che mai o quasi mai passano per i normali e allineati mezzi di informazione.
    Attenzione: Pierpaolo è valente e sensibile fotografo ma anche medico scientificamente preparato, quindi sa esattamente quali siano le conseguenze sanitarie della contaminazione radioattiva avvenuta 24 anni fa dopo il disastro di Chernobyl; qundi conosce esattamente le menzogne che quotidianamente personaggi del mondo politico, scientifico, economico/industriale in modo criminale o ignorante o semplicemente interessato riversa attraverso i media in pasto ad un pubblico troppo spesso impreparato e attento solo a non cedere un millimetro sul livello di benessere raggiunto a costo di compromettere non solo la propria vita e quella dei propri figli ma quella di intere generazioni future.
    Sono infatti 300 gli anni necessari al cesio 137 per decadere nella sua radioattività, solamente dimezzandosi nei primi 30..
    NON ESISTE IL NUCLEARE SICURO! Nessuna compagnia assicurativa, bene attenta al proprio tornaconto, emette polizze a copertura del rischio di incidente nucleare!
    NON ESISTE IL NUCLEARE ECONOMICO! I bassi costi di un kilowattora nucleare sono tali solo perchè si riferiscono al solo costo di produzione e non comprendono i costi costruzione e smantellamento della centrale, e soprattutto lo smaltimento e messa in sicurezza delle scorie!
    Chiunque afferma il contrario è falso o ignorante!
    Addirittura l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è vincolata alla menzogna in quanto un accordo sottoscritto con l’AEIA (Agenzia Internazionale dell’ Energia Atomica) del 1959 le impedisce qualsiasi libera azione o giudizio in materia atomica se non dopo l’assenso dell’AEIA stessa!
    E valanghe di menzogne anche per questo vengono diffuse su Chernobyl e qualsiasi altro incidente che interessi impianti nucleari!
    C’è una petizione su questo: ecco il link http://www.progettohumus.it/public/forum/index.php?topic=8.0
    mentre a questo link potete verificare come da uno studio condotto da CRIIRAD (un commissione francese indipendente: aggettivo da sottolineare e ricercare sempre nel leggere i risultati di studi scientifici) effettuato anche in triveneto nell’estate del 2000 (14 anni dopo Chernobyl!) numerosi siti presentassero livelli di radioattività da cesio 137 da 6 fino a più di 50 volte superiore alla soglia di 5000 Bq/m² che viene considerata “contaminazione debole”.
    http://www.progettohumus.it/chernobyl.php?name=mappe4
    Questo studio è stato negato, osteggiato, deriso anche dall’ARPAFVG: d’altra parte l’attuale amministrazione regionale friulana si è già detta pronta ad ospitare centrali nucleari!

    Per concludere: “BISOGNA ASPETTARSI, PER I GIORNI CHE VERRANNO, UN COMPLOTTO INTERNAZIONALE DEGLI ESPERTI UFFICIALI PER MINIMIZZARE LA STIMA DELLE VITTIME CHE CAUSERÁ QUESTA CATASTROFE. IL PERSEGUIMENTO DEI PROGRAMMI CIVILI E MILITARI IMPONE ALL’ASSEMBLEA DEGLI STATI UNA TACITA COMPLICITÁ CHE OLTREPASSA I CONFLITTI IDEOLOGICI O ECONOMICI”

    MADAME BELLA BELBEOCH, fisico, estratto di un articolo contenuto nella rivista “Ecologie” (n° 371, maggio 1986)

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