E’ arrivato il gelato ogm?

Una novità è in arrivo per la prossima estate: il gelato che non si scioglie grazie alla presenza di una proteina sintetica (ogm) conosciuta come “ proteina Isp” che ha avuto il via libera dalla commissione Europea. Il rischio di acquistare un gelato Ogm che non si scioglie grazie all’aggiunta di una proteina sintetica fa paura a quasi 3 italiani su quattro 72 per cento), che ritengono i cibi con organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali. E’ quanto emerge d una indagine Swg, in riferimento alla notizia che con la prossima estate si potrebbe correre il rischio per la prima volta di rinfrescarsi con sorbetti transgenici che non si sciolgono grazie all’aggiunta di una proteina sintetica che ha recentemente avuto il via libera dalla Commissione Europea alla vigilia delle vacanze su richiesta della multinazionale Unilever. La contaminazione da Ogm del prodotto alimentare piu’ amato dai grandi e dai bambini avviene con una proteina sintetica isolata originariamente da un pesce artico e riprodotta in laboratorio attraverso la fermentazione di un lievito geneticamente modificato che potrebbe essere semplicemente etichettata come “proteina Isp”. Un vero “attentato” che mette a rischio la credibilità e l’immagine generale del Made in Italy nel mondo. Il consumo di gelato annuale è stimato in Italia in oltre 15 chili a persona. La ricerca di genuinità nel consumo di gelato è dimostrata dal fatto che tra le tendenze della nuova stagione si è assistito al tramonto dei gusti “artificiali”, come ad esempio il puffo, ad una riscoperta dei gusti di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio come la frutta. In particolare si è verificata una moltiplicazione delle iniziative volte a garantire la genuinità del prodotto a partire dall’impiego di latte fresco di produzione locale al posto dei surrogati a basso costo. Cresce la preparazione casalinga di gelati che consentono una accurata selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, ma sul mercato non mancano però le novità come la produzione di gelati a base di latte d’asina particolarmente apprezzato per le sue proprietà, le agrigelaterie che offrono gelati ottenuti da latte appena munto in stalla o gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente: dall’amarone in Veneto al pistacchio di Bronte in Sicilia, dal bergamotto in Calabria ai frutti di bosco di Cuneo. Esempi di creatività che hanno ulteriormente aumentato il numero di gusti disponibili che hanno oramai superato i 600.
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6 pensieri su “E’ arrivato il gelato ogm?

  1. la ringrazio per la risposta articolata e argomentata: di questo c’è bisogno per confrontarsi..
    al volo, e per non perdere la possibilità di altri interventi, potrei dire che:
    il sensazionalismo della stampa è una cosa, la ragionevole e ragionata opposizione alla manipolazione genetica è un’altra..
    non è la ricerca in sè a preoccupare ma il semplice fatto che tanta parte del finanziamento per la ricerca ha motivazioni esclusivamente di profitto..
    è il profitto ad utilizzare il trucco del beneficio umanitario (debellare malattie incurabili, sconfiggere la fame nel mondo) per rivestire di propaganda umanitaria le proprie speculazioni affaristiche
    il metodo scientifico è alla base della ricerca ma Galileo non era condizionato dalla produttività, dalla convenienza, dal ritorno economico
    e a garantire l’innocuità di qualsiasi nuovo composto, artificiale o biologico, il laboratorio non basta; causalità evolutiva e variabile temporale sono incognite che l’esperienza ha dimostrato imprescindibili.. quale ricerca e quale laboratorio avrebbe mai potuto testare per vent’anni le fibre di amianto per rivelarne la cancerogenicità? e il cloruro di vinile? e il benzene? e il diclorodifeniltricloroetano? e chissà tra qualche anno i cem, le nanoparticelle, gli ftalati? la verità è che il laboratorio risponde nell’immediato poichè è nell’immediato che l’industria della ricerca deve rientrare dai costi sostenuti e produrre profitto.. ignorare questo significa rispondere alla stampa sensazionalistica con altrettanta scorrettezza..

    infine:
    Le ‘erbacce’ non si comportano come piace alla Monsanto e agli scienziati-stregoni: mutano e resistono
    Alla base degli OGM propagandati come mezzo indispensabile per salvare il pianeta dalla fame, per ridurre l’uso dei pesticidi, per produrre alimenti più sani e nutrienti c’è solo l’avidità di profitto senza scrupoli del capitalismo monopolistico e l’arroganza di una scienza arroccata ai suoi paradigmi riduzionisti (in cui sapere e business si sono largamente ‘ibridati’).
    lo trova qui http://www.ruralpini.it/Commenti%20Anno%20biodiversit%C3%A0.htm assieme ad altri link sull’argomento..
    le dirò in tutta sincerità: ho fiducia nella ricerca quando consapevolezza etica e indipendenza la rendono davvero “libera” ma diffido della stessa quando sponsor e lobby la promuovono..

  2. Tornando all’articolo..Estrarre una proteina che abbia una qualche vantaggio da un organismo e studiarla per cercare di utilizzarla in qualche altro modo magari portando dei benefici all’umanità, che magari non sarà creare un super gelato, ma ad es. curare una malattia (la mancanza di una proteina o una sua regolazione errata possono dare gravi danni agli organismi), decontaminare acque ecc.. è procedura comune in tutti i laboratori di ricerca: solitamente si cerca di capire che funzione svolge la proteina, la sua localizzazione precisa, il grado di conservazione evolutiva, la sua regolazione in modo da poter utilizzare a vantaggio la cosa… Non deve stupirci che la proteina in questione originariamente derivasse da un pesce artico perché grazie a Darwin sappiamo da anni (..forse non tutti hanno ingoiato il concetto) che l’informazione genetica è codificata alla stessa maniera in tutti gli esseri: i nostri geni, quelli di un topo, di un’arancia, di un elefante o di un virus sono scritti sempre in un alfabeto di quattro lettere (le quattro basi azotate che compongono il DNA) e ciò permette di studiarli. Il fatto che la proteina dell’articolo sia stata riprodotta in laboratorio attraverso la fermentazione di un lievito è altrettanto normale dato che l’organismo modello degli eucarioti (in biologia gli esseri viventi vengono divisi in due grandi categorie: procarioti, ad es. i batteri, e eucarioti, ad es. NOI, piante e lieviti) è Saccharomyces cereviasiae, ovvero il lievito di birra responsabile in generale di pane, brioches… il fatto che l’essere umano e i lieviti siano accumunati da molte caratteristiche permette di studiare (silenziare, overesprimere, modificare, mutare) geni e malattie prima in lievito e poi nell’uomo.

    “Il rischio di acquistare un gelato Ogm che non si scioglie grazie all’aggiunta di una proteina sintetica fa paura a quasi 3 italiani su quattro 72 per cento), che ritengono i cibi con organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali”
    E su quali basi si pronuncerebbe questo 72%?? Sull’immagine dello scienziato stile Frankestein junior?? Servono dati concreti..dimostrazioni, esperimenti, dov’è il metodo scientifico che ci fa tanto fieri di essere italiani come lo fu Galileo?? Sta negli articoli scientifici, quelli che si trovano nei database mondiali come PubMed (www.ncbi.com, alcuni sono protetti dalle riviste e richiedono pagamento per essere visualizzati, ma la maggior parte sono free). È importante sapere fin dove l’uomo è arrivato, cosa sa fare, cosa sta per fare e queste informazioni sono disponibili on-line..Le grandi scoperte o vengono protette da brevetto per essere sfruttate e vendute (e quindi pubblicizzate) oppure sono raccolte nei grandi database internazionali: lì si possono reperire risposte scientifiche, se qualcuno le ha trovate e dimostrate, (non solo rispetto ogm) a patto che siano chiari i concetti chiave dell’argomento (v. domande sopra..), cosa che difficilmente vale x la maggior parte della gente!!

    È paradossale vedere che l’uomo d’oggi ha a disposizione strumenti potentissimi di ricerca..mira alla conquista dei pianeti e di nuove nanoparticelle continua a studiare e investire nell’enorme e nel piccolissimo ma non si preoccupa di svegliare il resto della gente, la dimensione “media” che continua a boccheggiare sulla superficie di ogni cosa… incapace di rigirarla e capirla appieno come invece dovrebbe essere se questa (v. ogm, i “mostri”) chiama in causa proprio lui e il suo futuro!
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  3. Io credo che prima di tutto vada fatto ordine… Tanta gente parla di ogm ma pochi sanno effettivamente di cosa stanno parlando: cos’è un ogm? Ne esistono di diversi tipi? Che danni hanno fatto finora? Alla base di valutazioni e prese di posizione varie ci dovrebbe essere chiarezza.. e sono necessarie nozioni base quali cos’è un T-DNA? Cosa vuol dire trasformare una pianta? Che cosa c’entrano le resistenze agli antibiotici con gli ogm? E con l’ambiente? Servono argomentazioni e queste dovrebbero essere chiare a tutti quelli che vogliono dire qualcosa sull’argomento..è difficile credere che la gente abbia informazioni sufficienti dato che in giro si vedono e si leggono continuamente interventi come questo che sprizzano paura da ogni riga!
    Torniamo proprio all’articolo..Cosa stupisce il lettore? Intanto un ogm è un organismo geneticamente modificato, quindi contiene delle modifiche a livello del genoma (che sarebbe il DNA, ovvero ciò che contiene l’informazione, i geni, i dati che specificano come dev’essere un organismo sia che esso sia, pianta uomo, animale, insetto, muffa…) e su questo siamo d’accordo; il problema, “Un vero attentato che mette a rischio la credibilità e l’immagine generale del Made in Italy nel mondo” è che è stata presa una “una proteina sintetica isolata originariamente da un pesce artico e riprodotta in laboratorio attraverso la fermentazione di un lievito geneticamente modificato” !!!?? Sta qui il nodo della questione??

    No il problema sarebbe vedere se ci possono essere rischi per la salute, l’ambiente, la biodiversità…se una volta aperta la frontiera alle coltivazioni gm cambierà qualcosa, se ci sono parametri che vanno considerati, che richiedono leggi precise.. che senso ha continuare a scrivere articoli dove ci sta un po’ di vero e un bel po’ di allarmismo? Si continua a sbandare la gente o la si guida dritta verso una posizione… È ovvio che sotto la produzione di piante gm (ogm vuol dire tutto e niente, andrebbe sempre chiarito cosa riguarda di volta in volta la modifica genetica, gm appunto) ci staranno interessi economici, a qualcuno farà comodo produrli e ad altri no ma se non vogliamo seguire a priori la posizione di un partito, una regione, una nazione sarebbe nostro dovere indagare sul problema e informarci seriamente rigurado ciò. Siamo sicuri che continuare a favorire il biologico sia meglio per la nostra salute?? Quali sono i prodotti consentiti che vengono usati in agricoltura (biologica) oggi?? I fitofarmaci e tutti gli insetticidi tossici sono spesso nocivi per l’ambiente e l’uomo ma si continua ad utilizzarli..

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