Consiglio Comunale del 29 Luglio 2014: la Cronaca

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Il consiglio comunale inizia puntualmente alle 19.00;
tutti presenti assente giustificato il consigliere Bressan

Da segnalare la presenza confortante di un buon pubblico, oltre una ventina di presenti, gran parte sostenitori dei gruppi di opposizione ma anche cittadini liberi e sparuti supporter della maggioranza (compresa anche una discutibile e presenza).

Il 1° punto all’ODG riguarda i verbali della precedente (e prima) seduta.

Il Sindaco ne chiede l’approvazione e attende eventuali interventi della minoranza che non si fanno attendere poichè tutti e tre chiedono il ritiro e l’integrazione dell’ultimo, il 17, poichè del tutto mancante degli interventi (verbali ma forniti anche su carta) dei consiglieri Bressan, Andreetta e Capuzzo (intervento che alleghiamo).

Il Segretario 33% tenta una giustificazione definendo non pertinenti quegli interventi e quindi non soggetti alla verbalizzazione, ma viene richiamato all’osservanza del regolamento sul concetto di verbalizzazione, che deve riportare integralmente e significativamente tutti gli interventi, a maggior ragione delle opposizioni, tanto più se forniti in copia scritta.

Il Sindaco propone quindi la votazione e l’approvazione dei verbali con le integrazioni richieste, con soddisfazione di tutti.

Al 2° punto c’è la nomina della commissione edilizia  e quella integrata..

il Sindaco dà per conosciute le nomine proposte dalla maggioranza e le opposizioni propongono le loro (Mauro Baccichet UnitixGaiarine -d’ora in poi UxG- e Flavio Dal Cin Insiemexbenecomune -d’ora in po IxBC) e si procede alla votazione.

A scrutinio avvenuto risultano 7 nominativi (ne servono 6) e ci sono momenti di confusione nei quali non è ben chiaro dei 3 accomunati da 1 voto chi deve restare escluso.. c’è un voto ciascuno su due nominativi segnalati dalla maggioranza.. il Segretario 33% bofonchia e opta per uno dei due.. l’opposizione chiede su che base effettui questa scelta ma lui non ne ha idea sembrando andare a “simpatia”.. la consigliera Fracassi fa presente che in analoga e precedente circostanza si sia adottato altro criterio (in presenza dei requisiti vale il più anziano) ma per il segretario non è importante, poichè la prassi non fa testo.. la stessa consigliera fa notare come ciò non sia vero, e pur risultandole del tutto indifferente la scelta di uno o dell’altro, invita a fissare e seguire criteri prima delle votazioni.. .. continuando l’incertezza e il bofonchiamento al segretario scappa una chicca divertente affermando testuale: “..il problema è la maggioranza”..

Appunto!

la lettura del regolamento chiarisce come siano previsti almeno 2 eletti proposti dall’opposizione per cui la cosa si risolve, con il Sindaco che invita il segretario ad adeguare la decisione..

Per la commissione integrata la maggioranza propone De Zan (già coinvolto nella stesura del PAT, e non è certo bell’esempio di terzietà) mentre l’opposizione indica Lisa De Gasper (proposta da Esserci).

Al voto maggioranza compatta su De Zan , 2 voti a De Gasper e 1 astensione.

 

Al 3° punto l’adesione alla Stazione Unica Appaltante

Si tratta del tentativo del legislatore di rivedere e adeguare modalità e obiettivi nell’acquisto di beni e servizi da parte degli enti locali.

    (sull’argomento queste le nostre considerazioni)

il Sindaco presenta il punto invitando ad approvarlo dandone quasi per scontata conoscenza e ineluttabilità.

La consigliera Fracassi prima e Capuzzo poi chiede invece di approfondirlo fornendo spiegazioni sulla scelta fatta della Provincia di Treviso (anche pensando alla prospettata abolizione delle Province) mentre Andreetta chiede rassicurazioni sulle già prossime forniture di servizi nel Comune.

Il Sindaco motiva la scelta col fatto di avere, come Consigliere Provinciale, già contatti e dialoghi avviati.

Capuzzo sottolinea come questa scelta non sia in sintonia con l’assenza del Comune di Gaiarine al recentissimo incontro con la Provincia rivolto proprio ai comuni interessati, e insiste evidenziando la perplessità sul precipitarsi a sottoscrivere un’adesione quando lo stesso legislatore, constatando le difficoltà diffuse nell’applicazione, ne ha prorogato i termini, chiedendo infine se si sia proceduto all’adeguamento dei regolamenti che disciplinano l’acquisizione di beni e servizi; su questo Il Sindaco risponde di non aver ancora messo mano, visto il poco tempo avuto.

La consigliera Fracassi sottolinea poi nel suo intervento come nella convenzione figuri un punto del tutto illegittimo sulle competenze del consiglio e invita a ritirarlo senza indugio, condizionando a questo il proprio voto favorevole. Il segretario 33% anche stavolta tenta di giustificare quanto proposto ma il Sindaco taglia corto e gli chiede di togliere il terzo punto contestato.

Nella votazione la maggioranza approva, Capuzzo si astiene.

 

Al 4° punto infine giunge la presentazione del documento programmatico, nel quale la nuova amministrazione presenta cosa farà, come lo farà, quando lo farà e con quali risorse, definendo quindi la propria linea d’azione e la propria strategia esecutiva.

Prende la parola il Sindaco e avuta conferma (non entusiasta, invero) dalle opposizioni procede con la lettura.

Con sorpresa ascoltiamo leggere ciò che altro non è che il programma elettorale, con tutte le promesse e i buoni (per la parte politica che ha vinto, ovviamente) propositi in esso contenuti.

E su questo al termine della (faticosa) lettura le opposizioni chiedono merito.

Partendo dal mancato rispetto dei tempi previsti (ovvero 60 gg dalle elezioni) continuando nella totale mancanza oggettiva della strategia, per finire con l’errata proposizione di un documento che anziché essere sottoscritto dagli assessori che “faranno” è ancora firmato dai candidati consiglieri che “vorrebbero fare”.

Viene inoltre evidenziato dalla consigliera Capuzzo (vedi qui) come, nonostante la rassicurante affermazione del Sindaco di voler essere “il Sindaco di tutti i cittadini di Gaiarine”, nel documento di presentazione delle linee programmatiche sia presente un perentorio e laconico “il programma ha ottenuto l’approvazione dei cittadini e che quindi non sono possibili altri programmi”.

Doverosamente e per utilità di tutti ricorda quindi come il Sindaco sia stato eletto dal 43% degli elettori del Comune mentre il 57% ha espresso altra scelta.

Questo dovrebbe quindi consigliare una maggiore apertura e disponibilità al dialogo e al confronto.

Il Sindaco con qualche imbarazzo giustifica il documento presentato con il poco tempo a disposizione, ma ribadendo la propria disponibilità a proposte e suggerimenti, auspicando a sua volta una collaborazione “costruttiva” con le opposizioni, senza pregiudizi o preclusioni.

Chiosa finale con Andreetta, appoggiato da Fracassi e Capuzzo che auspica un’ulteriore sforzo sull’orario di convocazione dei Consigli Comunali, sul quale il Sindaco, pur contrario alla convocazione serale 20,00/20,30 promette attenzione. Il sindaco ha anche detto che ha scelto come orario del consiglio le 19 perché dopo una giornata di lavoro è stanco e non può sostenere sedute fino a tarda serata.

Inoltre sempre Andreetta segnala come considerando la particolare e ormai insistita situazione di crisi e difficoltà per molti cittadini e le loro famiglie, sarebbe stato più significativo che le Politiche sociali e socio assistenziali – Famiglia avessero avuto un assessorato di riferimento piuttosto che un consigliere, senza che questo nulla tolga alla persona scelta, ovvero la consigliera Gava, sulla quale però il Sindaco conferma soddisfazione e bontà dell’operato (del quale sa solo lui, però).

In risposta a puntuali richieste di Fracassi, Capuzzo e Andreetta si colgono le bonarie e rassicuranti risposte del Sindaco espresse con “no cambia niente”, “non è importante”, mentre in merito al mancato rispetto della data ne ammette la colpa ma la qualifica come “trascurabile” e “veniale”..

Insomma, finora, (finora), talmente abituati alla tracotante arroganza del precedente MegaloSindaco, il Sindaco Cappellotto si manifesta altrimenti, evidenziando bonarietà e ascolto.

Un punto in continuità è finora il silenzio assoluto dei consiglieri di maggioranza.

Vedremo la continuazione.

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Nella Contea di Gaiaringhàm (seconda parte)

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Urca urca tirulero                       Urca urca tiruleroSenza-titolo-1
oggi splende il sol.                      oggi splende il sol.

Per fortuna egli aveva due affezionati nipoti, messer Louis e madam Gabryl, che offesi da tanta persecuzione e preoccupati per la salute dell’anziano zio, presero a cuore la vicenda e si misero all’opera.

Trovarono grazie alla confidenza di un anziano partigiano della Contea i contatti con la bènd di Forforvùd ed esposero agli inviati di Ledy Fredrik Capuan, i fidati Robiyn Adèil e frate Lorens, quanto stava accadendo e vi sto ora narrando.

Si capirono e trovarono subito intesa perché i soprusi dei potenti hanno la capacità di unire le idee dei giusti alle gesta dei valorosi.

Senza-titolo-5Littelold Bepp non sarebbe rimasto più solo, vecchi e giovani, clandestini e villici, conobbero l’assurdità e la prepotenza della vicenda e si diffuse nel paese solidarietà e sostegno.

Vecchi saggi del paese, con la loro esperienza e memoria, e giovani notabili come Màdam FrencisHaus con le loro conoscenze delle leggi fecero fronte comune.

Il buon Littelold Bepp non sarebbe stato più intimorito e costretto sulla strada, la casa non sarebbe stata abbattuta con lui dentro, la cerchia stradale avrebbe atteso e magari avrebbe trovato altre soluzioni, meno costose e più rispettose di tutti e per tutti.Senza-titolo-6

E anche Ledy Fredrik Capuan dalla sua Gaiaringhàm benedì questo sviluppo, raccogliendo gratitudine e consenso.

Adesso tutta Fransenightàun sapeva e avrebbe punito nelle urne la prepotenza e l’arroganza di Lord Lorelis Soneghàm e la stolida subalternità del prìncip Chapelleight Senzaparola.

Senza-titolo-1Urca urca tirulero                       Urca urca tirulero
oggi splende il sol.                      oggi splende il sol.

 

E qui termina la novella, che come tale propone e presenta il doveroso e consolatorio lieto fine dove la morale del buono e del giusto, della solidarietà e della ragione prevalgono.

La realtà, purtroppo, spesso è diversa, lontana dagli èppiend ollivudiani.

Il buon LitteloldBepp ebbe dalla vicenda cagionevole salute per lungo tempo, alla fine trovando disponibilità e ricovero nel locale convitto per vegliardi dell’Obolo Devoto.

Gli affezionati nipoti tornarono alla loro quotidianità, messer Louis trovando nuovi stimoli e interessi nella causa dell’ANFISC.

Nella Contea si tennero alfine le elezioni, vinte dal facoltoso prìncip ChapelleightSenza-titolo-4 Senzaparola, anche grazie a mercanteggi con cerusici, separatisti e canaglia varia, che fruttarono inaspettate preferenze a carneadi e improvvisati candidati.

Lord Lorelis Soneghàm, il galoppino Rolàn Fontèn e lo sgherro Horassius Larg continuarono le loro proterve attività, forti dell’impunità che l’indifferenza popolare garantisce.

La bènd di Forforvùd, raccolse interesse e simpatie ma anche scetticismo e diffidenza, e proprio per questo, nonostante questo, rinnovò il proprio faticoso impegno sulla strada della solidarietà e della partecipazione.

La morale ?
“In tutto c’è una morale, basta trovarla.”
Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie

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Convocazione consiglio comunale Martedì 29 Luglio 2014

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Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Martedì 29 Luglio 2014 alle ore 19.00 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:

1. Approvazione verbali seduta del 13 Giugno 2014 (dal N. 13 al N. 17)

2. Nomina commissione edilizia comunale preriodo 2014-2018;

3. Adesione alla stazione unica appaltante della provincia di Treviso;

4. Presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.

 

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La parola data

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Da alcuni giorni penso a che cosa vorrei scrivere.

Parto dalla parola che più mi sono ripetuta nelle settimane: delusione.

La seconda parola è: etica.

Non sono la prima a chiedersi dove finisce il confine dell’etica nella politica, e se è possibile un’etica in politica. Ma mi sono chiesta in queste settimane che cosa sia rimasto di quella che si chiama morale, se un accordo firmato e sottoscritto da diversi esponenti rimane solo un pezzo di carta e non implica il rispetto degli impegni presi e la propria lealtà di fronte ad essi.

Allora cosa ha valore?

Non entro nel merito dell’accordo. Vorrei solo sottolineare che ci sono principi e valori, quali la lealtà e  l’onestà che a mio avviso devono sempre dirigere l’azione di chi presiede certe cariche politiche. E questi principi si esplicano con il dare l’esempio. Il buon esempio. Io mi assumo l’impegno, io lo mantengo. Se non posso più mantenerlo, ne spiego con trasparenza le motivazioni.

Una persona del paese mi ha detto: “tu sei ancora giovane, questa è la politica”. Rispondo: questa non è la mia politica. Per me è anche mantenere la parola data. È dare l’esempio. La mia politica non è portatrice di disvalore, ma anzi ha la responsabilità, in questi periodo ancora di più, e il dovere di riconquistarsi la fiducia degli elettori. Senza mentire. La mia politica pone il rispetto della legalità come  principio fondamentale a cui ispirare e dirigere le proprie azioni.

Mi schiero dalla parte di chi scrive che: “occorre adoprarsi in un lungo, diffuso, paziente, tenace lavorio intellettuale, nel quale ciascuno di noi “piccoli” o piccolissimi, porti una pietra per tentare di ricostruire per l’ennesima volta l’etica pubblica di questo Paese”.

Perché “un Paese senza rigore intellettuale, senza serietà morale, senza coerenza politica, non può produrre alcun vero e duraturo risultato positivo”.

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