Sarà vero?
Si vota:
astenuti Consigliere Antoniolli, Mashif, Modanese in quanto assenti al precedente consiglio.
12 favorevoli, all’unanimità.
Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno di Venerdì 1/03/2013 alle ore 18.30 nella sala della sede municipale con il seguente ordine del giorno:
1) APPROVAZIONE VERBALI SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2012 (dal n. 23 al n. 30);
2) PIANO DI RECUPERO PER LA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA ED IL CAMBIO DI
DESTINAZIONE D’USO DI DUE MAGAZZINI – DITTA PESSOTTO NILDO E SONEGO
RITA: APPROVAZIONE;
3) PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA Z.T.O. B39 – EX
CONSORZIO AGRARIO: APPROVAZIONE;
4) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. APPROVAZIONE.
Ancora alle 18.30, questo lo fa proprio apposta.
Non sono servite le rimostranze fatte in Consiglio, le lettere inviate al sindaco e al prefetto, le assenze di protesta fatte dai consiglieri di minoranza, le interrogazioni, la convocazione è sempre alle 18.30.
Lo fa per dispetto, per dimostrare che lui può.
Leggetevi in ordine l’ultima interrogazione sull’argomento fatta dalla Consigliera Rosada, la risposta scritta del sindaco e la contro risposta della Consigliera Rosada e poi giudicate Voi.
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Oggetto: INTERROGAZIONE URGENTE letta in C.C. 21.12.2012
La sottoscritta dott. Milena Rosada, Consigliere Comunale,
preso atto che da settembre 2011 il Sindaco sta convocando il Consiglio Comunale
sistematicamente alle 18.30,
considerato che altrettanto puntualmente per iscritto e a voce alcuni Consiglieri Comunali hanno
contestato questa nuova abitudine che non è giustificata da motivi eccezionali o d’urgenza mentre rende difficile se non impossibile la loro stessa presenza in quanto la seduta cade per loro in orario di lavoro
ritenendo che l’esercizio del potere di convocazione non può essere esercitato compromettendo l’esercizio del mandato elettorale di nessun Consigliere,
richiamato l’esposto all’uopo inviato al Signor Prefetto in data 8 ottobre 2012
visto l’art.38 comma 7 del TUEL come modificato dal D.L. 13.08.2011 e dalla Legge di conversione 14.9.201 In. 148
si interroga per sapere
1) perché da un anno non viene rispettata la norma contenuta nell’alt. 38 co. 7 che prescrive che “nei Comuni inferiori a 15000 abitanti le sedute consiliari si tengono preferibilmente in
un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti.”
2) se non reputa che insistere in codesto atteggiamento possa concretizzare una ipotesi di elusione di legge allo scopo di arrecare danno ingiusto a consiglieri comunali messi in condizione di non poter partecipare ai Consigli Comunali e dunque un abuso di potere?.
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lì.8 Gennaio 2013
OGGETTO: RISPOSTA AD INTERROGAZIONE URGENTE.
AL CONSIGLIERE COMUNALE
ROSADA MILENA (Fare il Futuro Federale)
Con riferimento all’interrogazione urgente da Lei presentata e letta in Consiglio Comunale lo scorso 21 dicembre 2012, si ritiene pienamente rispettata la normativa che prevede che “nei Comuni inferiori a 15000 abitanti le sedute consiliari si tengano preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti“.
In ogni caso si rimanda, per ulteriori valutazioni, a quanto contenuto nel verbale di deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 dello scorso 5 ottobre 2012.
Distinti saluti.
IL SINDACO
Loris Sonego
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Gaiarìne, 14 gennaio 2013
Al Signor Sindaco di Gaiarine
E p.c. al Signor Prefetto di Treviso
Oggetto: Riscontro a risposta a mia interrogazione urgente in merito
alla convocazione del Consiglio Comunale in orario di lavoro
dei consiglieri.
Prendo atto di quanto Ella “ritiene”.
Mi chiedo, tuttavia, se Ella abbia compreso appieno la evidente ratio della normativa richiamata.
Alla luce delle circostanze sono stavolta io a dover ritenere, senza peraltro restarne sorpresa, di no.
Distinti saluti.
Milena Rosada
non per sapere se siete “siero positivi” ma se le vostre idee trovano riscontro nella lista che avete intenzione di votare.
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Ricevo da un amico da molti anni presidente di seggio e doverosamente pubblico anche per sfatare qualche bufala metropolitana.
Più di qualcuno tra amici e conoscenti (sapendo che sono da un po’ di anni presidente di seggio) mi ha chiesto chiarimenti sugli appelli online che continuano a circolare sulla possibilità da parte dell’elettore di rifiutare la scheda elettorale e di far mettere a verbale proteste di vario contenuto.
Ci sono anche molti blog che spiegano bene la questione (cioè che per vari motivi è una bufala), uno molto chiaro è questo:
NB. Le fonti (anche se non citate esplicitamente per non appesantire il testo) sono: Circolari esplicative del Ministero Interno per le Elezioni Politiche 2013, Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione (il manualino per presidenti di seggio e scrutatori), Manuale Elettorale dell’Ufficio Studi Camera Deputati, Testo Unico D.P.R. 361/1957 aggiornato ad oggi.
Fate anche attenzione che la legge prevede un apparato sanzionatorio circostanziato da una parte per i componenti del seggio (ad es. il segretario non può rifiutarsi di verbalizzare pena sanzioni varie), ma dall’altra per chiunque ad es. “turbi il regolare svolgimento delle operazioni di voto”; ricordate che all’interno del seggio i componenti del seggio sono pubblici ufficiali, e possono avvalersi della forza di Polizia che presidia il seggio (di solito la Guardia di Finanza). Morale: inutile alzare i toni da una parte e dall’altra, molto meglio usare il buon senso.
PPS troverete lo stesso post su feissbucc (destinato al pubblico più ggggiovane, il testo è identico)
Ciao.