Consiglio Comunale del 19 Maggio 2015: la Cronaca (parte seconda)

Immagine

riprendiamo quindi questa cronaca.

4 (ex3): Cessione immobile comunale sito in via Leonardo da Vinci all’Ater di Treviso;
Il Sindac8 chiede se si deve leggere la delibera.
Prende la parola il consigliere Andreetta .. legge parte della perizia di stima predisposta dall’ufficio tecnico e mette in evidenza come questa sia in contrasto con la delibera predisposta dall’Ater, la prima fa un quadro dell’edifico “pesante” mentre quella dell’Ater rappresenta un edificio che ha solo bisogno di manutenzione, certamente straordinaria, ma sempre manutenzione..
fixer-upperInterviene il Sindac8 … dice che gli inquilini si sono rivolti a lui lamentandosi della situazione in cui versa l’edificio … e che da una verifica fatta personalmente bisognava spendere «un bel po’ di soldini… » per sistemarlo.
A questo punto è la consigliera Capuzzo a chiedere come mai si è giunti a questa situazione di degrado e lui risponde perché non è mai stata fatta la manutenzione.. in quanto l’affitto lo prendeva l’Ater e quindi…
La consigliera Capuzzo insiste e afferma che da parte del comune, essendo proprietario, questa .. «è una negligenza».
Ribatte il Sindac8 «… una negligenza? Direi piuttosto una volontà politica».
Sarebbe molto interessante addentrarci in una disquisizione di alto contenuto semantico per chiarire se sia più grave aver compiuto una “negligenza” (ovvero compiere con scarso impegno i propri doveri) o aver applicato “una volontà politica” (volontà = determinazione fattiva e intenzionale; politica= arte e scienza di governare); in tutti i due i casi, e per noi molto più grave se si tratta di “volontà politica”, risulta assodato che questo fabbricato, per anni, non ha ricevuto alcuna manutenzione.
Ma ancora più interessante è dirimere quest’altra questione, messa in evidenza anche dal Consigliere Andreetta, e cioè determinare chi fra Comune e Ater faccia falsa testimonianza: uno (il Comune) afferma, attesta, dimostra, certifica, perizia che “‘sto fabbricato è un cartoccio”; l’Ater invece dichiara, afferma, asserisce, sostiene che può essere sistemato con una spesa di 44.600 euro, ma soprattutto aggiunge che procedendo all’acquisizione c’è la possibilità di ristrutturarlo raddoppiandone la cubatura e quindi concludere una buona operazione immobiliare. Chi ha ragione? Chi sta mentendo?
Se avete la pazienza di continuare la lettura  di questo resoconto potrete trovare risposta alle domande.
La consigliera Capuzzo pone ulteriori domande alle quali risponde il Sindac8 e da queste emerge come già dal novembre del 2014 l’amministrazione avesse maturato intenzione di cedere l’edificio e rinunciando definitivamente ad operare qualsiasi intervento di bonifica, ma la perla arriva alla fine poichè tutto questo si giustifica perchè .. «non c’è ritorno» intendendo che si sarebbero spesi denari senza avere un “ritorno economico”
questa affermazione provoca un brusio tra i banchi delle minoranze e tra il pubblico ..donna-povera
aggiungendo che coloro che alloggiano in quell’edificio «..sono casi sociali» .. come a dire che non si può ragionare con i “schei” di fronte a cittadini bisognosi che vivono nelle case popolari..
la consigliera Capuzzo commenta con amarezza .. «troviamo i soldi per la seconda palestra del comune ma non per sistemare un edificio di edilizia popolare»
ribadisce il Sindac8 .. .. «che sono decisioni politiche»
Il sorriso sornione del Sindac8 rivela il fine ragionamento politico che che sta alla base di questa dichiarazione: no se mete un scheo per bisogni sociali, ‘sti inquilini che i se ciave, noialtri la regalemo ‘sta casa piuttosto che spenderghe schei par sora”.
Diventa chiarissimo il perchè si cede questo fabbricato. Perchè si intende il Comune un’Azienda e invece, come ricorderà poco dopo il consigliere Andreetta, il Comune è un ente senza scopo di lucro. Ma attenzione, questa è solo la prima evidenza, spunta poco dopo anche un altro motivo.
Infatti prosegue una serie di botta e risposta tra il consigliere Andretta e il Sindac8 fino ad arrivare ad un altro passaggio significativo e rivelatore delle strategie di questa amministrazione .. il consigliere Andretta afferma … «..per 40.000 euro lo potevamo fare noi (intendendo il comune)» … il Sindac8 risponde prontamente, sapendo questa volta di che cosa si parla «…compralo te ..e lo fai te» ribadendo che l’amministrazione non spenderà un euro.
La consigliera Fracassi mette in evidenza, che quanto affermato in delibera e cioè che la cessione all’Ater avviene a causa della situazione finanziaria del comune (come dire che il comune non ha schei) non sta in piedi avendo appena approvato un avanzo di 500.000 euro. Il Sindac8 ormai è un disco rotto (sapete quei vecchi dischi di vinile che, graffiati o rovinati, si incantavano e ripetevano all’infinito la stessa cosa) «non spendo un euro per una cosa che non dà reddito alle casse del Comune»..
Fracassi insiste …e lui ripete il ritornello… Fracassi mette in evidenze che l’Ater – avendo un bacino di utenza provinciale lo potrà affittare a soggetti dell’intera provincia e quindi i cittadini del comune di Gaiarine perderanno qualche possibilità…
5051266_1il disco si interrompe e ora si arrampica sugli specchi, per trovare qualche giustificazione che alla fine non può trovare dato che non esiste … quindi svendiamo un bene comunale all’Ater – in grado di rispondere ai possibili bisogni dei cittadini di Gaiarine, più che possibile considerato il periodo di crisi – che potrà affittare l’immobile anche a cittadini non di Gaiarine.
C’è la dichiarazione di voto del consigliere Andretta ma prima di iniziare .. afferma che sarebbe utile che risultasse dai verbali la frase del Sindac8 che … «questa amministrazione non spende un euro dove non c’è un rientro» e il Sindac8 è talmente convinto della bontà della sua posizione che invita ripetutamente il segretrentun% a riportare la frase a verbale.snoopy-scrittore
Il consigliere Andreetta legge la dichiarazione di voto.. il comune ha avuto questo fabbricato nel 1997 a titolo gratuito.. non ha mai fatto manutenzione … lo cede ora all’Ater per 45.000 euro … il comune con questo fabbricato ha svolto un ruolo sociale nel 1997 senza costi … ora, che c’è da spendere, demanda a qualcun altro questo scopo e quindi dovremmo essere contenti ma .. nello statuto del comune c’è anche l’impegno per l’edilizia popolare …. ci sono degli aspetti poco chiari nella cessione .. il comune nel novembre 2014 ha chiesto all’Ater di acquisire il fabbricato … la delibera dell’Ater con cui decide di acquisire l’immobile per 40.000 euro è del gennaio 2015 . . la perizia del tecnico comunale che valuta l’immobile 40.000 euro è datata 12 maggio 2015 (una settimana fa) … è evidente che il valore era stato concordato all’inizio .. che senso ha una stima a posteriori … la perizia stima 10.000 ad appartamento .. per dare un corretto termine di paragone si stanno però spendendo 30.000 euro per il ponticello di legno in via Sacile …sempre la delibera Ater parla della possibilità edificatoria che si può raddoppiare su quel lotto … allora perché una stima così bassa … di certo c’è che il comune si libera di un immobile .. l’Ater fa un buon affare … mentre il beneficio per la comunità è tutta da dimostrare.
Il Sindac8 ribadisce che la spesa per la sistemazione complessiva sarà molto più alta…. l’amministrazione non spende … (riecco il ritornello)
La consigliera Capuzzo ricorda che .. «con quell’immobile si può dare un tetto a qualcuno che non se lo può permettere» e
finalmente dopo tante parole, tante domande, tante risposte, tanta pazienza e sopportazione da parte del pubblico, stremato da questa “benevolenza sociale” del Sindac8, finalmente la verità, poche parole, pochissime ma significative, stampate non nel verbale del segretrentun%, ma nella nostra mente, indimenticabili, parole “sante” da tramandare alle prossime generazioni …
«..e benissimo, mettiamoci dentro qualche extracomunitario»300x01335086139320sergente_istruttore_Hartman
Ennesimo brusio dal pubblico …e si innesca così un altro siparietto …
il Sindac8 ringrazia per quelli che definisce sorrisini e dal pubblico si sente .. « una battuta dietro l’altra» ..
il Sindac8 replica .. «so che siete bravi a scrivere, ma non ho paura di quello che scrivete»
e dal pubblico: «siete una fonte inesauribile»
Prende la parola la consigliera Capuzzo dicendosi allibita per l’integrazione all’ordine del giorno di ben cinque punti … ritiene questa una presa in giro e una manifesta non volontà di collaborazione per cui non parteciperà al voto in questo e nei prossimi punti (l’intero intervento lo potete leggere qui)
Il Sindac8 ribatte specificando che .. l’integrazione è avvenuta nei termini previsti…
ribatte la consigliera Capuzzo dicendogli che si erano visti in commissione elettorale pochi giorni prima e che almeno poteva preavvisare che ci sarebbe stata quel bel po’ di integrazione.
bronziA questo punto ritorna faccia bronzea 1 (apparendo un po’ imbarazzato, in verità) che conclude «..mettiamo in votazione…»
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo non partecipa al voto

5 (ex 4). Modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta unica comunale – I.U.C.;
Il punto viene illustrato dall’assessora De Zan mettendo in evidenza le modifiche proposte…
la consigliera Fracassi chiede come mai si è deciso di mantenere anche alla giunta e non solo al consiglio comunale la competenza per la determinazione “dei valori di riferimento delle aree edificabili” … e qui si apre una sorta di dialogo tra sordi … la De Zan dice che è la legge a permettere di assegnare la competenza alla giunta o al consiglio … e che “passeranno” sempre per il consiglio … al che replica Fracassi .. va bene ma allora basta assegnarla solo al consiglio ..
ma non c’è voglia di capire da parte dell’assessora De Zan che non capisce o fa finta di non capire.
prende la parola per la dichiarazione di voto il consigliere Andreetta … le modifiche proposte allineano il regolamento della IUC (imu, tasi) alla normativa nazionale … chiede che la competenza (di cui ha parlato la consigliera Fracassi) venga assegnata solo al consiglio per non fare e creare confusione … poi fa presente che in un comune vicino è stata abolita la TASI… quindi la riduzione delle tasse si può fare … e bisognerebbe farla visto il sempre più gravoso peso delle stesse…Tagliare-tasse
Il Sindac8 risponde che nel comune dove è stata abolita la TASI hanno aumentato altre tasse …
riprende il consigliere Andreetta …con l’avanzo di questa amministrazione la riduzione si poteva e si può ancora fare … conclude invitando a parlarne, avviando una discussione e iniziando una collaborazione per il bene della comunità.
rigidità-di-pensieroInfatti, la delibera rimane com’è , rimane il conflitto di competenza tra giunta e consiglio, il contributo delle minoranze a chiarire quest’aspetto non viene preso in considerazione, come avviene quasi sempre, e si assiste ad una chiusura “mentale” che ha del paradossale: neppure le cose ovvie vengono accettate.
Molto spesso gli incapaci adottano questi comportamenti, temendo agguati e inganni.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo non partecipa al voto

6 (ex 5). Imposta municipale propria: determinazione dei valori di riferimento delle aree fabbricabili;
.. c’è una discussione per capire quale sia il punto in discussione.. 5° ..6° ..5° .. alla fine si chiarisce che è il 6° … si decide di dare per letta la delibera anche se l’assessore De Zan sarebbe pronta a leggerla; e più volte cogliamo il suo sguardo rivolgersi al centro dell’emiciclo apparentemente chiedendo di poter intervenire..
Prende la parola il consigliere Andreetta che auspica una rivisitazione complessiva delle imposte e ricordando “il suo cavallo di battaglia” (ovvero il quoziente familiare) venga finalmente preso in considerazione… anche perché siamo ancora dentro una crisi economica epocale..
Il Sindac8 osserva che il comune di Gaiarine è uno dei comuni con le aliquote più basse e comunque condivide le osservazioni di Andretta..
Solite parole a cui non segue e non seguirà nessun atto concreto; si stanno accumulando soldi (più 800.000 in due anni) per realizzare alla fine, con ogni probabilità, una pista ciclabile da 1.700.000 euro, alla faccia della crisi in cui versano anche le famiglie del nostro comune e dei loro reali bisogni e aspettative.
Prende la parola la consigliera Fracassi condividendo quanto detto dal consigliere Andretta e preannunciando voto contrario.
Si vota: maggioranza favorevole, Fracassi contraria, Andreetta astenuto, Capuzzo non partecipa al voto.

7 (ex 6). Approvazione della fusione per incorporazione di S.I.S.P. Srl e Sile-Piave Spa in Piave Servizi Srl;
Presenta il Sindac8 dicendo che in sostanza è una presa d’atto poiché i 44 comuni della nostra zona hanno aderito alla fusione …
la consigliera Fracassi fa presente che è l’ennesimo volta che ci accodiamo a decisioni già prese .. auspica comunque che questa fusione non provochi ancora ritardi per l’avvio del depuratore e che venga individuata per gli allacciamenti una soluzione che non gravi ancora sui cittadini.
1456_FognaIl Sindac8 informa che sono in corso sistemazione di tratti di fognatura … che SISP ha ottenuto un finanziamento di 1.100.000 euro per mettere in funzione il tutto ..
la consigliera Fracassi ribatte che il problema al quale lei si riferisce sono gli allacciamenti…
il Sindac8 è d’accordo e persino l’assessore Presotto borbotta qualcosa sull’argomento dicendosi d’accordo pure lui.
Per la dichiarazione di voto prende la parola il consigliere Andreetta … esordendo con un « ….sono affascinato.. » (affermazione che strappa un sorriso ai presenti) .. dalla citazione in delibera che definisce l’acqua bene comune e spera che questo concetto sia fatto proprio da parte di tutti gli amministratori a qualsiasi livello … la fusione come sta scritto in delibera sembra faccia risparmiare un bel po’ di soldi e questo va bene …. ma ancora una volta all’opposizione viene dato poco tempo per leggersi tutto questo materiale … per cui conclude con «…. lascio alla maggioranza che ha studiato le carte .. . » la responsabilità dell’approvazione e l’ironia è evidente a tutti.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo non partecipa al voto.

Si chiude qui questo consiglio che potremo definire un consiglio verità.
hqdefaultUn consiglio che smaschera clamorosamente e definitivamente questa amministrazione, rivelandone la pochezza amministrativa e le mancanze procedurali: il non rispetto delle leggi (legge sulla trasparenza), l’insipienza di alcuni uffici comunali e quella di un segretario comunale (al 33%) che sembra cadere dalle nuvole messo di fronte agli adempimenti e agli obblighi di legge non rispettati, il mancato senso democratico (vedi verbali) e la conseguente indifferenza, tutto riassumibile nel seguente pensiero: lasciamoli parlare, diamogli qualche contentino, una virgola qua, un verbo là, poi votiamo e approviamo ciò che vogliamo; pensiero ed atteggiamento che possono solo aumentare il continuo e progressivo allontanamento dei cittadini dalla politica…
che d’altro canto si lasciano allontanare senza troppi rimpianti.
ursula2Ma la cosa che lascia allibiti è la spudorata insensibilità sociale dimostrata da questa amministrazione con le parole del suo “capo”, quel Sindac8 che dichiara di non spendere un euro se non c’è un ritorno economico, ma anche il silenzio obnubilato della consigliera con delega alle Politiche sociali e socio-assistenziali, certa Gava, che impassibile (ignara?) assiste e ascolta (?) il suo “capo” azzerare il significato di sociale e quindi di comunità.
6095924-avidita-imprenditore-di-mangiare-il-denaro-uomo-mangiare-dollari-nel-display-di-avarizia-isolated-onAlla prossima.

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Ricerca e cancerogenesi: Istituto Ramazzini

Immagine

logo_ramazzini4Si è svolta sabato scorso a Bentivoglio l’Assemblea dei Soci dell’Istituto Ramazzini, prestigioso centro di ricerca pubblico italiano, autore negli anni di ricerche fondamentali che hanno accertato la cancerogenicità di amianto, benzene, cloruro di vinile, formaldeide e, buon ultimo, aspartame.soci_2
Ci abbiamo partecipato, come già altre volte, con estremo interesse e piacere, con l’orgogliosa soddisfazione di far parte di una comunità di ricerca indipendente finalizzata a identificare situazioni di nocività nell’ambiente di lavoro e da esposizione ad agenti chimici, a migliorare le condizioni di lavoro e ridurre al minimo il pericolo per i lavoratori esposti, affiancando  le migliori realtà dell’epidemiologia, della medicina ambientale e di quella del lavoro nel campo della salute professionale ed ambientale.
Abbiamo avuto modo di conoscere questa istituzione quando a metà anni ’90 militando nelle iniziative popolari contro la diffusione selvaggia delle sorgenti di campi elettromagnetici ed essendo riferimento attivo del CONACEM, collaborammo per il doveroso e necessario supporto scientifico sui rischi sanitari del fenomeno.
Rischi evidenziati dalle allora sporadiche ma significative risultanze scientifiche.ben0
In questo campo fu merito del prof. Maltoni l’aver progettato i primi esperimenti sui potenziali effetti cancerogeni dei campi elettromagnetici a bassa frequenza (ELF), delle radiofrequenze (RF) e delle radiazioni ionizzanti a bassa dose.
Ed è oggi in fase di stesura finale l’esito di una megaricerca pluriennale proprio sui CEM condotta nei laboratori del centro.
Per noi rappresentano caratteristiche meritorie del centro l’aver allargato la ricerca sui tumori alle cause ambientali e l’indipendenza della propria attività.
Per altri è più importante curare solamente la patologia e non sottilizzare sull’origine dei finanziamenti. Poi magari dicono (dicono) di dormire sonni tranquilli con le scorie radioattive in camera o con i fumi degli inceneritori sotto al naso.
img_slider_05bCon le parole del suo fondatore, il compianto professor Cesare Maltoni – “Gli alti costi [umani ed economici] probabilmente rappresentano la ragione per cui, nel settore della cancerogenesi  ambientale e sperimentale, le parole si sostituiscono a fatti, le opinioni ai dati, e i congressi e i resoconti delle commissioni sommergono i buoni dati di laboratorio”.
Infine: nel corso della nostra attività con i comitati ci furono numerose adesioni al Ramazzini, con una significativa presenza nella zona del Montello dove ha sede la sezione veneta.
Chi si riconoscesse in questo non abbia remore e ci contatti.

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Consiglio Comunale del 19 Maggio 2015: la Cronaca (parte prima)

Immagine

Si inizia. Appello (vedi qui)

1. Approvazione verbali seduta 14 Aprile 2015 (dal N. 1 al N. 5);
Il Sindac8 chiede se si possono mettere in votazione i verbali della seduta precedente.
Il consigliere Andretta prende la parola e chiede la votazione per singolo verbale.
Siamo alle solite. Esasperati assistiamo ad ogni consiglio alle legittime lamentele dei consiglieri di opposizione verso l’operato del segretrentun%, che continua a verbalizzare ciò che vuole e come vuole. È vergognoso come questo scribacchino “dai molti soldi” ostenti tranquillamente serenità e indifferenza (altrimenti detta faccia di bronzo), non sognandosi di chiedere cosa non vada bene della sua verbalizzazione e tantomeno si metta a disposizione per le opportune correzioni e/o integrazioni.
bronziMa ancora più vergognosa è la posizione del Sindac8 che con altrettanta indifferenza e noncuranza (altrimenti detta faccia di bronzo) ascolta le lamentele delle opposizioni e come se nulla fosse mette in votazione i verbali così come sono (contestati e scorretti).
Ebbene, nei loro discorsi di insediamento questi amministratori si riempiono la bocca di concetti e riferimenti altisonanti, citano anche democrazia, collaborazione, confronto, poi messo il culo sulla poltrona, agiscono altrimenti.
La democrazia non è questa.
Bisognerebbe spiegarlo a questo “sindaco di alcuni”, ma soprattutto bisognerebbe spiegarlo ai consiglieri di maggioranza, impassibili e silenziosi di fronte ai comportamenti di queste due “indifferenti e noncuranti”, a maggior ragione ai consiglieri più giovani il cui entusiasmo e la cui freschezza andrebbe coltivata e stimolata con atteggiamenti leali, corretti, irreprensibili. Ricordando loro che la scorrettezza e il sopruso accettato verso gli altri potrebbe presto rivolgersi verso di loro: l’osservanza di comodo delle regole e l’inesistente considerazione verso l’altra parte politica potrebbe toccare a loro come consiglieri e assessori (e già circolano voci di malumori).

Andretta fa presente che continua una lacunosa verbalizzazione … i verbali dei consigli Scimmia_che_scrivecomunali riportano fedelmente solo gli interventi consegnati al segretrentun%, in forma scritta, ma del dibattito che si svolge (domande e risposte) molto spesso non c’è traccia neppure quando viene richiesta la verbalizzazione … e continua dicendo che ha sempre pensato che queste omissioni fossero fatte in buona fede ma più passa il tempo più gli viene da pensare che vengono omessi ..
ma come può esserci buona fede se il segretrentun% ha dichiarato (nel ridicolo tentativo di tranquillizzare) che registra ogni consiglio comunale!
«i passaggi scomodi per la maggioranza» … in particolare nel verbale del punto 5 del consiglio del 14 aprile non viene citata l’uscita dall’aula del Sindaco, tra l’altro uscita motivata e opportuna, … e nello stesso verbale non viene riportata, pur essendo stata richiesta la verbalizzazione, la risposta del segretrentun%,  «non so» alla domanda del perché la responsabile del servizio finanziario aveva sottoscritto la delibera solo per presa d’atto …
nel verbale del punto 2 (Consiglio Comunale dei Ragazzi) il regolamento allegato è la versione presentata inizialmente e non quella approvata dal consiglio con modifiche sostanziali sulle quali si è dibattuto a lungo ….
Il Sindac8, segue gli interventi, ascolta le critiche, se ne sbatte e con bronzea indifferenza dichiara «bene, quindi mettiamo in votazione il verbale numero 1»
Verbale 1. Si vota: all’unanimità
Verbale 2. Si vota: maggioranza e Fracassi favorevoli, Andreetta e Capuzzo contrari.
Interviene la consigliera Capuzzo sottolienando come si sia discusso per mezzora ma nessuna delle integrazioni al regolamento – votate e approvate – siano state considerate
Il Sindac8 ascolta l’intervento e dichiara «mettiamo in votazione il verbale numero 3»
Verbale 3. Si vota: maggioranza e Andreetta e Fracassi favorevoli, Capuzzo contraria.
Verbale 4. Si vota: all’unanimità.
Verbale 5. Si vota: maggioranza favorevole; Andreetta, Fracassi e Capuzzo contrari.

Il Sindac8 chiede, essendo in sala l’architetto Baseotto, estensore della variante prevista al punto 7, se è possibile invertire l’ordine del giorno e discutere il punto 7 al posto del 2.
Nessuno fa obiezioni quindi si procede con il punto 7.

2 (ex 7): Adozione 1° variante al Piano degli Interventi (P.I.)
Illustra il Sindaco.
Illustra per modo di dire in quanto si limita a leggere la delibera.
Notate bene, presenta una variante al P.I., una variante urbanistica e si limita a leggere la delibera, non una parola di più non una di meno. Inspiegabilmente silenzioso e imperturbabile l’assessore all’urbanistica nonché vicesindaco.
Si sono portati in Consiglio il tecnico estensore della variante -l’architetto Baseotto-, per rispondere ad eventuali domande consci del fatto che loro non saprebbero, dal punto di vista tecnico, cosa rispondere (d’altra parte era già accaduto nella riunione pubblica).
Stretta-di-manoA meno che non rispondano con l’unica verità possibile entrambi: questa variante? Ah si, dobbiamo “sistemare” qualcuno in via Mazzul (Francenigo), qualcun altro in via Terraglio (Gaiarine) e ancora qualcuno in via Ravanello (Albina). In un balenare di intuizione e pluralità del consenso potrebbero addirittura chiedersi: ma non c’è nessuno da sistemare a Campomolino? Giusto per “par condicio”?
Interviene la consigliera Fracassi dichiarando che esprimerà voto di astensione, in quanto ci si ritroverà a discutere al momento delle osservazioni. Fa presente e auspica, come già detto in fase di presentazione del “documento del sindaco” relativo a questa variante, che non ci si limiti a varianti di dettaglio ma si affronti il problema urbanistico con una visione generale che eviti lo snaturamento del Piano degli Interventi.
Questa cosa ci terrorizza: se “questi” arrivassero davvero ad un Piano degli interventi globale, sarebbe il disastro per il nostro territorio, per il comune intero.
Prende la parola la consigliera Capuzzo (vedi intervento integrale) chiedendo al segretrentun%, in quanto responsabile dell’anticorruzione e dell’amministrazione trasparente «perché non abbia pubblicato nell’apposita sezione del sito comunale questa variante» .. e continua leggendo l’articolo 39 del decreto sulla trasparenza. Terminata la lettura il segretrentun%, risponde «pensavo di pubblicarlo dopo l’adozione»…
Capuzzo ribadisce che và pubblicato prima e la mancata pubblicazione renderà scemo-del-villaggiol’adozione inefficace …. il segretrentun% risponde … «pensavo di pubblicarlo, ripeto, una volta adottato» …
Capuzzo insiste e dopo un ulteriore botta e risposta con il segretrentun% (che pensava di pubblicarlo dopo), che fa riferimento anche al comportamento (sbagliato, ma tant’è) di comuni vicini, interviene il Sindac8 dicendo che lo metterà in votazione e che la consigliera sarà libera di fare quanto di sua competenza.
Avviene a questo punto un siparietto divertente. Dal pubblico, scandalizzato per tanta arroganza si leva un “non potete ” e successivamente un “non si può fare così”, intendendo dire che non si può mettere in votazione una cosa sapendo già che risulterà essere inefficace. Il Sindac8 particolarmente irritato individua la provenienza delle esclamazioni e sbotta dicendo  «lei faccia silenzio … se no va fuori… a me le risatine stanno proprio sulle palle». La persona tra il pubblico per niente intimidita da “tanto potere” controbatte «Sindaco di tutti vero? Sindaco di tutti?» .. facendo riferimento al discorso di insediamento quando il Sindac8 disse di voler essere il sindaco di tutti … ma si sa verba volant scripta manent purchè la scripta non sia del segretrentun%.
duffyChiuso il battibecco con il pubblico, il Sindac8 replica papale papale rispondendo alla Capuzzo che lo incalza dicendo che non si sta rispettando la legge… «benissimo, abbiamo trasgredito la legge, lo mettiamo in votazione, farai quanto di tua competenza»
Interviene il consigliere Andreetta facendo presente che essendo in sala il tecnico forse è il caso di approfittarne .. perché in fin dei conti non si sa nulla del piano e non si sa se nemmeno i consiglieri di maggioranza sappiano di cosa si tratti … Il Sindac8 risponde dicendogli di fare le domande che il tecnico risponderà …
poi si avventura a dimostrare quanto “trasparente” sia stata in questo caso l’amministrazione facendo riferimento alla riunione pubblica, prevista obbligatoriamente dalla legge urbanistica regionale, indetta a febbraio e alla quale erano presenti una ventina di persone e nella quale né lui né il vicesindaco nonchè assessore Fellet hanno praticamente aperto bocca, e delle osservazioni arrivate dal pubblico in quell’occasione non c’è nessuna traccia nella variante proposta. Questa è tutta la trasparenza messa in atto da questa amministrazione, questa è l’informazione data ai cittadini.
La consigliera Capuzzo chiede all’architetto Baseotto se abbiamo uno studio di compatibilità sismica e se questa variante rispetta la compatibilità idraulica.
Il tecnico risponde di sì.
Interviene il consigliere Andretta con la dichiarazione di voto …. che suona così  «… una constatazione amara » .. è stato approvato la volta scorsa il piano in deroga per la ditta Corazza ..  «..che senso ha procedere così per piani e sottopiani» .. continua dicendo che il 19 dicembre fu presentato il documento del sindaco ……. e che il sindaco non illustrò proprio nulla .. successivamente ci fu la riunione pubblica con poca partecipazione …  «… sarebbe giusto per la cittadinanza sapere quale sarà la Gaiarine del futuro …. ora il singolo cittadino chiede e l’amministrazione fa varianti ad hoc ..» e continua dicendo che pur non frequentando gli uffici tecnici in questi anni chi ha avuto necessità di intervenire nelle sfera_di_cristalloproprie abitazioni ha sempre potuto fare quasi tutto quello che voleva aiutato anche dai piani casa … continua chiedendosi se a fronte di questo “riordino a macchia di leopardo” qualcuno abbia pensato ai servizi, trasporto, fognature, metano, ecc. essendo nodi che prima o poi ritorneranno al pettine e termina chiedendo quale sia la visione che ha il sindaco per i nostri paesi.
Il Sindac8 risponde che la sua visione «… non è come quella delle amministrazioni degli anni 2000 che hanno fatto scappare le famiglie facendole andare negli altri paesi …».
Peccato che non possiamo chiedergli maggior dettagli su che cosa intenda lui per anni 2000. Per noi, ma forse sbagliamo, gli anni 2000 sono gli anni che vanno dal 2000 al 2010, lui è stato eletto consigliere nel giugno del 2004 e da allora siede interrottamente in consiglio comunale.
Beh, allora proviamo a capire, dati alla mano, quando sono scappate le persone dal comune di Gaiarine.

grafico-andamento-popolazione-gaiarine

Guardate questo grafico fonte Istat e non fonte Sindac8, nel 2003/2004 si ha la punta massima di residenti nel comune.
Nel 2003/2004 si ha il massimo di popolazione, perché le politiche sociali, di servizi e anche le politiche urbanistiche messe in atto dalle due amministrazioni Toso hanno determinato una svolta nel comune, anni e anni di lavoro hanno dato i loro “frutti”.
Si sa che i cambiamenti demografici hanno dinamiche lente..
Nel 2004, a giugno, si è insediata la prima amministrazione Sonego e nel 2009 la seconda, e il nostro “non so di che cosa sto parlando” è stato consigliere di ambedue.
Ebbene, l’effetto Toso tiene anche nel 2005 poi man mano che l’amministrazione Sonego “prende possesso” del comune si vedono i risultati.
Nel 2013 siamo sotto i valori di 13 anni prima.
Il “non so di che cosa sto parlando” dov’era? Ve lo diciamo noi: seduto nei banchi del consiglio comunale di Gaiarine per 10 anni dove non ha mai profferito parola. A questo punto possiamo ben chiederci: chi ha fatto scappare la gente dal Comune?

TENDA_CAMPEGGIOAlle parole di Andretta che gli dice che è vago il Sindac8 risponde  «.. no, no, preciso, chi ha orecchie per intendere intenda..»
Forse senza saperlo parlava a se stesso. Quindi oltre ad un segretrentun% ci ritroviamo un sindaco dissociato e dislocato?
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta e Fracassi astenuti, Capuzzo contraria

3 (ex 2):. Esame ed approvazione conto del bilancio dell’esercizio 2014
Il Sindac8 dà la parola al Revisore del Conto, che, sedutosi tra i consiglieri, illustra…
Il Comune chiude il 2014 con un avanzo di competenza di 458.000 euro e con avanzo di amministrazione di 863.000 euro .. è stato rispettato il patto di stabilità … con parte dell’avanzo di amministrazione va chiuso il debito fuori bilancio di 60.719 euro dovuto ad una sentenza passata in giudicato che ha visto soccombente il comune ..
Interviene Andreetta chiedendo lumi sul “fondo sperimentale di equilibrio” il revisore spiega che si tratta di un fondo per compensare teoricamente le eventuali minori entrate dell’IMU … ci sono un po’ di spiegazioni tecniche ….
Interviene la consigliera Fracassi chiedendo al Sindaco o all’Assessore di competenza De Zan come intendono pagare questi 60.000 euro fuori bilancio.
crocodiletearsParte il Sindac8 raccontando la storia. La consigliera Fracassi tenta di interromperlo spiegando che voleva sapere solo come avrebbero fatto a sanare la situazione, ma lui imperterrito continua  «al sindaco attuale capita tra capo e collo una causa iniziata nel 1999 … le amministrazioni precedenti non si sono assunte la responsabilità … una causa da 10/15.000 euro.. è arrivata fino al 2015 .. dovrei chiuderla a questa cifra ma tutte le amministrazioni precedenti a partire dal 2009 (ma avrebbe voluto dire dal 1999) se la sono tenuta nel cassetto .. per errori di qualche buon assessore….»
C’è qualche commento da parte del pubblico e allora interviene dicendo di fare silenzio ..  «non è vostra competenza sapere… anzi (guardando l’ex assessore Rizzon) sapete benissimo ….» e quindi è chiaro il riferimento precedente ai “buoni assessori”.
Interviene la consigliera Capuzzo chiedendo se poteva essere chiusa anche durante l’amministrazioni Sonego ed il Sindaco risponde di sì, ma che la causa era iniziata nel 1999 (e un 1999 lo ripete anche il l’assessore Presotto che durante l’ultima amministrazione Sonego era Assessore ai Lavori Pubblici) .. e quindi poteva essere chiusa anche da altre amministrazioni.

Il nostro “non so di cosa sto parlando” ha voluto giustificare un debito fuori bilancio, dando delle responsabilità anche ad altre amministrazioni (leggi Toso), ma le totali responsabilità ricadono solo e solamente sulle amministrazioni Sonego delle quali lui faceva parte. Veniamo ai fatti e ai documenti.
Il danno iniziale da cui è nato il contenzioso e successivamente la causa, nasce nel 1998 quando il comune sistema i marciapiedi di Francenigo, una mancanza progettuale (responsabilità del progettista) ed esecutiva (responsabilità dell’impresa esecutrice) provoca il danno alla famiglia Zanutto, che lo fa presente nel 1999.
Il comune fa rivalsa nel confronto del progettista, che a sua volta si rivale sull’impresa; l’impresa tenta nel 2002 un sistemazione che si dimostrerà non risolutiva, interviene, quindi, successivamente l’amministrazione Toso facendo eseguire altri lavori, che a prima vista sembrarono dare buoni frutti e il danno sembra risolto. Con l’andar del tempo il problema, però, si ripresenta e si arriva così al 2004.
A giugno cambia amministrazione, si insedia la prima amministrazione del megalosindaco Sonego con il nostro “non so di cosa sto parlando” consigliere. Il 27 Luglio 2004 la consigliera Rosada presenta un’interrogazione (questa qui) da cui “tranquillamente” si evince che nessuna causa è ancora in piedi con il comune, nell’interrogazione la consigliera Rosada con molto buon senso consiglia il comune di trovare con sollecitudine una soluzione perché altrimenti ” …una questione che vedrà il comune di Gaiarine totalmente soccombente in qualsivoglia causa la famiglia Zanutto instaurerà contro l’ente”.
Ma si sa che il Megalosindaco faceva solo quello che voleva lui e queste “rotture dei cittadini” non le prendeva minimamente in considerazione e così i suoi compagni di viaggio. Si arriva al 2006.
Riportiamo articolo di stampa di Diego Bortolotto apparso sulla Tribuna di Treviso l’11 maggio di quell’anno, dal titolo Casa «avvelenata» dalle esalazioni: causa al Comune
tribunaGAIARINE 11 Maggio 2006. Da anni devono convivere con le infiltrazioni e gli odori malsani di fogna che provengono dall’esterno, e con liquami che arrivano nel loro scantinato. Ed ora sono in causa con il Comune di Gaiarine per avere un risarcimento: hanno avuto danni anche ai muri e all’impianto elettrico. E’ stata un’opera di tombinamento progettata dal Comune nel lontano 1998 a creare i problemi. «E’ una schifezza, non possiamo continuare a vivere cosi» spiega Fabiana Zanutto, che con la madre e la famiglia vive in via Per Sacile 15 a Francenigo. «Questa amministrazione comunale non ha fatto nulla, non si è mai fatta sentire – continua Fabiana Zanutto – avevamo proposto attraverso un nostro ingegnere e il nostro legale dei lavori da realizzare per il risanamento, ma l’amministrazione non ci ha mai degnato di alcuna verifica». Il problema principale è stato causato dall’abbattimento di un muro che proteggeva il loro locale interrato, da parte dell’impresa Edilis, appaltatrice dei lavori. Nel 2002 l’impresa edile cercò di riparare al danno, furono però interventi infruttuosi, cosi intervenne la vecchia l’amministrazione comunale del sindaco Sandro Toso che s’incaricò di effettuare alcuni lavori, che parzialmente risolsero la questione. Successivamente tornarono però le infiltrazioni e gli odori. Una situazione insostenibile, per cui Fabiana Zanutto e la sua famiglia hanno deciso di intraprendere le vie legali. La prossima udienza nel tribunale di Conegliano è stata fissata a luglio. Intanto il Comune di Gaiarine ha chiamato in causa il titolare dell’impresa costruttrice e l’architetto progettista dell’opera, per rivalersi su di loro. (di.b.).

Nel 2007 il Megalosindaco si degna di ricevere la signora Zanutto e tutto sembra sulla via della soluzione, ma l’accordo non si trova, difficile trovarlo con il Megalosindaco, dato che lui era ed è il più bravo di tutti a “trattare” qualsiasi cosa, obnubilato da delirio di onnipotenza.
Così la causa va avanti e il comune, nel 2010, la perde come pronosticato dalla consigliera Rosada, ma il nostro Megalosindaco e la Giunta invece di chiudere la partita decide di impugnare la sentenza.
Tant’è che il 4 febbraio 2011 la consigliera Rosada presenta un’altra interrogazione, che potete leggere qui.
Cosa ha detto il Sindac8 l’altra sera in consiglio? Che si poteva chiudere con 10/15.000 trescimmieeuro? che lui i contenziosi li chiude senza cause? Ci chiediamo: dov’era o cosa faceva mentre succedeva tutto questo? Le interrogazioni presentate dalla Consigliera Rosada le ha sentite leggere in consiglio o no? Bisognerebbe chiedergli adesso se sa chi fossero “i bravi assessori”? Finiamola qui con questa querelle e veniamo ad un’altra questione che interessa questo debito fuori bilancio e che è di una gravità inaudita.

Dalla lettera (che potete leggere qui) della Responsabile dei Lavori pubblici e manutenzione del Territorio Maria Augusta Andretta con la quale comunica alla Responsabile dell’Area Economica Finanziaria il debito fuori bilancio, emerge che la sentenza di condanna del comune è del 17 Luglio 2013, dicasi duemilatredici.
Ci chiediamo se a quel punto il debito fuori bilancio non fosse da inserire nel consuntivo del 2013 approvato il 16 maggio 2014 e come sia potuto accadere che nessuno tra la Responsabile dell’Area dei Lavori pubblici e manutenzione, il segretario Comunale, Il Sindaco, la Giunta, fosse informato della sentenza di condanna?
Ci viene però il dubbio che qualcuno, essendo prossime le elezioni amministrative (25 maggio 2014) abbia coscientemente deciso di non mettere nel consuntivo 2013 questo debito fuori bilancio proprio per le elezioni imminenti.
Se così fosse siamo di fronte ad un grave illecito.
Ora documentati alcuni aspetti di questo “oscuro” debito fuori bilancio, siamo proprio convinti che qualcuno abbia passato, come è stato detto dal Sindac8, una bella patata bollente a questa amministrazione.
La patata bollente è stata consegnata dall’ex megalosindaco Sonego al Sindac8 nella famosa stretta di mano immortalata nella gigantografia che girava per il comune nell’ultima campagna elettorale. Siamo sicuri: in mezzo a quelle mani c’era davvero una patata bollente ma il Sindac8 con la stessa stolida attenzione dimostrata in anni di consigli comunali non sapeva, non credeva, non vedeva, non capiva.

Ci sono a questo punto altre domande della consigliera Fracassi all’assessore De Zan … sugli importi ed elenco delle fatture non pagate.. su anticipazioni di tesoreria .. alle quali l’assessore De Zan tenta di rispondere col suo già visto approccio titubante e fievole, venendo poi soccorsa dal revisore.
Alla successiva domanda della Fracassi invece risponde con prontezza.
La consigliera Fracassi da lettura della sua dichiarazione di voto …. ritardo, incapacità di previsione, mega avanzo sono le tre parole chiave di questo consuntivo … ritardo perché carriola_soldi_530x400approvato in ritardo … incapacità di previsione per il fatto che il consuntivo del 2014 è la chiusura dei conto del preconsuntivo approvato a settembre del 2014 … un mega avanzo di oltre 800.000 euro … un avanzo pazzesco … e poi viene ceduto all’ATER un immobile come se il comune fosse da punto di vista finanziario alla “canna del gas” …. con un tale avanzo come è possibile far pagare la TASI ai cittadini ….. per tutto ciò voto contrario.

Prende la parola il consigliere Andreetta che fa presente come in fase di bilancio di previsione avesse affermato che le entrate tributarie erano in aumento … e così è stato tant’è che nel 2104 le tasse sono aumentate di 264.000 euro rispetto al 2013 .. e le voci IMU, TASI riportano un + 367.000 … per le spese nel 2014 sono stati spesi quasi 520,000 per mutui pregressi …. l’avanzo di amministrazione del 2013 è stato usato per pagare i debiti come era stato richiesto dal revisore … a gennaio di quest’anno il comune è indebitato per più di 4.000.000 di euro …… in fase di bilancio di previsione del 2014 si sono gonfiate le spese e ricorda la sua preoccupazione che le cifre gonfiate servissero solo a far quadrare i saldi e che quei soldi non sarebbero mai stati spesi come è dimostrato ora in fase di consuntivo dall’ammontare dell’avanzo …. ricorda che il comune non ha scopo di lucro che dovrebbe chiudere il pareggio aumentando i servizi o abbassando le tasse …. i risparmi di varie voci delle spese correnti erano prevedibili e quindi si poteva tranquillamente in fase di previsione sapere che avrebbero creato avanzo … sicuramente meglio avanzo di amministrazione che ancora debiti ma ai cittadini si dovtaxrebbe dire che non si abbassano le tasse per poter pagare i debiti pregressi e sarà nel previsionale del 2015 che sarà chiaro se l’avanzo accumulato andrà ancora a pagare debiti o a fare ancora un pezzo di palestra o pure a ridurre le tasse … ricorda che il peso delle tasse è sempre più gravoso e ci sono i margini per ridurle oppure vengano aumentati i servizi per migliorare la vita dei cittadini … qualche soldo potrebbe essere speso anche per il lavoro

Prende la parola la consigliera Capuzzo …  «i miei colleghi hanno già detto e quindi non mi ripeto per dire cosa penso del bilancio. Credo che di fronte ad un risultato del genere sia doveroso interrogarci sulle vere necessità dei residenti, delle giovani e dei giovani delle giovani famiglie, se come ha detto prima il sindaco se la pianificazione territoriale è per la vita dei cittadini anche questi risultati siano alla base per mettere in atto interventi per la valorizzazione della famiglia, una vera politica comunale per il lavoro, per il sostegno alla scolarizzazione dei minori e dei giovani, per la valorizzazione degli anziani, per l’integrazione delle persone diversamente abili, per l’integrazione sociale e per il potenziamento dei servizi per la salute»
Il consigliere Andretta chiede al revisore dei conti «… qualcosa sulle cifre gonfiate potrebbe pur dirlo, no?».
La faccia del revisore e il suo sorrisino dicono molto di più di molte parole.
Ma ormai abbiamo capito che è inutile trovar sponda obiettiva su chi viene chiamato a fornire pareri o giudizi tecnici sull’operato amministrativo: potrebbero mai sputare sul piatto dove mangiano? In cambio di quel piatto concedono quanto legge e norma prevedono purché il tutto appaia conforme.
Punto.
Ma preoccupato interviene subito il Sindac8 mettendo in votazione il punto.
Si vota: maggioranza favorevole, Andreetta, Capuzzo e Fracassi contrari.

La prima parte della nostra cronaca si chiude qui, nei prossimi giorni pubblicheremo la cronaca dei rimanenti punti all’ordine del giorno.

staytuned

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

A proposito dell’ampliamento in zona agricola ditta Corazza.

Immagine

Dopo il consiglio comunale del 14 Aprile scorso che ha deliberato l’ampliamento in zona agricola per una superficie di 1.500 mq della ditta Corazza, con i voti favorevoli della maggioranza che “sgoverna” il comune di Gaiarine e con i voti contrari di tutte tre le minoranze, si sentono in giro per il comune degli sproloqui tali da lasciare “basiti”.
Due sono le più ripetute ed inaccettabili giustificazioni che prevalgono per giustificare le scelte di questa amministrazione:

  1. oggi meglio un ampliamento di una fabbrica che un nuovo vigneto: i vigneti ci stanno avvelenando:
  2. con i tempi che corrono e le conseguenti difficoltà economiche dei comuni   come non approfittare di 45.000 euro di oneri versati dalla ditta?

Prima di entrare nel merito e discernere su queste scemenze mettiamo qualche punto fermo tanto per chiarire il contesto:

  1.  il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della provincia di Treviso  approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1137 del 23 marzo 2010, pubblicata sul B.U.R. del giorno 11 maggio 2010, ed entrato in vigore il giorno 26 maggio 2010, prevede, entro il 2020, un surplus di aree industriali di oltre 20.000.000 di metri quadrati. Tradotto significa che nel 2020 avremo nella nostra provincia capannoni inutilizzati per venti milioni di metri quadrati di superficie, con una perdita “per sempre”  di 2.000 ettari di suolo agricolo.
  2. esiste una legge regionale del 2012, presidente Zaia, che in deroga alla legge
    urbanistica regionale permette ad una azienda di richiedere un ampliamento per il
    massimo di 1.500 mq in area impropria, cioè permette di cementificare ulteriore suolo agricolo, alla faccia dell’ormai dimenticato ma tanto cavalcato slogan della Lega Nord “basta capannoni”.
  3. il permesso a costruire non è automatico ma deve essere approvato dal consiglio
    comunale;
  4. la ditta Corazza, acquisiti i terreni, ha presentato regolare richiesta;
  5. a distanza di circa 200 metri (duecento metri) in linea d’area esiste, in comune di Codognè un’area industriale (cosiddetta Pianca) di oltre 100.000 metri quadrati pressoché vuota e già urbanizzata;
  6. in consiglio comunale il Consigliere Bressan ha sostenuto che da conteggi fatti da tecnici a lui vicini il corrispettivo che la ditta Corazza avrebbe dovuto versare al comune doveva essere di 90.000 e non 45.000 euro;
  7. il Sindaco, fratello e zio delle titolari, si è assentato e non ha partecipato ne alla discussione ne al voto.

Veniamo alle considerazioni.

Prima considerazione:
oggi meglio un ampliamento di una fabbrica che un nuovo vigneto: i vigneti ci stanno avvelenando.

Si è vero. I vigneti ci stanno avvelenando.
Abbiamo assistito inermi in questi anni ad una nuova indiscriminata “industrializzazione” delle nostre campagne. Con un appetito famelico “tutti” si sono avventati sull’affare prosecco.
Le nostre campagne sono diventate delle industrie chimiche a cielo aperto. Vengono sparsi nell’aria e nel suolo, ogni anno, centinaia di tonnellate di pesticidi, di cui molti potenziali cancerogeni.
Questo uso massiccio di pesticidi avviene molto spesso senza nessun controllo perché quando c’è da salvare il raccolto nessuno bada a “spese”, aumentando dosi e numero trattamenti.
E noi poi respiriamo, beviamo e mangiamo tutto questo.
Quindi non c’è dubbio che siamo di fronte ad un gravissimo problema.
Ma i sostenitori della considerazione che stiamo trattando dimenticano due cose:

  1. poiché i costi sociali dell’avvelenamento in atto, tra un po’ non saranno più sostenibili, sarà obbligatoria con l’andar del tempo una agricoltura diversa, un’agricoltura non per la morte, una agricoltura per la vita, una agricoltura altra, un’agricoltura biologica e quindi se i vigneti oggi ci avvelenano, domani non lo faranno probabilmente più e comunque finita la “bolla” ( tutte le bolle prima o dopo scoppiano) della coltivazione della vite, questi terreni potranno essere coltivati con altre colture ed in modo biologico.
  2. la cementificazione di un terreno e la conseguente perdita di suolo è invece irreversibile.
    Bisognerebbe sapere e capire che noi dipendiamo, la nostra vita dipende, da un sottile strato di terra, 70 cm., e dal fatto che su questo strato di terra piove.
    Bisognerebbe sapere e capire che il peggior modo per utilizzare il suolo è la cementificazione che significa eliminare su quella superficie ogni cosa vivente per sempre.
    Bisognerebbe sapere e capire che il suolo non è una risorsa infinita, e che non essendo rinnovabile è la risorsa più finita e preziosa che abbiamo.
    Bisognerebbe sapere e capire che la natura ci mette ben 500 anni per formare 2,5 cm di suolo vivo e che quindi la sua formazione è fuori dalla scala biologica umana.
    Bisognerebbe sapere e capire che non ci sarà mai nessuna tecnologia in grado di sostituire la più grande tecnologia esistente che è il suolo.
    Dobbiamo quindi convincerci che il suolo è una risorsa preziosissima e come tale andrebbe tutelata ad ogni costo e a qualsiasi prezzo, cosa che non avviene come è dimostrato sia dalla legge regionale targata Zaia, citata precedentemente, sia dai comportamenti della nostra amministrazione e anche dalla miopia dei nostri imprenditori che guardano sempre al loro immediato profitto e non al bene comune.Nel caso in questione la ditta Corazza poteva tranquillamente soddisfare le sue sacrosante esigenze di “crescita” edificando nella zona industriale limitrofa in comune di Codognè , dove il suolo è gia stato compromesso dall’urbanizzazione dell’area, mantenendo così “vivi” i 3.000 mq. invece di cementificarli.Corazza_RoverbassoMa si sa questa miopia ….

Seconda considerazione:
con i tempi che corrono e le conseguenti difficoltà economiche dei comuni   come non approfittare di 45.000 euro di oneri versati dalla ditta?

Questa giustificazione è fuorviante perché il comune di Gaiarine si trova con un avanzo di amministrazione di quasi 500.000.000 euro (mezzo milione) e quindi non vi era nessuna necessità di introitare questa modesta cifra e permettere la cementificazione di altri 3.000 mq. del suolo comunale.
Si sono scritti libri e libri sul fatto che l’applicazione degli oneri di urbanizzazione siano gli “assassini”del territorio, in quanto i comuni per “fare cassa” non badano a nulla e concedono licenze edilizie a destra e a manca.
La giustificazione delle amministrazioni comunali è sempre la medesima: incassiamo soldi e così possiamo mantenere i servizi ai cittadini.
Ma poi c’è mai qualcuno che si chiede e verifica  come verranno spesi questi soldi, tanto necessari?
Magari con una nuova palestra, con un rifacimento inutile di una piazza, tanto per ricordare i macro sperperi fatti dalla precedente amministrazione di cui questa è la “continuità? Oppure servono a sostenere una spesa corrente fuori controllo?

Ma è proprio con questa logica dell’introito immediato, per poi magari sperperarlo, che la Lombardia e il Veneto sono le due regioni più cementificate d’Italia, per poi magari ritrovarsi con “cattedrali nel deserto” per 20 milioni di mq., come succederà nella provincia di Treviso.

Infine c’è da chiedersi quale scala viene usata per determinare la contropartita economica alla cementificazione del suolo? Una scala biologica? Una scala temporale? O semplicemente quella dell’ interesse immediato di qualcuno?

Qualcuno seriamente sarebbe in grado di dare una risposta sensata alla domanda : quanto vale un grammo di suolo che contiene circa 10 milioni di batteri e che se nelle vicinanze vi sono delle radici di qualche pianta ne può contenerne persino 100-200 miliardi?

Prendendo spunto dalla frase di Franklin D. Roosevelt, 32° presidente degli Stati Uniti “La storia di ogni nazione è in fin dei conti, quella del modo in cui essa si prende cura del proprio suolo”.

potremmo dire che ” La storia di ogni comune è in fin dei conti, quella del modo in cui esso si prende cura del proprio suolo”.

Per il comune di Gaiarine sarà sicuramente una infima storia, se questi “non amministratori” continueranno a sperperare QUEL BENE COMUNE  che é IL SUOLO, sull’altare della loro incapacità di fare il “VERO BENE DELLA COMUNITA'”

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF   

Integrazione ordine del giorno del Consiglio Comunale del 19 Maggio 2015

Immagine

L’ordine del giorno del  Consiglio Comunale  convocato per il giorno di Martedì 19 Maggio 2015 alle ore 19.00 nella sala della sede municipale  è stato integrato con i punti 3, 4,5,6,7.
L’ordine del giorno è quindi il seguente:

1. Approvazione verbali seduta 14 Aprile 2015 (dal N. 1 al N. 5);

2. Esame ed approvazione conto del bilancio dell’esercizio 2014

3. Cessione immobile comunale sito in via Leonardo da Vinci all’Ater di Treviso;

4. Modifiche al regolamento per la disciplina dell’imposta unica comunale – I.U.C.;

5. Imposta municipale propria: determinazione dei valori di riferimento delle aree fabbricabili;

6. Approvazione della fusione per incorporazione di S.I.S.P. Srl e Sile-Piave Spa in Piave Servizi Srl;

7. Adozione 1° variante al Piano degli Interventi (P.I.)

Condivi
www.pdf24.org    Invia l'articolo in formato PDF